Altra notte in mare per i 42 migranti della Sea Watch che ieri ha forzato il blocco e si è avvicinata al porto di Lampedusa.
“Spero che nelle ultime ore ci sia un giudice che affermi che all’interno di quella nave ci sono dei fuorilegge – dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini a “Barba&Capelli” su Radio CRC – Se la nave viene sequestrata e l’equipaggio arrestato io sono contento”. Intervenuto a Radio anch’io su Radio1, il vicepremier ha detto che “la Sea Watch ha fatto la sua battaglia politica sulla pelle di 42 persone. Non assecondo – aggiunge – chi aiuta gli scafisti che con i soldi degli immigrati poi comprano armi e droga”.
SEA WATCH, SALVINI “EQUIPAGGIO VA ARRESTATO”
UE, TRIA “OTTIMISTA SU PROCEDURA”
“L’Italia è sostanzialmente conforme alle regole fiscali europee e per questo motivo sono ottimista per quel che riguarda la procedura Ue”. Così il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, alla XXXI Conferenza Economica Internazionale di Villa Mondragone. “Mantenere basso il deficit e continuare nell’obiettivo di diminuire il debito non attraverso tasse più alte, ma attraverso minori spese correnti: è il nostro impegno con il Parlamento, lavoriamo per adempiere a questo mandato con la prossima legge di bilancio”, ha aggiunto.
DROGA, MATTARELLA “SERVE AZIONE DI PREVENZIONE”
“La Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga, nata con la risoluzione 42/712 del 1987 dell’ONU e sancita con la relativa Convenzione del 1988 ratificata da 189 Paesi, costituisce l’occasione per sottolineare la necessità di accrescere l’azione e la cooperazione a livello nazionale e internazionale per combattere l’abuso e il traffico illecito di droga”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione per la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga.
“Il grave e allarmante fenomeno della tossicodipendenza, che ha assunto nel tempo nuove e più insidiose forme di penetrazione, di accesso e di assuefazione e che colpisce tanti ragazzi in situazioni di difficoltà materiale, psicologica e ambientale – aggiunge – esige il rafforzamento degli strumenti di prevenzione e di controllo da parte delle istituzioni.
All’impegno dello Stato non può non affiancarsi – anche attraverso più incisivi e permanenti modelli collaborativi – l’opera insostituibile delle famiglie, della scuola e di quel vasto e articolato settore del volontariato che ha saputo spesso offrire speranza e fiducia attraverso un’efficace azione di prevenzione, di educazione, di recupero e di reinserimento sociale”.
EVASO BOSS MORABITO, SALVINI “URUGUAY SPIEGHI”
Il boss della ‘ndrangheta Rocco Morabito è evaso la notte scorsa insieme ad altri tre reclusi dal carcere centrale di Montevideo, dove era in attesa di definizione del suo processo di estradizione verso l’Italia.
“È sconcertante e grave che un criminale come Rocco Morabito, boss della ‘ndrangheta – dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini – sia riuscito a fuggire da una galera dell’Uruguay mentre era in attesa di essere estradato in Italia. Mi prendo due impegni. Primo: fare piena luce sulle modalità dell’evasione, chiedendo spiegazioni immediate al governo di Montevideo. Secondo: continueremo a dare la caccia a Morabito, ovunque sia, per sbatterlo in galera come merita”.
SEA WATCH “INTERVENGA CORTE STRASBURGO”
La Sea Watch 3, secondo quanto si apprende, ha inviato una richiesta di “misure provvisorie” alla Corte di Strasburgo per chiedere all’Italia di consentire lo sbarco dei migranti. La Corte ha rivolto una serie di domande sia alla Sea Watch 3 che al governo italiano.
GRILLO “SOS OSPEDALI? ASSUMERE SPECIALIZZANDI”
«Il Decreto Calabria appena adottato permette di far lavorare i medici che frequentano l’ultimo anno della specializzazione, se questa dura 4 anni, o gli ultimi due, se dura 5. Serve a dare una boccata d’ossigeno alle Regioni e a far entrare i giovani nel servizio sanitario con tutele reali”. Lo dice il ministro della Sanita’, Giulia Grillo, in un’intervista a Repubblica. “Poi – aggiunge – abbiamo sbloccato, anche se non del tutto, il turn over ossia le assunzioni in tutte le Regioni, anche in piano di rientro, cioè le più colpite dal blocco di oltre 10 anni fa». Per vedere gli effetti delle novità ci vorrà “qualche anno, ma i veri vantaggi arriveranno con una riforma della formazione post laurea. Ci lavoriamo col Miur”.
“Vogliamo trasformare – prosegue Grillo – il percorso attuale che considera gli specializzandi “eterni studenti” in un modello più vicino a quello dei Paesi avanzati, potenziando il sistema della formazione-lavoro. Già avviene, ma noi mettiamo mano alle regole per dare assunzioni nel servizio sanitario alla fine del percorso di specializzazione. Vanno ridotti i tempi morti, e favorito l’incontro immediato di offerta e domanda». E aggiunge: “Dobbiamo aumentare i salari nella sanità pubblica. Fare il medico è un lavoro ad alta complessità e va pagato bene, qui come in Germania e Francia. Molti poi vanno via perché qui i percorsi sono complicati: si perde tempo per entrare alla specializzazione, poi per fare il concorso».
DI MAIO “SI RISCHIA DI DESTABILIZZARE M5S”
“Il MoVimento 5 Stelle sta governando da un anno la settima potenza mondiale e la seconda forza manifatturiera d’Europa: l’Italia. Ogni giorno, quando agiamo come forza politica, abbiamo la responsabilità di 60 milioni di italiani e spesso, esercitando il potere di veto, di 500 milioni di europei. Nel 2018 siamo stati votati da circa 11 milioni di italiani per realizzare un programma, ma soprattutto per riportare questo Paese al posto che merita nel mondo. Quegli 11 milioni di italiani però erano il 33%, non il 51%. Così, per riuscire a ottenere i risultati promessi, abbiamo deciso di creare questo Governo con un’altra forza politica: la Lega. Abbiamo evitato alleanze e abbiamo sottoscritto un contratto. Il MoVimento ha deciso, dopo le elezioni europee, che io dovessi continuare ad essere il capo politico del Movimento. Da sempre ho incentrato il mio ruolo su un obiettivo: il MoVimento 5 Stelle al Governo per cambiare l’Italia. E così sarà”. Lo sottolinea in un lungo post pubblicato su Facebook, il ministro vice premier e leader del M5S Luigi Di Maio. “Il mio ruolo non è per niente semplice. Ogni volta che sono riuscito a far approvare una proposta di legge che poi, una volta legge, ci ha riempito di orgoglio, ho dovuto fare un accordo di maggioranza a un vertice di maggioranza”, spiega.
“Non mi interessa se in buona fede o in mala fede, ma se qualcuno in questa fase destabilizza il MoVimento con dichiarazioni, eventi, libri, destabilizza anche la capacità del Movimento di orientare le scelte di Governo. Qui stiamo lavorando per il Paese, e questo non lo posso permettere. Abbiamo tutti una grande responsabilità. Sentiamola. Tra l’altro – sottolinea Di Maio – destabilizzare il Governo in questo momento in cui il presidente del Consiglio sta portando avanti una trattativa difficilissima con l’Unione Europea è da incoscienti, e questo lo dico sia al MoVimento che alla Lega. Non permetterò che nè io nè il MoVimento veniamo indeboliti da queste dinamiche. Ci mancherebbe altro. Ma è bene che tutti sappiano. Dobbiamo essere una testuggine, non un campo estivo. Stiamo Governando la Nazione Italia, non stiamo giocando a risiko. Si rimettano i carriarmatini nella scatola e ognuno porti avanti il ruolo che è chiamato ad assolvere nella società: ministro, parlamentare, attivista, cittadino. Un ruolo non è migliore dell’altro, per quanto mi riguarda. Ma tutti devono essere rispettati e ognuno stia al proprio posto”, conclude.
Le parole di Luigi Di Maio sembrano dirette ad Alessandro Di Battista, in questi giorni impegnato nella presentazione di un libro dove sembrano muoversi critiche nei confronti dell’attuale guida del M5S. Di Battista dall’Annunziata chiarisce: “Io non destabilizzo il Movimento. Sono convinto che ci vedremo presto e chiariremo un’incomprensione con Di Maio. Ho scritto un libro perchè ho un mio lavoro, libro in cui tratto temi politicamente scorretti. In cui tiro fuori delle idee. Di Maio credo che sia arrabbiato per una frase del mio ultimo libro. Non c’e’ alcun tentativo di destabilizzare il movimento. Credo che sia da parte mia un diritto di esprimere un mio parere”.
E individua colui che mette zizzania nel governo e nel movimento: “Chi destabilizza il governo è Salvini che da ministro degli Interni convoca i sindacati”.
SALVINI ALL’OLANDA “RAPIDO SBARCO PER SEA WATCH”
“Ti scrivo in merito alla perdurante condotta della nave Sea Watch 3, battente bandiera olandese, tuttora in acque internazionali, al largo delle coste italiane, con 42 migranti a bordo. La nave, rifiutando il POS indicato dalle competenti Autorità libiche, ha deciso, malgrado il luogo ove era avvenuto l’evento, di far rotta verso l’Italia e di considerare il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo Italiano responsabile per l’individuazione del porto di sbarco, in spregio al riparto delle competenze e alla normativa in materia. Pur avendo richiesto, sin dall’inizio, un porto di sbarco al proprio Paese di bandiera – a Voi – non ha, inspiegabilmente, ricevuto risposta”. Così il ministro e vice premier, Matteo Salvini, nella lettera inviata ad Ankie Broekers-Knol, segretario di Stato olandese per la Sicurezza e la Giustizia. “Nella ferrea determinazione di far ingresso in acque italiane, in assenza di qualsivoglia nostra competenza al riguardo e anzi in violazione del quadro normativo internazionale e nazionale, il comandante – pur a fronte del provvedimento, legittimamente emesso dall’Italia, di divieto di ingresso, transito e sosta della nave nel mare territoriale nazionale – ha deciso di far stazionare la nave in acque internazionali, al largo delle coste italiane, con il palese intento di ottenere l’autorizzazione allo sbarco in un nostro porto. Ma, a fronte di tale condotta, l’Italia non può consentire – sottostando a un ‘ricatto morale’ – che le proprie leggi vengano calpestate e rese parole vuote. E’ necessario e urgente, pertanto, un Vostro intervento nei confronti della nave Sea Watch 3 e del suo comandante ed equipaggio affinchè, nel doveroso esercizio della Vostra e loro responsabilità, sia assicurato alle persone a bordo il rapido sbarco in apposito luogo”.









