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BREXIT, PARLAMENTO UK BOCCIA ACCORDO

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La Camera dei Comuni del Regno Unito ha bocciato il nuovo accordo con l’Unione Europea per la Brexit. I voti contrari sono stati 391, quelli favorevoli 242. La premier Theresa May si è detta “profondamente dispiaciuta” per l’esito del voto e ha spiegato che mercoledì 13 marzo si terrà un nuovo dibattito e il Parlamento deciderà se la Brexit avverrà il 29 marzo senza accordo. In caso di nuova bocciatura, giovedì 14 è previsto un ulteriore voto per stabilire se chiedere un rinvio rispetto alla data del 29 marzo.

 

 

VIA DELLA SETA, CONTE “INTESA PER CRESCERE”

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“L’Italia fisserà con la Cina – attraverso un memorandum che, preciso subito, non ha la natura di accordo internazionale e non crea vincoli giuridici – una cornice di obiettivi, principi e modalità di collaborazione nell’ambito dell’iniziativa Belt and Road, un importante progetto di connettività euroasiatica cui il nostro Paese guarda con lo stesso interesse che nutriamo per altre iniziative di connettività tra i due continenti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il testo, che abbiamo negoziato per molti mesi con la Cina – aggiunge -, imposta la collaborazione in modo equilibrato e mutualmente vantaggioso, in pieno raccordo con l’Agenda 2030, l’Agenda 2020 di cooperazione Ue-Cina e la Strategia Ue per la connettività euroasiatica. Abbiamo preteso un pieno raccordo con le norme e le politiche Ue, più stringente rispetto ad accordi analoghi firmati da altri partner Ue con Pechino. Abbiamo inserito chiari riferimenti ai principi di sostenibilità economica, sociale, ambientale, di reciprocità, trasparenza e apertura cari all’Italia e all’Europa».

Il presidente del Consiglio precisa che non esiste “nessun rischio di colonizzazione. Le ragioni della prudenza sono pienamente condivise all’interno del governo: la tutela della sicurezza nazionale, anche sul piano economico, è un valore fondamentale che intendiamo rafforzare. Con Pechino dobbiamo riequilibrare la bilancia commerciale, attraverso un maggior accesso al mercato cinese per i nostri beni, dall’agroalimentare al lusso, e per i nostri servizi, e qui mi riferisco all’eliminazione delle barriere al mercato degli appalti in Cina. Tra i partner Ue siamo solo il quarto esportatore verso la Cina, a grande distanza soprattutto dalla Germania. Riponiamo massima attenzione alla difesa dei nostri interessi nazionali, alla protezione delle infrastrutture strategiche, incluse quelle delle telecomunicazioni, e ad evitare investimenti predatori e trasferimenti di know how e tecnologie di punta».

LEONARDO, CONTE “GENIO RICONOSCIUTO NEL MONDO”

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“E’ una festa che durerà tutto l’anno e oltre, è l’occasione per noi sistema Italia per celebrare un genio, un nostro genio riconosciuto universalmente e apprezzato in tutto il mondo, le celebrazioni infatti saranno in tutto il mondo. E’ incredibile il fascino di questo genio multiforme sempre alla ricerca di conoscenza e nuove sfide. E’ stato un genio che ci sorprende ancora oggi, non c’è disciplina del sapere che non l’abbia visto coinvolto. E’ un immortale”. Lo ha detto il Premier, Giuseppe Conte, nel corso della presentazione delle celebrazioni del Cinquecentenario della morte di Leonardo.
Il ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, Gianmarco Centinaio ha annunciato che “oltre alla consueta promozione delle iniziative, abbiamo deciso di creare una app che sarà Leonardo 500 dove i potenziali turisti possano controllare in tempo reale le iniziative che si terranno sul territorio nazionale e sarà una app completa, non statica”.

DI MAIO “UE IMPARI DAI SUOI ERRORI”

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“A livello europeo vediamo che si ferma la produzione industriale tedesca e francese. Il meccanismo dell’austerity non ha funzionato. Adesso l’Europa ha la grande opportunità di imparare dai suoi errori, mettere in sicurezza le fasce sociali deboli e investire sulla crescita sostenibile”. Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, nel corso di una visita alla VIM di Matera.

Secondo Di Maio “per ridurre lo spread va ridotto il debito pubblico, e per ridurre il debito pubblico bisogna aumentare la crescita”. “Il debito lo ridurremo anche con il team per la spending review”, ha aggiunto il vicepremier.

CINA, SALVINI “MEMORANDUM NON È TESTO SACRO”

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“Non è un testo sacro. Si sta rileggendo, tutto è perfettibile, compreso il memorandum”. Lo ha detto il vicepremier e ministro, Matteo Salvini, in una conferenza stampa alla Camera, parlando del memorandum di intesa con la Cina.

“Da ministro dell’Interno è mia competenza garantire la protezione e la sicurezza dei dati sensibili italiani, se ci sarà un lontanissimo dubbio che certe presenze e acquisizioni possano compromettere la sicurezza ci sarà un secco no”, ha aggiunto Salvini, per il quale “nuovi mercati sono fondamentali per le nostre imprese, ma altro è permettere la penetrazione in Italia di potenze straniere che possano condizionare l’economia e la politica italiana”.

 

CONTE “CON LA CINA ACCORDO NON VINCOLANTE”

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Il memorandum per la Via della Seta “è un accordo quadro non vincolante, non è un accordo internazionale e non si mette a repentaglio nessun asset strategico”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del vertice di governo dedicato al memorandum di intesa con la Cina che sarà firmato nei prossimi giorni.

“All’Unione Europea non devo dire nulla: l’Italia è tra i 13 paesi che hanno già sottoscritto questo memorandum e quindi hanno aderito al progetto infrastrutturale della Via della Seta – ha aggiunto Conte -. È l’unico paese che ha preteso e imposto, rispetto alla versione originaria del memorandum che era stato elaborato dalla parte cinese, un richiamo ai principi e alle regole europee”.

“L’Italia ha una forza propulsiva per quanto riguarda gli standard europei e dà un contributo a tutta l’Unione Europea affinchè questa infrastruttura sia compatibile agli standard europei”, ha concluso il premier.

 

DI MAIO “SORPRENDE POSIZIONE LEGA SU VIA DELLA SETA”

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“Andare avanti, ma con intelligenza”. Lo afferma attraverso un post su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio. “Sono giorni in cui leggo molta confusione tra le opinioni politiche, piuttosto avventate, di qualcuno. Sulla via della Seta ad esempio ho assistito a un dibattito surreale. Un accordo che ho voluto fortemente, perché servirà a spingere il nostro Made in Italy e le nostre eccellenze in un mercato dove ancora non riusciamo ad arrivare. Significa più crescita, più economia, più sviluppo per le nostre imprese e più lavoro. Eppure qualcuno è riuscito a montarci su un film, parlando di presunte preoccupazioni degli Stati Uniti verso l’Italia. E c’è chi ha persino fatto eco a queste preoccupazioni, strumentalizzandole. Vedete, il meccanismo ormai è lo stesso da decenni: ogni volta che il nostro Paese prova a muovere un passo autonomamente, come in questo caso, c’è sempre chi accende una spia d’allarme. È accaduto lo stesso con l’Europa su quota 100, sui truffati dalle banche e sul reddito di cittadinanza”.

“Io sono dell’idea – continua Di Maio- che l’Italia debba rispettare i propri alleati atlantici e onorare sempre gli impegni presi, ma che possa anche scegliere come e dove andare. Occorre fare le cose con coscienza e responsabilità. Mi auguro che la Lega sia della stessa idea, perché negli ultimi giorni ho visto posizioni diverse, un po’ schiacciate su quello che chiedono gli altri Paesi e non su quello che vuole e fa bene all’Italia. Mi ha sorpreso, non lo nascondo. Su ogni punto dei precedenti governi continuo a sentire ‘dobbiamo andare avanti’. Ma non dimentichiamoci che siamo arrivati al governo per provare a cambiare il Paese (e mi sembra che qualcosa la stiamo facendo), non certo per lasciarci trascinare da misure prese da chi ci ha preceduto. Per questo non servivamo certo noi. Quindi si, andiamo pure avanti. Andiamo avanti, ma con intelligenza. Questa è la parola chiave. Perché c’è un contratto scritto per gli italiani e per nessun altro. Siamo tutti grandi e vaccinati per scegliere. Siamo stati eletti per iniziare a farlo. Altrimenti, ripeto, potevamo tenerci Berlusconi e il Pd”, conclude il ministro.

 

FICO “AMBIENTE SEMPRE PRIMA STELLA DEL M5S”

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“L’ambiente resterà sempre la prima stella del Movimento”. Lo dice, in un’intervista a la Repubblica, il presidente della Camera, Roberto Fico, che sostiene la “riorganizzazione” dei 5 stelle annunciata dal capo politico Luigi Di Maio.

E sulle posizioni della Lega, pronta ad andare in massa al Congresso delle famiglie di ultradestra a Verona, commenta: “Sui diritti non si arretra mai, piuttosto si avanza. Tutto ciò che riporta indietro sul ruolo della donna, sulla libertà di scelta, sulla possibilità di amare chi si vuole, è contro la storia”.

“Il Friday for Future – sottolinea Fico – è stato un giorno straordinario perché tanti ragazzi e ragazze sono scesi in piazza per manifestare a favore di politiche che possano intervenire sui cambiamenti climatici. E lo hanno fatto in modo intelligente, in contemporanea in tutto il mondo, dando così forza alla loro lotta”.

“La questione ambientale – aggiunge – riguarda tantissimi settori della società: il lavoro, la salute, gli investimenti pubblici, l’economia verde, l’economia circolare”. Temi che, prosegue, “devono essere centrali per il nostro e per tutti i governi perché ne va della vita del pianeta. E rispetto a questo l’esecutivo si sta muovendo”.

“Sull’Ilva – dice – abbiamo ottenuto prescrizioni ambientali molto stringenti. Su Tap era tardi per intervenire e per questo mi sono sentito già in passato di chiedere scusa. Poi è chiaro che per fare a meno del gas serve una transizione energetica, un maggiore investimento nelle rinnovabili. Nelle città bisogna dismettere il parco macchine inquinanti. Il piano energetico nazionale – cui ho lavorato nella scorsa legislatura – è fondamentale”.

“E’ chiaro – aggiunge – che Lega e M5S sono forze totalmente diverse e partono da presupposti diversi. Sono stato partecipe di uno scontro sull’inceneritore di Acerra e sono convinto che rispetto ai rifiuti non servano inceneritori, ma riduzione a monte, raccolta differenziata impianti di compostaggio, trattamento meccanico manuale. A quel punto da eliminare rimane ben poco. Perché quel che si brucia finisce in ceneri tossiche e diossina. La questione ambientale è fondamentale e ineludibile. È sopravvivenza: alla fine la natura ci chiederà il conto”.

Poi Fico, in merito al congresso delle famiglie di Verona, dice che “ridurre il ruolo della donna a pochi ambiti è il retaggio di una cultura anacronistica che dobbiamo lasciarci alle spalle. Le parole chiave sono libertà di scelta, autonomia, soggettività. Nei fatti la società è molto più avanti di certa politica. Rispetto alle unioni civili, le ho sostenute e le sostengo”.