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SUL CONTE BIS LA SPADA DI DAMOCLE DI ROUSSEAU

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“Sono certo che si troverà una soluzione”. Così il presidente dei senatori M5S Stefano Patuanelli a Radio Capital, intervistato nello Speciale Circo Massimo dal direttore Massimo Giannini, in merito alle trattative con il Pd per la formazione di un nuovo Governo e al nodo dei vicepremier.

Rimane sempre l’ombra del voto che ci sarà domani sulla piattaforma Rousseau che promuoverà o boccerà la coalizione Pd–5 Stelle: “La piattaforma è un mezzo che un movimento politico ha deciso di dotarsi per prendere le proprie decisioni, pari ad una direzione di partito. Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa”, sottolinea Patuanelli.

Sulla stessa linea il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano: se gli iscritti al M5S voteranno no all’intesa con il Pd “ne trarremo le conseguenze”, dice ai giornalisti al suo arrivo a Palazzo Chigi per una riunione con il leader del M5S Luigi Di Maio e altri componenti pentastellati del governo sul programma di governo.

 

CONTE “GOVERNO FORTE, ORA UNA STAGIONE DI RIFORME”

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“Serve un governo forte e stabile: sarò il primo responsabile di questa nuova esperienza di governo”. Lo ha detto il premier incaricato Giuseppe Conte, nel corso di una diretta Facebook al termine dell’incontro con i capigruppo M5S e Pd.
“Abbiamo l’occasione per una nuova stagione riformatrice. Se affrontiamo questa fase cruciale con consapevolezza e determinazione potremo disegnare una società diversa, migliore. Abbiamo grandi e buone idee da realizzare per questo Paese”, ha aggiunto.

“Ho registrato – sottolinea – una consonanza tra M5S, Pd e altre forze di centrosinistra sugli obiettivi da raggiungere, a partire da una manovra economica che avrà al centro le ragioni del lavoro, dello sviluppo sociale, con obiettivi chiari: stop all’aumento dell’Iva, salario minimo orario, taglio del cuneo fiscale, una pubblica amministrazione più trasparente ed efficiente, sostegno alle famiglie, incentivazione delle nascite, sostegno alle persone con disabilità interventi per l’emergenza abitativa”.
“Dovremo realizzare anche una seria riforma fiscale, che porti a ridurre le tasse e a contrastare più efficacemente l’evasione”, aggiunge.
“La giusta amalgama sarà importante per avere una squadra di governo autorevole ed efficiente. Sto lavorando in queste ore per essere affiancato da persone che abbiano elevata competenza, buona capacità organizzativa, un’adeguata qualificazione politica”.

DI MAIO “NON SARO’ VICEPREMIER”

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“Non è vero che la trattativa si era bloccata sul mio ruolo di vicepremier, tanto è vero che è andata avanti. Il punto era diverso: il presidente del Consiglio è super partes, quindi se c’era un vicepremier del Pd doveva essercene un altro del M5S. Una volta che il Pd ritira il suo, non si pone più il problema, potevano pensarci prima”. Lo ha detto il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, nel corso di una diretta Facebook.

«Voglio rivolgermi a chi ha delle perplessità – prosegue – non c’è un voto giusto o un voto sbagliato. La somma delle vostre idee indirizzerà il movimento. Non abbiate paura, il movimento è partecipazione. Il mondo aspetta l’espressione democratica di questo voto per conoscere il futuro dell’Italia».

 

IL PROGRAMMA DI GOVERNO IN 26 PUNTI, LA BOZZA E’ ONLINE

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Ridurre le tasse sul lavoro, salario minimo,  investimenti mirati all’ammodernamento delle attuali infrastrutture e alla realizzazione di nuove infrastrutture, riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari, legge sul conflitto di interessi. Sono questi alcuni dei 26 punti della bozza di programma a cui stanno lavorando da giorni le delegazioni del M5S e Pd, in vista della formazione del nuovo governo. Bozza pubblicata oggi sul “Blog delle Stelle” in occasione della votazione online sulla piattaforma Rousseau, che dovrebbe dare l’ok dei militanti cinquestelle all’ accordo. Nel testo “linee di indirizzo programmatico per la formazione del nuovo governo” sono elencati 26 punti che il governo Conte bis si impegna a realizzare fino a fine legislatura, auspicio delle parti interessate. Ci sono i temi cari al M5S, dalla riforma del taglio dei parlamentari alla green economy con punti di convergenza con il Partito Democratico.
Si parte dalla legge di bilancio per il 2020, come si legge nel primo punto,  sarà perseguita una politica economica espansiva, senza compromettere l’equilibrio di finanza pubblica, e, in particolare: neutralizzazione dell’aumento dell’IVA, sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l’emergenza abitativa, deburocratizzazione e semplificazione amministrativa, maggiori risorse per scuola, università, ricerca, passando per la riforma della giustizia. Attenzione ai temi sociali e dell’ambiente: occorre promuovere una più efficace protezione dei diritti della persona e rimuovere tutte le forme di diseguaglianze (sociali, territoriali, di genere), che impediscono il pieno sviluppo della persona e il suo partecipe coinvolgimento nella vita politica, sociale, economica e culturale del Paese, realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell’ambiente tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Importanti anche i passaggi sulla riforma fiscale con semplificazione della disciplina e abbassamento della pressione fiscale e sulle politiche migratorie: è indispensabile promuovere una  risposta europea al problema della gestione dei flussi migratori, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che – nello stesso tempo – affronti i temi dell’integrazione.

Per il M5S va lanciato un piano straordinario di investimenti per la crescita e il lavoro al Sud, ed è necessario completare il processo di autonomia differenziata giusta e cooperativa, che salvaguardi il principio di coesione nazionale e di solidarietà, la tutela dell’unità giuridica e economica.
L’ultimo punto è dedicato alla capitale: “Il Governo dovrà collaborare per rendere Roma una capitale sempre più attraente per i visitatori e sempre più vivibile e sostenibile per i residenti”.

ORLANDO “NON FARÒ IL MINISTRO”

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“Il segretario del mio partito mi ha proposto di fare parte del nuovo governo con una delega di grande rilievo, fatte salve le prerogative del presidente incaricato e del Capo dello Stato. Ringraziandolo per la proposta ho declinato per due ragioni”. Lo scrive su Facebook il vicesegretario del Pd Andrea Orlando.

“La prima è che, come ripeto da settimane, la nostra richiesta di discontinuità implica la necessità di una forte innovazione anche nella nostra compagine – aggiunge -. E non si può chiedere ad altri quello che non si è in grado di chiedere a noi stessi. La seconda, la più importante, è che credo che la scommessa che stiamo facendo si gioca in larga parte nella società e in questo senso sarà determinante il ruolo del nostro partito. Rimanere a dirigerlo è per questo un onore ancora più grande e parte integrante della battaglia che dovremo condurre insieme”.

“Ringrazio Andrea Orlando per il suo gesto di grande generosità legato ai due temi delicatissimi del nostro presente e del nostro futuro. La scelta del Governo aprirà nella politica italiana una fase del tutto nuova e tutta da scrivere”, commenta il leader del partito, Nicola Zingaretti.

“Importantissima, che sosterremo con tutte le nostre forze ma, come Andrea ha detto bene, non vogliamo e non possiamo limitare la nostra azione solo nell’impegno di Governo – aggiunge -. C’è un lavoro immenso da fare, di elaborazione, radicamento, sperimentazione, spesso ricostruzione del partito che sarà centrale e decisivo per riconquistare fiducia e credibilità. Avere Andrea pienamente protagonista di questa fase è un segnale importante per tutti. Per me poi sarà fondamentale”.

 

SALVINI “SARÀ UN GOVERNO DI POLTRONE”

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“Il governo delle poltrone dura poco, non possono scappare dal voto per sempre. A testa alta, pronti a difendere gli Italiani e a tornare a vincere! Onore e dignità valgono più di 100 ministeri, #maicolPD”. Sono state queste le prime parole del leader della Lega Matteo Salvini, dopo l’ufficializzazione dei risultati del voto su Rousseau, che ha sancito il via libera con il 79% al nuovo Esecutivo M5S-PD.

 

CONTE BIS, SÌ DAGLI ISCRITTI 5STELLE

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Sulla piattaforma Rousseau via libera al Conte bis. L’alleanza M5S-Pd ha ottenuto il 79,3% dei voti. “E’ un voto plebiscitario”, ha commentato nel corso di una conferenza stampa il capo politico del M5S, Luigi Di Maio.

I RISULTATI
Questo il risultato del voto, pubblicato sul Blog delle Stelle: Si’ – 63.146 voti (79,3%); No – 16.488 voti (20,7%).
“Nel corso di questa votazione si è segnato un nuovo record nella storia di Rousseau (il precedente di maggio 2019 era di 56.127 votanti) – si legge sul Blog -. Dalle 9 alle 18 hanno infatti espresso la propria preferenza 79.634 iscritti, su una base di aventi diritto che, alla mezzanotte del 2 settembre 2019, ha raggiunto il numero di 117.194 iscritti. E’ un record mondiale di partecipazione ad una votazione politica online in un solo giorno. Il picco si è raggiunto nelle prime due ore di votazione nel corso delle quali hanno votato oltre 30.000 cittadini: un traffico addirittura 10-12 volte superiore rispetto a quello del primo turno di votazioni per la scelta dei candidati del MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee”.  

“L’elevato afflusso di utenti sul sistema, in queste prime fasi, ha generato una ‘coda’ di richieste che ha causato piccoli rallentamenti nell’ordine dei 10 secondi (nello specifico tra le ore 10:41 e le ore 12:00). È stato, tuttavia, in ogni momento garantito il regolare svolgimento delle votazioni – si legge ancora nel Blog -. Nel corso dell’intera procedura di voto non è stato rilevato nessun attacco informatico diretto alla piattaforma Rousseau. Sono stati invece rilevati tentativi di attacchi nella giornata di venerdì 30 agosto che, tuttavia, il sistema ha respinto immediatamente confermando solidità e sicurezza della piattaforma. In considerazione dell’elevato afflusso di votanti, grazie alla nuova Area Voto attiva da 5 mesi, è stato possibile scalare in tempo reale l’infrastruttura sottostante (numero di nodi, scaling dei servizi di backend, capacità computazionale del DB) andando a soddisfare tutte le richieste e garantendo tutti i requisiti in termini di sicurezza e velocità”.

DI MAIO: “UN RECORD”
“Un numero record ha partecipato alla votazione ha votato per la stragrande maggioranza per un governo guidato da Conte”, ha detto il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

E sul Conte bis ha affermato: “Non sarà né di destra né di sinistra, ma un governo che fara’ le cose giuste”, “i 20 punti su cui ho alzato la voce sono entrati tutti nel programma, c’è anche il taglio dei parlamentari” e ora che “il programma è terminato si passa alla squadra di Governo, “nelle prossime ore ci dedicheremo a trovare i migliori profili e le nuove energie per portare avanti il programma”.

 

 

 

 

NASCE IL GOVERNO CONTE BIS

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Nasce il Governo Conte Bis. Il presidente del Consiglio incaricato ha sciolto positivamente la riserva e presentato al presidente della Repubblica la lista dei ministri. Il giuramento avrà luogo giovedì 5 settembre alle 10. Lo ha reso noto il segretario generale della Presidenza del Consiglio, Ugo Zampetti.

Questa la lista dei ministri letta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte:

Interno, Luciana Lamorgese; Economia e Finanze, Roberto Gualtieri; Affari Esteri e Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio; Lavoro e Politiche Sociali, Nunzia Catalfo; Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli; Difesa, Lorenzo Guerini; Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà; Innovazione, Paola Pisano; Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone; Affari regionali, Francesco Boccia; Sud: Giuseppe Provenzano; Pari Opportunità e Famiglia, Elena Bonetti; Affari europei, Enzo Amendola; Giustizia, Alfonso Bonafede; Ambiente, Sergio Costa; Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli; Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova; Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti; Beni e Attività Culturali e Turismo, Dario Franceschini; Salute, Roberto Speranza; Sport e alle Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

“Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo con questa squadra le nostre migliori energie, competenze, la nostra piu intensa passione a rendere l’Italia migliore”, ha detto Conte ai giornalisti.