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M5S, CASALEGGIO “NON SAREMO UN PARTITO”

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“Il voto su Rousseau conterà sempre di più”. Così Davide Casaleggio in un colloquio con il Corriere della Sera.

“Il pranzo con Beppe Grillo e Luigi Di Maio? È andato bene — esordisce il presidente dell’Associazione Rousseau, respingendo l’idea di divergenze sul futuro dei Cinque Stelle —. Abbiamo parlato a tutto tondo del Movimento”. “Gli sviluppi verranno definiti, verranno discussi”, dice Casaleggio che rifiuta l’idea di una lenta trasformazione dei Cinque Stelle in un partito: “No, non ci stiamo trasformando in un partito. Questa è una semplificazione giornalistica che spesso abbiamo visto negli anni”.

Il filo rosso tra presente e passato continua a essere il voto online: “Noi continuiamo a votare una volta ogni venti giorni, credo sia un record mondiale per la partecipazione degli attivisti.

“Probabilmente aumenteremo ancora di più, ma la partecipazione mi sembra abbastanza alta dal punto di vista del coinvolgimento degli iscritti”. “Non penso che una votazione crei delle anime”, precisa lo stratega pentastellato, ricordando che la prossima sfida è rappresentata dalle Europee.

Lunedì scadono i termini per autoproporsi in lizza: “Abbiamo già superato il migliaio di candidati”. Il 9 e 10 marzo a Milano ci sarà il Villaggio Rousseau, un evento di formazione per i futuri candidati.

NUOVO INVITO DI SALVINI AL VOTO “INSIEME VINCIAMO”

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Il ministro degli Interni rompe nuovamente il silenzio elettorale utilizzando Twitter per invitare gli elettori sardi a recarsi a votare per il rinnovo del governo regionale dell’Isola.

“Ricordo di una splendida serata a Cagliari, che portero’ sempre nel cuore- scrive il leader della Lega
accompagnando il tweet a delle immagini di un recente comizio-. C’e’ tempo fino alle 22, amici sardi: andate a votare e insieme vinciamo”.

Un altro invito al voto era stato fatto in mattinata sempre dal vice premier. Invito che aveva sollevato un vespaio di polemiche e di piccare reazioni.

I seggi si sono aperti questa mattina alle 6.30 e chiuderanno alle 22. Turno unico, senza ballottaggio, ma con premio di maggioranza e con la possibilità di voto disgiunto. Gli elettori dovranno decidere pure sui sessanta seggi  per il Consiglio regionale da assegnare.

Sette i candidati, tutti uomini.

SARDEGNA AL VOTO

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Si vota fino alle 22 di questa sera in Sardegna, dove i cittadini saranno chiamati alle urne per rinnovare il consiglio regionale ed eleggere il nuovo presidente della Regione.

Le operazioni di spoglio prenderanno il via alle 7 di domani.

I candidati presidente sono sette: Francesco Desogus (M5S), Vindice Lecis (Sinistra Sarda), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Mauro Pili (Sardi Liberi), Christian Solinas (centrodestra) e Massimo Zedda (centrosinistra).

CONTE “IL GOVERNO NON CADRÀ”

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“Il mio governo non cadrà”. Il premier Giuseppe Conte in un colloquio con il Corriere della Sera non condivide le previsioni di Fitch che ha previsto elezioni anticipate. “Reggeremo anche dopo le Europee”, afferma.

“Ho visto che Fitch ci classifica come Paese stabile con prospettive negative legate soprattutto all’instabilità politica; addirittura ipotizza elezioni anticipate in questo 2019. Sinceramente, questa instabilità non riesco proprio a vederla – dice Conte -. Per questo rimango convinto che andremo avanti. La spinta per il cambiamento e le riforme non si è ancora esaurita”. 

 

PISAPIA ALLE EUROPEE? ZINGARETTI “MAGARI”

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Le elezioni europee potrebbero segnare il ritorno in politica dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Almeno questo e’ l’auspicio del candidato alle primarie del Pd Nicola Zingaretti.

“Giuliano Pisapia capolista alle elezioni europee? Magari. Con Giuliano ho un ottimo rapporto e in  un’ideadi lista nuova, aperta. Sarei onorato se fosse disponibile mettersi a disposizione. Dipende da lui ma e’ una risorsa eccezionale che aiuterebbe a dare un segno che qualcosa sta cambiando”.

Nicola Zingaretti lo ha affermato nel corso dell’evento ‘A sinistra la piazza grande’ tenutosi questa mattina a Roma. L’ex sindaco milanese non raccoglie immediatamente l’invito ne’ tantomeno lo declina. Prendendo tempo. “Sono onorato delle parole di Nicola Zingaretti ma ancora e’ presto per parlare di candidature”, ha infatti commentato Pisapia.

 

CONTE “DA VOTO SARDO NO CONSEGUENZE SU GOVERNO”

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“Non mi pronuncio sulle valutazioni politiche, attendo prima di conoscere i risultati. In ogni caso direi che non dobbiamo enfatizzare il ruolo di elezioni regionali, che hanno un’importanza per la regione Sardegna e offriranno degli spunti ed elementi di valutazione per il dibattito politico nazionale, ma non ritengo che dagli esiti potrà derivare una qualche conseguenza sul governo nazionale”.
Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un punto stampa da Sharm el-Sheikh per il vertice tra l’Unione europea e la Lega degli Stati Arabi.

“Adesso ci saranno molti vertici, perche’ abbiamo varie questioni da risolvere. Il governo deve marciare”, ha aggiunto sulla possibilità che nei prossimi giorni ci saranno incontri di governo con gli altri esponenti dell’Esecutivo.

IN SARDEGNA VINCE SOLINAS

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Christian Solinas ha vinto le elezioni regionali in Sardegna. L’esponente del centrodestra, con una percentuale superiore al 47%, ha sconfitto il principale avversario, Massimo Zedda, candidato del centrosinistra, che si attesta attorno al 33%. Decisamente più attardato Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle), 11%.
Quando sta per completarsi lo scrutinio delle 1.840 sezioni, secondo quanto reso noto dalla Regione, piu’ staccati gli altri candidati governatori: Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) 3,16%, Mauro Pili (Sardi Liberi) 2,29%, Andrea Murgia (Autodeterminatzione) 1,84%, Vindice Lecis (Sinistra Sarda) 0,63%.
Per quanto riguarda le liste, i risultati parziali vedono il centrodestra al 51,98%, il centrosinistra al 30,48%, il Movimento 5 stelle al 9,43%, Partito dei Sardi 3,41%, Autodeterminatzione 1,98%, Sardi Liberi 2,10%, Sinistra sarda 0,59%.

SALVINI “MAI CON IL VECCHIO CENTRODESTRA”

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“Io col vecchio centrodestra non tornerò mai, questo deve essere chiaro. Governiamo insieme nelle regioni, nei comuni. Ma finisce lì”. Lo dice il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini in una intervista a Repubblica dopo il risultato elettorale in Sardegna. “Oggi c’è da festeggiare una pagina nuova per l’isola – aggiunge – tutte le altre sono dotte analisi dei politologi. È stato un voto locale che non incide affatto sulle scelte nazionali. Io non mi sento più forte e Luigi Di Maio non deve sentirsi più debole”. Sulla tenuta di governo precisa: “Va tutto bene, andremo avanti”. Escluse manovre correttive: “Zero, per niente, non si farà mai. L’ha detto anche il ministro del tesoro, Giovanni Tria. Io mi fido sempre di Tria”.