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SPARATORIA A STRASBURGO, MORTI E FERITI

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Sparatoria nella zona del mercato di Natale, a Strasburgo. A fare fuoco un 29enne che sarebbe stato identificato ed è risultato schedato come un radicalizzato, secondo quanto reso noto da alcuni media francesi.

Il bilancio provvisorio della sparatoria, secondo quanto ha fatto sapere la Prefettura, è di due morti e undici feriti, anche se altri media hanno reso noto che i morti sarebbero quattro.

Il killer dopo avere fatto fuoco in diversi punti della città si sarebbe asserragliato in un edificio al numero 5 di rue de l’Epinal, nel quartiere Neudorf.

CONTE “A BRUXELLES NON CON LIBRO DEI SOGNI”

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“Domani sarò a Bruxelles per incontrare il presidente Juncker e gli altri componenti della Commissione. L’interlocuzione è fondamentale, non ho mai interrotto i canali del dialogo, ho lavorato per avvicinare le posizioni e spiegare gli effetti virtuosi della manovra non solo sul piano economico, ma anche sociale”. Così il premier Giuseppe Conte, alla Camera per l’informativa in vista del Consiglio europeo, soffermandosi sulla manovra.

“Non voglio distogliere l’attenzione sui saldi di bilancio e sto lavorando affinchè siano quantificati con apposite relazioni i costi delle misure che destano preoccupazione negli interlocutori europei. Ho ricordato che nella legge di bilancio si interverrà sulla spesa per investimenti di cui presenterò domani un programma dettagliato. Non andrò a Bruxelles con un libro dei sogni, ma presenterò uno spettro completo del programma riformatore e mi confronterò sui numeri dimostrando che la manovra è stata concepita conoscendo bene la realtà economica e ben strutturata sui numeri per rispondere alle esigenze”, ha aggiunto.

Secondo il premier “siamo nel mezzo di un confronto serrato che confidiamo leale e paritario nell’auspicio che si possa trovare un punto di equilibrio e di convergenza. Resto fiducioso del buon esito del dialogo. In gioco c’è l’idea stessa di rappresentanza politica. E’ il senso del nostro ruolo e della nostra missione. In gioco c’e’ molto di piu’ dei saldi finali di una manovra economica. Siamo parte della Ue e per questa ragione stiamo facendo di tutto per andare incontro e diradare le perplessità sollevate dalla Commissione. Ci siamo adoperati per illustrare puntualmente i nostri obiettivi, rivendicando il diritto di effettuare una manovra di carattere espansivo”.

STRASBURGO, CONTE: “VILE ATTENTATO CONTRO INERMI”

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“A Strasburgo, città sede delle istituzioni europee e luogo simbolo dell’Europa unita, è avvenuto un vile attentato che ha procurato la morte a cittadini inermi colti in un momento di svago nei mercatini natalizi. Alle vittime il mio commosso pensiero, al popolo francese la mia piena solidarietà”. Lo scrive su facebook il premier Giuseppe Conte dopo gli spari ieri sera tra la folla che hanno provocato 3 morti e 13 feriti.

MANOVRA, DEFICIT SCENDE A 2,04%

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“Abbiamo illustrato la nostra proposta, non tradiamo affatto la fiducia degli italiani, rispettiamo gli impegni presi, soprattutto per reddito di cittadinanza e quota 100, con le platee annunciate. Ma abbiamo recuperato alcune risorse finanziarie e le stiamo usando per la negoziazione, dal 2,4% scendiamo al 2,04% di deficit, la Commissione ha giudicato questa riformulazione molto significativa e importante”. Così il premier Giuseppe Conte a Bruxelles dopo aver incontrato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker sulla manovra.

“E’ una proposta ragionevole, abbiamo messo sul piatto una proposta seria, confidiamo che il negoziato possa concludersi in modo positivo – ha aggiunto -. C’è un dialogo molto sereno, costruttivo”.

Su reddito di cittadinanza e quota 100 “Rispettiamo sia la platea dei destinatari che abbiamo preannunciato sia gli importi di cui beneficeranno i destinatari. Ma le relazioni tecniche ci hanno consentito un margine di negoziazione, eravamo stati molto prudenti, quindi siamo potuti scendere al 2,04%. La Commissione ha avuto qualche ora per valutare la nostra proposta, in una prima valutazione l’ha giudicata significativa e importante. Siamo un governo che rispetta gli impegni presi con gli italiani ma anche ragionevole”, ha sottolineato Conte, che alla domanda se la maggioranza sia compatta ha risposto “assolutamente compatta”. A chi gli chiedeva quando entreranno in vigore reddito di cittadinanza e quota 100 ha risposto: “Entreranno in vigore quando è stato preannunciato”. “Non spetta a me prevedere la reazione della Commissione, confido in una soluzione positiva”, ha poi spiegato il premier, che alla domanda se la possibilità che la Francia superi il 3% di deficit influirà positivamente sul negoziato tra Italia e Commissione Ue ha risposto così: “Lavoro nell’interesse dell’Italia, mi interessa portare a casa questo negoziato con una soluzione positiva. Le variabili che riguardano un contesto più ampio non mi distraggono molto”.

 

MANOVRA, MOSCOVICI: “ANCORA NON CI SIAMO”

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“E’ un passo nella giusta direzione, ma non ci siamo ancora. Ci sono ancora dei passi da fare, forse da entrambe le parti”. Lo ha detto il commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici, nel corso di un’audizione al Senato francese, in merito al negoziato con l’Italia sulla manovra.

“Siamo impegnati in un dialogo costruttivo con le autorità italiane. Stiamo cercando il modo per rendere le scelte politiche compatibili con le regole comuni dell’Ue, che sono le stesse per tutti”, ha sottolineato Moscovici, che in merito ai conti pubblici francesi ha affermato: “Abbiamo chiesto alle autorità di intensificare i loro sforzi strutturali, perché è l’unico motore sostenibile per ridurre il debito pubblico”.

 

DI MAIO “ITALIANI NON CHIEDONO SCONTRO CON UE”

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“Sicuramente oggi c’è una Europa che guarda i paesi in maniera diversa”. E’ quanto ha detto il vice premier e ministro, Luigi Di Maio, ospite a Mattino Cinque. “Per come la vedo io – ha sottolineato – in questo momento l’obiettivo è portare a casa le misure ed evitare la procedura d’infrazione, gli italiani non ci chiedono lo scontro con l’Ue ma di mantenere le promesse”.

Di Maio ha quindi spiegato: “Avevano fatto una torta più grande rispetto a quanti erano gli invitati. Spenderemo un po’ di meno perchè ci sono dei soldi che ci avanzano, ne abbiamo previsti in più di quelli che servivano. Le pensioni minime saranno alzate, le pensioni invalidità saranno alzate, Quota cento resta, il reddito di cittadinanza si farà”.

Quindi, “spenderemo un po’ di meno, ma solo perchè ci sono dei soldi che ci avanzano, ne avevamo previsti in più di quelli che servivano. Dalle relazioni tecniche stiamo scoprendo che avevamo previsto più soldi di quelli che servivano. Questo credo faccia un po’ arrabbiare i cittadini, perchè allora i soldi c’erano, e pure di più di quelli che servivano per superare la Fornero e alzare le minime come avevamo detto quando eravamo all’opposizione”.

 

MANOVRA, CONTE “ITALIA NON HA CAPPELLO IN MANO”

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“L’Italia non è col cappello in mano, le riforme sono quelle che abbiamo pensato. Non abbiamo nulla di cui scusarci, anzi abbiamo dimostrato una visione strategica, abbiamo intercettato quella che era una sensibilita’ sociale diffusa in Europa e stiamo rispondendo alle urgenze avvertite dai cittadini,
anche in altri Paesi. Mi piace anche confrontarmi con i miei colleghi, spiegare quello che stiamo facendo e rappresentare il nostro progetto riformatore per spiegare come l’Italia cambia
rotta”. Cosi’ il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles.

“Vorremmo chiudere quanto prima – aggiunge – per rappresentare al Parlamento l’esito di questa negoziazione. La negoziazione va avanti a oltranza”.

MANOVRA, SALVINI “VEDREMO SE IN UE BUONSENSO”

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“Ci stiamo mettendo l’anima per una manovra che non faccia miracoli, ma che dia risposte a chi davvero ne ha bisogno, ai troppo italiani che non chiedono elemosina ma lavoro. Arriveremo fino in fondo anche se ci sarà da lavorare la notte di Natale o Capodanno per portare a casa una manovra che sia la prima di cinque che dopo tanti anni rimette dei soldi nelle tasche dei cittadini, invece di portarli via”. Lo ha detto il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega.

“A me interessa la sostanza, non parto con il numeretto in testa e din nome di quello faccio le crociate. Devo vedere – ha aggiunto – di cosa ho bisogno per dare le risposte che gli italiani mi chiedono e poi il numeretto viene alla fine. A quel numeretto benedetto siamo arrivati perchè sotto c’è la polpa. Tutta la ragionevolezza e il buon senso che ci stiamo mettendo avrà la sua cartina di tornasole nelle prossime ore: scopriremo se a Bruxelles hanno voglia di ricostruire e portano rispetto o se prevale il pregiudizio e l’ostilità verso un governo imprevisto. Tutti gli altri governi sono figli delle probabilità, noi siamo un imprevisto e questo periodo storico ha bisogno di imprevisti da gestire con intelligenza perchè le probabilità ci hanno portato nel burrone”.

Per Salvini, comunque, “siamo alla settimana decisiva e sono convinto che con Giuseppe e Luigi porteremo a casa un risultato che srà di esempio anche a tutti gli altri governi e popoli europei. Volere e potere, non chinare il capo, non calare le braghe, non andare in giro con il cappello in mano. Questo abbiamo promesso di fare e questo vogliamo cominciare a fare, se fossimo u governo di matti di matti avremmo messo una manovra che dava tutto a tutti; no, il primo di 5 passi. Noi andiamo avanti perchè sappiamo che il popolo italiano è con noi”. 

Quanto al governo “andrà avanti, più schiumano di rabbia più noi abbiamo il dovere di andare avanti. Provano a farci litigare, ma una telefonata allunga la vita e basta chiamare Conte o Di Maio e tutto è più semplice di quello che sembra”.