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DI MAIO: “PIENA FIDUCIA IN TRIA”

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“Credo che non ci sia nessuno scontro. Stiamo lavorando, c’è un tavolo tecnico che sta lavorando per le coperture della legge di bilancio. Ho sempre detto che dobbiamo mantenere le promesse altrimenti è meglio andare a casa. Deve essere chiaro che ho piena fiducia nel ministro dell’Economia Tria per quello che sta facendo e per il lavoro di squadra che stiamo facendo come Governo”. Così il ministro e vicepremier Luigi Di Maio, parlando a Chengdu nel corso della missione in Cina.

“Anche nell’ultima riunione sui temi economici abbiamo individuato degli obiettivi, che sono quelli del contratto di governo: gli italiani – ha aggiunto – ci chiedono di superare la legge Fornero, abbassare la tassazione, rinserire chi ha perso il lavoro o chi non lo ha mai avuto. Queste sono tre priorità: flat tax, reddito di cittadinanza, legge Fornero da superare. Le  metteremo in legge di bilancio? Sì, adesso stiamo trovando tutti gli spaziper fare entrare queste iniziative in legge di bilancio, ma arrivare alla fine dell’anno e dire agli italiani ci siamo sbagliati, le promesse non erano realizzabili, non è nelle nostre intenzioni nè in quelle del governo”, ha concluso.

 

FRACCARO: “DDL PER TAGLIO PARLAMENTARI”

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“Migliorare le istituzioni e dare più potere ai cittadini, questa è sempre stata la nostra missione politica. Ora passiamo ai fatti: sono orgoglioso di annunciare che sono stati depositati in Parlamento i disegni di legge costituzionale per la riduzione del numero di deputati e senatori e l’introduzione del referendum propositivo. Inizia una nuova era per l’Italia all’insegna dell’efficienza e della partecipazione”. Lo afferma in una nota il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro.

“Le due proposte – aggiunge – viaggeranno in parallelo perché vogliamo valorizzare la centralità del Parlamento e al contempo consentire ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni pubbliche. La riduzione dei parlamentari a 400 deputati e 200 senatori consentirà di snellire l’iter di approvazione delle leggi, allineare l’Italia al resto d’Europa visto che abbiamo il più alto numero di rappresentanti eletti e risparmiare 500 milioni di euro a legislatura”.

“Grazie all’introduzione del referendum propositivo gli italiani potranno essere parte attiva della vita politica, approvando direttamente le leggi che ritengono prioritarie ed esercitando un maggior potere di controllo sui loro rappresentanti. Sono i primi pilastri del cambiamento che stiamo realizzando – conclude Fraccaro – per portare l’Italia nella Terza Repubblica che vede al centro i cittadini e i loro diritti”, conclude Fraccaro.

SALUTE, AIOP: “DA OPERATORI PRIVATI VANTAGGI PER SSN”

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“In una situazione generale del Paese non facile, la sanità italiana, nella sua interezza, può legittimamente vantare significativi risultati, che vanno dalla diffusa alta qualità professionale alla riconosciuta produttività scientifica e, soprattutto, dalla capacità di mantenere, malgrado tutto, un ragionevole livello di universalismo, seppure ottenuto con il ricorso alla mobilità dei pazienti”. Lo ha detto Barbara Cittadini, presidente nazionale dell’Aiop – Associazione Italiana Ospedalità Privata – in occasione della V edizione della Summer School “Governare il cambiamento”.

“Se dovesse persistere un decremento progressivo della spesa pubblica, senza l’individuazione di soluzioni compensative, non potremo che assistere ad una ingravescente erosione del sistema di welfare sanitario, con ogni probabilità accompagnata da crescenti disparità territoriali e rilevanti effetti negativi sull’universalità e sull’equità”, ha aggiunto.

“La presenza in Italia di una grande rete di erogatori ospedalieri di diritto privato rappresenta un vantaggio rilevante per il Ssn e un’opportunità preziosa per erogare prestazioni e servizi con elevati livelli di efficienza – ha sottolineato Barbara Cittadini -. Ed è proprio da questa presenza che deriva un ulteriore importante vantaggio per la sanità italiana che è dato dalla indubbia capacità di questa rete di aziende di adattarsi all’evoluzione dei modelli organizzativi, pur conservando la capacità di investire sul cambiamento. L’auspicio è che di questo valore siano sempre più consapevoli i Governi nazionali e regionali, che hanno la responsabilità di garantire la salute dei cittadini”.

 

DI MAIO: “AUMENTO IVA È FAKE NEWS”

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“Questa cosa che aumentiamo l’Iva è una fake news. Questo governo non farà il gioco delle tre carte, i soldi che escono dalla porta non entreranno dalla finestra”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio ai microfoni di Radio 24 Mattino.

Il dossier presentato in campagna elettorale del M5S sui tagli da 70 miliardi alla spesa pubblica “fanno parte della discussione che sta avvenendo nei tavoli tecnici, ma tutta la somma potrebbe non essere operativa già a dicembre – ha spiegato Di Maio -. Se facciamo un po’ di deficit quest’anno possiamo ripagare quel debito con i tagli alla spesa dei prossimi anni. Non accetto che si debba aspettare di tagliare tutto prima di poter mantenere le promesse che abbiamo fatto ai cittadini”.

 

 

REDDITO CITTADINANZA, DI MAIO “SOLO PER ITALIANI”

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“Noi abbiamo corretto questa proposta di legge anni fa, e’ singolare che ritorni in auge una prima proposta di legge che non è che prevedeva che andasse agli stranieri ma non prevedeva ancora la platea, quindi si rivolgeva a tutti. Ma è chiaro ed evidente che con i flussi migratori irregolari che ci sono in Italia e’ impossibile fare una misura come il reddito di cittadinanza senza sapere quale sia la platea. E’ logico che la devi restringere ai cittadini italiani. Per questa ragione noi l’abbiamo sempre ideata, scritta e portata avanti in questo modo. Ovviamente la prima forma era molto vaga e apriva questa possibiità, ma l’abbiamo corretta nel 2016 questa proposta di legge”. Cosi’ il ministro e vice premier Luigi Di Maio, ospite a Radio Anch’io su Radio1 Rai. 

Quanto alla manovra “il tema non è di quanto dobbiamo sforare il deficit, ma quante risorse ci servono per migliorare la vita degli italiani. In base a questo calibriamo il deficit e la spending review. La maggior parte delle risorse verrà dal taglio agli sprechi, però se andranno a regime fra un anno e mezzo nel prossimo anno facciamo un pò di deficit intanto l’economia crescerà perchè sono misure espansive e poi rientriamo. Lo hanno fatto tutti i Paesi che oggi stanno crescendo economicamente, solo da noi in questi anni hanno tagliato la sanità, i servizi pubblici”.

RAI, FOA ELETTO PRESIDENTE

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Il Consiglio di amministrazione della Rai si è riunito questa mattina a Viale Mazzini coordinato dal Consigliere anziano Marcello Foa e alla presenza dell’Amministratore delegato Fabrizio Salini. Il Cda, anche a seguito dell’atto di indirizzo della Commissione di Vigilanza Rai, ha proceduto alla nomina di Marcello Foa come presidente del Cda. Lo riferisce una nota della Rai.
Il consiglio ha eletto a maggioranza il Presidente con il voto contrario del consigliere Rita Borioni e l’astensione del consigliere Riccardo Laganà. Marcello Foa ha lasciato la Sala del Consiglio al momento della votazione.
La nomina per divenire efficace dovrà essere confermata con il voto a maggioranza qualificata dei due terzi da parte della Commissione Parlamentare di Vigilanza.

 

OLIMPIADI, GIORGETTI: “VICENDA CHIUSA”

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Torino non arretra di un millimetro e incassa l’endorsement del ministro Toninelli ma Giorgetti avverte che così non si va da nessuna parte. Gli appelli alla sindaca Chiara Appendino continuano a non sortire effetto. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rinnovato anche oggi l’auspicio perchè si ritorni a una candidatura a tre per le Olimpiadi invernali del 2026, fermo restando che – non dovesse cambiare nulla – si andrà avanti con la coppia Milano-Cortina. Beppe Sala, dal canto suo, è sempre più convinto che questo possa essere l’unico cammino percorribile. “Credo che la candidatura congiunta di Milano e Cortina sia una gran bella candidatura e sarei molto felice di andare avanti su questa strada”, le parole del primo cittadino del capoluogo lombardo, in attesa di altre novità. “Siamo tornati a quella che era la situazione di alcuni giorni fa. Io sono fermo, ora non posso fare nient’altro. Almeno finché la giunta del Coni non si riunisce per dirci di andare avanti. A Losanna siamo passati immuni, pur avendo ricevuto alcune osservazioni sulla necessità di commitment da parte del governo, che serve e deve arrivare entro fine ottobre, anche se i fondi poi li mettono le Regioni. Quindi è stato un esame di passaggio”. 

“Quello vero – ha aggiunto – sarà a Buenos Aires (a inizio ottobre, ndr), quindi ritengo assolutamente necessario che la prossima settimana si faccia chiarezza”. A Palazzo Chigi, però, non sembrano esserci le condizioni per uscire da questa impasse visto che non tutti la pensano allo stesso modo. Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture, sostiene la posizione della Appendino: “rimango dell’idea che Torino sia la scelta migliore da tutti i punti di vista, e che l’idea di tre città sia quantomeno caotica, e difficilmente percorribile, oltre a essere la più costosa. La Lega la pensa diversamente su questo punto. Faremo un giusto consiglio dei ministri, appena sarà utile, e troveremo una soluzione condivisa”. Prospettiva che al momento appare lontana perchè in serata arriva la mazzata del sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti: “Ho già detto che per me la vicenda è chiusa. La scorsa settimana ho mandato una bozza di protocollo d’intesa alle tre città, chiedendo di sottoscriverla. Se la sottoscrivono può rinascere ma mi sembra che non sono intenzionati a farlo e quindi la vicenda è chiusa”. 

M5S: “NEI MINISTERI C’È CHI REMA CONTRO”

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“Quello che è stato ripetuto per l’ennesima volta ai giornalisti De Angelis e Salvatori da Rocco Casalino, e che oggi campeggia su tutti i giornali, era la linea del MoVimento 5 Stelle detta e ridetta in tutte le salse. Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c’è chi ci rema pesantemente contro: uomini del Pd e di Berlusconi messi nei vari ingranaggi per contrastare il cambiamento, in particolare il reddito di cittadinanza che disintegrerà una volta per tutte il voto di scambio. La spalla di questi uomini del sistema sono i giornali del sistema. Difendono tutti gli stessi interessi: i loro. Il MoVimento 5 Stelle difende quelli dei cittadini”. È quanto si legge sul Blog delle Stelle, in merito agli articoli su alcuni quotidiani che stamani danno conto di un audio di Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, contro alcuni funzionari del Mef.