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M5S A SALVINI “PAURA PER LA POLTRONA? SI DIMETTA”

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“Salvini la sua scelta l’ha gia’ fatta. Chiedendo di tornare al voto non vuole piu’ governare con il M5S. Chiedendo di sfiduciare Conte non vuole piu’ questo governo. Quindi si dimetta e basta o ha paura di perdere la poltrona?”. Cosi’ fonti del Movimento cinque stelle in merito alla crisi di governo ed alle parole in Senato di Salvini.

“Chi ha staccato la spina al governo e’ stato Salvini, subito dopo ha detto che avrebbe parlato con Berlusconi per un patto. E’ mancato rispetto e questo ha portato ad una rottura definitiva” le dure parole del capogruppo del M5S in Senato, Stefano Patuanelli. Quanto alla possibilita’ di un accordo con il Pd per un nuovo governo, l’esponente del M5S ha aggiunto:”All’orizzonte c’e’ il rispetto della Costituzione”, ribadendo che “per il M5S non e’ un congedo dal presidente Conte, noi non abbiamo paura di nessuno scenario, non temiamo le elezioni e non siamo attaccati alle poltrone”.

In precedenza, in Senato aveva preso la parola anche il senatore e presidente della commissione antimafia Nicola Morra. “Salvini ha preso per i fondelli il Parlamento e un ministro della Repubblica non puo’ prendere per i fondelli il Parlamento e i cittadini. Non si chieda pieni poteri perche’ la sovranita’ appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzioni, per cui voi dovreste ricordarvi che il popolo italiano e’ stata capace di partorire una Carta costituzionale che ha convinto tutti – ha aggiunto – se qualcuno non si vuole attenere evidentemente quel qualcuno ha dimenticato cosa siano i valori di liberta’ e democrazia”.

SALVINI “RIFAREI TUTTO QUELLO CHE HO FATTO”

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“Rifarei tutto quello che ho fatto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, intervenendo in Aula al Senato dopo l’informativa del premier Conte che gli ha rivolto diversi appunti.

“Vogliamo tagliare i parlamentari e poi andare a votare? Ci siamo, se poi uno volesse metterci dentro una manovra economica e coraggiosa ci siamo””Sono un uomo libero e non ho paura del giudizio degli italiani, in Aula ci sono donne e uomini liberi e molti non liberi, chi ha paura del giudizio degli italiani non e’ una donna o un uomo libero. Mi dispiace – ha detto rivolgendosi a Conte – che mi ha dovuto mal sopportare per un anno, lo scopro oggi, bastava un Saviano qualsiasi per ricevere tutti questi insulti, un Travaglio o un Renzi ma non il presidente del Consiglio” ha detto Salvini.

“Se qualcuno da settimane, se non da mesi, pensava a un cambio di alleanza non aveva che da dirlo in quest’aula. Non abbiamo paura. La critica piu’ surreale che ho ricevuto e’ stata: non si fanno le crisi ad agosto. I parlamentari lavorino pure ad agosto come tutti gli italiani. Se il governo si e’ interrotto e’ perche’ da mesi sentivo dei signor no che bloccavano tutto. Punto, e non e’ un attacco personale” ha proseguito Salvini che ha anche replicato sul discorso dei simboli religiosi.

“Per il bene degli italiani chiedero’ sempre la protezione del cuore Immacolato di Maria, la chiedo finche’ campo e non me ne vergogno” ha detto, prima di tendere una mano al M5S:”Vogliamo tagliare i parlamentari e poi andare a votare? Ci siamo, se poi uno volesse metterci dentro una manovra economica e coraggiosa ci siamo”.

CONTE “QUESTO GOVERNO FINISCE QUI”

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“La crisi compromette il governo che qui si arresta”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte parlando al Senato, aggiungendo che “dopo il dibattito andro’ al Quirinale a rassegnare le dimissioni a Mattarella”.

“Ho chiesto di intervenire – spiega – per riferire sulla crisi di governo innescata dalle dichiarazioni del ministro dell’interno e leader di una delle due forza di maggioranza. La decisione di innescare la crisi – aggiunge – e’ irresponsabile. Il ministro dell’interno ha mostrato di seguire interessi personali e di partito. Le scelte compiute in questi giorni rilevano scarsa sensibilita’ istituzionale e grave carenza di cultura costituzionale” ha detto in riferimento al leader della Lega, che in serata aveva comunque ritirato la mozione di sfiducia a Conte

Sempre rivolgendosi al vicepremier ha aggiunto: “Chiedi pieni poteri e ti ho sentito invocare nelle piazze un tuo sostegno, questa tua concezione mi preoccupa”. “Siamo al cospetto di una decisione oggettivamente grave – afferma – che comporta conseguenze rilevanti per la vita del paese e rischia di farlo precipitare paese in una vorticosa spirale di incertezza politica e finanziaria”.

Nella replica finale, Conte accusa Salvini di mancanza di coraggio. “Non possiamo affidarci a giravolte verbali e tatticisimi, se c’e’ mancanza di coraggio me lo assumo io di fronte al Paese, ma serve linearita’. Prendo atto che il leader della Lega, Matteo Salvini, manca di coraggio per assumersi la responsabilita’ dei suoi atteggiamenti. Se a Salvini manca il coraggio sul piano politico – ha aggiunto – me lo assumo io, vado dal presidente della Repubblica”. 

E cosi’ e’ stato, con il Quirinale che ha informato di aver ricevuto le dimissioni, invitando il Governo a occuparsi degli affari correnti e rimandando alle 16 di domani, quando si dara’ il via alle consultazioni.
(ITALPRESS).

M5S “NOI COMPATTI ATTORNO A DI MAIO”

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Il M5S si compatta attorno al capo politico Luigi Di Maio per affrontare questa crisi di governo. “Sono ore molto importanti per il futuro del nostro Paese. Il Movimento 5 Stelle si affidera’ alla volonta’ del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che segnera’ la strada da seguire dopo che Matteo Salvini ha aperto un’assurda crisi di governo in pieno agosto. Il Movimento e’ unito e compatto intorno al capo politico, Luigi Di Maio. Siamo un monolite. E adesso siamo concentrati sulle consultazioni” scrivono i capogruppo di Camera e Senato Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.

Il M5S, inoltre, conferma il silenzio nelle prossime ore in attesa delle consultazioni con il Capo dello Stato in programma domani pomeriggio. “A seguito della crisi aperta da Matteo Salvini, il M5S ritiene opportuno in questa delicatissima fase attendere l’esito delle consultazioni che dirigera’ il capo dello Stato Sergio Mattarella. In queste ore riceviamo appelli da piu’ parti, il M5S coglie dunque l’occasione per ricordare a tutte le forze di essere il primo partito in Parlamento, con una propria maggioranza relativa. Domani, al termine delle consultazioni, comunicheremo le nostre valutazioni. Questo e’ il momento del rispetto delle istituzioni” dicono i pentastellati.

(ITALPRESS).

SALVINI “PARTITI SPIEGHINO L’INCIUCIO AGLI ITALIANI”

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«Delusione e sconforto? No, lo sconforto è nelle sedi dei partiti che dovranno spiegare a 60 milioni di italiani l’inciucio. Leggo i punti di Zingaretti, da cui sparisce il taglio dei parlamentari. I Cinque Stelle dicevano che era fondamentale e nelle proposte del Pd c’è subito lo sberlone: niente riforma». Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, incontrando i giornalisti in piazza Montecitorio. «Con la lega il taglio dei parlamentari era una certezza, leggo che con il Pd è cancellato», ha aggiunto Salvini.

“Parlero’ con Mattarella e poi parlo con voi. Mattarella ha quadro e sensibilita’ per decidere. Ho chiesto pieni poteri nel rispetto della Costituzione, ma voglio un governo che lavori. Deluso da Zingaretti? Ognuno fa il suo” ha proseguito il leader della Lega che ha anche parlato del premier Conte. “Ieri mi ha deluso perche’ mi aspettavo una rivendicazione del lavoro fatto, ma ha passato meta’ del suo tempo a insultarmi. Mi sembrava di sentire Renzi”.

Nel frattempo, “mentre altri ragionano di poltrone e di palazzo, noi abbiamo definito la manovra che siamo in grado di offrire agli italiani per 50 miliardi di euro. Fondata su buon senso, sviluppo, crescita, mentre gli altri si accontentano di non pagare l’Iva. Speriamo si voti. Qualunque governo nasca e’ un governo “contro”. Contro la Lega. Noi invece i governi li facciamo “per””.

DI MAIO “GOVERNO CON PD BUFALA DELLA LEGA”

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“La Lega ha ancora depositata la mozione di sfiducia al Governo e Salvini ha aumentato il livello di attacco nei nostri confronti, ha bisogno di parlare di noi per fare notizia, e’ disperato”. Così Luigi Di Maio, leader politico dei cinquestelle, nel corso dell’assemblea dei parlamentari del M5S.

“Quello che vi chiedo di condividere oggi e’ prima di tutto la piena fiducia nel discorso che fara’ Giuseppe Conte. Non merita di essere trattato come in questi giorni e neanche di essere accusato di trame segrete. E’ un uomo di una rettitudine che non ho mai visto in nessuno”, ha sottolineato Di Maio alla platea. Quanto a possibili aperture o ipotesi di governi alternativi, il leader pentastellato ha chiarito: “Ho visto che alcuni stanno gia’ facendo proposte a mezzo stampa su aperture ad altre forze politiche. Secondo me e’ profondamente sbagliato. Noi dobbiamo affidarci al presidente della Repubblica e al percorso istituzionale che vorra’ delineare”. 

Poi, ha ribadito che “un governo Renzi, Lotti e Boschi e’ frutto solo delle bufale della Lega e nemmeno gli rispondiamo. Lanciano bufale per nascondere la coltellata data al Paese”. Tornando sulla crisi aperta dalla Lega, Di Maio osservato: “Non si sa cosa sia successo tra un mojito e l’altro. Hanno aperto una crisi in spiaggia, noi la stiamo portando in Parlamento perché è il luogo democratico dove dibattere”. Infine, il ministro e vice premier ha confermato che “il taglio dei parlamentari deve essere un obiettivo di legislatura. Ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo puntare a tagliare anche gli stipendi, c’e’ una nostra proposta”.

SALVINI “M5S-PD? UN PATTO PER LA POLTRONA”

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“Qualunque governo venga fuori” da questa crisi sarà “un patto per la poltrona”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini intervenendo a Radio anch’io.
Esecutivo “sostenuto da una manciata di senatori che hanno il terrore di andare al voto perché perdono la poltrona. M5S ha scelto Renzi? Auguri”.

Taglio dei parlamentari? La Lega si dice “pronta al voto, il PD invece no. Incredibile che i 5Stelle preferiscano Renzi a Salvini, purtroppo la voglia di poltrone è più forte della voglia di cambiare” le parole del vicepremier che successivamente ha rincarato la dose:”Gli unici disperati sono i parlamentari (renziani su tutti) che non vogliono le elezioni perche’ hanno paura del giudizio degli Italiani. I giochi di potere e di palazzo, sulla pelle delle mamme di Bibbiano e dei risparmiatori di Banca Etruria, sono il vergognoso tradimento del popolo italiano”.

TRENTA “LA PORTA DELLA LEGA NON LA RIAPRIREI”

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“Chi ha tradito una volta lo farà ancora. E a questo punto, la porta della Lega io non la riaprirei”. Cosi’ in un’intervista a La Stampa il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che spiega di essersi “attivata personalmente per risolvere la questione dei minori a bordo” della Open Arms. Dal 13 agosto, sottolinea, “ci siamo coordinati con il presidente Conte, il ministro Toninelli, e abbiamo coinvolto anche Salvini ma lui non ha mai risposto ai nostri messaggi”.

“Il decreto sicurezza bis – commenta – credo non sia sufficiente. La fermezza sui confini, la politica dei porti chiusi e dei muri, non funziona di fronte a un fenomeno come quello migratorio. Serve un maggiore coinvolgimento dell’Europa e un intervento massiccio per stabilizzare economicamente e politicamente alcune regioni dell’Africa”.

Se Salvini “mi identifica come il nemico da abbattere – aggiunge il ministro Trenta -, vuol dire che sto lavorando bene”. Poi, in merito alla crisi di governo, dice: “Serve silenzio e tempo per trovare una soluzione. Ho assoluta fiducia nel Presidente Mattarella e nella capacita’ di negoziazione del premier Conte”.

“Qualsiasi governo arriverà – prosegue Elisabetta Trenta – dovrà puntare i piedi e al tempo stesso collaborare con l’Europa. Non si può aprire a tutti, come era prima. Dall’altra parte, però, se decidiamo di aprire in un certo modo, dobbiamo avere la capacità di comunicarlo e di non creare attriti tra le fasce più deboli della popolazione”.

Il ministro della Difesa si sofferma anche sulla proposta di Angela Merkel di riaprire la missione di pattugliamento europeo Sophia affidandone la guida alla Germania: “Sarebbe un errore enorme perdere l’unica missione europea, finora a guida italiana, che ci permette di giocare un ruolo centrale nel Mediterraneo. Credo sia ancora possibile riprendere il timore di Sophia, ne ho parlato con Conte e lui e’ d’accordo con me”.