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MANOVRA, RENZI “SUBIREMO CONSEGUENZE DEVASTANTI”

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“Dico solo: italiani, allacciamoci le cinture. Più che Manovra del Popolo, qui l’unica manovra che hanno fatto è un testacoda. Hanno messo la retromarcia. Tempo 12-18 mesi e subiremo conseguenze devastanti. Con questa manovra hanno consenso a breve, ma minano la credibilità dell’Italia che avevamo faticosamente riconquistato”. Cosi’ Matteo Renzi in un’intervista al Corriere della Sera.

“Non uso toni apocalittici – aggiunge -. Ma ciò che stupisce è il mix di cialtroneria istituzionale e abilità comunicativa che porta i ministri ad affacciarsi dal balcone di Palazzo Chigi nella notte, con i parlamentari M5S, in teoria classe dirigente del Paese, che si limitano a fare le ragazze pon-pon degli annunci a vuoto. Oggi la Borsa crolla, lo spread sale, l’Italia soffre. E questi festeggiano. Si è perso il senso del pudore, non solo dell’onore”. In merito al ministro Giovanni Tria “pensavo si dimettesse: restare per mettere la faccia sulle altrui scelte rischia di fargli perdere credibilità. E se un ministro dell’Economia perde la credibilità, ha perso tutto”.

“Non spaventa – prosegue Renzi – un confronto con l’Europa, non preoccupa lo spread, non terrorizza il deficit. Mi sconvolge che si faccia una manovra su condoni e assistenzialismo. La pace fiscale non è la rottamazione delle sanzioni, come abbiamo fatto noi: la pace fiscale è un regalo ai disonesti. Come dire: chi paga le tasse è scemo. Con la pace fiscale i cittadini onesti si sentiranno utili idioti rispetto agli altri. E l’idea di fare il reddito di cittadinanza dice che non importa sudare, rischiare, intraprendere. Aspetta lo Stato, ci pensa lui. Un messaggio culturalmente diseducativo, politicamente miope. Condoni e assistenzialismo: questa è l’Italia dei populisti”.

Di Maio dice che la povertà è stata abolita, “folle – commenta Renzi -. Di Maio è così: mi ha dato dell’assassino, nel silenzio di commentatori e opinionisti. Il suo linguaggio è uno slang di odio e di violenza. Oltre che di arrogante incompetenza. Ora dice che la povertà è abolita per decreto. Io so che da lunedì aumentano luce e gas. E che pagare un mutuo o un prestito costa di più. Per il momento l’unica forma di povertà che Di Maio ha sconfitto è quella di qualche suo collaboratore assunto dallo Stato”.

DI MAIO “PER ANNI DA QUEL BALCONE SI SONO AFFACCIATI GLI AGUZZINI DELL’ITALIA”

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ROMA (ITALPRESS) – – “Puo’ essere una cosa che non tutti condividono ma da li per tanti anni si sono affacciati gli aguzzini del popolo italiano”. E’ quanto ha detto il Vicepremier e Ministro, Luigi Di
Maio, ospite a “Non e’ l’Arena” su La7, parlando della polemica nei confronti dei ministri Pentastellati per essersi affacciati dal balcone di Palazzo Chigi al termine del CdM per la manovra.

“Con il Jobs Act hanno ridotto in schiavitu’ nostri giovani, con la Legge Fornero hanno negato il diritto a mandare in pensione un sacco di gente, al Mise ho trovato dei tavoli aperti come Ilva…Sentirmi fare la morale da quella gente non e’ possibile”. E’ quanto ha detto il Vicepremier e Ministro, Luigi Di Maio, ospite a “Non e’ l’Arena” su La7, parlando del Pd. “Abbiamo lavorato molto come governo per ottenere questo 2,4% per mantenere le promesse fatte agli italiani. Il 2,4% non e’ difforme dagli anni precedenti – ha aggiunto – con la differenza che quelli facevano deficit per darli alle banche noi per darli ai cittadini. I governi Letta, Renzi e Gentiloni hanno fatto 192 miliardi di
debito questi mi stanno rompendo le scatole perche’ con 10 miliardi voglio fare andare in pensione delle persone e aiutare  altri a trovare lavoro”.

“Io ho 32 anni, poche certezze, tanto da imparare e tanto da studiare per carita’, ma non andro’ mai a prendere ripetizioni da” Elsa Fornero “perche’ quel governo ha distrutto la vita degli italiani”.
(ITALPRESS).

PD IN PIAZZA, RENZI “GOVERNO DI IRRESPONSABILI”

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ROMA (ITALPRESS)-  “Credo che adesso la scommessa sia dimostrare che Di Maio non ha abolito la poverta’ ma abolito la matematica”. Lo ha detto il senatore del Pd, Matteo Renzi, arrivando alla
manifestazione di piazza del Popolo. “Il 2,4% sta gia’ facendo saltare i mercati” ha aggiunto Renzi “e anche con il 2,4% non riesce a fare il reddito di cittadinanza come aveva promesso, siamo in presenza di irresponsabili e dei cialtroni che mettono a rischio la tenuta del Paese”.

Dal palco di piazza Roma sono arrivate dure le critiche al governo gialloverde anche da parte dell’attuale segretario dem Maurizio Martina: “Un Paese se viene governato dall’odio non
tiene, andate a leggervi la storia se volete governare il paese”. Ed ancora: “”Noi abbiamo avuto dei nazionalisti di destra pericolosi per un paese, stanno facendo passi indietro sui diritti, i diritti civili non si toccano, non si puo’ tornare al medioevo”. Altrettanto dura la critica sulla manovra economica da parte di Martina: “Governano come se fossero ancora all’opposizione, fanno i piromani, incendiano”. “Siamo passati dalla manovra del popolo alla truffa del popolo” ha aggiunto Martina “per chi lavora e paga tutti i giorni le tasse in questa manovra non c’e’ nulla, solo il
contro da pagare”.

Molti i passaggi del segretario dem dedicati al partito: “”Grazie perche’ avete dato una lezione a tutti
noi, questa e’ la piazza della speranza, del cambiamento, della fiducia, dell’orgoglio, del futuro. A qualcuno piacciono i balconi a noi piace la piazza. Siamo qui perche’ abbiamo a cuore l’Italia”. Per una nuova sinistra siamo fondamentali, siamo fondamentali per l’alternativa, senza la comunita’ dei democratici non ci sara’ nuova sinistra, non servono tifosi, serve una comunita’ di destino che senta su di se questa sfida“.

Per Zingaretti “oggi e’ la giornata dell’unita’ e soprattutto oggi invito tutti a trovare l’ebrezza del noi, e lasciare alle proprie spalle l’aridita’ dell’io, quindi contribuiro’ a questo confronto mettendo in campo delle idee per e non delle critiche contro e questo ce lo dice anche questa piazza”.

 

 

 

 

CONTE “CAMBIAMENTO APPENA INIZIATO”

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“Quattro mesi. Il 1 giugno si è insediato il Governo del Cambiamento. Dopo quattro giorni ho tenuto il mio primo intervento in Parlamento. In quel discorso programmatico ho illustrato i contenuti del Contratto di Governo. Tanti gli impegni assunti e per i quali abbiamo ricevuto la fiducia, dopo quella degli elettori, da parte delle due Camere. Oggi, a distanza di 120 giorni, sono orgoglioso di quello che, insieme a tutta la squadra dei ministri, stiamo facendo per il Paese e gli italiani”. Così, in un post su Facebook, il premier Giuseppe Conte. “Dai provvedimenti normativi approvati alle misure predisposte per le varie emergenze che abbiamo dovuto fronteggiare. Mi riferisco – aggiunge – non solo alla questione migranti, ma all’incidente di Bologna, ai fatti di Foggia, al crollo del Ponte Morandi per il quale, nelle prossime ore, formalizzerò la nomina del commissario per la ricostruzione. Questo è un governo che ha messo gli ‘ultimi’ al centro delle proprie politiche, accogliendo e garantendo protezione a chi scappa da guerre o da persecuzioni, creando i presupposti per ridare dignità ai lavoratori, per sollevare dalla povertà milioni di italiani, per ripristinare sicurezza e legalità, per assicurare davvero il diritto alla salute a tutti e non lasciare ai margini nessuno. Abbiamo approvato il decreto dignità, lo #spazzacorrotti, il decreto sulla sicurezza e l’immigrazione. Abbiamo approvato interventi urgenti per i terremotati del Centro Italia e di Ischia. Con il Governo del Cambiamento – aggiunge – abbiamo ridato protagonismo e credibilità all’Italia in Europa e nel mondo. L’amicizia con gli Usa e con Trump, i vertici dei Consigli europei. A ottobre mi recherò a Mosca per incontrare Putin, mentre a metà novembre in Sicilia terremo una importantissima conferenza sulla Libia. Sono trascorsi solo quattro mesi. Abbiamo cinque anni davanti a noi e tanto da fare. Il Cambiamento è appena iniziato”. 

Per il premier “abbiamo gettato le basi per una manovra seria e coraggiosa, che guarda alla crescita nella stabilità dei conti pubblici. Una manovra che vuole offrire una risposta alla povertà dilagante, ai pensionati, alle famiglie, ai risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie, che non taglia un euro al sociale né alla sanità. Una manovra che inizia ad abbassare le tasse e che scommette sul più grande piano di investimenti della storia repubblicana. Una manovra che segna la svolta per il rilancio del Paese e lo sviluppo sociale”.

CONTE: “EURO PER NOI È IRRINUNCIABILE”

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“L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione Europea e dell’Unione Monetaria e ci tengo a ribadirlo: l’euro è la nostra moneta ed è per noi irrinunciabile. Qualsiasi altra dichiarazione che prospetti una diversa valutazione è da considerarsi come una libera e arbitraria opinione che non ha nulla a che vedere con la politica del Governo che presiedo, perché non contemplata nel contratto posto a fondamento di questa esperienza di governo. Stiamo ultimando i dettagli di una manovra seria e coraggiosa, volta a sostenere la crescita nel segno dello sviluppo sostenibile e dell’equità sociale”. Così il premier Giuseppe Conte in un post su Facebook.

 

MANOVRA, CONTE “CORAGGIOSA PER FORTE CRESCITA”

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“Non abbiamo deliberato nulla di nuovo, perchè la deliberazione è avvenuta in Consiglio dei Ministri. Confermiamo ufficialmente che il rapporto deficit/Pil è attestato al 2,4%, ma poi calerà al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021”. Così il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Il rapporto debito/Pil scenderà progressivamente sotto il 130% nel 2019 fino al 126,5% nel 2021. Stiamo rispettando l’impegno che abbiamo annunciato, cioè che sarebbe stata una manovra seria e coraggiosa, a partire per il 2019, perchè riteniamo che il Paese abbia bisogno di una manovra che solleciti una forte crescita che poggia su un piano d’investimenti significativo”, ha aggiunto.

“Il Paese riparte, rilanciamo la crescita economica, assicuriamo lo sviluppo sociale, prospettiamo un fisco amico e adottiamo misure nel segno dell’equità e dello sviluppo sociale. Non tagliamo la sanità, c’è attenzione alla scuola e alla ricerca e ci sono le premesse per essere orgogliosi di essere Italiani. Con queste riforme il tasso di disoccupazione tenderà a scendere e nelle nostre previsioni nel triennio sarà all’8%, ma potrà scendere anche intorno al 7%”, ha concluso.

SALVINI: “MINACCE UE? ME NE FREGO”

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“Abbiamo sempre detto che avremmo fatto una manovra coraggiosa anche se in Europa ci bacchettano… queste minacce non mi sfiorano e come D’Annunzio dico: me ne frego, tiriamo dritto e rispondiamo solo agli italiani”. Queste le parole del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite a Mattino Cinque.

A una domanda su un possibile dietrofront sul deficit, Salvini ha risposto così: “Tanti giornali non sanno come riempire le loro pagine. Noi abbiamo sempre detto che avremmo fatto una manovra coraggiosa, le minacce non mi sfiorano, è chiaro che noi puntiamo al fatto che negli anni futuri il debito e il deficit scenderanno. Quest’anno volevamo mantenere almeno una parte dei sacri impegni presi con gli italiani”.

 

SALVINI: “8 MLD PER REDDITO CITTADINANZA”

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Sedici miliardi previsti dalla manovra “tra reddito di cittadinanza, aumento delle pensioni di invalidità, quoziente familiare, premio alle famiglie numerose, un contributo alla natalita’ e superamento della legge Fornero”. Lo dice il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Radio Anch’io. E aggiunge: “Se la matematica non e’ un’opinione, ci sono 7-8 miliardi per la Fornero, ce ne sono 8 per il reddito”.