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DI MAIO “PORTEREMO MIGRANTI A MARSIGLIA”

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“Ogni giorno si rischia di parlare solo degli effetti, cioè i morti in mare, una cosa l’Europa sta ignorato, cioè quello che stanno facendo che alcuni paesi in Africa impoverendola, la Francia prima di tutti, che stampa in oltre 10 paesi una doppia moneta con cui si fa pagare una percentuale della ricchezza nazionale e finanzia anche una piccola parte del deficit francese. Per far restare gli africani in Africa basta che i francesi se ne stiano a casa loro invece che andare a colonizzare”. Lo ha detto il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio, ospite su Rtl 102.5.

“Nei prossimi giorni il M5S presenterà una iniziativa parlamentare, io voglio chiedere all’Ue di sanzionare i paesi come la Francia e diremo alla Francia di aprire i porti – ha aggiunto -. D’ora in poi tutti quelli che salveremo nel Mediterraneo li porteremo a Marsiglia, fino a quando non la smetteranno di stampare a Lione una moneta per gli africani sopprimendo la possibilità di sviluppo economico e benessere di quelle popolazioni”.

 

TONINELLI “PRONTE LE MOTOVEDETTE PER TRIPOLI”

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“Dal primo gennaio i migranti sbarcati in Italia sono meno di 200, lo scorso anno, nello stesso periodo, erano oltre 2700. Meno barconi partono e sempre meno morti avremo in mare. Dobbiamo lavorare per azzerare questo dato”. Lo dice il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, in un’intervista al Corriere della Sera.
«Le motovedette che erano state assegnate alla Libia con un mio decreto del luglio scorso- aggiunge – sono state rimesse in efficienza e poco prima di Natale è stato ultimato il periodo di formazione dei loro equipaggi. In più sono in via di completamento tutte le altre procedure e sta per essere firmata un’intesa con le autorità di Tripoli. Dunque, entro poche settimane i mezzi saranno concretamente a loro disposizione e questo significherà ancora meno partenze e meno morti nel Mediterraneo».

DI MAIO SCEGLIE BANFI PER L’UNESCO

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“Ne approfittiamo per dare una notizia all’Italia che a me riempie di orgoglio: come governo abbiamo individuato il maestro Lino Banfi perché rappresenti il governo nella commissione italiana per l’Unesco. Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell’Unesco”. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio, all’evento M5s sul reddito di cittadinanza.  “Basta con tutti questi plurilaureati nelle commissioni, io porterò un sorriso”- ha commentato l’attore.

CONTE “NUOVO PATTO TRA CITTADINI E STATO”

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“Non ci parlate di finalità assistenziale, non è questa la riforma che abbiamo concepito e realizzato, noi rafforziamo l’investimento di fiducia dei cittadini verso le istituzioni”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel corso della kermesse del M5S per la presentazione del reddito di cittadinanza.

“Io sarò garante di un nuovo patto sociale tra cittadini e Stato, vogliamo realizzare questo patto e io sarò garante, vogliamo che tutti i cittadini possano prenderne parte. Il reddito di cittadinanza sarà il pilastro portante del patto e io vigilerò con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione affinchè questo bellissimo progetto non sia deturpato da abusi”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, che ha spiegato: “Giorno dopo giorno da quando ci siamo insediati abbiamo iniziato a lavorare al reddito di cittadinanza. E’ stato un lavoro corale lo abbiamo portato avanti tutti convintamente per tre motivi: perché è nel contratto di governo, perché eravamo e siamo tutti convinti di dover cambiare rotta verso la politica economica e sociale e imprimere una nuova dimensione”. 

SALVINI “PIÙ ESPULSIONI CHE ARRIVI”

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“Questo è il primo anno dopo tanti anni dove in Italia si registrano più espulsioni che arrivi, a fronte di 155 sbarchi i rimpatri sono 221”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una conferenza stampa al Viminale.

Ci sono evidenze “di contatti telefonici, tra alcune persone a bordo delle navi Ong e alcuni trafficanti a terra. Questo riguarderà le autorità giudiziarie e non il ministro dell’Interno”, ha sottolineato Salvini, che ha parlato anche della missione Sophia: “Da 6 mesi chiediamo il cambio delle regole contro l’interesse nazionale italiano, nelle regole c’è il patto che tutti gli immigrati devono sbarcare in Italia, se qualcuno si sfila dalla missione per noi non è un problema. Qual è l’interesse nazionale dell’Italia a pagare? Se qualcuno ritiene di far venire meno questa missione ce ne faremo una ragione, è cosa buona e giusta, noi abbiamo prorogato per qualche mese questa missione a vantaggio di tanti e a svantaggio di uno”. 

MATTARELLA “SHOAH VIRUS PRONTO A RISVEGLIARSI”

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“Un male che alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, a distruggere, appena se ne ripresentano le condizioni”. Parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della Celebrazione del Giorno della Memoria, “Le donne della Shoah” al Quirinale, dove erano erano presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i vicepremier e ministri, Luigi Di Maio e Matteo Salvini e i rappresentanti delle Comunità ebraiche. Per il capo dello Stato “nonostante il tanto tempo passato, l’orrore indicibile che si spalancò avanti agli occhi dei testimoni è tuttora presente di fronte a noi, con tutti il suo terribile impatto. Ci interroga e ci sgomenta ancora oggi. Perché Auschwitz non è soltanto lo sbocco inesorabile di una ideologia folle e criminale e di un sistema di governo ad essa ispirato. Auschwitz, evento drammaticamente reale, rimane, oltre la storia e il suo tempo, simbolo del male assoluto”.

Mattarella ha ricordato che gli ebrei, “portatori di una cultura antichissima, base della civiltà europea, vittime da sempre di pregiudizi e di discriminazioni, agli occhi dei nazisti diventano il problema, il nemico numero uno, l’ostacolo principale da rimuovere, con la violenza, per realizzare una società perfetta, a misura della loro farneticazione. Ma quando il benessere dei popolo o gli interessi delle maggioranze, si fanno coincidere con la negazione del diverso, dimenticando che ciascuna persona è diversa da ogni altra la storia spalanca le porte alle più immani tragedie. Noi italiani, che abbiamo vissuto l’onta incancellabile delle leggi razziali fasciste e della conseguente persecuzione degli ebrei, abbiamo un dovere morale – ha aggiunto il capo dello Stato -. Verso la nostra storia e verso l’umanità intera. Il dovere di ricordare, innanzitutto, ma soprattutto di combattere, senza remore e senza opportunismi, ogni focolaio di odio, di antisemitismo, di razzismo, di negazionismo, ovunque esso si annidi. E di rifiutare, come ammonisce sempre la senatrice Liliana Segre, l’indifferenza: un male tra i peggiori”.

Il presidente della Repubblica ha sottolineato, inoltre, come “La riproposizione di simboli, di linguaggi, di riferimenti pseudo culturali, di vecchi e screditati falsi documenti, basati su ridicole teorie cospirazioniste, sono tutti segni di un passato che non deve in alcuna forma tornare e richiedono la nostra più ferma e decisa reazione”. Secondo Mattarella le persecuzioni naziste “si iscrivevano in un progetto di società basato sul predominio dei popoli cosiddetti forti e puri sui popoli deboli, su un nazionalismo esasperato nemico della convivenza, sulla guerra come fonte di rigenerazione e grandezza, su un imperialismo alimentato da delirio di onnipotenza, sulla sottomissione dell’individuo allo Stato, sulla negazione della libertà di coscienza, sulla repressione feroce di ogni forma di dissenso. Tutto quel che la nostra Costituzione – ha concluso Mattarella – ha voluto bandire e contrastare, segnando un discrimine tra l’umanità e le barbarie con il riconoscimento di eguali diritti e dignità ad ogni persona e con l’obiettivo e il metodo della cooperazione internazionale per una convivenza pacifica tra i popoli e gli Stati”.

 

TRIBUNALE MINISTRI “PROCEDERE CONTRO SALVINI”

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Il Tribunale dei ministri di Catania ha richiesto l’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del ministro dell’Interno Salvini per il caso Diciotti. Lo riferiscono fonti del Viminale, che sottolineano come il Tribunale dei ministri “contraddica la richiesta motivata di archiviazione della Procura della Repubblica del capoluogo etneo”.

Pronta la replica del ministro Salvini, in diretta Facebook: “Torno a essere indagato in base all’articolo 605 del codice penale, per sequestro di persona aggravato e di minori. La pena prevista è da 3 a 15 anni, manco fossi uno spacciatore o uno stupratore, perché osai bloccare questa estate lo sbarco degli immigrati sulla nave Diciotti”.

“Io ho applicato l’articolo 52 della Costituzione, che dice che la difesa della patria è sacro dovere del cittadino, soprattutto se il cittadino è pure ministro. Difesa dei confini, delle regole, del vivere civile, della democrazia – ha aggiunto -. Per qualcuno no, per qualcuno un ministro che blocca gli sbarchi commette un reato e io avrei abusato dei miei poteri. Ora decide il Senato su questa accusa, ma io non cambio di un centimetro la mia posizione, barche, barchini o barconi in Italia non sbarcano nessuno. Se sono stato sequestratore una volta, ritenetemi sequestratore nei mesi a venire. Lo rivendico: ho bloccato lo sbarco dei migranti. Se sono colpevole mi dichiaro colpevole per i mesi a venire. Sono pronto all’ergastolo perché ribloccherò gli sbarchi”.

“Un bacione, un abbraccio ai magistrati, non entro nel merito del vostro lavoro. Io applico l’articolo 52 della Costituzione, ogni cittadino è tenuto a difendere la patria, ditemi se un ministro può decidere o se le decisioni vanno demandate a questo o quel tribunale. In Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare. Le politiche sull’immigrazione le decide il Governo, se ne facciano una ragione anche le Ong – ha detto ancora il vicepremier -. Sono sicuro del voto dei senatori della Lega, vediamo come voteranno tutti gli altri senatori, vedremo se diranno che Salvini è colpevole”.

 

 

CONSIGLIO D’EUROPA “PREOCCUPA DL SICUREZZA”

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“L’Italia ha adottato misure supplementari per combattere la tratta degli esseri umani ma alcune questioni continuano a destare preoccupazione”. È quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dal Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA).

Rispetto al precedente report, del 2014, le misure positive adottate dalle autorità italiane comprendono delle modifiche al Codice penale e l’adozione di una legge mirante a rafforzare le tutele garantite ai minori non accompagnati, e in particolare ai minori vittime di tratta. Il GRETA esprime tuttavia “il timore che la legislazione recentemente adottata, che esclude i richiedenti asilo dall’accesso alle strutture di accoglienza, possa lasciare senza assistenza possibili vittime di tratta”. Il riferimento del Consiglio d’Europa è al decreto Sicurezza, che ha introdotto nuove norme sui migranti. Il GRETA esorta le autorità italiane, tra l’altro, “ad adottare ulteriori provvedimenti per prevenire la scomparsa dei minori non accompagnati o separati dalle loro famiglie” e sottolinea “la necessità di strutture specifiche per i richiedenti asilo vittime presunte di tratta”.

Non si fa attendere il commento del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Il Consiglio d’Europa attacca l’Italia ed esprime preoccupazione per il Decreto Sicurezza: da Strasburgo nessun turbamento per avere, tra i Paesi aderenti, la Turchia che non sembra un faro di democrazia e diritti – afferma -. Le critiche di questi baracconi inutili e costosi sono medaglie”.