Home Politica Pagina 73

Politica

Europee, Senna “Forza Nord non è in contrapposizione a nessuno”

ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo andando incontro alle elezioni europee che sono fondamentali. Il peccato originale di chi ha fatto politica nel nostro Paese è stato non considerare l’Europa, ma in Europa ormai si decide il futuro e lo si può fare unicamente all’interno di un contenitore che possa decidere, questo è il Partito popolare europeo”. Così Gianmarco Senna, fondatore comitato Forza Nord, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo piano – Elezioni europee” dell’Agenzia Italpress. “Se alcune leggi un pò strambe sono state bloccate perchè c’è una sinistra o un’estrema sinistra che punta a delle dinamiche che distruggerebbero il nostro tessuto produttivo, è stato perchè all’interno del Ppe c’erano esponenti, in questo caso di Forza Italia, che hanno fatto delle battaglie. L’alternativa sono i conservatori della Meloni oppure di Identità e Democrazia dove si trova Salvini ma, purtroppo o per fortuna, sono all’opposizione e se sei all’opposizione in Europa non tocchi palla”, aggiunge.
Senna spiega, inoltre, che per qualsiasi legge che viene fatta in Europa “se non sei nel Ppe, che è il blocco più vecchio nel Parlamento europeo ed è in maggioranza, tu non hai nessuna possibilità di incidere”. Senna racconta il progetto nato da un percorso iniziato circa un anno fa insieme a Flavio Tosi e ad altri esponenti politici, un progetto all’interno di Forza Italia per portare avanti le istanze di “un blocco sociale del Nord che non si riconosce più in nessuno”. Secondo Senna il mondo non è più quello del 2019 di quando andammo a votare, “c’era anche una pressione a livello internazionale, c’era il trumpismo, le correnti in Europa che cercavano un’alternativa all’Europa che c’è adesso, poi sono successi dei fatti determinanti: il Covid che ha cambiato completamente il modo di interpretare la società, la guerra in Ucraina con un punto di non ritorno dove c’era da prendere una posizione chiara, il conflitto arabo-israeliano. E’ evidente che le condizioni non sono più quelle del 2019”. Parlando di una ipotetica competizione con la Lega spiega: “noi non siamo in contrapposizione a nessuno, ognuno fa la sua scelta di posizionamento, la Lega ne ha fatta una molto chiara ed è evidente che in Europa stai andando verso un certo tipo di progetto. La Lega fa la sua proposta, la porta avanti anche in Europa con un posizionamento che, secondo me, non porta a niente, noi ne abbiamo un altro e all’interno di Forza Italia siamo convinti che sia necessario bilanciare con un pò più di Nord e noi dobbiamo andare a riprendere l’elettorato”. E proprio parlando di astensionismo sottolinea come ormai ci sia “uno scollamento tra la classe politica di adesso e l’elettore. Noi dobbiamo andare ad intercettare tutti quelli che non hanno risposte, c’è da lavorare in termini di sburocratizzazione, c’è da dare forza alle nostre imprese, ma anche ai lavoratori e pensionati delle nostre imprese; è chiaro che serve un contenitore in grado di dare queste risposte. Io credo che il passaggio più importante sia quello di portare le persone a votare, se ci riusciamo ha vinto l’intero Paese e sono convinto che Forza Italia non avrà difficoltà a prendere più voti della Lega. Conosco bene il tessuto produttivo, c’è una disaffezione incredibile, però qualsiasi legge che viene fatta in Europa, e se non sei nel Ppe che è il blocco più vecchio nel Parlamento europeo ed è in maggioranza – ribadisce – tu non hai nessuna possibilità di incidere”.
Senna, inoltre, si sofferma anche su quanto accaduto con il Terzo polo che “ha fallito un’occasione incredibile – spiega – perchè era evidente che dopo le politiche del 2022 c’erano solo le praterie da andare a conquistare. Io entro in Forza Italia nell’aprile 2023 quando era in ‘terapia intensivà dove tutti uscivano ed era ai minimi storici, noi abbiamo fatto una scommessa, poi è stato bravissimo Tajani e sta dando un’impostazione al partito moderata, popolare e liberale e noi che siamo anche federalisti abbiamo chiesto casa e ci siamo ritrovati”. Infine, l’Autonomia che “serve al Paese perchè ha necessità di essere ammodernato. L’errore è far credere che sia una contrapposizione Nord contro Sud”, dove le persone sono “in grado di capire che potrebbe essere la strada per dare delle responsabilità a una classe dirigente che spesso è stata imbarazzante, perchè il problema del Sud è una classe dirigente che spesso ha marciato sull’arretratezza del Sud, sono convinto che spiegare il federalismo non vedo dei problemi”, conclude.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

Ue, Tommasi “Superare il diritto di veto”

ROMA (ITALPRESS) – Rivedere il funzionamento dell’Europa, puntando sulla fattibilità degli obiettivi. A proporlo è Alessandro Tommasi, candidato alle Europee con “Azione-Siamo Europei” nel collegio Nord-Ovest. Intervistato da Claudio Brachino per la rubrica dell’agenzia Italpress “Primo Piano -Elezioni Europee”, ha spiegato: “Cambieremo moltissimo il modo di fare campagna elettorale. Berlusconi diceva ‘non si vince andando al mercatò, vero, ma non si vince nemmeno sui social. Noi iniziamo sempre tutti i nostri eventi chiedendo: ‘Cosa non vi fa dormire la notte?’, la maggior parte dei giovani ci risponde ‘l’incertezza sul futurò”.
Entrando nel merito delle proposte, Tommasi ha parlato della necessità di “far emergere il lavoro sommerso: tanto più tu lavori, tanto più io ti aiuto ad arrivare ad una soglia che secondo noi è minima. Dobbiamo supportare la crescita degli stipendi, che sono troppo bassi, soprattutto per i giovani”.
Le misure economiche del governo? “Mi verrebbe da dire ‘Qualì? Non c’è progettualità, ogni misura è spot, fatta una volta e poi vediamo se l’anno dopo ci sono i soldi. L’incapacità della politica di avere una visione di lungo periodo non fa bene all’economia, anche il cittadino non riesce a sapere se può risparmiare o meno”.
Per Tommasi “il dato di fondo deve essere uno: la fattibilità degli obiettivi che vengono tracciati. Il nostro debito pubblico è fuori controllo, il deficit degli ultimi anni è schizzato, noi stiamo vivendo una fase in cui non si sa quanto costa una misura, questo è molto grave, guardare solo all’Europa come vincolo esterno cattivo è una narrazione che abbiamo vissuto da troppo tempo, chi va in Europa si deve impegnare per la fattibilità degli obiettivi da raggiungere”.
Da rivedere, per il candidato di Azione, c’è anche il funzionamento delle istituzioni europee: “L’Europa è cresciuta, si è allargata, bisogna abolire il Consiglio e creare, magari, una Camera degli Stati, non un organismo con il diritto di veto, per esempio di Orban”.
In tema di immigrazione ha ricordato che “ogni anno lo Stato ha il decreto flussi che di fatto è una regolarizzazione di quello che già esiste. Serve invece una progettualità, ci sono delle professionalità dove noi abbiamo delle carenze, e penso ad esempio alle professioni sanitarie. Ecco, creiamo dei corridoi dove possiamo far avere dei visti, delle procedure di ingresso velocizzate, facilitate per provare a colmare quei voti che abbiamo”.
Quanto alle start up, “la cosa più importante riguarda l’accesso ai capitali, in tante parti del nostro paese avere dei soldi sufficienti per competere è complicato. C’è tanto capitale che è fermo”, ha concluso Tommasi.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Meloni incontra re di Giordania “Lavorare a de-escalation Medio Oriente”

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi re Abdullah II di Giordania.
Il presidente e il sovrano hanno discusso della situazione in Medio Oriente, auspicando che gli sforzi diplomatici in corso per un cessate il fuoco sostenibile e il rilascio dei prigionieri, in linea con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu, abbiano presto successo. I due leader si sono concentrati sulla situazione umanitaria: il presidente Meloni ha espresso forte apprezzamento per il ruolo cruciale svolto dalla Giordania in questo ambito e ha ribadito l’impegno italiano nel fornire assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza, anche in cooperazione con la Giordania.
Richiamando la dichiarazione dei Leader G7 del 14 aprile, il presidente Meloni ha ribadito la necessità di continuare a lavorare a una de-escalation a livello regionale. I due leader hanno discusso anche delle eccellenti relazioni bilaterali che continuano a svilupparsi in ogni settore. Il presidente Meloni ha accolto l’invito di re Abdullah a recarsi in Giordania.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Salvini “Ci vuole più Italia in Europa, poteri forti non ci amano”

ROMA (ITALPRESS) – “Noi nelle liste non facciamo nessuna campagna acquisti e conto di mettere sul tavolo a Bruxelles due temi che la Lega porterà avanti nel Parlamento europeo: la casa e l’auto”.
Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite “Mattino Cinque News” su Canale 5. “Il generale Vannacci è un uomo libero, ha difeso l’Italia in tanti Paesi nel mondo. E’ stato minacciato dall’Isis, figuriamoci se si fa spaventare da qualche giornalista di sinistra con la puzza sotto il naso. Se si può candidare qualcuno che è in carcere con accuse pesanti, Salis, perchè non si può candidare un generale che ha difeso il Paese?”, aggiunge il ministro. “Vorrei che l’Europa facesse poco cose e bene. Qualche partito dice votatemi perchè ci vuole più Europa, io dico ci vuole più Italia”, spiega. “Gran parte della stampa di sinistra, del mondo finanziario, dei burocrati, non amano nè me nè la Lega. Penso di essere l’unico ministro a processo perchè ho bloccato gli sbarchi e mantenuto una promessa fatta agli elettori. I cosiddetti ‘poteri fortì non amano me, il generale Vannacci, i sindaci leghisti, ma noi andiamo avanti lo stesso” conclude Salvini.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Mattarella “Il lavoro non è una merce”

CASTROVILLARI (COSENZA) (ITALPRESS) – Il lavoro “è un elemento base della nostra identità democratica. Non si tratta soltanto di un richiamo ai valori di libertà e di eguaglianza ma dell’indicazione di un modello sociale vivo, proiettato verso la coesione e la solidarietà. Capace, quindi, di rimuovere continuamente, nel corso del tempo, gli ostacoli che sottraggono opportunità alle persone e impediscono il pieno esercizio dei diritti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Castrovillari in occasione della visita al sistema agroalimentare del distretto del Cosentino alla vigilia della Festa del Lavoro.
“Il lavoro è legato, in maniera indissolubile, alla persona, alla sua dignità, alla sua dimensione sociale, al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società – ha aggiunto il capo dello Stato -. Il lavoro non è una merce. Ha un valore – lo sappiamo – nel mercato dei beni e degli scambi. Anzi, ne è elemento essenziale, perchè senza l’apporto della creatività umana sarebbe privo di consistenza e di qualità. Ma proprio la connessione con la realizzazione della personalità umana conferisce al lavoro un significato ben più grande di un bene economico; lo rende elemento costitutivo del destino comune”.
“Oltre trenta anni addietro qualcuno aveva ipotizzato la “fine della storia”, ampiamente smentito dagli eventi successivi. Oggi si sente parlare di “fine del lavoro” come traguardo di modernità – ha spiegato Mattarella -. In realtà viene, da taluno, ipotizzata, più che la liberazione dalla fatica, la sostituzione dell’imperfezione umana con macchine e tecnologie, sino all’intelligenza artificiale, ritenuta in grado di azzerare ogni errore. In realtà, in quella prospettiva, in quella falsa prospettiva, si configura la rimozione dell’immenso e insostituibile valore della creatività. Uno scenario che raffigura una limitazione alla libertà della persona umana nel suo profilo più affascinante: il suo pensiero, la sua opera. Non un sogno, quindi, ma una prospettiva allarmante e, in realtà, estranea al buon uso dei preziosi benefici recati dai risultati che la scienza consegna all’umanità e, tra questi, quello della cosiddetta intelligenza artificiale, strumento prezioso, naturalmente, in questa direzione e in questa chiave”.
“Il lavoro è libertà. Anzitutto libertà dal bisogno e strumento per esprimere sè stessi, per realizzarsi nella vita – ha sottolineato il capo dello Stato -. Gli straordinari progressi della scienza e della tecnica per migliorare la qualità e la sostenibilità dei prodotti e dei servizi, devono essere sempre indirizzati alla tutela dell’integrità delle persone, dei loro diritti. A partire dal diritto al lavoro”. Quindi “il lavoro deve essere libero da condizionamenti, squilibri e abusi che creano emarginazione e rappresentano il contrario del suo ruolo e del suo significato. Fattori che rappresentano pesanti impedimenti al cammino dell’intera società”, ha proseguito Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

Via libera al decreto Coesione, Fitto “Obiettivo mettere in moto 74 mld”

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione.
“Abbiamo voluto creare le condizioni per avviare una riforma importante. Nella programmazione 2021-2027 gli impegni e le spese sono quasi pari a zero quindi l’obiettivo è rimettere in moto in modo concreto, coerente e concordato con gli altri programmi risorse con importo pari a 43 miliardi euro di risorse europee a cui si aggiungono risorse di cofinanziamento nazionali e regionali per un importo complessivo di 74 miliardi da spendere nella programmazione 2021-2027 da utilizzare per le prime due annualità, pari al 20% di ognuno singoli programmi, entro il 31 dicembre 2025”, ha detto Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di Coesione e il Pnrr, in conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri.
“Abbiamo finanziato per 1,2 miliardi la bonifica e il recupero dell’area di Bagnoli a Napoli – ha spiegato -. E’ un finanziamento rilevantissimo che ha una valenza non solamente ambientale ma anche e soprattutto sociale, economica e di prospettiva in quel territorio, che rappresenta un segnale molto importante, che mette in moto la quota del Fondo di sviluppo e coesione assegnata a quel territorio e che consentirà, anche in sinergia con tutti i componenti della cabina di regia, di poter avviare questi interventi”.
Il provvedimento è volto a realizzare la riforma della politica di coesione che è stata inserita nell’ambito della revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) al fine di conferire unitarietà strategica e visione comune alle principali leve di sviluppo e coesione e di accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027, mirati a ridurre i divari territoriali, in particolare nei settori delle risorse idriche, delle infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente, dei rifiuti, dei trasporti e della mobilità sostenibile, dell’energia, del sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, anche per le transizioni digitale e verde.
I programmi di investimento interessati – spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm – sono finanziati da 42 miliardi di euro di risorse europee e 32 miliardi di euro di risorse nazionali per il solo ciclo di programmazione 2021-2027, dunque 74 miliardi di euro di investimenti destinati a ridurre i divari territoriali.
Con la riforma, si assicura il coordinamento tra gli interventi dalla politica di coesione attuati a livello regionale e quelli attuati a livello nazionale, promuovendo la complementarietà e la sinergia tra gli interventi della politica di coesione europea e gli investimenti previsti dagli Accordi per la coesione e dal PNRR.
Si introduce il bonus giovani, che consiste nell’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro – nel limite massimo di 500 euro mensili – per 2 anni, per l’assunzione di giovani con età inferiore a 35 anni, donne e, nelle Regioni della Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno, anche degli over 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi.
Il decreto prevede inoltre un bonus donne in favore delle lavoratrici svantaggiate, con l’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un massimo di 24 mesi – nel limite massimo di 650 euro su base mensile – per ciascuna lavoratrice assunta a tempo indeterminato. Il bonus si applica alle donne di qualsiasi età, con un trattamento di maggior favore per le donne residenti nel Mezzogiorno.
Con il bonus ZES, il provvedimento sostiene lo sviluppo occupazionale nella ZES unica del Mezzogiorno attraverso uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi nel limite di 650 per ciascuno lavoratore assunto, per i datori di lavoro di aziende fino a 15 dipendenti.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Casa di Montecarlo, Fini condannato a 2 anni e 8 mesi. Cinque anni alla compagna Tulliani

0

ROMA (ITALPRESS) – Gianfranco Fini è stato condannato a 2 anni e 8 mesi mentre Giancarlo Tulliani a 6 anni, la compagna Elisabetta e il padre Sergio Tulliani a 5 anni. Questa la sentenza del processo per riciclaggio nell’acquisto della casa di Montecarlo.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS)

Mattarella “La Torre e Di Salvo simbolo di giustizia e legalità”

ROMA (ITALPRESS) – “Nel 42^ anniversario dell’uccisione per vile mano mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, le Istituzioni e la società civile si uniscono nell’esprimere sentimenti di grande riconoscenza alla loro memoria. La fermezza e l’abnegazione nel contrastare la criminalità organizzata ne fanno figure emblematiche dei valori di giustizia e legalità che sono a fondamento di una convivenza civile basata sullo Stato di diritto”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio che ha inviato alla Presidente del Centro di studi e iniziative culturali “Pio La Torre”, Loredana Introini ed al Presidente Emerito, Vito Lo Monaco.
“La lotta alle mafie – aggiunge – necessita soprattutto dell’acuta consapevolezza della loro pervasività, in particolare da parte delle giovani generazioni, al fine di consolidare quei principi alla base di una società costruita sul rispetto della dignità di tutti i cittadini e libera da ogni forma di intimidazione. In questo spirito, esprimo apprezzamento per il Progetto Educativo Antimafia che si prefigge di promuovere tra gli studenti i valori che Pio La Torre e Rosario Di Salvo hanno testimoniato con tenacia e sacrificio. La Repubblica li ricorda con rispetto”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).