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CONTE “NON SIAMO OSSESSIONATI DALLO SPREAD”

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“Il presidente del Consiglio non può non seguire lo spread, perchè è un indicatore economico che ha una rilevanza per il sistema Paese e quindi non posso non confidare che scenda sempre più in basso. In questo momento che è salito c’è una preoccupazione, lo stiamo seguendo e monitorando, questo non significa che dobbiamo essere ossessionati dall’indice spread, ma è da tenere sotto occhio e dobbiamo augurarci che scenda quanto prima”. Così il premier, Giuseppe Conte, a margine del Forum PA. “E comunque – ha aggiunto – noi abbiamo un percorso per la politica economica e sociale che non viene improvvisato dall’oggi al domani, le nostre misure e la nostra strategia sono ben chiare, le dobbiamo perseguire con la massima fermezza e la massima determinazione”.

Per Conte la fase due del Governo “è già iniziata con il decreto sblocca cantieri, il dl crescita, siamo già nel pieno. Sicuramente questo passaggio è un gesto di chiara attenzione da parte del governo sul problema più complessivo della digitalizzazione della P.A. e ho sempre detto che se riuscissimo a completarla avremmo sicuramente un grande incremento anche per quanto riguarda la crescita economica. Il progetto di crescita economica e di sviluppo sociale del Paese contiene tanti tasselli, tanti momenti strategici e uno di questi è la digitalizzazione della P.A.. Ci può dare tanto e ci aspettiamo tanto in termini di efficacia ed efficienza”.

 

SALVINI “CONTE NON PENSI DI DARMI ORDINI SUI PORTI”

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“Nessun ministro e neanche il presidente del Consiglio pensi di ordinare a me di far entrare le navi illegalmente con i migranti in Italia. Se qualcuno pensa di riaprire i porti ha trovato il ministro sbagliato e il partito politico sbagliato. Faccio finta di non sentire e guardo avanti”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in diretta Facebook.

“L’attacco di Salvini al presidente Conte sul tema migranti è l’ennesimo maldestro tentativo di provare a spostare l’attenzione mediatica dalle continue notizie di rappresentanti della Lega coinvolti in casi di corruzione”, replicano fonti di Governo del M5S, che parlano di “un chiaro segno di difficoltà e di debolezza” e aggiungono: “Del resto le sue ultime dichiarazioni denotano una imbarazzante schizofrenia politica: nel caso della nave Diciotti per Salvini andava benissimo la gestione collegiale da parte del Governo, ora sostiene che nessuno deve dargli ordini. Sull’immigrazione il governo non ha mai cambiato linea. Ci vuole senso di responsabilità per governare, sempre, non opportunismo”.

 

DI MAIO “LEGA SMETTA DI FARE ULTRADESTRA”

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“Se la si smette di fare l’ultradestra che poi scatena i centri sociali, che pari sono per comportamenti, allora io rientrerò nell’evitare di far notare dei comportamenti che non condivido. Ma altrimenti così si andrà avanti anche dopo il 26 maggio. Non si può pensare che questa è una strategia elettorale. Semplicemente da 4 mesi la Lega si è spostata su posizioni più estreme, più di ultradestra”. Così il vice premier Luigi Di Maio, ospite ad Agorà sui Rai3, in merito agli attacchi del M5S alla Lega.

Con Salvini “ci sentiamo operativamente ogni settimana e questa settimana ci siamo sentiti. Non posso dire che è tutto tranquillo, perchè loro hanno preso molto sul personale la questione di Siri che invece è una questione legata alla corruzione e non personale”, ha aggiunto.
“Credo in questo governo e dobbiamo andare avanti altri 4 anni e nessuno deve prenderla sul personale. Non c’è nessun attacco. Noi dobbiamo andare avanti per cambiare il paese e mi auguro che su alcune posizioni estreme si possa rientrare a una Lega che 4 mesi fa era molto più moderata. Paradossalmente siamo diventati noi la forza della ragionevolezza perchè da una parte abbiamo il Pd che si allea con Pomicino e dall’altra la Lega con Juncker”, ha chiosato Di Maio.

LETTA “SALVINI ICONA NEGATIVA”

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“Salvini è un’icona negativa in tutto il mondo”. Lo sostiene Enrico Letta, ex premier, preside all’università francese Sciences Po e di nuovo dentro il Pd con il nuovo corso, in una intervista a La Repubblica.
“Va fermato, ma come? È chiaro che il Pd da solo non ce la fa. Solo una volta ha preso il 40 per cento. Deve affidarsi alle coalizioni, lo fece nel 2006 Prodi conquistando il miglior risultato del centrosinistra. Il Partito democratico dev’essere il soggetto che fa crescere il protagonismo intorno a tre temi: ambiente, umanesimo tecnologico perché noi non siamo gli Stati uniti o la Cina, lavoro. Aprirsi, aggregare, unire. Ed entrare in connessione sentimentale con quello che si muove nella società. Penso al popolo degli striscioni, agli studenti, ai gruppi che puliscono le piazze delle città, ai volontari delle Ong».

«Il governo cade sull’economia – continua Letta – Perché l’equazione che ha creato non è sostenibile. Si è posto il problema del dare dimenticandosi quello della crescita e dell’equilibrio dei conti pubblici. La corda si sta per spezzare, hanno spostato tutto a dopo le elezioni quando i nodi verranno al pettine». Sull’Europa: “Il nostro dramma è che se vincono Salvini e Di Maio porteranno la maggioranza degli eurodeputati italiani nella minoranza europea. L’opposto della Germania che potrebbe essere prima in tutte le forze europeiste vincenti: socialisti, Verdi, liberali e popolari. La nostra può diventare una Brexit mascherata: non usciamo ma di fatto siamo isolati. Assieme alla Polonia e all’Ungheria. Con la differenza che loro, non usando l’euro, hanno meno da perdere”.

DI MAIO “SERVE PACE POLITICA”

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 “Mi interessa portare avanti con il decreto famiglie, che vuol dire investire 1 miliardo di euro in favore delle famiglie che fanno figli”. Così Luigi Di Maio da Milano dove è intervenuto all’assemblea di Confagricoltura. “Mi interessa anche non arretrare sulla corruzione, su cui saremo intransigenti. Per tutto il resto serve una pace politica. Non voglio rispondere a tutte queste provocazioni fino al 26 magio, ho degli obiettivi come ministro e come M5S. Andiamo avanti perche’ questo continuo battibecco sta diventando stucchevole”, ha aggiunto.

SALVINI “MAI PIÙ COL CAPPELLO IN MANO”

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“Il cambiamento dell’Europa passa dall’Italia, da Milano. Mai più con il cappello in mano come Renzi e Monti. L’esempio sono tutti questi leader stranieri che oggi sono venuti a Milano. Una volta eravamo noi ad andare all’estero”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso del suo discorso alla manifestazione del Carroccio organizzata in piazza Duomo a Milano.

”In questa piazza non ci sono estremisti, razzisti o fascisti. La differenza è tra chi guarda avanti e parla di futuro e di lavoro e chi parla di passato perché non ha un’idea di futuro. Lasciamo volentieri agli altri le paure e i fantasmi del passato. Qua c’è la politica del buonsenso, gli estremisti sono quelli che hanno governato l’Europa per 20 anni nel nome della precarietà”, ha aggiunto.

Per Salvini “questo governo va avanti perché la Lega è garanzia di stabilità, futuro e lealtà. La nostra parola vale, non abbiamo tempo per beghe e litigi. Le lasciamo agli altri”. Il vice premier ha inoltre tranquillizzato gli alleati sul futuro del governo. “Voglio garantire stabilità e tranquillità. Poi, certo, siamo in due al governo, io dico quello che voglio fare, spero che valga per tutti”.

 

VIMINALE “IL DECRETO SICUREZZA È INECCEPIBILE”

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“L’autorevole Onu dedichi le energie all’emergenza umanitaria in Venezuela, anziché fare campagna elettorale in Italia”. È quanto viene sottolineato da fonti del Viminale in merito all’intervento dell’Onu sul decreto sicurezza, in particolare sulla parte che riguarda l’immigrazione.

“Il Viminale – si evidenzia dal Viminale – non ha sottovalutato la lettera dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Onu, soprattutto alla luce della competenza e dell’autorevolezza delle Nazioni Unite in materia. Autorevolezza testimoniata da alcuni Paesi membri dell’Onu come Turchia e Corea del Nord. È quindi singolare che l’Alto Commissariato per i Diritti Umani non si fosse mai accorto che la multa per chi favorisce l’ingresso non autorizzato di immigrati fosse già presente da tempo nell’ordinamento italiano (articolo 12 del Testo unico sull’immigrazione). Il Decreto Sicurezza Bis aggiorna la norma. Una svista che gli uffici del ministero dell’Interno avrebbero segnalato riservatamente agli autori della lettera, se solo l’Alto Commissariato l’avesse inviata prima al Viminale e poi – eventualmente – ai media e non viceversa”. 

Da parte del ministero dell’Interno “resta confermato l’auspicio di vedere approvato il decreto Sicurezza Bis nel Cdm di lunedi’, ritenendolo necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile”.

 

ZINGARETTI “LA PIAZZA DELLA LEGA E’ STANCA”

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Catiuscia Marini ieri ha sbagliato, ha commesso un grave errore politico, sono deluso. Non ho chiesto a Catiuscia di dimettersi, le ho detto di valutare le scelte migliori, e lei si è dimessa, il fatto che dopo un mese voti contro le sue dimissioni è un grave errore”.

Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ospite di “Mezz’ora in più” su Rai Tre. “Non si torna indietro rispetto ad un atto politico commesso un mese fa” ha aggiunto Zingaretti. Il segretario dem ha commentato la piazza sovranista di Milano. “La piazza di Salvini? Era una piazza con molta gente, le persone c’erano ma era una piazza stanca, ripetitiva nel messaggio politico, il racconto dei problemi e mai la soluzione ai problemi che uno racconta. Dopo 11 mesi di governo ho trovato quella formazione politica stanca”, ha aggiunto Zingaretti.

“Noi – ha osservato il presidente della Regione Lazio- dobbiamo sconfiggere Salvini e questo governo per il fallimento sul lavoro, Salvini è pericoloso, sta mettendo gocce di veleno nel sangue del nostro paese ed è grave che il M5S non ne tragga le conseguenze, critica questa situazione ma continua a dire che governeranno insieme con la Lega per altri 4 anni.

Intanto sul Pd Zingaretti parla di ricostruzione: “La prossima settimana presenteremo la fondazione di cultura politica e di formazione di tutto il Partito Democratico, la ricostruzione di un meccanismo di unità e di classe dirigente dove vincono non i più fedeli ma quelli che meritano. Ora c’è la fase ricostituente del Pd, si devono mettere in campo i migliori e non i più fedeli al capobastone”.