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SALVINI “I PORTI RESTERANNO CHIUSI, DECIDO IO”

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“Sono contento che oggi la terza nave delle ong abbia preso un’altra strada. Ce ne saranno anche una quarta, una quinta, una sesta e cosi’ via. I nostri porti resteranno chiusi ai trafficanti di esseri umani”. Lo ha detto il leader leghista e ministro dell’Interno Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Pontida.

“Con i ministri Toninelli e Di Maio c’è perfetta sintonia, ognuno ha le sue idee, a me contano i fatti”, ha aggiunto Salvini. E sulle parole del presidente della Camera, Roberto Fico (“Io i porti non li chiuderei”), replica: “parlava a titolo personale, le opinioni personali sono benvenute poi c’è un governo e c’e’ un contratto di governo”. “Se pensano di farci litigare, Lega e M5S,  hanno sbagliato, certo poi se i porti si chiudono o si aprono lo decide il ministro dell’interno, funziona cosi'”, ha detto il vicepremier. 

“Per la prima volta oggi a Pontida c’è gente che ha fatto mille chilometri. Questi italiani si aspettano fatti, aspettano risposte e noi gliele daremo”, ha sottolineato Salvini.

EUROPEE, TAJANI “DA SALVINI PROPAGANDA NAZIONALE”

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Quella di Salvini sulle prossime europee “mi sembra molto propaganda nazionale. Forza Italia sta combattendo per i diritti dei cittadini da anni, nel parlamento europeo e nelle istituzioni comunitarie. L’ho fatto da vicepresidente della commissione europea e lo sto facendo da presidente del parlamento. Ecco perché puntiamo alla riconquista della presidenza del parlamento europeo per i prossimi due anni e mezzo”. Lo dice il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, intervistato dal Gr Rai. “Io credo – aggiunge – che bisogna fermare i flussi migratori in Libia. Ecco perché nei prossimi giorni sarò a Tripoli e poi mi recherò nel Niger proprio per cercare di dare un contributo a una soluzione europea del problema migrazione”.
Per Tajani “governare con il M5s è contro natura per la Lega, basta vedere quello che sta accadendo in queste settimane: tante parole e pochi fatti. E’ impossibile per Salvini stare con Di Maio, credo che sia giusto che torni a casa, con il centrodestra, con Forza Italia e Fratelli d’Italia”.

DI MAIO “RECORD PRECARIATO DA NON CELEBRARE”

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I dati Istat non rappresentano un record del numero degli occupati ma “del precariato”. Così, in conferenza stampa, il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha commentato gli ultimi dati sull’occupazione. “Se vogliamo celebrare il lavoro – aggiunge – deve essere stabile e dignitoso. Oggi nel decreto dignita’ smantelleremo quella parte di jobs act che ha creato precariato cominciando a eliminare una serie di istituti”.

UE, MATTARELLA “SOLIDARIETA’ PIU’ FORTE”

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Italia e Lettonia “hanno concordato sul fatto che l’immigrazione sia un fenomeno di grande portata, che nessun paese singolarmente può affrontare”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell’incontro con l’omologo Raimonds Vejonis al castello di Riga.
“Abbiamo di fronte in questo periodo storico – sottolinea il Capo dello Stato – tante sfide: immigrazione, sicurezza, ambiente, crescita economica, crisi finanziarie, tutti problemi che richiamano a una solidarieta’ piu’ intensa e molto piu’ forte. E per questo l’Unione Europea deve trovare ulteriore slancio nella sua integrazione e nella sua politica comune”.

CONTE “NON SIAMO CONTRO LE IMPRESE”

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“Questo governo non è in contrasto con il mondo imprenditoriale, anzi noi adotteremo anche misure per incentivare le attività imprenditoriali e favorire la crescita. Vogliamo una sana alleanza con il mondo del lavoro e imprenditoriale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa.

Fiducia per il decreto dignità? “Il decreto andrà in Parlamento e noi ne rispettiamo la centralità, noi non intendiamo comprimere le prerogative del Parlamento, ma auspichiamo coerenza da parte dei parlamentari”.

DI MAIO “REDDITO CITTADINANZA IN L. BILANCIO”

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“Spero di portare il reddito di cittadinanza nella legge di bilancio di quest’anno. Si deve fare subito. Ho avviato una cabina di regia con il presidente del Consiglio Conte e con gli altri ministri competenti”. Così Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico e del lavoro e delle politiche sociali, ha risposto alle domande di  Monica Giandotti, questa mattina ad Agorà Estate, in diretta su Rai3. Poi incalzato sulle coperture ha aggiunto: “Sono state individuate anni fa. Le abbiamo inserite nella proposta di legge. Quali sono? Intervengono sulla revisione della spesa, intervengono sui concessionari autostradali in Italia, la tassazione sul gioco d’azzardo”.

IMMIGRAZIONE, MATTARELLA “NO CHIUSURA CONFINI”

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“Abbiamo parlato del fenomeno delle migrazioni, registrando concordemente che ha un fenomeno così grande che non può essere gestito o affrontato da nessun paese da solo. E’ un fenomeno che non possiamo ignorare né accantonare, che va governato e può essere governato insieme con sforzo congiunto da parte dell’Unione Europea. Ho anche ringraziato la presidente Kaljulaid per l’impegno dell’Estonia su questo fronte con un contributo di grande consistenza di carattere finanziario al fondo per l’Africa, oltre alle iniziative che in precedenza la presidente ha ricordato in collaborazione con i paesi africani, interventi concreti e realmente importanti”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso delle dichiarazioni alla stampa dopo l’incontro con la presidente della Repubblica di Estonia, Kersti Kaljulaid.

Per il Capo dello Stato “parlare di chiusura di confini in un momento in cui tutto consentirebbe maggiore razionalità nell’analizzare e governare il fenomeno migratorio è da evitare”.

“Nell’ultimo anno, da metà del 2017 a metà del 2018, gli arrivi attraverso il Mediterraneo in Italia sono diminuiti dell’85%, la pressione si è abbassata e questo dovrebbe consentire a tutti, a tutti i governi come loro responsabilità, razionalità senza cedere all’emotività”, ha aggiunto. “Parlare di confini da chiudere non è razionale, ma risponde all’emotività subita o suscitata. La responsabilità politica richiede razionalità e governo comune del fenomeno; è possibile e c’è il dovere di farlo”, ha sottolineato ancora il capo dello Stato. “Quello che mi preme di più è quello che l’Europa può fare d’ora in poi per affrontare congiuntamente il fenomeno migratorio. L’esito del consiglio europeo dei giorni scorsi è incoraggiante, perché ha assunto la consapevolezza che il problema è complessivamente dell’Unione, non è dei singoli suoi componenti, e che il problema va risolto condividendo tutte le responsabilità. Non era quella la sede di decisioni operative, ma una serie di indicazioni  politiche di criteri che sono stati incoraggianti. Naturalmente occorrerà poi dar loro concretezza con delle decisioni operative e sono convinto che vi sia la possibilità per raggiungerle concordemente e positivamente”, ha concluso Mattarella.

TRIA “REDDITO CITTADINANZA E TAGLIO TASSE DI PARI PASSO”

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Il nuovo governo italiano procederà sia al taglio delle tasse che a un reddito minimo di cittadinanza nella sua prima legge di bilancio, per dimostrare cosi’ ai mercati che l’Esecutivo non intende venir meno all’agenda. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze, Giovanni Tria, in un’intervista a Bloomberg. Le due misure “devono procedere di pari passo, in quanto necessarie a cambiare il sistema e sostenere la crescita economica”, ha dichiarato Tria nel corso dell’intervista. 

“L’incremento della crescita economica deve venire dalla graduale attuazione del programma di governo”, ha aggiunto il ministro. “Tale percorso ci imporra’ di agire sia nella composizione delle entrate sia della spesa. La discontinuita’ rispetto ai precedenti governi, non riguardera’ il livello di disavanzo, ma piuttosto il mix delle politiche”. A proposito della minaccia di un downgrade del rating, Tria ha detto che i suoi numeri e le simulazioni disponibili a livello internazionale dimostrano che “non sarebbe giustificabile”. Poi, torna a ribadire che il governo italiano non ha alcuna intenzione di lasciare l’euro e ha affermato che ci sono molte “disfunzioni all’interno dell’unione monetaria” che devono essere affrontate. “Nessuno vuole lasciare l’euro, ma se non lo risolviamo, le cose rischiano di peggiorare”, ha detto.

Un probabile rallentamento della crescita economica in Italia e nel resto dell’Europa, può portare il governo a ridurre il ritmo della riduzione del deficit di bilancio “che consentirà maggiori finanziamenti in conto capitale, non per una spesa corrente”, ha osservato Tria. Il ministro si e’ anche detto convinto che il paese possa chiudere il 2018 rispettando gli obiettivi tracciati dal precedente governo senza il bisogno di una manovra aggiuntiva. “Puntiamo a non peggiorare la nostra situazione di bilancio strutturale, eventualmente a migliorarla, il che implica chiaramente una soglia per il deficit pubblico”, ha concluso.