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2 GIUGNO, MATTARELLA ALL’ALTARE DELLA PATRIA

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria in occasione della festa del 2 giugno. Tra i presenti anche il premier Giuseppe Conte e i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Le celebrazioni sono continuate con la parata ai Fori imperiali. “Sono stati settantatrè anni di pace per il nostro Paese, garantiti dai valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilita’ a favore della collettività. Sono i valori che ci accomunano ai popoli d’Europa con i quali condividiamo la costruzione di un percorso basato sui medesimi principi di rispetto dei diritti umani, di vigenza dello stato di diritto, di solidarieta’ e coesione fra popoli, rivolte all’interno e all’esterno dell’Unione Europea”, scrive il Presidente della Repubblica in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli.

 

CENTINAIO “CONTE FACCIA MIRACOLO O ELEZIONI”

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“Auspico che il presidente Conte faccia un miracolo. Continuo a essere dell’idea che la campagna elettorale è finita e i toni si devono abbassare, perché se si vuole andare avanti si devono abbassare, e bisogna parlare di cose concrete. Il premier deve ricominciare a far parlare la politica, e soprattutto i due contraenti del contratto, di cose concrete e creare un’agenda di governo con argomenti realizzabili, concreti e che interessano agli italiani”.  Così, ospite a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, il ministro delle Politiche agricole e del turismo Gian Marco Centinaio.  “Da parte nostra c’è la buona volontà, ma se non ci dovessero essere le condizioni, se non si riesce a mettersi d’accordo, non vedo alternativa a elezioni. In Parlamento non ci sono numeri per governo con Berlusconi e Meloni, sennò l’avremmo già fatto”, aggiunge. 

Centinaio non è spaventato dalle elezioni a settembre: “Siamo pronti. Non ci spaventavano neanche a luglio un anno fa, quando non si riusciva a trovare un governo, poi abbiamo dovuto, e sottolineo dovuto, fare un governo perché c’era lo spread che saliva e tutti avevano chiesto a M5S e Lega di fare il governo, tranne il Pd. E noi il governo l’abbiamo fatto. Ma anche un anno fa eravamo pronti alle elezioni”.

L’ULTIMATUM DI CONTE A M5S E LEGA

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“Chiedo alle due forze politiche che sostengono il governo di operare una chiara scelta e dirmi se hanno intenzione di proseguire nello spirito del contratto stipulato o preferiscono riconsiderare questa posizione. Chiedo una risposta rapida. Senza una loro risposta rimetterò il mandato”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Per Conte “bisogna uscire dagli schemi da campagna elettorale, dai proclami lanciati a mezzo stampa. Siamo chiamati a disegnare il futuro del Paese che è diverso dal soddisfare la piazza telematica o collezionare like”.

“Non mi presterò in nessun modo a vivacchiare, a galleggiare, solo per mantenere questa carica”, ha sottolineato il premier, che ha chiarito di essere stato scelto per “la sua indipendenza”. Il presidente del Consiglio ha parlato anche di “campagna elettorale permanente” e ha aggiunto: “In particolare la consultazione europea si è rivelata molto aspra e intensa che ha finito per accreditare una immagine di stallo del governo, ma questa è una falsità”.

Di Maio “Questa è unica maggioranza possibile”
“Il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica di maggioranza e ha sempre sostenuto questo Governo. Lo abbiamo sempre fatto lealmente e crediamo che ci sia ancora tanto da fare e soprattutto un contratto da rispettare. Noi siamo leali, vogliamo metterci subito al lavoro e crediamo che i fatti siano la migliore risposta in questo momento”, commenta su Facebook il vicepremier e leader del M5S, Luigi Di Maio.

“Da domani stesso serve subito un vertice di governo in cui vogliamo discutere insieme – aggiunge -: la revisione dei vincoli europei per abbassare finalmente le tasse agli italiani anche con la Flat Tax; il salario minimo orario per i lavoratori italiani; il provvedimento sugli aiuti alle famiglie che fanno figli”.

 

“Ci sono due cose importanti dal punto di vista umano: chiedo finiscano gli attacchi ai ministri del MoVimento 5 Stelle, rispettando il lavoro di ognuno e, siccome nel contratto c’è ancora tantissimo da fare, non è certamente il momento per proporre temi divisivi mai condivisi fuori dal contratto – conclude Di Maio -. Questa è l’unica maggioranza possibile e che può servire meglio il Paese. Andiamo avanti con lealtà e coerenza. Dobbiamo cambiare ancora tante cose”.

Salvini: “Andiamo avanti, non abbiamo tempo da perdere”
Via Facebook anche il commento dell’altro vicepremier, Matteo Salvini, che scrive: “Noi non abbiamo mai smesso di lavorare, evitando di rispondere a polemiche e anche insulti, e gli Italiani ce lo hanno riconosciuto con 9 milioni di voti domenica. Proprio oggi ad esempio ho inaugurato col governatore Zaia il primo tratto della Pedemontana Veneta, opera fondamentale attesa da quasi trent’anni. L’Italia dei Sì è la strada giusta. Flat Tax e taglio delle tasse, riforma della giustizia, Decreto Sicurezza Bis, autonomia regionale, rilancio degli investimenti, revisione dei vincoli europei e superamento dell’austerità e della precarietà, apertura di tutti i cantieri fermi: noi siamo pronti, vogliamo andare avanti e non abbiamo tempo da perdere, la Lega c’è”.

 

 

SALVINI “BASTA CON CRESCITA ZERO VIRGOLA”

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“Questo è il miglior messaggio ai mercati internazionali, alle Borse, ai signori dello spread, agli investitori: questa è l’Italia, l’Italia del sì su cui investire, l’Italia del fare, del coraggio”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso dell’inaugurazione del primo tratto della superstrada Pedemontana Veneta, tra la A31 Valdastico e Breganze, in provincia di Vicenza. “Troppi dubbi, troppi forse, troppi vediamo, troppi valutiamo. Intanto – ha aggiunto – gli altri corrono, accelerano, noi cresciamo dello 0,1%. Oggi questa opera ci dice che l’Italia non merita una crescita dello zero virgola, se abbiamo coraggio noi torniamo a essere la prima potenza economica dell’Ue”.

SALVINI “NESSUNA INTENZIONE DI FARE CADERE GOVERNO”

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“Ho interpretato la conferenza di Conte come una cosa positiva, come uno stimolo ad andare avanti. Non ho nessuna intenzione di far cadere il governo, ma i ministri sono pagati per fare”.
Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite di Rtl 102.5.
“Credo nella possibilità di cambiamento del governo, basta che si riparte con il fare”, ha aggiunto.

“Come Lega il ‘facciamo’ lo abbiamo pronto: il decreto sicurezza bis e’ pronto e sullo sbloccacantieri le idee le abbiamo chiare. Io sono pronto sul taglio delle tasse, sull’abolizione della legge Fornero. Forse non si aspettavano un successo clamoroso della Lega, ma non chiedo rimpasti o poltrone in più, chiedo solo al governo di andare avanti, basta che ci siano dei sì”, ha spiegato.

“Noi come Lega siamo pronti, abbiamo idee e progetti. Conto che tutti partano determinati e compatti, se tra 15 giorni saremo qui a dirci le stesse cose, con gli stessi problemi, ritardi e rinvii, allora sarebbe un problema”, ha chiosato Salvini.

INTESA M5S-LEGA SULLO SBLOCCA CANTIERI

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E’ stato raggiunto tra MoVimento 5 Stelle e Lega l’accordo sugli emendamenti in Senato al decreto Sblocca Cantieri. Lo riferiscono fonti di Governo.

“Soddisfatti per l’accordo trovato sul decreto sbloccacantieri. Dopo esserci confrontati anche con i relatori, proporremo al Senato, tra le altre cose, quanto già concordato in sede di commissione, vale a dire un emendamento che prevede la sospensione di alcuni punti rilevanti del codice degli appalti per due anni, in attesa di una nuova definizione delle regole per liberare da inutile burocrazia le imprese – spiegano in una nota congiunta i capigruppo al Senato di Lega e M5S, Massimiliano Romeo e Stefano Patuanelli -. Al contempo, sarà garantito il rispetto delle norme e del lavoro già fatto nelle commissioni parlamentari sull’argomento. In particolare saranno anche garantite le soglie già in vigore per i subappalti e salvaguardati gli obblighi di sicurezza per le imprese. Abbiamo svolto un normale lavoro parlamentare che porteremo come maggioranza in commissione e poi in Aula al Senato”.

 

“BORSELLINO SIMBOLO ITALIA CHE NON SI ARRENDE”

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“A ventisei anni di distanza sono vivi il ricordo e la commozione per il vile attentato di via d’Amelio, in cui hanno perso la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli,  Emanuela Loi, Claudio Traina”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Borsellino era un giudice esemplare: probo, riservato, coraggioso e determinato – aggiunge il capo dello Stato -. Le sue inchieste hanno costituito delle pietre miliari nella lotta contro la mafia in Sicilia. Insieme al collega e amico Giovanni Falcone, Borsellino è diventato, a pieno titolo, il simbolo dell’Italia che combatte e non si arrende di fronte alla criminalità organizzata. Onorare la memoria del giudice  Borsellino e delle persone che lo scortavano significa anche non smettere di cercare la verità su quella strage”.

SALVINI: “HOTSPOT A CONFINE SUD LIBIA”

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“Ci sono Paesi europei, tra cui la Francia, che propongono la creazione di hotspot dell’accoglienza in Italia: questo sarebbe un problema per noi e per la Libia stessa perché i flussi della morte non verrebbero interrotti.  Noi invece abbiamo proposto dei centri di accoglienza posti ai confini a Sud della Libia per evitare che anche Tripoli diventi un imbuto, come l’Italia”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, su Facebook, riprendendo un passaggio del suo intervento all’incontro a Tripoli con il suo omologo libico Abdulsalam Ashour.

Salvini ha anche incontrato il premier Fayez al Serraj e il suo vice Ahmed Maitig. “L’Italia ha intenzione di giocare un ruolo centrale in Libia nel favorire la riconciliazione e la stabilità, costruendo sulla base della sua esperienza unica, la credibilità con tutte le parti, la presenza e il lavoro quotidiano attraverso l’ambasciata a Tripoli”, ha detto il vicepremier italiano ad al Serraj, secondo quanto riferisce su Twitter l’ambasciatore italiano nella capitale libica Giuseppe Perrone.

“Affronteremo la questione della sicurezza e dell’immigrazione, ma il rapporto tra Italia e Libia è privilegiato, unico, anche per altri settori. Il nostro obiettivo è rafforzare la cooperazione con la Libia sul fronte industriale, commerciale, turistico, energetico”, ha poi affermato nel corso della conferenza stampa con Maitig. Quest’ultimo dal canto suo ha chiarito: “Abbiamo diversi punti in comune con la strategia europea per la gestione dell’immigrazione, ma respingiamo categoricamente la presenza di campi per migranti in Libia, va contro la legge e il volere dei libici”.