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SALVINI APRE IL FRONTE VACCINI NEL GOVERNO

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Un decreto per consentire la permanenza scolastica ai bambini non vaccinati delle scuole di infanzia 0-6 anni. È quello che chiede il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini in una lettera alla collega della Salute, Giulia Grillo. “L’intento del procedimento”, scrive il responsabile del Viminale, “è quello di garantire la permanenza dei bambini nel ciclo della scuola dell’infanzia, evitandone l’allontanamento e la decadenza dalle liste scolastiche, essendo ormai giunti alla conclusione dell’anno”. Per Salvini è necessario “evitare traumi ai più piccoli” e quindi “prevedere il differimento degli obblighi in scadenza al 10 marzo prossimo contenuti nella legge Lorenzin”.

“L’intento comune è di superare il decreto Lorenzin, che è una legge che noi riteniamo avere alcune importanti lacune”, ha commentato la ministra Grillo, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria.

“Lo abbiamo dimostrato – ha continuato – con una legge cofirmata dai due capigruppo di Camera e Senato, che è in discussione in questo momento al Senato e per cui scadono gli emendamenti a breve. Come è giusto che sia, sarà il Parlamento a superare quella legge. L’intento è comune – ha aggiunto – e sono convinta che otterremo ottimi risultati”.

Sulla possibilità di accogliere la richiesta di Salvini, Grillo ha detto: “C’è un contratto che stiamo rispettando con una legge in discussione proprio in queste ore al Senato e che sono convinta riusciremo ad approvare alla Camera probabilmente entro aprile, per avere una nuova legge che supererà il decreto Lorenzin”.

 

 

DI MAIO “ORA LO STATO SI OCCUPA DEGLI INVISIBILI”

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“Oggi manteniamo una promessa, lo Stato si occupa degli invisibili, persone meravigliose ma sfortunate che sono state nella periferia di questo paese”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ospite a Non Stop News su Rtl 102.5, in merito al primo giorno operativo del reddito di cittadinanza.

“La legge di bilancio ha dentro il reddito di cittadinanza, quota 100, l’abbassamento Imu per le imprese che hanno capannoni o beni strumentali, le partite Iva fino a 65mila euro avranno una tassa fissa al 15%. Questo pacchetto ci consentirà di arrivare agli obiettivi di crescita, non solo una misura, ma credo che questa avrà un impatto più ampio perchè coloro che prenderanno il reddito dovranno spenderlo”, ha aggiunto. 

 

PALAZZO CHIGI, SU TAV NECESSARI ALTRI INCONTRI

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“Ieri sera si è svolta una riunione sulla Tav coordinata dal presidente del Consiglio Conte, alla presenza dei vicepresidenti Di Maio e Salvini, del ministro Toninelli, dei sottosegretari Rixi e Siri, del capogruppo Patuanelli e del senatore Coltorti. La prima parte della riunione è stata dedicata ad approfondire l’analisi costi-benefici acquisita dal Mit, analisi che è stata illustrata dai componenti della Commissione Ramella e Beria. Sono intervenuti in questa fase vari altri esperti che hanno affiancato i membri del Governo e hanno contribuito a sviscerare i contenuti dell’elaborato tecnico in tutti i suoi aspetti”. Così, in una nota Palazzo Chigi, dopo il vertice sulla Tav.

“La riunione è poi proseguita alla presenza della sola componente ‘politica’, che ha approfondito tutte le più ampie implicazioni – di ordine politico, sociale ed economico – del progetto infrastrutturale. La riunione è proseguita sino a notte inoltrata. All’esito del confronto – prosegue la nota – si è convenuto che l’analisi costi-benefici sin qui acquisita pone all’attenzione del Governo il tema del criterio di ripartizione dei finanziamenti del progetto tra Italia, Francia e Unione Europea. A distanza di vari anni dalle analisi effettuate in precedenza e, in particolare, alla luce delle più recenti stime dei volumi di traffico su rotaia e del cambio modale che ne può derivare, sono emerse criticità che impongono una interlocuzione con gli altri soggetti partecipi del progetto, al fine di verificare la perdurante convenienza dell’opera e, se del caso, la possibilità di una diversa ripartizione degli oneri economici,  originariamente concepita anche in base a specifici volumi di investimenti da effettuare nelle tratte esclusivamente nazionali. Saranno necessari ulteriori incontri non essendoci un accordo finale”, conclude Palazzo Chigi.

TAV, CONTE “STALLO NEL GOVERNO, MA ESCLUDO CRISI”

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“Le posizioni dei due partiti hanno creato oggettivamente uno stallo. Rispetto le due posizioni, ma non permetterò che pregiudizialmente si affermi una o l’altra indipendentemente dal percorso politico”. Lo afferma il premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi sul Tav Torino-Lione. Alla domanda se lo stallo nel Governo possa provocare la caduta dell’esecutivo, il presidente del Consiglio risponde così:  “Non ci sono rischi anche perché il clima è molto sereno e franco. L’opera è importante, gli investimenti sono cospicui, non sono bruscolini. Escludo che possa nascere da questo confronto serrato, schietto, dichiarato, una crisi di governo. Sarebbe assurdo”.

“Pretendo che questa decisione non sia frutto di preconcetti, ideologie o fattori emotivi. Dobbiamo guardare senza pregiudizio alla soluzione migliore per l’interesse dei cittadini”, sottolinea Conte, che parla di “stress test” a cui sono stati sottoposti i tecnici nominati dal Mit per l’analisi costi-benefici. Un’analisi che porta il premier ad avere forti dubbi sull’opera: “Non muovendo da nessun pregiudizio ideologico ho espresso forti dubbi e perplessità sulla convenienza di questa opera, lo ribadisco per trasparenza nei confronti del Paese, non sono allo stato affatto convinto che questo progetto sia quello di cui l’Italia ha bisogno”. “Allo stato il criterio di ripartizione dei finanziamenti” tra Italia e Francia “non appare equo”, aggiunge Conte, che propone: “Alla luce dei forti dubbi emersi credo sia d’obbligo procedere a una interlocuzione con i partner, Francia e Ue per condividere le perplessità. È il modo più lineare e trasparente”.

DONNE, MATTARELLA “BASTA DISEGUAGLIANZE SALARIALI”

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“Il tema delle diseguaglianze salariali, ingiustificabili ma tuttora presenti in maniera rilevante, riguarda maggiormente proprio le donne in difficoltà e con più bassi livelli di istruzione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alle celebrazioni per la Festa Internazionale della donna, al Quirinale. 

“L’8 marzo ci ricorda che le donne sono protagoniste preziose e imprescindibili per progettare i tempi nuovi che ci attendono” ha aggiunto Mattarella. “So che diverse donne non amano parlare in questa giornata di festa della donna, l’8 marzo infatti è soprattutto un giorno di responsabilità e di impegno. Ancora tante donne trovano ostacoli nell’impiegare il proprio talento o sono oppresse da forme di violenza, o sono sottopagate, o escluse da un’occupazione stabile, benché capaci e meritevoli”, ha sottolineato il capo dello Stato, ricordando che “tutti gli indicatori concordano sul dato che il progresso economico e sociale di un paese va di pari passo con lo sviluppo dell’occupazione femminile”.

“Ancora ieri, nel nostro Paese, sono state assassinate due donne, Alessandra e Fortuna, vittime di una violenza prodotta da distorte e criminali mentalità di possesso e dominio”, ha detto ancora Mattarella.

 

SALVINI “DA LEGA MAI VOTO PER BLOCCARE TAV”

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“La Lega non voterà mai nessun provvedimento per bloccare un’opera pubblica importante, però bisogna scegliere, non si può sempre rimandare”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite a ‘Non Stop News’ su Rtl 102.5. 

“Questa alta velocità la vogliono gli imprenditori, la vogliono gli operai, non solo i piemontesi ma la maggioranza degli italiani. Dobbiamo essere collegati alla Francia con cui c’è uno scambio commerciale di 52 miliardi, ma anche con il resto dell’Europa. Abbiamo speso dei soldi degli italiani per scavare un pezzo di tunnel e rimarrò convinto finché campo, che i soldi che ci rimangono è meglio usarli per finire questo tunnel e far passare sotto un treno che trasportano uomini e merci, piuttosto che spenderli per riempire il buco che abbiamo fatto”, ha spiegato Salvini.

“Nel contratto di Governo c’è la revisione del’opera che ci sta ed è giusto perché è un’opera che è stata studiata e progettata decenni fa. Si possono tagliare delle spese, si possono tagliare delle strutture che nel 2019 ormai non servono più. E’ giusto chiedere sia all’Europa che alla Francia più contributi – ha aggiunto – perché non so chi firmò questi accordi per l’Italia, ma evidentemente non chiese loro il dovuto necessario. Quindi rivedere l’opera è assolutamente intelligente e importante, tutto è migliorabile ma fermarla no. Conto che il buon senso prevalga”.

TAV, DI MAIO “GOVERNO SIA COMPATTO”

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“Le soluzioni tecniche sono a portata di mano, ma richiedono compattezza nel governo. Sarebbe un paradosso mettere a rischio il governo per l’applicazione di un punto del contratto”. Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, nel corso di una conferenza stampa sul Tav Torino-Lione.

“Non mi si può dire ‘Ci vediamo lunedì’. Questo deve essere un fine settimana di lavoro. Abbiamo le soluzioni tecniche per evitare di impegnare soldi degli italiani in un’opera da ridiscutere, ma il problema è politico”, ha sottolineato Di Maio, che ha aggiunto: “Il contratto di governo ci ha insegnato a essere leali, e i temi che ci  sono molto importanti, sono la nostra storia”.

“Non è una questione di testa dura, dobbiamo sederci al tavolo e lavorare per la ridiscussione integrale dell’opera ed evitare di vincolare i soldi degli italiani – ha aggiunto Di Maio -. Non si possono mettere ora in discussione temi importanti del governo, non è una questione di sfide, di chi vince, qui devono vincere gli italiani”.

 

SALVINI COMPIE 46 ANNI, TORTA SUI SOCIAL

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Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, compie 46 anni. Ed allo scoccare del primo secondo del giorno del compleanno ha postato sui social una foto con la torta.

Salvini ha annunciato il silenzio politico per 24 ore, per una giornata che intende trascorrere in compagnia dei due figli.