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I CATTOLICI CONTRO SALVINI

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“Il rosario brandito da Salvini e i fischi della folla a papa Francesco, ecco il sovranismo feticista”. E’ questo il titolo di un articolo di Famiglia Cristiana che critica Le parole di Matteo Salvini nel comizio di ieri pomeriggio a Milano. “Ieri pomeriggio – si legge sulla versione online del settimanale cattolico- è andato in scena a Milano l’ennesimo esempio di strumentalizzazione religiosa per giustificare la violazione sistematica del nostro Paese dei diritti umani. Mentre il capopolo della Lega esibiva il Vangelo un’altra nave carica di naufraghi veniva respinta e le Nazioni Unite condannavano l’Italia per il decreto sicurezza”.

Prima era stato padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti a criticare l’uso del rosario da parte del vice premier. Salvini aveva chiuso il suo comizio milanese stringendo nelle mani un rosario. “Rosari e crocifissi sono usati come segni dal valore politico, ma in maniera inversa rispetto al passato: se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso è Cesare a impugnare e brandire quello che è di Dio” aveva scritto padre Spadaro.

Sull’argomento nel pomeriggio di oggi è intervenuto lo stesso leader leghista: “L’Europa che nega le proprie radici non ha futuro. Il confronto con le altre culture è possibile solo riscoprendo la nostra storia e riscoprendo i nostri valori, come peraltro detto negli ultimi decenni da tutti i Santi Padri. Sono orgoglioso di testimoniare, con azioni concrete e con gesti simbolici, la mia volontà di un’Italia più sicura e accogliente, ma nel rispetto di limiti e regole. Io sono credente, mio dovere è salvare vite e svegliare coscienze”.

 

 

MATTARELLA “REPUBBLICA COLMI FRATTURE SOCIETÀ”

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“La Repubblica ha l’obiettivo di colmare le fratture che si aprono nella società. Chi detesta la democrazia, invece, vuole che le fratture si allarghino, che diventino conflitti insanabili, che seminino paure e rancore; che la Costituzione divenga irrealizzabile”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di intitolazione dell’aula XIII della facolta’ di Scienze Politiche della Sapienza a Massimo D’Antona. “Abbiamo sconfitto quel terrorismo. La memoria mantiene grande il dolore, ma conferisce anche forza. Grazie a questa, tanti hanno compiuto il loro dovere, si sono impegnati per il bene comune. Persone davanti alle quali ci inchiniamo nel ricordo; anche di tanti eroi della vita quotidiana che rendono saldo il nostro tessuto democratico. In questo giorno di ricordo – ha aggiunto -, il pensiero va anche a chi ha dato la vita per sconfiggere il terrorismo. Uomini dello Stato, magistrati, forze dell’ordine”.

“Oggi viene intitolata quest’aula a Massimo D’Antona. Nella Facoltà in cui lui ha insegnato. D’Antona teneva a questo collegamento sempre aperto tra università, ricerca, impegno di elaborazione nelle organizzazioni sociali, e contributo alla vita delle istituzioni. Il terrorismo – ha sottolineato il capo dello Stato – è stato sconfitto grazie all’unità del nostro Paese, dei suoi soggetti politici, delle sue forze intellettuali, del mondo del lavoro. Le minacce alla democrazia cambiano, e così i rischi per la convivenza. In un Paese democratico, qual è il nostro, si deve costantemente rammentare che vi è un patrimonio di valori e di istituzioni che va sempre difeso insieme. Questo messaggio è contenuto anche nell’esperienza e nell’insegnamento di Massimo D’Antona; e io esprimo, alla sua memoria, la riconoscenza della Repubblica”, ha concluso Mattarella.

SALVINI “NAVI PIRATA NON DEVONO PIÙ NUOCERE”

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“Le navi pirata illegali una volta sequestrate devono essere in condizione di non essere più utilizzate, vanno messe in condizioni di non nuocere più”. Lo ha detto il vicepremier e ministro, Matteo Salvini, intervenendo a Coffee Break su La7. “A mio avviso è un segnale pericoloso quello di far scendere i migranti perchè altri scafisti, se vedono che ce la fanno, poi mettono altri migranti in mare”, ha aggiunto in merito allo sbarco autorizzato alla Sea Watch a Lampedusa. 

Per Salvini “io parto dai numeri e i numeri dicono che grazie alla politica del rigore abbiamo ridotto del 90% morti e dispersi in mare, non solo gli sbarchi e quindi i problemi per gli italiani. I porti aperti creavano il disastro, come ricorda Papa Francesco, la politica dell’attenzione salva vite. Se c’è favoreggiamento all’immigrazione clandestina chiunque lo agevola dovrà vedersela con la legge. Questo procuratore è quello che mi ha denunciato per sequestro di persona, evidentemente non gli sono simpatico”. Inoltre, Il comandante della nave Sea Watch indagato dimostra che “non era Salvini quello cattivo con le Ong e questo conferma quello che sostengo da mesi: se c’è una Procura che dice che questi aiutano gli scafisti il mio lunedì è un bel lunedì”.

CONTE “GRAVISSIMO METTERE IN DUBBIO MIA IMPARZIALITÀ”

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“Il presidente del Consiglio sin dall’inizio, fin da quando è iniziata la competizione elettorale, non si è lasciato coinvolgere, sono rimasto sempre al di fuori della dialettica. Non trovererte mai una mia dichiarazione o posizione a favore di dell’una o dell’altre parte politica coinvolte. Ora, in questo ultimo rush finale, vedo che la vis polemica e le reazioni emotive divetano più intense e accese. Attenzione, lo dico a tutti e a tutte le forze politiche che sostengono questa esperienza di governo: fino a quando c’è dialettica è comprensibile, ma quando si trascende fino comprendere il presidente del Consiglio e mettermi in dubbio l’imparzialità non è una cosa grave ma diventa gravissima”. Così il premier Giuseppe Conte, a margine della visita a Borbona (Rieti) nelle zone terremotate, commentando le parole del sottosegretario Giorgetti. “C’è una grammatica costituzionale, noi dobbiamo fidarci, siamo il governo del cambiamento che rifugge le opacità della vecchia politica. Se si mette in discussione l’operato del presidente del Consiglio – ha aggiunto – si mette in discussione anche l’azione di governo e allora bisgna farlo con percorsi chiari e trasparenti. Le sedi ufficiali sono il Consiglio dei ministri e in prospettiva il Parlamento. Non possiamo accettare allusioni, ininuazioni affidate alla stampa o a una mezza intervista, bisogna affrontarlo in modo molto chiaro. La grammatica costituzionale chiede che chi lo faccia si assuma conseguentemente la responsabilità. Non si può dare la piena fiducia nell’operato del presidnete del Consiglio e pochi giorni dopo metterne in discussione l’operato e l’imparzialità”, ha chiosato.

CDM, NO INTESA DECRETI SICUREZZA E FAMIGLIA

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Il Consiglio dei Ministri che si è concluso dopo la mezzanotte non ha approvato i decreti Sicurezza bis e Famiglia. Come rende noto Palazzo Chigi nel comunicato diffuso nella notte, il Cdm ha avviato l’esame dei due provvedimenti, che saranno quindi approvati in una successiva riunione.

Per la Lega nessun rinvio del decreto Sicurezza bis. Il testo è pronto, fanno sapere fonti di governo del Carroccio, e il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha chiesto una sospensiva del Cdm per avere spiegazioni sui presunti rilievi del Colle ma ha espresso al tempo stesso piena disponibilità a concordare eventuali modifiche del testo, se necessario. “Non faccio marcia indietro – dice – e sono pronto ad arrivare al voto in Cdm”.

Poco dopo le stesse fonti hanno aggiunto: “Accolti suggerimenti e fatti ultimi miglioramenti a un decreto che combatte camorristi, scafisti e teppisti, dando più forza e tutela alle forze dell’ordine. Siamo certi che ci sarà approvazione in settimana, lavoriamo per il bene del Paese”.

 

UE, CICU “SERVE UNA LEADERSHIP POLITICA”

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“La prima riforma che l’Europa dovrebbe attuare è quella di avere una leadership politica. Siamo abituati ad avere un asse franco-tedesco con Macron e Merkel che vengono individuati come coloro che hanno la leadership europea e Juncker che viene visto come il burocrate funzionario. Se non cambiamo questa immagine è inutile parlare di Europa lontana o vicina”. Lo ha detto l’eurodeputato uscente di Forza Italia Salvatore Cicu, nel corso di un forum all’Italpress. Nel corso del suo mandato Cicu ha promosso il “Lab Europa”, un’idea che “si è declinata in un progetto di alfabetizzazione europea. C’è poca conoscenza e cultura sul tema. E non si capisce che in Europa si gioca la Champions League e in Sicilia o Sardegna il torneo del bar dello sport. In Europa c’è una sfida a livello dei campioni, noi invece abbiamo bisogno di lamentarci e preferiamo indicare le responsabilità degli altri. Abbiamo lavorato per raccontare un’Europa che è fatta di opportunità straordinarie e di valori come pace, libertà e democrazia. Serve un’identità che realizzi una àncora su cui cementare questa nostra dimensione nazionale ed europea”.

SALVINI “IL GOVERNO NON CADE”

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“Il governo non cade, si vota per l’Europa, quello che succede e’ che se ci danno forza cambiamo l’Ue”.Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite di “Mattino Cinque”. “In Italia non cambia nulla, anche se la Lega vincerà non chiederà mezza poltrona in più, ma  spero che i toni si abbassino” ha aggiunto Salvini.
“Io conto che da lunedì, finita la campagna elettorale – aggiunge – si torni tutti a lavorare serenamente. La battaglia più importante per la Lega è il lavoro”.

 

GIORGETTI “COSI’ NON SI PUO’ ANDARE AVANTI”

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“Non accuso nessuno, tanto meno il presidente del Consiglio. Penso solo che così non si può andare avanti, dopo la campagna elettorale si deve lavorare”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ospite dalla Stampa Estera. Il sottosegretario con la delega allo Sport ricordando i successi della pallavolo ha parlato di “importanza dell’affiatamento di una squadra, questo spirito va ritrovato nel governo, altrimenti resta difficile lavorare”.

A proposito delle europee dice: “Il 30% per la Lega è un obiettivo ambizioso, se ci dovesse riuscire offro champagne a tutti”.