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BREXIT, CAMERA DEI COMUNI VARA LEGGE ANTI-NO DEAL

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La Camera dei Comuni britannica ha approvato, con 327 favorevoli e 299 contrari, il disegno di legge che prevede la richiesta all’UE di rinviare la Brexit al 31 gennaio 2020. Il testo dovrà passare ora alla Camera dei Lord.

La svolta è arrivata nella serata del 3 settembre, quando i deputati, nonostante le pressioni del leader della maggioranza e primo ministro Boris Johnson, hanno calendarizzato il dibattito sul progetto di legge che prevede la richiesta di una proroga per l’uscita del Paese dall’Unione. L’obiettivo è avviare nuovi negoziati ed evitare un’uscita senza accordo. La discussione sul no deal ha fatto perdere la maggioranza al governo di Johnson, dopo che il 3 settembre un deputato Tory ha abbandonato i banchi del Conservative Party per passare all’opposizione. Altri ribelli, poi, sono stati espulsi dal partito.

 

Nel corso del dibattito, prima dell’approvazione, il premier ha provato ancora a convincere la Camera dei Comuni a votare contro la proposta di legge dei suoi oppositori, che di fatto lo costringerebbero a chiedere una nuova scadenza per la Brexit, prolungando ancora le trattative con l’Ue. Per Johnson, il “surrender bill” di Corbyn significherebbe “anni di incertezza e rinvii”. Per questo, il premier si è detto “determinato a portare la Gran Bretagna fuori dall’Ue il 31 ottobre”, evidenziando che la sua strategia consisteva nell’ottenere un accordo per il summit del 17 ottobre, giorno in cui è prevista l’ultima riunione utile del Consiglio europeo prima della Brexit. Con un’ultima disperata mossa, poi, il primo ministro ha proposto una mozione per chiedere elezioni anticipate al 15 ottobre. Perché passi, però, è richiesta una maggioranza dei due terzi.

 

SALVINI “GOVERNO NATO TRA PARIGI E BERLINO”

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“Un governo nato tra Parigi e Berlino e dalla paura di mollare la poltrona, senza dignità e senza ideali, con persone sbagliate al posto sbagliato”. Questo il commento del leader della Lega Matteo Salvini sul nuovo esecutivo. “Lavoriamo come e più di prima – aggiunge – non potranno scappare dal giudizio degli Italiani troppo a lungo: siamo pronti, il tempo è galantuomo, alla fine vinceremo noi”.

 

DI MAIO “SERVONO CORAGGIO E AMBIZIONE”

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“Dopo la votazione degli iscritti su Rousseau abbiamo chiuso oggi l’assetto della nuova squadra di governo. Sarà e dovrà essere un governo coraggioso e ambizioso, in grado di portare avanti importanti provvedimenti per la crescita e lo sviluppo dell’Italia. Un governo capace di sostenere il tessuto imprenditoriale, di offrire nuove opportunità sul mercato del lavoro e un governo vicino alle famiglie, non solo a quelle più in difficoltà, ma a tutta la classe media”. Lo scrive su Facebook il capo politico del M5S e neo ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

“C’è tanta voglia di fare e ripartiremo da dove ci siamo lasciati, con il taglio di 345 parlamentari e un risparmio di circa mezzo miliardo di euro da indirizzare a scuole, infrastrutture, ospedali – aggiunge -. Al ministero degli Esteri sarà mia premura puntare all’internazionalizzazione del nostro sistema economico e della nostra industria e ricerca, incrementando i canali di cooperazione in ambito multilaterale. L’attenzione verso l’Africa, il tema delle migrazioni e le relazioni con le nuove economie emergenti saranno le linee guida su cui costruirò il mio lavoro”.

“Le nuove sfide globali e il nuovo mondo multipolare stanno infatti trasformando radicalmente il modo di fare politica estera e lo stesso ruolo della diplomazia italiana, che voglio ringraziare con anticipo per la collaborazione che, sono certo, sapremo portare avanti con successo per il bene del nostro Paese. Vorrei ringraziare infine i ministri uscenti, per lo straordinario lavoro che hanno svolto nei 14 mesi precedenti, per la passione che hanno impiegato e le energie che hanno speso in favore della collettività – conclude Di Maio -. Il mio in bocca al lupo invece ai nuovi, a chi domani giurerà nelle mani del capo dello Stato. Abbiamo molta strada davanti e molto fiato in corpo”.

Soddisfatto anche il leader del Pd, Nicola Zingaretti. “Bene questa svolta, ora è il tempo di cambiare l’Italia. Questo Governo nasce nel Parlamento come il Governo precedente, abbiamo fermato Salvini e il solo annuncio di questa fase sta facendo tornare l’Italia protagonista in Europa – afferma in una nota -. Il calo incredibile dello spread che si è già determinato significa soldi in più nelle tasche degli italiani. Noi siamo stati uniti e responsabili. Ora c’è un programma unico, di tutti, chiaro, di svolta e una squadra nuova”.

“Il Governo è di forte cambiamento anche generazionale e deve partire e lavorare per il bene del paese, produrre fatti e risultati sui temi che abbiamo indicato dal taglio delle tasse, allo sviluppo fondato sulla green economy, gli investimenti e le infrastrutture, un piano per la casa, la ripresa degli investimenti nelle periferie, il lavoro, la scuola, l’università – aggiunge -. Un Governo per essere vicino all’Italia che soffre e all’Italia che cresce. Dobbiamo rilanciare l’economia italiana in un periodo che rischia di essere difficile per lo sviluppo e la crescita in Europa. E dobbiamo farlo insieme, una nuova maggioranza non litigiosa ma plurale, unita per il bene dell’Italia”. 

 

MATTARELLA “ORA LA PAROLA AL PARLAMENTO”

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“C’è una maggioranza parlamentare, ora la parola compete al Parlamento e al governo che nei prossimi giorni si presenterà davanti alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il proprio programma”. Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella dopo aver ricevuto il premier Giuseppe Conte, che ha sciolto positivamente la riserva dando così il via al nuovo esecutivo.

“Sono qui per salutarvi e ringraziarvi del vostro lavoro, dell’impegno con cui avete informato i nostri concittadini”, ha poi detto il capo dello Stato rivolgendosi ai giornalisti, e ha aggiunto: “Per me è stato di grande interesse leggere le cronache e le interpretazioni dei fatti da diversi punti di vista. Questo confronto tra diverse valutazioni è prezioso per me come per chiunque, e ancora una volta sottolinea l’importanza e il valore della libera stampa”.

 

“UNA SQUADRA PIENA DI VOGLIA DI FARE”

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“Una squadra piena di voglia di fare per gli Italiani. @pdnetwork”. Così su Twitter il neo ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, ha pubblicato un selfie con la delegazione del Pd nel governo, prima della cerimonia del giuramento al Quirinale.

Anche il leader di Cambiamo, Giovanni Toti, pubblica la stessa foto su Facebook, ma per polemizzare sul nuovo esecutivo: “Votati… dalla piattaforma Rousseau!! Ma che felicità! Ecco i ministri Pd in un selfie (pratica da loro sempre contestata) tutti sorridenti! Ma il Governo non dovrebbero sceglierlo gli Italiani nelle urne? C’è poco da sorridere…”.

 

DI MAIO “PRONTI A DARE IL MASSIMO PER IL PAESE”

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“Eccomi con la nuova squadra di ministri del MoVimento 5 Stelle. Pronti a dare il massimo per il Paese. Un grazie di cuore ai ministri uscenti Danilo Toninelli, Giulia Grillo, Barbara Lezzi, Alberto Bonisoli ed Elisabetta Trenta. Grazie per lo straordinario lavoro che avete svolto in questi 14 mesi”. Lo scrive su Facebook il capo politico del M5S e neo ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, pubblicando una foto con la squadra pentastellata del governo.

 

IL CONTE BIS HA GIURATO

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“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Così, con la formula di rito, Giuseppe Conte ha prestato il suo giuramento da presidente del Consiglio nel corso della cerimonia in corso al Quirinale, nella Sala delle Feste. Il neo premier si è poi posizionato accanto al capo dello Stato, Sergio Mattarella, e la cerimonia è poi proseguita con il giuramento dei ministri. Al termine, la consueta foto di gruppo dell’esecutivo con Mattarella.

Il presidente del Consiglio si è poi recato a Palazzo Chigi per la cerimonia di insediamento del suo nuovo governo. Ha ricevuto gli Onori militari e passato in rassegna il Reparto d’Onore. In seguito ha ricevuto il saluto del segretario generale della Presidenza del Consiglio Roberto Chieppa e nella Sala dei Galeoni ha avuto in consegna la campanella del Consiglio dei Ministri. Erano presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri uscente, Giancarlo Giorgetti, e il sottosegretario designato, Riccardo Fraccaro.

Poi Conte ha raggiunto la Sala del Consiglio dei Ministri per la prima riunione dell’Esecutivo.

 

ZIMBABWE, MORTO EX PRESIDENTE MUGABE

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E’ morto, all’età di 95 anni, l’ex presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe. Era stato al potere per 37 anni e si era dimesso nel 2017 dopo un colpo di stato guidato dall’esercito. Negli anni Ottanta era stato primo ministro dello Zimbabwe, e poi dal 1987 ne era diventato presidente instaurando un duro regime dittatoriale.