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MANOVRA, CONTE “NON MIRACOLOSA MA BEN COSTRUITA”

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“La manovra non deve essere miracolosa, ma laicamente coraggiosa e utile al Paese. Sarà razionale, ben impostata e costruita”. Così il premier Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a San Giovanni Rotondo. 

“Fiducia in Tria? Ho massima fiducia come in tutti i ministri e in chi lavora alla manovra. Ho letto di qualche polemica, ma lascia il tempo che trova. La burocrazia e le strutture amministrative sono al servizio delle iniziative che noi facciamo. Spetta a noi dare le indicazioni politiche e sollecitare le risposte tecniche che sono funzionali ai nostri programmi”, ha aggiunto Conte che poi ha ribadito: “Stiamo lavorando a dei passaggi molto significativi per la nostra esperienza di governo. Abbiamo una  manovra in pieno corso a cui stiamo lavorando tutti con estrema dedizione”.

CAPONE “LAVORO E CRESCITA PER LA RIPRESA”

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“Lavoro e crescita devono procedere di pari passo e rappresentano un binomio indissolubile per far ripartire il Paese”. Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, intervenuto all’evento organizzato da Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo. “Se vogliamo avviare un nuovo ‘miracolo’ economico, dobbiamo stimolare la crescita attraverso politiche fiscali più eque e maggiori investimenti nella formazione, per rendere i nostri giovani e le imprese italiane competitive anche sul mercato internazionale. La sfida, infatti, non è più tra le Pmi del Paese, ma tra queste e le multinazionali straniere che sono forti e agguerrite nei mercati. Per questo – ha aggiunto – è necessario tutelare la nostra forza lavoro, attraverso politiche volte a sostenere l’aumento dei consumi e l’incremento dei contratti a tempo indeterminato”.

Per Capone “in tal senso, è opportuno sensibilizzare il Governo sulla messa a punto di un ‘Piano Marshall’ di investimenti ad alto valore, magari scorporandoli dalle regole di bilancio. È anche importante puntare al riassetto idrogeologico del territorio e sulla messa in sicurezza del patrimonio scolastico e sanitario pubblico. Si tratta di misure che potrebbero aiutare le economie locali, che sono il vero motore dell’Italia. Tragedie come quelle di Genova e di Arezzo non devono più ripetersi”, ha concluso Capone, ricordando che “l’Ugl è l’unico sindacato di destra al mondo ed è ‘l’altro sindacato'”.

BERLUSCONI “SARÒ IN CAMPO PER SALVARE IL PAESE”

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“Anche io saro’ in campo alle prossime elezioni per salvare il Paese che amo”. Così il leader di Fi, Silvio Berlusconi, nel suo intervento alla kermesse organizzata da Antonio Tajani.
“Abbiamo salvato l’Italia dai comunisti, l’Italia ora si trova di fronte a un pericolo ancora peggiore, l’ignoranza, l’incompetenza, l’aspirazione continua all’odio sociale. Saremo ancora noi a salvare il Paese”, ha aggiunto.

Secondo il presidente di Forza Italia “la delusione di molti cittadini per gli errori della vecchia politica ha condotto al Governo un movimento come i Cinquestelle, ispirato dall’invidia e dall’odio sociale, nemico delle libertà, del progresso, della democrazia rappresentativa. Per questo, da responsabili politici di Forza Italia, facciamo appello a tutti coloro che hanno a cuore i principi liberali affinché compiano una scelta di campo e si uniscano a noi per difendere l’avvenire del nostro Paese, del nostro benessere, della nostra libertà”. Poi, un’affondo su Salvini: “ha delle uscite che non sono gradevoli e assolutamente accettabili da parte nostra, la scusa e’ di non provocare un diverbio con i Cinquestelle. Diverbio che noi invece auspichiamo e aspettiamo”.

Giudizio netto su governo e M5S: “Questo governo e soprattutto i Cinquestelle, sono nemici della libertà. Leggiamo annunci che attaccano la liberta’ dei cittadini”.

MATTARELLA “GOVERNARE DIFFICOLTÀ”

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“In una stagione storica come quella che attraversiamo, caratterizzata da tensioni, da violenze, da difficoltà di comprendere l’evoluzione di alcune vicende, dagli scontri che si realizzano in molte parti del mondo, avere alcune regole della comunità internazionale ed alcuni ordinamenti per applicare queste regole, per quanto parziali ed ancora insufficienti rispetto alle esigenze che vi sarebbero, costituisce un patrimonio importante, un’ancora a cui la comunità internazionale può guardare e affidarsi per governare le difficoltà di questa stagione”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia commemorativa che il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights ha dedicato al suo storico fondatore e presidente, il professor M. Cherif Bassiouni, a cui l’istituto è stato intitolato.

“Questo – ha aggiunto il Capo dello Stato – rende particolarmente attuale l’attivita’ del professor Bassiouni e gli siamo debitori del lavoro svolto perche’ il mondo si dotasse di alcune regole”.

CDM VARA DECRETO SICUREZZA E IMMIGRAZIONE

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“Sicurezza e Immigrazione, alle 12.38 il Consiglio dei ministri approva all’unanimita’! Sono felice”. Con un post su Facebook il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato l’ok del Cdm al decreto.

Per Salvini è “un passo in avanti per rendere l’Italia più sicura, per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare piu’ poteri alle Forze dell’Ordine”.

In principio dovevano essere due decreti, immigrazione e sicurezza, poi come ricordato dal premier Conte “ sono stati accorpati in un unico testo”. Il vicepremier ha spiegato che “l’obiettivo è riorganizzare l’intero sistema di riconoscimento della protezione internazionale per adeguarla agli standard europei”.

Nella parte che riguarda l’immigrazione viene regolata la richiesta d’asilo da parte dei migranti che approdano in Italia: “Prevista la sospensione della domanda in caso di pericolosità sociale o in caso di condanna in primo grado”, ha detto Salvini. Saranno concessi permessi speciali ai migranti, per chi versa in gravi condizioni di salute, chi proviene da paesi colpiti da calamità naturali, all’immigrato che si è distinto per spiccato valore civile, e per chi si ritrova nei centri di prima accoglienza la permanenza va da 90 a 180 giorni. Il premier Conte ha assicurato che “non si scardinano gli impegni internazionali e le tutele, dobbiamo continuare a tutelare il sistema di protezione ma si deve regolare meglio. Mettiamo ordine in un sistema di accoglienza indiscriminata. Non cacciamo, dall’oggi al domani, nessuno”.

Sul fronte della sicurezza arrivano più poteri alla polizia locale “con l’estensione dell’uso della pistola elettrica”, inasprimenti della pene per chi occupa abusivamente le case, stretta antiterrorismo, pagamento degli straordinari alle forze dell’ordine. “Si tratta del decreto legge più condiviso, più modificato, più aggiornato nella storia di questo governo”, ha concluso il ministro Salvini che ha assicurato “il decreto ora arriva tranquillamente all’attenzione del Parlamento che potrà esaminarlo e migliorarlo, il testo non è blindato”.

 

MANOVRA, DI MAIO: “RISORSE ANCHE CON DEFICIT”

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“Sarà una manovra del popolo che aiuta gli ultimi e fa la guerra ai potenti: dentro ci saranno il reddito di cittadinanza, il superamento della Fornero e i soldi per i truffati dalle banche. Troveremo risorse anche facendo deficit”. Così il ministro e vicepremier Luigi Di Maio, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano. In merito al possibile sforamento in manovra “non dico cifre. Pero’ il tema non e’ tanto il deficit, ma le misure per far crescere il Pil. Il Portogallo e’ arrivato ad avere un rapporto tra deficit e Pil del 7%, ma ha abbassato il debito grazie alla crescita”, osserva Di Maio. Comunque, assicura, “troveremo risorse facendo deficit. E la manovra fara’ salire le pensioni minime a 780 euro e dara’ il reddito Di cittadinanza a tutta la platea, esclusi gli stranieri. La proposta – precisa – l’avevamo gia’ cambiata nel 2015, tenendo dentro i migranti ci avrebbe fatto saltare i conti. Ma il reddito spettera’ ai residenti in Italia da dieci anni”. 

Quanto alla pace fiscale “il condono fino a un milione per noi e’ inaccettabile. I furbi non vanno premiati, infatti a fine settembre nel decreto fiscale verra’ previsto il carcere per chi evade. Abbiamo chiesto agli uffici i dati per individuare le persone in difficolta’, dai piccoli imprenditori alle famiglie. E su quelli costruiremo soglia e platea della pace fiscale. Non ci saranno scudi fiscali o rientri di capitali esteri”.

 

BONAFEDE “EVITARE ESPULSIONI AUTOMATICHE”

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Sul decreto migranti e sicurezza “la compattezza c’era sull’esigenza di dare maggiore efficienza al sistema, prevedendo asilo e protezione umanitaria per chi davvero la merita, anche in chiave di sicurezza, ed è venuto fuori un testo molto equilibrato».  Lo dice il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Certe modifiche – aggiunge – appartengono alla norma e alla prassi, non significa che uno tirava da una parte e uno dall’altra. Ora abbiamo introdotto la sospensione dell’iter per l’asilo politico dopo una condanna in primo grado, cioè quando c’è un fumus abbastanza fondato di mancato rispetto delle regole. E io ho voluto evitare le espulsioni immediate e automatiche anche per una questione di certezza della pena».
Bonafede spiega che “di fronte a reati gravi abbiamo interesse a far condannare i responsabili, e questo richiede la presenza degli imputati in Italia. Come vede c’è una logica di fondo condivisa, anche frutto di mediazioni tra diverse prospettive che sono state tutte garantite. Come del resto era successo con il mio disegno di legge spazza-corrotti».
Il ministro della Giustizia precisa di aver chiarito “che non è il caso di riaprire la stagione dello scontro tra politica e giustizia, tipico della Seconda Repubblica, e non voglio ritornare sull’argomento. Il fatto rilevante è che, pur avendo Cinque Stelle e Lega storie diverse, su temi centrali siamo compatti. Comprese anticorruzione e sicurezza».

MATTARELLA: “GIUDICI SOGGETTI A LEGGE, NON AI MEDIA”

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“L’attenzione e la sensibilità agli effetti della comunicazione non significa, come tante volte è stato ricordato, orientare le decisioni giudiziarie secondo le pressioni mediatica né, tantomeno, pensare di dover difendere pubblicamente le decisioni assunte. La magistratura, infatti, non deve rispondere alle opinioni correnti perché è soggetta soltanto la legge. Sono invece doverose la credibilità e la trasparenza del suo agire, che possono essere rafforzate anche da una adeguata comunicazione istituzionale”. Queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di presentazione dei nuovi componenti e seduta di insediamento del Consiglio nella nuova composizione.