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SALVINI: “NO A PROCESSI INFINITI”

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“Il governo ha tutto il diritto e dovere di andare avanti cinque anni per esaurire tutti i punti del contratto. Con Di Maio e con Conte ho un contatto quotidiano. Spesso e volentieri sono esagerazioni giornalistiche”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5, risponde alla domanda se l’emendamento sulla prescrizione al ddl anticorruzione possa creare dei problemi alla tenuta del Governo.

“Quando si tocca la giustizia, quindi il diritto alla libertà dei cittadini, bisogna sempre essere molto attenti – ha aggiunto Salvini -. La Lega è nata per combattere corrotti e corruttori, l’unica cosa che vorrei evitare è che ci fossero processi infiniti. Non è giustizia né nei confronti degli innocenti, né nei confronti dei colpevoli una giustizia che non dà un termine a un processo. La riforma della giustizia è nel contratto e si farà, così come la riforma della prescrizione, però l’unica cosa che non voglio è avere 60 milioni di italiani senza tempi certi quando mettono piede in tribunale”.

 

DAL SENATO VIA LIBERA AL DECRETO SICUREZZA

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L’Aula del Senato ha approvato la fiducia sul decreto sicurezza. I voti a favore sono stati 163, i contrari 59 e gli 19 astenuti. E’ il primo voto di fiducia su un provvedimento chiesta dal Governo Conte a Palazzo Madama. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.

“E’ una enorme soddisfazione, ci sono giornate in e giornate out, oggi è una bellissima giornata, il Senato ha votato la fiducia e oggi presento questo strumento che prefetti e sindaci avranno a disposizione. Il 7 novembre me lo ricorderò come giornata molto bella, è un punto di partenza e non di arrivo”, ha commentato il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al termine del Tavolo di coordinamento per il nuovo sistema di accoglienza richiedenti asilo, al Viminale. 

“E’ uno strumento di lavoro utile, chi vedeva l’immigrazione come una mangiatoia da oggi è a dieta. Molti finti volontari non parteciperanno più ai bandi. Se invece dei 35 euro ne porti a casa solo 19 non ci mangi più, rimangono i volontari veri e sono convinto che un pò di pseudo cooperative si daranno alla macchia facendo due conti. La pacchia è finita e strafinita”, ha aggiunto.

Cinque senatori del MoVimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto di fiducia, in dissenso con il decreto. “In qualità di capogruppo ho segnalato ai probiviri il comportamento tenuto in Aula dai senatori Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Matteo Mantero e Virginia La Mura, che hanno avviato un’istruttoria nei loro confronti”, ha annunciato il capogruppo dei Cinque Stelle a Palazzo Madama, Stefano Patuanelli. “Si tratta di un comportamento particolarmente grave visto che si trattava di un voto di fiducia al Governo”, ha proseguito.

 

 

 

 

 

USA, CAMERA A DEMOCRATICI E SENATO A REPUBBLICANI

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I Democratici riconquistano la Camera dopo otto anni, i Repubblicani mantengono il Senato consolidando la loro maggioranza. Questo il risultato delle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti. A spoglio quasi completo, il Partito Democratico dovrebbe ottenere alla Camera circa 230 seggi (ne controllavano 193), contro i circa 200 dei Repubblicani (che ne avevano 235).

A livello nazionale, il vantaggio dei Democratici è di 8 punti percentuali su Repubblicani, ma il disegno dei collegi uninominali ha “tradotto” questo scarto in soli 30 deputati. Per la prima volta negli Usa alla Camera ci saranno più di cento donne. Tra loro la più giovane deputata di sempre, Alexandria Ocasio-Cortez, Democratica 29enne eletta a New York, e la prima musulmana, Rashida Tlaib in Michigan. Al Senato i Repubblicani consolidato la loro maggioranza, con 51 senatori a 44. In questo caso si votava solo in un terzo degli stati americani, dove scadeva il mandato dei loro delegati (due per Stato), che dura sei anni. I Repubblicani hanno conquistato tre seggi prima occupati dai Democratici. 

In Texas il conservatore Ted Cruz ha avuto la meglio sul filo di lana sull’astro nascente dei Democratici, Beto O’Rourke. Il risultato del Senato fa esultare il presidente statunitense Donald Trump, che su Twitter parla di “enorme successo”. Nei restanti due anni del suo mandato Trump non potrà contare su due Camere a maggioranza repubblicana come nei primi due, ma aver consolidato il vantaggio in Senato rende meno pesante la sconfitta alla Camera. Il sistema statunitense è un bicameralismo perfetto, salvo rare eccezioni, quindi le leggi vanno approvate nella stessa forma dai due rami del Parlamento. 
Trump per portare avanti la sua agenda di governo dovrà quindi convincere almeno una parte dei suoi avversari alla Camera, dove potrebbe anche aprirsi il fronte dell’impeachment per il presidente.  

INTESA NELLA MAGGIORANZA SULLA PRESCRIZIONE

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Intesa nella maggioranza sulla prescrizione, dopo le tensioni dei giorni scorsi tra Lega e M5S sull’emendamento al ddl anticorruzione.

“Abbiamo trovato l’accordo – ha spiegato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede uscendo da Palazzo Chigi -, la riforma della prescrizione rimarrà nel ddl anticorruzione e andrà in Aula la prossima settimana. L’approvazione di questa norma è il primo passo di una riforma epocale sul processo penale. Siamo tutti d’accordo nel Governo sul fatto che i cittadini hanno bisogno di un processo breve, con tempi veloci e certi. La riforma del processo penale andrà in vigore entro il prossimo anno”.

“L’emendamento rimane, prevede lo stop della prescrizione dopo sentenza primo grado, come avevamo detto, per tutti i reati. Sarà approvato subito ed entrerà in vigore nell’arco di un anno, dopo la riforma del processo penale, in modo tale che la nuova prescrizione sarà nel contesto di un processo veloce e che funziona, come chiedono i cittadini”, ha spiegato il Guardasigilli, che ha aggiunto: “Il Governo si dimostra ancora una volta compatto, nel confrontarsi su temi complessi e nel trovare la quadra nell’interesse dei cittadini. La risposta è completa e guarda in faccia prima di tutto i cittadini”.

Soddisfatti i due vicepremier. “La mediazione è stata positiva, accordo trovato in mezz’ora. Voglio tempi brevi per i processi. In galera i colpevoli, libertà per innocenti. La norma sulla prescrizione sarà nel ddl ma entra in vigore da gennaio del 2020 quando sarà approvata la riforma del processo penale. La legge delega, che scadrà a dicembre del 2019, sarà all’esame del senato la prossima settimana”, afferma Matteo Salvini, mentre Luigi Di Maio su Facebook scrive: “Ottime notizie! #BastaImpuniti! La norma sulla prescrizione sarà nel disegno di legge anticorruzione! E entro l’anno prossimo faremo anche una riforma del processo penale. Processi brevi e con tempi certi. Finalmente le cose cambiano davvero!”.

 

 

 

BONAFEDE: “RIFORMA PRESCRIZIONE DA GENNAIO 2020”

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“Non vedevo l’ora di poter scrivere nero su bianco che avrei riformato il processo penale. Nell’accordo politico questa riforma c’è, ma nella legge anticorruzione che entrerà in vigore a gennaio non c’è collegamento con altre leggi”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ospite di “Circo Massimo” su Radio Capital. 

“La prescrizione entrerà in vigore comunque a gennaio 2020. Anche se, ipotesi che neanche prendo in considerazione, cadrà il governo”, ha aggiunto Bonafede.

“Nel contratto di governo la prescrizione è ancorata agli investimenti sulla giustizia, che sono nella manovra e ammontano a 500 milioni di euro. La riforma del processo penale la vogliamo anche noi, e c’è l’impegno a concluderla entro dicembre 2019. Non prendo in considerazione di non farcela”, ha poi sottolineato Bonafede ai microfoni di Tagadà, su La7.

 

MATTARELLA A PARIGI PER CENTENARIO ARMISTIZIO

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e’ giunto, stamattina, a Parigi, per partecipare al centenario dell’armistizio (1918-2018) e all’inaugurazione del Forum sulla pace.
Il Capo dello Stato, una volta atterrato all’aeroporto di Villacoublay, si è recato all’Eliseo dove è stato ricevuto dal presidente francese Emmanuel Macron.
Da qui, insieme agli altri Capi di Stato e di Governo, si è recato all’Arco di Trionfo per la commemorazione ufficiale.

 

BERLUSCONI “SIAMO IN ANTICAMERA DITTATURA”

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“C’è un’aria di illibertà, siamo in una democrazia illiberale, anticamera della dittatura, se continua così”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, a margine del congresso nazionale dei giovani di Forza Italia, a Roma.

“Sono convinto – ha aggiunto – che questo Governo non potrà durare cinque anni, la Lega si accorgerà presto di non potere tradire il programma del centrodestra presentato ai nostri elettori. Questo Governo cadrà e allora ci saranno due possibilità. La prima: un mandato al centrodestra che trovi i voti neccessari in parlamento per formare una maggioranza, oppure si andrà a nuove elezioni”.

SALVINI “CON LA LEGA ITALIA PIÙ DEMOCRATICA”

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“Certe sciocchezze le lascerei dire ai burocrati di Bruxelles e ai frustrati di sinistra”. Così, a margine della sua visita in Eicma, il vice premier Matteo Salvini, ha commentato le frasi di Silvio Berlusconi, il quale aveva parlato di “rischio dittatura in Italia”.

“Chi parla di rischio dittatura in Italia non ha ben presente che l’Italia sta bene – ha aggiunto Salvini -. Mi dispiace che usi le parole che usano i Renzi, le Boldrini e gli Junker”.

“L’Italia con la Lega al governo sarà sempre democratica e mai più serva di nessuno”, ha sottolineato Salvini.