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CONTE “DETERMINATI A SUPERARE 0.2% CRESCITA”

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“Nelle stime prudenziali del nostro Def c’è una crescita pari allo 0,2% ma siamo ferocemente determinati a superare questo livello. Siamo fiduciosi che i provvedimenti in cantiere e in preparazione consentiranno alla nostra economia di poter crescere e che l’Italia possa farcela”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo all’Assemblea annuale di Confindustria.

Secondo il premier “l’Italia deve essere protagonista di questa stagione riformatrice. Noi siamo europeisti e ben consapevoli di vivere in un sistema ben integrato ma il nostro europeismo non è acritico e superficiale, l’Europa ha bisogno i contributi lucidi, critici che sappiano rilanciare la grande capacita’ visionaria”.

SALVINI “ABOLIRE REATO ABUSO D’UFFICIO”

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“Voglio scommettere sulla buona fede degli italiani, degli imprenditori e dei sindaci. Abbiamo tanta burocrazia e troppa paura di firmare atti, aprire cantieri sistemare edifici. La risposta è assolutamente sì, faccio quello che è giusto per gli italiani”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Anch’io il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, alla domanda se sia favorevole all’abolizione del reato di abuso d’ufficio.

In merito alle Europee, il ministro ha ribadito: “Se la Lega sarà avanti al M5S In Italia non chiedo mezza poltrona in più, c’è un contratto e lo rispetto, ma le tematiche come la riduzione fiscale saranno la priorità. In Europa saremo più forti per cambiare la direttiva sulle banche, la Bolkestein e le norme sull’agricoltura”.

 

ROMANO “RIAGGREGARE FORZE MODERATE”

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“Il voto per le elezioni europee non ha un effetto diretto sullo scenario politico nazionale, ma se il corpo elettorale si esprime in una direzione anziché in un’altra le forze politiche ne devono tenere conto. Se dovesse essere ridimensionato il M5S e la Lega non dovesse conseguire il successo atteso, a un Governo in crisi si aggiungerebbe un colpo che lo porterebbe a prendere una decisione inevitabile”. Lo ha detto Saverio Romano, candidato di Forza Italia nella circoscrizione Isole alle Europee, nel corso di un forum all’ITALPRESS.

Romano critica i toni troppo accesi di questa campagna elettorale: “Alimentano disaffezione e astensionismo, i cittadini quando vanno al supermercato e non trovano il prodotto e in più vedono i commessi litigare, in quel supermercato non entrano più. Funziona così anche per la politica. Io ho fatto una campagna elettorale all’insegna della proposta politica. Sono convinto che gli italiani abbiano bisogno di un messaggio politico chiaro e posto con garbo. Serve una rivoluzione culturale, una forza etica della politica ma anche quella estetica”.

“Noi centristi abbiamo partecipato a questa competizione elettorale nello spirito di riaggregare le forze moderate, popolari e liberali. C’è chi invece lavora in una direzione contraria – ha proseguito -. Di questo mi dolgo, spero che rinsaviscano, dobbiamo cercare le cose che ci uniscono anziché quelle che ci dividono”.

E’ MORTO VITTORIO ZUCCONI

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E’ morto, all’età di 74 anni, Vittorio Zucconi. Lo annuncia il sito del quotidiano La Repubblica.
Nato a Bastiglia, comincia la professione giornalistica nei primi anni Sessanta come cronista di nera al quotidiano La Notte di Milano, sulle orme del padre Guglielmo. Assunto nel 1969 come redattore a La Stampa, diventa corrispondente, prima da Bruxelles e successivamente da Washington sempre per La Stampa, da Parigi per la Repubblica, da Mosca per il Corriere della Sera durante il periodo della Guerra Fredda e dal Giappone ancora per La Stampa dopo essere tornato a Roma nel 1977 per seguire gli anni del Terrorismo Rosso, e l’omicidio Moro.
Nel 1985 Zucconi si trasferisce definitivamente a Washington, dove ricopre l’incarico di editorialista dagli Stati Uniti per la Repubblica. Dall’esperienza nata dal suo lavoro come corrispondente e inviato speciale ha tratto il libro Parola di giornalista.
Zucconi è stato direttore dell’edizione web di Repubblica dalla creazione fino al 2015 ed è stato direttore dell’emittente Radio Capital fino al 2018.

MELONI “C’È MAGGIORANZA ALTERNATIVA LEGA-FDI”

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“Fratelli d’Italia raggiunge il secondo miglior dato per crescita dopo la Lega di Matteo Salvini. Siamo cresciuti del 50% rispetto alle Politiche. È un risultato non scontato, si diceva che la Lega avrebbe fagocitato Fdi e che saremmo scomparsi, ma gli italiani hanno raccontato una cosa completamente diversa. La coerenza ha pagato, e andiamo estremamente fieri del nostro risultato”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, incontrando i giornalisti per commentare i risultati delle Europee.

“La prima cosa che balza agli occhi, oltre al fatto che Fdi non si dà limiti, è che c’è un’alternativa possibile per il governo della nazione – ha aggiunto Meloni -: la Lega e Fratelli d’Italia rappresentano una maggioranza alternativa, ora spetterà a ciascuno degli attori in campo se dare seguito alle indicazioni degli italiani”.

 

ZINGARETTI “ADESSO SI VOLTA PAGINA”

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Il Pd tira un sospiro di sollievo e parte all’attacco del governo. La notte elettorale dal Partito Democratico finisce prima dell’una e mezza con le dichiarazioni del suo segretario, Nicola Zingaretti. Una notte iniziata presto, quando mezz’ora dopo la chiusura dei seggi, a sorpresa, il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ha fatto le prime dichiarazioni, commentando i dati degli exit poll, che indicavano il Pd secondo partito, sopra il 20%, dietro alla Lega e prima del M5S.

“Il Pd ottiene un risultato importante – ha detto Orlando -, un anno fa si parlava della fine del bipolarismo tra centrodestra e centrosinistra, l’estinzione di un partito, ma ora non sembra così. Un anno fa tra noi e M5S c’erano oltre 10 punti di scarto oggi stiamo discutendo chi è primo o secondo. Il Pd è in campo,  sappiamo che dobbiamo ancora cambiare molto, ma il Partito Democratico c’è”.

Felicità dei vertici immortalata in una foto, che ha fatto subito il giro dei social, con uno Zingaretti sorridente alla proiezione dei primi dati, accanto al presidente del Partito, Paolo Gentiloni, e parte della segreteria. Per il segretario dem la scelta di presentarsi alle Europee con una lista unitaria ha premiato il Pd: “Proprio grazie alla lista unitaria c’è la possibilità di voltare pagina e aprire una fase nuova nel paese. Siamo molto soddisfatti della scelta di presentare una lista unitaria, è stata una scelta vincente”. Ora il partito guarda al futuro del centrosinistra, tutti hanno sottolineato il ritorno del bipolarismo, registrando una sconfitta del M5S, e soprattutto al futuro del paese, con un altro governo. “Il governo esce ancora più fragile per divisioni interne – ha concluso Zingaretti. Il voto ci consegna una grande sfida: costruire un’alternativa a Matteo Salvini, vero leader di un governo immobile. Metteremo in campo il nostro piano per l’Italia”.

 

 

LA LEGA VINCE LE EUROPEE

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La Lega si impone alle Europee in Italia. E’ nettamente il primo partito con il 34,3%. Il Partito Democratico ottiene il 22,7% e supera il MoVimento 5 Stelle, che non va oltre al 17%. Forza Italia è all’8,8%, mentre Fratelli d’Italia sale al 6,5%. +Europa-Italia si ferma al 3% e non supera lo sbarramento.

I dati definitivi. Ecco i risultati sulla base degli scrutini in tutte le 61.576 sezioni (dati del Viminale):

Lega                                     9.153.634 voti – 34,33%

Partito Democratico                6.050.351 voti  – 22,69%

MoVimento 5 Stelle                 4.552.527 voti – 17,07%

Forza Italia                             2.344.465 voti –  8,79%

Fratelli D’Italia                        1.723.232 voti –  6,46%

+Europa-Italia in Comune-Pde    822.774 voti –  3,09%

Europa Verde                             609.678 voti –  2,29%

La Sinistra                                 465.092 voti –  1,74%

Partito Comunista                      234.232 voti –  0,88%

Partito Animalista                      159.344 voti –  0,60%

Svp                                         141.353 voti –  0,53%

Popolo della Famiglia – Ap         113.875 voti –  0,43%

Casapound – Destre Unite           88.724 voti –  0,33%

Popolari per l’Italia                     79.951 voti –  0,30%

Partito Pirata                             60.308 voti –  0,23%

Forza Nuova                              40.782 voti –  0,15%

Autonomie per L’Europa             17.629 voti –  0,07%

Ppa                                           5.017 voti –  0,02%

Questa invece la composizione provvisoria del Parlamento europeo basata su dati provvisori e definitivi delle elezioni tenutesi nei singoli Stati (Fonte https://election-results.eu): Ppe 23,83% – 179 seggi; S&D 19,97% – 150 seggi; Alde 14,25% – 107 seggi; Verdi 9,32% – 70 seggi; Ecr 7,72% – 58 seggi; Enf 7,72% – 58 seggi; Efdd 7,46% – 56 seggi; Gue/Ngl 5,06% – 38 seggi; Ni 0,93% – 7 seggi; Altri 3,73% – 28 seggi. 

 

 

 

 

SALVINI “ORA GOVERNO ACCELERI”

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“A urne chiuse si può ringraziare a cuore aperto senza essere accusati di voler strumentalizzare. Ringrazio chi c’è lassù e non aiuta Salvini e la Lega, ma l’Italia e l’Europa a ritrovare radici, sicurezza e futuro. La festa dura pochi minuti perché è il momento della responsabilità”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, nella sede del partito in via Bellerio a Milano, commentando i risultati delle Europee, e dopo aver baciato il crocifisso di un rosario, come aveva fatto nel corso di una manifestazione elettorale in piazza Duomo.

“Sarà un periodo economico complicato, siamo il primo partito di un grande Paese e vedremo di fare valere in Europa le ragioni di un grande Paese”, ha spiegato il vicepremier e ministro dell’Interno, che ha chiarito: Ogni voto che abbiamo preso non sarà usato per chiedere mezza poltrona in più in Italia, ma per salvare e cambiare l’Europa”. “Useremo al meglio questa fiducia, non per regolamenti di conti interni. Non chiedo mezza poltrona in più, chiedo solo  un’accelerazione del programma di governo”, ha sottolineato Salvini, che ha aggiunto: “Ho subito attacchi e insulti anche dagli alleati di governo, ma il mio avversario è la sinistra. Da domani si torna a lavorare serenamente nell’esecutivo. A livello nazionale non cambia nulla, abbiamo governato bene in questi mesi e dobbiamo continuare a farlo nei prossimi  quattro anni. La mia parola vale più dei sondaggi, il mio obiettivo è dare un buon governo agli italiani, la somma dei due partiti di governo supera ancora il 50 per cento”.