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CROLLO PONTE, MATTARELLA SUL LUOGO TRAGEDIA

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato stamane nel luogo del crollo del ponte Morandi, a Genova.

Il Capo dello Stato, non appena lasciato il cantiere di via Perlasca, si è recato nei tre ospedali di Genova dove sono ricoverati i feriti per incontrarli in maniera privata.

Nel cantiere di via Perlasca ha dapprima voluto vedere lo scheletro del ponte crollato. Dopodiché si è intrattenuto con i resposnabili dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle forze dell’ordine stringendo le mani ai soccorritori.

 

MATTARELLA: “DIALOGO È HUMUS DEMOCRAZIA”

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“Si apre una nuova edizione del Meeting e sono lieto di rivolgere un cordiale saluto e l’augurio più caloroso ai tanti giovani che lo animeranno con la loro partecipazione, ai volontari, agli organizzatori che anche quest’anno sono stati capaci di offrire alla loro comunità e all’intera società italiana un’occasione così ricca di confronto, di riflessioni, di cultura”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla presidente del Meeting di Rimini, Emilia Guarnieri.

“Il dialogo, il desiderio di incontrare l’altro e di costruire insieme – nelle differenze – compongono l’humus di una società democratica e di una comunità solidale. Si tratta di valori quanto mai preziosi, che vanno incessantemente alimentati pena un loro impoverimento – aggiunge il capo dello Stato -. Dalla propensione al rispetto, e dunque all’amicizia, dipende molto della qualità della vita e della forza di una società. Sostenere le proprie idee e affermare la propria identità non consiste nell’innalzare le barriere del pregiudizio e della contrapposizione irriducibile. Al contrario, è dal confronto, dalla consapevolezza che ciascuno, con il suo credo e le sue convinzioni, arricchisce il nostro essere persona, che nasce la possibilità di rendere davvero umano il mondo”.

“Così il Meeting ha dato il suo contribuito alla formazione di cittadini attivi e responsabili: e sono certo che su questa strada nuovi risultati positivi verranno raggiunti. Il tema scelto per il Meeting 2018 – ‘Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice’ – offre molti spunti, che in questi giorni saranno opportunamente approfonditi – sottolinea il presidente -. La coscienza del legame tra la propria libertà personale e il bene della comunità della quale siamo parte è un patrimonio essenziale della civiltà e della cultura democratica. Tra le numerose e straordinarie opportunità che i tempi nuovi ci offrono vi sono anche i rischi della piatta omologazione e di chiusure individualistiche. L’esasperazione dell’interesse egoistico così come il mediocre conformismo limitano lo sguardo sul futuro e spingono a considerare il presente come l’unico orizzonte utile. Una gabbia, che riduce le nostre ambizioni e la fiducia nel domani e scoraggia i progetti per migliorare il mondo in cui viviamo. Connettere la ricerca di felicità della persona con il desiderio di costruire una storia migliore per sé e per gli altri è una grande sfida di umanità. tenere insieme persone e storie, vuol dire proprio rafforzare i legami tra l’individuo e la comunità, far sì che nessuno rimanga indietro o si senta escluso. È questo un grande impegno di rinnovamento civile che – nel corso del Meeting e dopo il Meeting – mi auguro possa unire sempre più coloro che, nel nostro Paese, in Europa e nel mondo, credono in un comune destino”, conclude Mattarella.

SALVINI: “INTERVENGA UE O MIGRANTI IN LIBIA”

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“O l’Europa decide seriamente di aiutare l’Italia in concreto, a partire ad esempio dai 180 immigrati a bordo della nave Diciotti, oppure saremo costretti a fare quello che stroncherà definitivamente il business degli scafisti. E cioè riaccompagnare in un porto libico le persone recuperate in mare”. Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

 

MIGRANTI, TONINELLI: “SANZIONARE MALTA”

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“La nave Diciotti della Guardia Costiera dimostra che l’Italia non si tira mai indietro quando si tratta di salvare vite umane. Il comportamento di Malta è ancora una volta inqualificabile e meritevole di sanzioni. L’Ue ora si faccia avanti e apra i propri porti alla solidarietà, altrimenti mostrerebbe di non avere più motivo di esistere”. Lo scrive su Facebook il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.

 

CONTE: “NON LASCIAMO SOLA GENOVA”

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“Come abbiamo detto il Governo è con Genova e con i genovesi e non solo a parole, ma con gesti concreti. Nell’immediatezza del crollo avevamo stanziato 5 milioni di euro per gestire lo stato di emergenza e ieri il Consiglio dei Ministri ha stanziato altri 28 milioni e 470 mila euro”. Lo scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte.

“Soldi che, come richiesto e quantificato dalla Regione Liguria, serviranno per realizzare gli interventi urgenti per la viabilità alternativa, per potenziare il sistema dei trasporti e per individuare sistemazioni abitative per i tanti nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni considerate a rischio – prosegue il presidente del Consiglio -. Il Governo ha messo a disposizione i fondi necessari, ma adesso pretendiamo che si faccia in fretta e che sia data una dimora a queste persone. Abbiamo fatto tanto, stiamo facendo tanto e faremo ancora tanto altro. Non lasciamo sola Genova”.

 

SALVINI: “GRANDI OPERE PER SICUREZZA PAESE”

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“Stiamo lavorando affinché da questa tragedia nasca qualcosa di positivo, lo dobbiamo a queste 43 persone che non ci sono più e a tutti gli italiani”. Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in un’intervista al Quotidiano Nazionale in merito al crollo del ponte Morandi a Genova.

“Bisogna recuperare anni di incuria, incapacità e complicità, c’era il pubblico che dava al privato un sacco di soldi e poi non controllava – aggiunge Salvini -. Dalla tragedia crediamo debba nascere l’occasione di mettere in sicurezza tutto il territorio nazionale. Oltre a ponti e viadotti pensiamo anche a fiumi, torrenti, scuole e ferrovie. Un’occasione quindi anche per dare migliaia di posti di lavoro, un grande piano di grandi opere pubbliche come quello lanciato dal presidente Trump. E anche di piccole opere sul territorio. L’economia riparte proprio se ripartono le opere pubbliche, altrimenti il Paese si ferma”.

“In Italia i soldi ci sono: alcuni sindaci hanno nel cassetto milioni di euro di avanzi di bilancio con cui potrebbero fare un sacco di lavori, sistemare l’asilo, la palestra piuttosto che la biblioteca – sottolinea il leader della Lega -. Però non li possono toccare perché altrimenti sforiamo i vincoli di bilancio imposti dall’Europa. Invece non devono esistere vincoli che mettano a rischio la nostra sicurezza. I soldi li troviamo. Li dobbiamo trovare”.

Quanto alla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia, Salvini afferma: “Autostrade deve aprire il portafoglio, ricostruire tutto e risarcire tutti. Noi andiamo avanti con la revoca della concessione perché 43 morti meritano giustizia”.

LA DICIOTTI A CATANIA MA NESSUNO SBARCO

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Approdo senza sbarco per la nave della Guardia Costiera italiana ‘Ubaldo Diciotti’ con a bordo i 177 migranti salvati in un’unica operazione di soccorso al largo di Lampedusa la notte tra il 15 e il 16 agosto. Il pattugliatore, dopo essere stato per giorni in rada davanti alla costa dell’isola di Lampedusa, ha fatto rotta verso il capoluogo etneo dove è arrivato ieri sera poco dopo le 23.30.

Al Porto di Catania indicato come ‘porto sicuro’ e come ‘scalo tecnico’ non è stato autorizzato nè previsto alcuno sbarco in attesa del piano di ripartizione dei migranti tra i Paesi dell’Unione Europea. Secondo ‘Save the children’ a bordo ci sarebbero diversi minorenni e 28 di questi non accompagnati. Per i 177 superstiti si tratta della quinta notte trascorsa a bordo della nave.
Ieri sera, al termine delle operazioni di ormeggio, a bordo del pattugliatore sono saliti gli agenti della Polizia di Stato e personale della Guardia Costiera.

Il ‘Molo di Levante’ è stato per tutta la notte presidiato e lo è ancora dalle forze dell’ordine. A terra c’è solo personale della Guardia Costiera, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, nessun volontario o appartenenti alla Protezione civile per l’assistenza allo sbarco e l’assistenza dei migranti.

CROLLO PONTE, CONTE: “500 MILIONI CIFRA MODESTA”

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“Noi abbiamo avviato una ‘procedura di legge’. Chi si è affrettato sui giornali a tutelare le ragioni economiche di Autostrade può stare tranquillo: quest’ultima avrà facoltà, nel corso della procedura, di replicare. A coloro che invocano lo Stato di diritto dove si celano mere ragioni economiche non rispondo: siamo di fronte a una evidente ipocrisia. A coloro che invece pensano che l’unico obiettivo di una società sia distribuire dividendi ai propri azionisti, rispondo: siete rimasti indietro, una società deve farsi carico di una più complessa ‘responsabilità sociale'”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il premier Giuseppe Conte torna sui fatti di Genova. Quanto alla revoca della concessione e a un’eventuale contromossa del governo, dice: “questo governo farà in modo che il concessionario non possa trarre ulteriori vantaggi economici, rispetto a quelli già esorbitanti sin qui ricavati dalla convenzione. Faccio notare che il concessionario non ha neppure sostenuto l’investimento iniziale per costruire le autostrade, gliele ha date lo Stato”, mentre sull’esistenza di un dossier allo studio per pretendere penali da Autostrade, “questo dossier è nella mia borsa e sta viaggiando con me in questi giorni”. La cifra di 500 milioni messi a disposizione da Atlantia “è ben modesta rispetto agli utili conseguiti negli anni. Potrebbero intanto quadruplicarla o quintuplicarla. Rimane il dato che possiamo accettare queste somme solo quale parziale risarcimento, senza alcun pregiudizio per l’avviata procedura di caducazione della concessione”.