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ZINGARETTI “GOVERNO RILANCI L’ECONOMIA”

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“Anche per l’ipotesi dell’avvio del nuovo Governo con il Pd i tassi di interesse sui titoli di Stato italiani sono scesi ai minimi storici”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti che aggiunge: “Una buona notizia per i conti pubblici quindi per tutti noi.

Solo con i risultati dell’asta dei titoli di Stato di stamattina risparmieremo 300 milioni di euro di interessi. Che ora andranno nelle tasche degli italiani. In questo momento così intenso per la vita del Paese, dobbiamo ricordarci che fuori dai nostri incontri c’e un economia italiana che si era fermata. Appena si sarà insediato il governo dovrà agire molto velocemente per il rilancio del Paese. Scuola, ambiente, infrastrutture, investimenti per creare lavoro. Questo vogliamo per il nostro Paese”.

Nel video: le dichiarazioni di Zingaretti dopo le consultazioni del 28 agosto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

DI MAIO “CONTANO I TEMI, NON GLI INCARICHI”

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“Stamattina siamo al lavoro sui temi, sui contenuti, sulle cose da fare. E subito. Il dibattito sugli incarichi non ha mai appassionato il MoVimento 5 Stelle, anzi. Adesso dobbiamo mettere al centro le persone e i loro problemi. Impostiamo un metodo di lavoro per rimettere al centro i cittadini e stamani siamo qui, alla Camera, proprio per questo. Grazie ai capigruppo, ai capicommissione, a ogni singolo eletto, a tutti gli attivisti che stanno investendo tempo ed energie per continuare a realizzare il nostro programma di Governo”. Lo scrive su Facebook il capo politico del M5S Luigi Di Maio. 

Nel video: Luigi Di Maio il 28 agosto al Quirinale dopo le consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

SALVINI CHIUDE A FORZA ITALIA

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“Non è la Lega che ha aperto la strada al Pd ma ha avuto il coraggio di prendere 7 ministeri e metterli sul tavolo del Presidente della Repubblica. Il capo dello Stato restituisca la parola e il voto ai cittadini italiani, questo lo dico anche agli amici di Forza Italia che hanno detto ‘Non vogliamo più andare avanti con la Lega’. Messaggio ai naviganti: noi non abbiamo bisogno di niente e di nessuno”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un comizio a Conselve.

“Noi non siamo uomini e donne per tutte le stagioni. Qui c’è tanta gente entusiasta, in un altro partito per un solo ministero perso ci sarebbe stata la tragedia. Me le nostre idee vinceranno, non si può scappare per sempre dalle elezioni”, ha aggiunto Salvini.

 

ZINGARETTI “SERVE GOVERNO DI SVOLTA”

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“Taglio delle tasse per i salari medio-bassi”. È la prima priorità indicata dal leader del Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte.

“Abbiamo indicato al presidente le colonne e principali novità che diano corpo a questa nuova stagione politica – ha spiegato Zingaretti -. In primo luogo ribadiamo il taglio delle tasse per i salari medio-bassi del paese come incentivo alla ripresa e allo stimolo ai consumi e come elemento di giustizia, in secondo luogo il tema della costruzione di un vero e proprio piano del lavoro che passi per il rilancio di investimenti pubblici e incentivi a investimenti privati, investimenti per infrastrutture green, rilancio di Industria 4.0, una politica sull’economia digitale”.

“E’ stato un incontro che si è svolto nel giorno nel quale l’Istat conferma alcuni dati negativi, dati che confermano la necessita di una svolta”, ha sottolineato Zingaretti.

 

DI MAIO “ACCORDO SUL PROGRAMMA O SALTA TUTTO”

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“Oggi si potrebbe dar vita a un Conte bis, uso il condizionale perche sono stato molto chiaro: o siamo d’accordo a realizzare i punti del programma o non si va avanti”. Lo ha detto il capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte.

Per Di Maio “non ha alcun senso parlare di modifiche ai decreti Sicurezza. Vanno tenute in considerazione le autorevoli osservazioni del capo dello Stato, ma non va cambiata la ratio dei provvedimenti”.

“I nostri punti del programma sono chiari, se entreranno nel programma di governo allora si potrà partire, altrimenti sarà meglio tornare al voto il prima possibile”, ha detto ancora il vicepremier uscente, che ha aggiunto: “Questo non è il momento delle polemiche e degli attacchi, questo è il momento del coraggio e ne servirà tanto per cambiare questo paese”.

Poi in una nota il vicepremier uscente chiarisce: “Qui non è questione di ultimatum, qui il punto è che siamo stanchi di sentir parlare tutti i giorni in ogni trasmissione di poltrone e toto-ministri. L’ho detto e lo ripeto: contano i programmi, le soluzioni, le idee. Il M5S non svende i suoi principi e i suoi valori su ambiente, lavoro, imprese, famiglie. Qui serve concretezza. Poche chiacchiere e basta slogan. Bisogna lavorare per gli italiani e bisogna farlo in fretta. Noi abbiamo 20 punti. E vogliamo che entrino nel programma di Governo”.

 

CONTE BIS, SI CONTINUA A TRATTARE

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Dopo aver concluso le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato, sia di maggioranza che di opposizione, il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha incontrato una delegazione del Movimento 5 Stelle, composta da Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, e una delegazione del Partito Democratico, composta da Dario Franceschini e Andrea Orlando.

“Nel corso dell’incontro si è delineato un percorso di lavoro per consentire al Presidente incaricato di elaborare un programma condiviso da entrambe le forze politiche sulla base delle prime linee programmatiche che gli sono pervenute – si legge in una nota di Palazzo Chigi -. Domani mattina si terrà una riunione per lavorare al programma di governo, coordinata dal Presidente Conte. Lunedì il Presidente incaricato Conte continuerà le consultazioni incontrando una delegazione di rappresentanti delle popolazioni terremotate e una delegazione di rappresentanti delle associazioni dei disabili”.

Alla Camera si era svolta la seconda giornata di consultazioni del presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, che ha incontrato i partiti maggiori. 

“Oggi si potrebbe dar vita a un Conte bis, uso il condizionale perche sono stato molto chiaro: o siamo d’accordo a realizzare i punti del programma o non si va avanti”, ha detto il capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte.

Per Di Maio “non ha alcun senso parlare di modifiche ai decreti Sicurezza. Vanno tenute in considerazione le autorevoli osservazioni del capo dello Stato, ma non va cambiata la ratio dei provvedimenti”.

“I nostri punti del programma sono chiari, se entreranno nel programma di governo allora si potrà partire, altrimenti sarà meglio tornare al voto il prima possibile”, ha detto ancora il vicepremier uscente, che ha aggiunto: “Questo non è il momento delle polemiche e degli attacchi, questo è il momento del coraggio e ne servirà tanto per cambiare questo paese”.

“Taglio delle tasse per i salari medio-bassi”, è la prima priorità indicata dal leader del Pd Nicola Zingaretti al premier incaricato.

“Abbiamo indicato al presidente le colonne e principali novità che diano corpo a questa nuova stagione politica – ha spiegato Zingaretti -. In primo luogo ribadiamo il taglio delle tasse per i salari medio-bassi del paese come incentivo alla ripresa e allo stimolo ai consumi e come elemento di giustizia, in secondo luogo il tema della costruzione di un vero e proprio piano del lavoro che passi per il rilancio di investimenti pubblici e incentivi a investimenti privati, investimenti per infrastrutture green, rilancio di Industria 4.0, una politica sull’economia digitale”. “E’ stato un incontro che si è svolto nel giorno nel quale l’Istat conferma alcuni dati negativi, dati che confermano la necessita di una svolta”, ha sottolineato Zingaretti.

“Riteniamo che sarebbe stato meglio ridare la parola agli italiani”, ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

“Noi continuiamo a credere che solo un centrodestra vero e nuovo rappresenterebbe la vera maggioranza degli italiani”, ha aggiunto Berlusconi, che ha annunciato: “Faremo una opposizione ferma, coerente, senza sconti ma composta, la condurremo in Parlamento avendo come riferimento gli interessi della nazione ma saremo pronti a mobilitarci se aumenteranno l’oppressione giudiziaria o l’oppressione fiscale”.

“Riteniamo questo governo inaccettabile, nasce soltanto per impedire il voto dei cittadini – 
afferma Luca Ciriani, capogruppo di Fdi in Senato – Faremo un’opposizione senza sconti”.

“Facciamo un appello ai deputati e senatori a non votare questo mercificio” dice il deputato della Lega, Claudio Durigon, al termine delle consultazioni con presidente incaricato, Giuseppe Conte.

“Il presidente Conte ha detto che difenderà i provvedimenti fatti, però è pronto a sedersi ad un tavolo per ascoltare quali possano essere le modifiche, non ha voluto dire se queste saranno accettate”, afferma la senatrice della Lega, Lucia Borgonzoni.

 

VERTICE PD-M5S-CONTE, PASSI AVANTI

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Il premier incaricato Giuseppe Conte ha incontrato il Capo dello Stato Sergio Mattarella al Quirinale. Si è poi recato a Palazzo Chigi per il confronto con le delegazioni M5s e Pd.

“C’è bisogno di un chiarimento politico, noi ci aspettiamo che avvenga a breve, però sul tavolo di oggi c’erano le questioni programmatiche”, ha detto il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci al termine del vertice. “Abbiamo continuato l’approfondimento dei dossier insieme a Conte, abbiamo fatto ulteriori passi avanti e poi il premier incaricato farà una sintesi”, ha sottolineato il capogruppo Pd alla Camera, Graziando Delrio.

Per il capogruppo al Senato di M5S, Stefano Patuanelli “la ricognizione è andata bene”.

E’ intervenuto anche Beppe Grillo, che ha incoraggiato ad andare avanti. “Mi rivolgo al Pd. Alla base dei ragazzi del Pd, è il vostro momento questo, abbiamo un’occasione unica, Dio mio, unica. E allora cerchiamo di ricompattare i pensieri, di sognare un attimo a dieci anni con la visione. Abbiamo un’offerta di tecnologia immensa, dobbiamo decidere che tipo di società vogliamo” le sue parole. 

“Questa pena che vedo, questa mancanza di ironia, dovete sedervi a un tavolo e essere euforici perchè appartenete a questo momento straordinario di cambiamento. Abbiamo da progettare il mondo, invece ci abbruttiamo, e le scalette e il posto lo do a chi e i dieci punti, i venti punti, basta!” le parole del fondatore del M5S

 

SALVINI “RESTITUIRE PAROLA AGLI ITALIANI”

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“Presidente Mattarella, basta, metta fine a questo vergognoso mercato delle poltrone, convochi le elezioni e restituisca la parola e la dignita’ agli Italiani”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini.