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CENTRODESTRA, TOTI “CAMBIAMO È CASA DI TUTTI”

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“Costituire gruppi nelle Regioni e nei Comuni non è il nostro primo obiettivo, noi ci rivolgiamo a tutti coloro che in questi anni, anche se qualcuno fa finta di non accorgersene, non hanno più trovato una collocazione nel centrodestra. Il nostro appello di oggi è per stimolare tutti coloro che vorrebbero contribuire alla vita pubblica del paese di venire a dare una mano perché questa è la casa di tutti”. Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti nel corso della presentazione del movimento Cambiamo, assieme a 5 deputati: Manuela Gagliardi, Stefano Benigni,  Claudio Pedrazzini, Giorgio Solli e Alessandro Sorte.

“Stanno nascendo gruppi in varie regioni, stiamo lavorando con tanti amici sulla Lombardia, Liguria, Veneto, Sardegna e un po’ in tutte le regioni e nei principali comuni d’Italia. È uno sforzo per cambiare il centrodestra in questo paese e anche un po’ l’approccio alla politica. Nessuno ci spingeva a fare questa scelta – ha aggiunto – se non la volontà di dare un contributo per il centrodestra che affinché non veda la componente liberista afona”.

“L’entusiasmo è tanto, la nostra collocazione è nel centrodestra, è alternativa al governo che è nato ed è al fianco degli amici con cui governiamo tante Regioni ma vuole essere autonoma. Cercherà di dare al centrodestra voce a settori come il mondo dell’impresa, dell’artigianato, al mondo di quelle categorie che tutti i giorni si sforzano di far crescere il paese, con attenzione alle opere pubbliche, al mondo dei comuni e alle famiglie. Quello di oggi è solo il primo passo”, ha concluso Toti.

 

A PALAZZO CHIGI UN VERTICE SUI MIGRANTI

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Si è tenuto a Palazzo Chigi un vertice governativo, coordinato dal presidente del Consiglio, alla presenza dei ministri Luigi Di Maio, Dario Franceschini, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Paola De Micheli, nel corso del quale sono stati affrontati vari temi tra cui la questione migratoria, anche alla luce degli incontri avuti ieri a Bruxelles dal premier Conte.

“Quanto alla vicenda della Ocean Viking si è registrata una forte adesione europea al meccanismo di redistribuzione già attivato nelle scorse ore dall’Italia – spiega Palazzo Chigi in una nota -. Risulta già un’adesione di diversi Stati membri che consentirà un’adeguata e sollecita soluzione”.

 

GUALTIERI “MAI PIU’ SCONTRI CON L’EUROPA”

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“Gli scontri continui con l’Europa, i proclami sui social e le assenze ai tavoli negoziali sono finiti. Si apre una fase nuova in Italia e in Europa e noi intendiamo esserne protagonisti. Fino a un mese fa si discuteva di flat tax, minibot e procedura di infrazione. Quell’epoca si chiude:oggi i temi sono investimenti verdi, lavoro e asili nido”. Lo dice il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista a Repubblica.

“Voglio concorrere – dice il ministro- a realizzare il programma di governo per mettere il Paese sulla strada della crescita e dell’occupazione, della sostenibilità ambientale e della coesione sociale. Inoltre mi impegnerò affinché l’Italia riprenda a esercitare da protagonista il suo ruolo di Paese fondatore in Europa. Il programma del nuovo governo presenta forti segni di cambiamento che cercheremo di realizzare con un impegno triennale. Vogliamo superare la stagione degli zero virgola con una visione che si concentrerà su investimenti, lavoro, uguaglianza, ambiente, giovani e donne. Il nostro progetto si costruirà anche attraverso l’ascolto del Paese, incontrando le parti sociali e produttive. Vogliamo aprire una stagione di partecipazione democratica e di riscossa civile senza la quale nessun governo, per quanto virtuoso, può realmente cambiare le cose”.

 

GOVERNO, 32 SOTTOSEGRETARI E 10 VICEMINISTRI

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Sono 32 i sottosegretari del governo Conte e 10 viceministri nominati durante la riunione del Consiglio dei Ministri. La maggioranza va al Movimento 5 Stelle con 21 incarichi (di cui 6 viceministri). Al Pd vanno 18 sottosegretari (4 viceministri) a Leu 2 sottosegretari e 1 a Maie.
Presidenza del Consiglio: Mario Turco – programmazione economica e investimenti, Andrea Martella – editoria, Gianluca Castaldi – rapporti con il Parlamento, Simona Flavia Malpezzi – rapporti con il Parlamento, Laura Agea – affari europei, Esteri e cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re – viceministro, Marina Sereni – viceministro, Manlio Di Stefano, Ricardo Antonio Merlo, Ivan Scalfarotto. Interno Vito Claudio Crimi – viceministro, Matteo Mauri – viceministro, Carlo Sibilia, Achille Variati. Giustizia: Vittorio Ferraresi, Andrea Giorgis. Difesa:
Giulio Calvisi, Angelo Tofalo. Economia: Laura Castelli – viceministro, Antonio Misiani – viceministro, Pier Paolo Baretta Maria Cecilia Guerra, Alessio Mattia Villarosa. Sviluppo economico: Stefano Buffagni – viceministro, Mirella Liuzzi,  Gian Paolo Manzella, Alessia Morani, Alessandra Todde Politiche agricole alimentari e forestali: Giuseppe L’Abbate. Ambiente e tutela del territorio e del mare: Roberto Morassut. Infrastrutture e trasporti:  Giancarlo Cancelleri – viceministro Salvatore Margiotta, Roberto Traversi. Lavoro e politiche sociali: Stanislao Di Piazza, Francesca Puglisi.  Istruzione, università e ricerca: Anna Ascani – viceministro, Lucia Azzolina,
Giuseppe De Cristofaro. Beni e attività culturali e turismo: Lorenza Bonaccorsi, Anna Laura Orrico. Salute: Pierpaolo Sileri – viceministro, Sandra Zampa.

CONTE “NON È UN GOVERNO CONTRO QUALCUNO”

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“Non ho chiesto nulla alle forze politiche che sostengono questo governo, a un certo punto per un contesto generale c’è stata questa pressione sulla mia persona, ho valutato un progetto politico, non avrei mai accettato un accordo tra diverse forze politiche che prevedeva una sommatoria tra le varie forze”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da Accumoli, nel corso di una visita nelle zone terremotate.

“Una volta accertato che c’era un progetto politico e non era un governo contro qualcuno – ha aggiunto Conte -. Ho accettato, lavoreremo per costruire”.

In merito ai rapporti con l’Europa, il premier ha sottolineato: “La mia filosofia non è chiedere favori. L’Italia non deve chiedere favori stringendo la mano di un leader amico. L’Italia è un Paese forte e solido dal punto di vista economico. Il nostro sistema delle pmi è il più forte in Europa, e in alcuni settori abbiamo una forza incredibile. Abbiamo un debito pubblico elevato e questo ci induce a tenere i conti sotto controllo, ma lo dobbiamo fare con politiche espansive, mi sembra che in Europa in questo momento ci sia una buona disponibilità a capirlo”.

 

DI MAIO “STOP CONCESSIONI AD AUTOSTRADE”

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“Andiamo avanti con la volontà di revocare le concessioni autostradali ai Benetton, a quell’azienda che non ha fatto manutenzione al ponte Morandi, e ieri abbiamo visto dalle indagini, che si omettevano totalmente le carenze di quel ponte, delle infrastrutture”.

Lo ha detto  il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, a margine della scuola Open Comuni di Rousseau.

“E’ assurdo che si dica che qualla gente puo’ continuare a fare manutenzione ai
nostri ponti” ha aggiunto Di Maio ” mi fa piacere che anche nel Pd non e’ piu’ un tabu’ la revoca delle concessioni autostradali”.

In merito all’ipotesi di una alleanza colp Pd alle elezioni regionali Di Maio risponde così:

“Non è all’ordine del giorno ne’ la parola alleanza” con il Pd, ne’ il concetto che nelle regioni si possano fare coalizioni con il Partito Democratico per sostenere un candidato del Movimento o del Pd”.

“Io credo che questo esperimento che stiamo portando avanti a livello nazionale, sia entusiasmante” ha aggiunto Di Maio “entusiasmante non perché Pd e M5S si sono messi insieme, vogliamo crare un paese che tra circa 5 anni spegnerà tutte le centrali a carbone, un paese che farà una legge per bloccare tutte le trivellazioni in mare, un paese che avvierà una rivoluzione ecologica. Questo è il motivo per cui sono contento che faremo un lavoro insieme”.

 

 

SALVINI “SI’ A REFERENDUM PER SISTEMA MAGGIORITARIO”

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“Se almeno cinque regioni lo chiederanno con una maggioranza assoluta, si potrebbe chiedere un referendum sul di un sistema elettorale maggioritario”. Questa è la richiesta fatta dal leader della Lega Matteo Salvini ai governatori delle regioni di centrodestra nel corso della riunione degli amministratori locali del suo partito. “Se cinque regioni chiedono un referendum quel referendum non viene sottoposto a Rousseau ma agli italiani – ha spiegato il leader del Carroccio. La scelta è quella di avere un sistema elettorale completamente maggioritario. Chi viene eletto lo sia collegio per collegio come per i sindaci”. “Se regioni lo approvano entro settembre si va alle elezioni entro primavera – ha concluso Salvini – e se partono le Regioni, nei gazebo raccogliamo 5 milioni di firme, non 5mila”.

CONTE “L’EUROPA CI DÀ FIDUCIA”

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“A Bruxelles ho ricevuto la conferma che l’Italia è chiamata ad affrontare un punto di svolta, una sfida cruciale. L’Italia gode infatti di un prezioso capitale di fiducia, che se sarà spesa al maglio, produrrà effetti benefici nel breve, medio e lungo periodo. I mercati scommettono – ha aggiunto – con forza sulla capacità dell’Italia di recuperare il treno della crescita economica e sulla nuova fase politica”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Bari durante il discorso di inaugurazione della Fiera del Levante.
“Tutti devono pagare le tasse perché tutti possano pagarne meno. La riduzione dello spread si sta rivelando una preziosissima risorsa, abbiamo da perseguire rigoroso contrasto all’evasione fiscale. Dobbiamo avviare e completare una revisione e un riordino delle agevolazioni fiscali” ha continuato il premier
parlando di Fisco.
“Mai come adesso il Sud ha occasione di essere al centro dell’agenda politica non solo italiana ed europea.
Il Mezzogiorno può, deve diventare il luogo in cui sperimentare la svolta sostenibile in campo ambientale e sociale.
Dobbiamo lavorare per potenziare tutto il percorso formativo. Dobbiamo dare tutto il sostegno alle scuole per evitare la dispersione scolastica”.
(ITALPRESS).