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PD, RENZI: “NON FACCIO IL BURATTINAIO”

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“Oggi i media parlano di nuovo delle divisioni del PD. E naturalmente c’è sempre qualche fonte anonima che dà la colpa a Renzi. Strano. Mettiamo le cose in fila. Dopo le elezioni io mi sono dimesso. Ho spiegato in un lungo discorso all’Assemblea Nazionale ciò che secondo me ho sbagliato e ciò che abbiamo fatto bene. Ma mi sono assunto io la responsabilità per tutti. Da quel momento ho fatto la mia battaglia da senatore dell’opposizione. Perché tale sono stato eletto non da qualche corrente ma dai cittadini del mio collegio”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Matteo Renzi.

“Ho fatto una battaglia contro l’accordo con i Cinque Stelle, per i vaccini obbligatori, contro il taglio alle periferie, contro il condono fiscale e quello edilizio – aggiunge l’ex premier -. Su queste vicende la mia voce è arrivata, forte e chiara. Insieme a Padoan ho presentato una controproposta economica che dimezzerebbe lo spread e ridurrebbe le tasse. Ho riunito migliaia di persone alla Leopolda, chiedendo a tutti di non mollare. Continuerò a farlo, ovunque. Da mesi non mi preoccupo della Ditta PD: mi preoccupo del Paese”.

“Che è più importante anche del PD. Tutti i giorni ho fatto sentire la mia voce contro il Ministro Sciacallo, Salvini. E contro il Ministro Prestanome, Di Maio. Non mi nascondo, io. Se devo fare una battaglia la faccio a viso aperto, io. Ma proprio per questo ho detto ai miei amici: non farò mai il capo di una corrente – sottolinea il senatore -. Faccio una battaglia sulle idee, non per due poltrone interne. Per me le correnti sono la rovina del PD. Le correnti potevano andar bene nei partiti del Novecento: nella DC o nel PCI. Oggi le correnti non elaborano idee ma proteggono gruppi dirigenti. E tutta la mia esperienza, fin dai tempi delle primarie da Sindaco, dimostra che io sono abituato a rischiare in prima persona, non a chiedere il permesso a qualcuno”.

“Per cui: chiedetemi tutto ma non di fare il piccolo burattinaio al congresso del PD. Chi vincerà avrà il mio rispetto. Quello stesso rispetto che non ho avuto quando – dopo aver vinto due volte col 70% – sono stato attaccato dal fuoco amico dal giorno dopo – aggiunge Renzi -. Quello stesso rispetto che non ho avuto quando – vittima ancora oggi di una campagna social vergognosa – la mia famiglia è stata trascinata in un fiume di fango su cui pochissimi nel gruppo dirigente hanno avuto il coraggio di esporsi”.

“Mentre esponenti dei servizi segreti tramavano contro di me per il tramite di mio padre, larga parte del gruppo dirigente discuteva del mio carattere. Eddai. Stasera, alle 18, da Palazzo Giustiniani ne parliamo in diretta Facebook. Ma prima lasciatevi dire una cosa semplice, amici. Io non mollo di un centimetro la mia battaglia contro i cialtroni che stanno mandando l’Italia in recessione. Ma non chiedetemi di stare dietro alle divisioni del PD perché non le capisco, non le condivido, non mi appartengono.

Mi troverete sempre e per sempre dalla stessa parte: dalla parte di chi combatte per la politica e contro il populismo. Per la giustizia e contro il giustizialismo. Per la verità e contro le FakeNews”, conclude Renzi.

 

GOVERNO: DI MAIO SMENTISCE DIMISSIONI TRIA

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“Smentisco qualsiasi voce sulla volontà di far dimettere il ministro Tria, la smentisco categoricamente. Tria sta facendo un gran lavoro, squadra che vince non si cambia e deve restare al Mef”. E’ quanto ha detto il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio, ospite a “Radio24 Mattino”.

“Salvini parla del 2021 per la modifica, è tutto condivisibile nel senso che se lo vogliamo migliorare ulteriormente va bene. Ora concentriamoci sulla legge di bilancio poi, dopo il 2019, ci possiamo mettere a lavoro per migliorarlo ancora ma ora facciamo bene le che ci sono dentro” il contratto di governo, ha aggiunto.

BERLUSCONI: “POSSIBILE GOVERNO CENTRODESTRA”

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“Qualche giorno fa sono stato dal capo dello Stato che ha detto che consentirebbe al centrodestra di trovare una maggioranza che lo sostenesse, e credo che questa cosa sarebbe possibile, la seconda cosa sarebbero le elezioni anticipate”. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi intervenendo alla convention “Le città, l’Italia è l’Europa che vogliamo”. Per l’ex premier una nuova maggioranza sarebbe possibile con parte degli eletti del M5S perché “la maggior parte di loro è al secondo mandato, quindi non si potrebbero più candidare – ha aggiunto Berlusconi – mettetevi nei panni di questi signori che andrebbero a casa, restando in parlamento avrebbero 4 anni ancora di stipendio”.

“Dalla Lega non è stato fatto niente di centrodestra, Salvini lascia le decisioni sull’economia a quelli dei Cinquestelle – ha sottolineato Berlusconi -. Non si può continuare così, la Commissione Ue darà il via alla procedura di infrazione”.

MANOVRA, SALVINI “CHIEDO MANDATO AL POPOLO”

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“Chiedo a voi il mandato di andare a trattare con rispetto con l’Ue, non come ministro non come governo ma a nome di 60 milioni di italiani”. Cosi’ Matteo Salvini dal palco di piazza del Popolo durante la manifestazione della Lega. “Se c’è il vostro mandato – aggiunge – noi non abbiamo paura di niente e di nessuno”.

“Se i portavoce dei poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per gli italiani. E non molleremo mai”.

MORTI DISCOTECA, CONTE “MAI PIU’ TRAGEDIE COSI’

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“Il Governo dovrà porsi interrogativi per far sì che tragedie del genere non si verifichino più. Tragedie del genere non devono più avvenire”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte ad Ancona dopo la tragedia in discoteca. “Da un primo accertamento sono stati venduti circa 1400 biglietti”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte ad Ancona a proposito della tragedia in discoteca a Corinaldo.”Era aperta una sola sala sulle tre della discoteca – aggiunge -, con una capienza di 469 persone. Con i numeri non ci siamo”.

 

CONTE “COSPICUE RISORSE PER INTERVENTI SOCIALI”

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“Abbiamo accantonato una cospicua parte di risorse finanziarie per quelle manovre che consideriamo di forte impatto sociale”, “stiamo definendo gli ultimi conteggi e all’inizio della settimana sarò in condizione di anticipare alla Commissione europea ciò che poi portero’ mercoledi’”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervistato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano sull’incontro dei prossimi giorni con il presidente della Commissione europea Juncker.

Conte ha anche annunciato un piano di investimenti sulle infrastrutture: “Il nostro sistema è molto datato, dobbiamo riammodernarlo, a tutti i livelli. Parlo di infrastrutture materiali e immateriali. Abbiamo un cospicuo piano di investimenti. Alle risorse per il prossimo triennio, pari a 20,7 miliardi, abbiamo aggiunto altri 13 miliardi, sollecitando le varie aziende di Stato a investire risorse aggiuntive in più rispetto ai piani finanziari stabiliti. E anche in questa prospettiva nei prossimi giorni porteremo la legge delega per riformare il codice degli appalti”,  ha detto il presidente del Consiglio.

 

DIRITTI UMANI, MATTARELLA “PIÙ SFORZI PER PROTEZIONE”

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“Il 10 dicembre di 70 anni fa, all’indomani degli orrori del secondo conflitto mondiale, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Una scelta irrevocabile di civiltà per il genere umano, punto di riferimento per l’intera comunità internazionale. Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella giornata in cui si celebrano i 70 anni della adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo da parte dell’Onu. “Il rispetto della dignità della persona non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza. Purtroppo – aggiunge – sono ancora diffusi in tutto il mondo gli abusi, le violenze e le discriminazioni che affliggono individui e intere comunità, spesso colpendo i più vulnerabili”. 
Per il capo dello Stato “è quindi necessario che la comunità internazionale intensifichi gli sforzi in tutte le direzioni per promuovere un’efficace protezione delle libertà fondamentali, nel rispetto dei principi di universalità, indivisibilità e interdipendenza dei diritti umani. L’Italia continuerà a impegnarsi a tale riguardo, soprattutto nelle sue funzioni di membro, a partire da gennaio 2019, del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Con questo mandato assumiamo una grande responsabilità: la promozione dei diritti umani nel mondo costituisce non solo un imperativo etico e morale, ma è uno strumento necessario per prevenire i conflitti, costruire società stabili e inclusive e, quindi, promuovere in modo sostenibile la pace, la sicurezza e lo sviluppo”, conclude Mattarella.

TAV, SALVINI APRE AL REFERENDUM

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Sulla Tav Torino-Lione “o c’è una risposta nelle prossime settimane, o i cantieri si aprono o non si aprono. L’importante è avere dei ‘sì’ o dei ‘no’. Io tifo ‘sì’. Se i tecnici ci dicessero ‘no’ o ‘forse’, si possono ascoltare i cittadini”, anche con un referendum nazionale, “perché no”. Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, a conclusione dell’incontro con gli industriali lombardi, nella sede milanese di Assolombarda. “C’è l’analisi costi/benefici. L’unica cosa che non può succedere è che si vada avanti, ancora per settimane, mesi, a discutere”, conclude.