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BERLUSCONI “SIAMO IN MANO A INCAPACi”

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“In Italia c’e’ la separazione dei poteri, noi voteremo per il no al giudizio della magistratura su Salvini, invece i grillini si sono affidati alla consultazione su Rousseau e questo fatto e’ una presa in giro per tutti quanti. Si sono spaventati e hanno sentito gli umori della loro base e se il risultato della consultazione sara’ il si’, potra’ anche cadere il governo”. Lo ha detto l’ex premier Silvio Berlusconi alla trasmissione Domenica Live di Barbara D’Urso su Canale 5.

“Dico alla Lega, complimenti, begli alleati che vi siete trovati” ha aggiunto. “Quello che e’ successo il 5 marzo – ha proseguito Berlusconi- e’ il risultato di un disgusto di troppi italiani nei confronti della politica e dei governi della sinistra che nessuno aveva eletto. Ne e’ venuto fuori il governo piu’ assurdo e incredibile del nostro Paese e oggi siamo di fronte ad una situazione ancora piu’ grave del ’94”. “Oggi – ha osservato l’ex premier – siamo in mano a dei politicanti incapaci. Quando parlano in Parlamento tutti ridono e non sanno niente di storia, italiano e geografia, sono peggio dei bambini dell’asilo. Abbiamo alla guida dell’Itala persone impreparate e incapaci, oltre che inaffidabili”.

SALVINI “GIUSTO ASCOLTARE MILITANTI”

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E’ giusto ascoltare gli italiani come hanno deciso di fare i 5 Stelle, anche se spero che poi non finisca come a Sanremo in cui la giuria ribalta il voto popolare”. Lo ha detto il vice premier Matteo Salvini nel corso del suo intervento alla trasmissione “Non e’ l’Arena” su La7 in collegamento dalla Sardegna a proposito della scelta del Movimento 5 Stelle di consultare i militanti sull’autorizzazione a procedere nei suoi confronti.

A proposito invece della decisione del Pd di votare a favore, Salvini ha detto: “Sono garantisti, tranne quando si tratta di me, il governo comunque andra’ avanti”. Proprio sugli sbarchi Salvini ha dato merito agli alleati di governo nella condivisione delle scelte di governo. “Quello che stiamo facendo lo facciamo in 2, non avrei fermato gli sbarchi senza i 5 stelle. Conte e Di Maio sono seri, corretti e coerenti, la mia parola vale piu’ di ogni sondaggio e credo che arriveremo a fine mandato”.

Netta posizione sulla Tav. “Se c’e’ un buco sotto una montagna bisogna finirlo, per far circolare piu’ velocemente uomini e merci. “E’ vero che nel contratto di governo c’era la ridiscussione del progetto che andava rivisto, risparmiando fino a un miliardo di euro – ha aggiunto -, ma rimango convinto che per economia e qualita’ dell’aria il treno inquina meno del Tir e dell’automobile. Sono convinto che con i 5 Stelle un accordo lo troveremo, alla fine se ci sono persone di buon senso la soluzione
si trova”.

RENZI “REDDITO CITTADINANZA NON È DI SINISTRA”

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“Il reddito di cittadinanza non e’ di sinistra, di sinistra e’ creare lavoro non creare sussidi”. E’ il parere di Matteo Renzi espresso nel corso dell’intervista rilasciata a Fabio Fazio nella trasmissione “Che tempo che fa” su Raiuno. “Il reddito di cittadinanza e’ un grandissimo elogio a chi non vuole fare niente, c’e’ un pezzo del Sud che gode dell’assistenzialismo, che punta su lavoro nero e reddito di cittadinanza. Alle persone che hanno bisogno dai lavoro non sussidi, il messaggio lanciato ai
giovani e’ di non fare fatica. L’investimento sui poveri e’ altro. Questo e’ un inno al lavoro nero. Vorrei dire alle ragazze e ai ragazzi che ci seguono di studiare, create imprese, invece qui
c’e’ l’atteggiamento di chi dice non ci provare nemmeno. Ed e’ un atteggiamento sbagliato”.

E poi sul Movimento cinque stelle: “Non e’ vero che uno vale uno, qui c’e’ la classe dirigente dove un
ministro come Barbara Lezzi dice che il pil cresce con il caldo o Di Battista dice che Obama e’ un golpista. Qui se indovini un congiuntivo pensano che sei dell’elite”.

DICIOTTI, GENTILONI “BALLETTO PREOCCUPANTE”

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«Intorno all’autorizzazione c’è un balletto preoccupante”.  Lo afferma l’ex premier, Paolo Gentiloni, in un’intervista a Repubblica. “Il ministro dell’Interno – aggiunge – che prima mostra spavaldo l’avviso di garanzia in diretta Facebook e poi minaccia l’alleato di governo, il quale affida la sua scelta alla piattaforma della Casaleggio e associati. Poi c’è la legge. Se è stata violata qualcuno ne deve rispondere. Nessun uomo di governo ne è al di sopra, nemmeno Salvini”. Gentiloni precisa: “La mia è un’opinione politica: non mi pare ci fossero minacce alla sicurezza nazionale tali da giustificare chiusure di porti, che comunque non competono al Viminale. Se c’è stato sequestro di persone o abuso di potere dovrebbe accertarlo la magistratura. Sarà la giunta e poi l’aula del Senato a decidere come è noto non se Salvini sia colpevole o innocente, ma se la magistratura può procedere. In tutto questo balletto inquietante penso ai tanti elettori che hanno votato 5 Stelle non certo per sottrarre Salvini all’accertamento della verità».

“Vedo che i 5 Stelle – aggiunge – sono destinati a implodere. Non so quando succederà, ma succederà. Per questo il centrosinistra, sebbene ammaccato, deve cogliere questa novità e può tornare competitivo».

GENITORI DI RENZI AI DOMICILIARI

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Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, sono agli arresti domiciliari. A dare la notizia è Corriere.it, spiegando che il provvedimento cautelare è stato eseguito dalla Guardia di Finanza. I reati contestati sono bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Una terza persona è finita ai domiciliari, mentre altre 5 sono indagate.

Pronta la reazione dell’ex premier Matteo Renzi. “Sono costretto ad annullare la presentazione del libro a Torino per una grave vicenda personale. Da circa un’ora mio padre e mia madre sono ai domiciliari. Ho molta fiducia nella giustizia italiana e penso che tutti i cittadini siano uguali davanti alla Legge. Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato. Mai. Adesso chi crede nella giustizia aspetta le sentenze. Io credo nella giustizia italiana e lo dico oggi, con rispetto profondo, da servitore dello stato”. Cosi’ Matteo Renzi, sul suo profilo Facebook.

“Arriveranno le sentenze – aggiunge – e vedremo se questi due cittadini settantenni, incensurati, sono davvero i pericolosi criminali che meritano – oggi, casualmente proprio oggi – questo provvedimento. Arriveranno le sentenze e misureremo la credibilità delle accuse. Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no. Da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia”.

“Da figlio sono dispiaciuto per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata – sottolinea Renzi -. Se io non avessi fatto politica, la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango. Se io non avessi cercato di cambiare questo paese i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione”.

“Dunque mi sento responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti – prosegue Renzi -. I dieci nipoti sanno però chi sono i loro nonni. Sanno che possono fidarsi di loro. E sanno che ciò che sta avvenendo è profondamente ingiusto. Ma voglio che sia chiaro a tutti che io non mollo di un solo centimetro. La politica non è un vezzo personale ma un dovere morale. Se qualcuno pensa che si possa utilizzare la strategia giudiziaria per eliminare un avversario dalla competizione politica sappia che sta sbagliando persona”.

“Non ho mai avuto così tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta – commenta Renzi -. Chi ha letto le carte dice che di questa storia si parlerà a lungo e che siamo davanti a una decisione assurda. Io non ho letto le carte, aspetto le sentenze. So però ciò che hanno fatto in questi anni alla mia famiglia. E mi basta per dire che non accetteremo nessun processo nelle piazze o sul web. I miei genitori si difenderanno in aula, come tutti i cittadini. Io continuerò a combattere per questo Paese, forte della mia onestà. Forte delle mie idee. Forte dell’affetto di tanta gente che sa perfettamente che cosa sta accadendo”, conclude Renzi.

DICIOTTI, SALVINI PER M5S NON VA PROCESSATO

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30.948 iscritti al MoVimento 5 Stelle, pari al 59,05% dei votanti, si sono espressi per negare l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul caso Diciotti. 21.469 (40,95%) hanno votato per il sì all’autorizzazione. Questo l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau. Hanno votato 52.417 iscritti.

“La maggioranza ha deciso che il fatto è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere”, si legge sul Blog delle Stelle. “La votazione odierna entra nella storia di Rousseau per essere stata quella con il maggior numero di votanti di sempre in una singola giornata. Un record. E ciò conferma l’importanza dei principi di democrazia diretta all’interno del MoVimento 5 Stelle – prosegue il post -. Fino a oggi il primo gradino del podio era occupato dal voto sulle Quirinarie del gennaio 2015, quando votarono 51.677 iscritti”.

CONTE “GOVERNO È ATTENTO AL SUD”

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“Per il Governo tutte le aree del Paese, se si ragiona di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, sono parimenti importanti. Siamo attenti alle aree del Sud e non possiamo che rimarcare con la nostra presenza la scelta di politica imprenditoriale di rilanciare un particolare settore nel quale Leonardo esprime già una leadership”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, nel suo intervento a Pomigliano d’Arco alla presentazione dell’AeroTech Campus di Leonardo.

 

RENZI “ARRESTO MIEI GENITORI ABNORME”

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“Chi ha letto le carte e ha un minimo di conoscenza giuridica sa che privare persone della libertà personale per una cosa come questa è abnorme”. Lo scrive il senatore del Pd Matteo Renzi, nella sua e-News, in merito agli arresti domiciliari dei suoi genitori.

“A questo punto c’è solo una cosa da fare. Mantenere la calma. Sapere che il tempo farà giustizia di tutte le bugie – prosegue l’ex premier -. Avere lucidità e pazienza”.

“Da uomo delle istituzioni dico: mi fido della giustizia. Questo è un grande Paese e io credo nell’Italia, sempre. Non riusciranno a farmi parlar male dell’Italia, non riusciranno a farmi parlar male dei giudici – aggiunge -. Chi vuole il mio fallo di reazione, non lo avrà. Né oggi, né mai. Da figlio: ho il cuore gonfio di amarezza. Mi basta che lo sappiano i miei figli e i loro cugini. E vedere la loro chat whatsapp di queste ore mi commuove e mi fa pensare che i dieci nipoti conoscono bene i loro nonni. E sanno che persone sono”.

“Non grido ai complotti – sottolinea Renzi -: chiedo che i processi si facciano nelle aule dei tribunali e non sul web o nelle redazioni dei giornali. Noi aspettiamo le sentenze, ma le sentenze si pronunciano in tribunale e non nelle piazze populiste”.

“Inutile dire che la vicenda dei miei genitori ha totalmente oscurato tutto ciò che è accaduto ieri nel mondo della politica. Basta leggere i quotidiani di oggi per rendersene conto. Un capolavoro mediatico, tanto di cappello”, conclude il senatore del Pd.