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IMMIGRAZIONE, SALVINI “STOP A CHI NON HA DIRITTO”

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“Con una circolare a prefetti e presidenti delle Commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale, ho personalmente richiesto velocità e attenzione nel dare accoglienza a chi scappa veramente dalla guerra, ma anche nel bloccare tutti coloro che non ne hanno diritto”. Lo annuncia, su twitter, il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Tutti gli sbarcati in queste ore o sono già stati espulsi o saranno espulsi nelle prossime ore.  L’obiettivo del ministro Salvini è quello che non arrivi più una solo persona con il barcone. Chi ha diritto e scappa dalle guerre deve arrivare in aereo”, ha detto Salvini, al termine dell’incontro con il vicepresidente del consiglio presidenziale della Libia Ahmed Maitig.

 

PD, MARTINA ELETTO SEGRETARIO

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Maurizio Martina è stato eletto segretario del Partito democratico. La stragrande maggioranza dei delegati presenti all’assemblea nazionale ha votato per l’attuale reggente del partito.
Contrari solo 7 delegati. Tredici invece quelli hanno si sono astenuti.

“Quello che posso fare è rendermi disponibile a fare il segretario di un partito che costruisca la sua fase di riprogettazione. Sono pronto a scrivere una pagina nuova su un progetto e poi sulle persone. Si può fare di qui ai prossimi mesi, si può insieme nella pluralità se teniamo un principio fondamentale sapendo la sfida che ci aspetta. Questo partito deve scuotersi e mettersi alla ricerca di nuova linfa anche fuori di qui, tornare a fare un lavoro vero, aprirsi. Il partito demcoratico deve suonare come una grande orchestra”, ha detto Martina, nel suo intervento all’assemblea del partito.

“Propongo che il partito avvii un percorso congressuale straordinario da qui a prima delle europee che ci porti a elaborare idee, persone, strumenti nuovi. Dobbiamo riorganizzare tutto”, ha aggiunto Martina che propone per ottobre “un grande appuntamento che si rivolge al Paese. Chiedo di fare un lavoro rifondativo, in ballo ci sono le ragioni fondative del Pd”.

Quindi “è necessario rifondare il partito. Bisogna riorganizzare tutto di noi, una parte della competizione che abbiamo perrso, si è giocata sulle leadership, sulla conunicazione, sull’organizzazione. Pur essendo un partito nato dieci anni siamo apparsi vecchi. Ci siamo fermati nella capacità di innovare, nel modo in cui fare comunità politica”. Per Martina “credo che questa assemblea deve avere la consapevolezza del lavoro nuovo che ci tocca per la radicalità della sconfitta subita il 4 marzo. In discussione non c’è solo l’esistenza del nostro progetto politico, la sconfitta e la portata politica del 4 ha messo in discussione gran parte delle categorie del lavoro che abbiamo affrontato. Il problema è trovare una nuova alternativa alla nuova destra di questo Paese”.

SALVINI “STOP NAVI MISSIONI INTERNAZIONALI”

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“Dopo aver fermato le navi delle Ong, giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck la richiesta italiana di bloccare l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali presenti nel Mediterraneo. Purtroppo i governi italiani degli ultimi 5 anni avevano firmato accordi (in cambio di cosa?) perché tutte queste navi scaricassero gli immigrati in Italia: col nostro governo la musica è cambiata e cambierà”. Lo scrive su Facebook il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Ieri sera a Messina e’ intanto arrivata la nave militare irlandese Samuel Beckett, con a bordo 106 migranti, tra cui anche 11 minori.

 

 

DL DIGNITA’, BERLUSCONI “PUNISCE IMPRESE”

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“Di Maio rispolvera ricette vecchie che sono fallite in tutto il mondo: sembra incredibile ma il Ministro del Lavoro ripropone nel 2018 soluzioni vetero-comuniste già sconfitte nel ‘900 e alle quali non credono più nemmeno i sindacati seri”. Lo scrive il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in una letteera al Corriere della Sera a proposito del dl dignità.
“Un errore clamoroso – aggiunge – perché in questo modo non si riduce la flessibilità, si riducono i posti di lavoro, e si scoraggiano i contratti regolari a vantaggio del lavoro nero. Chi ha scritto il decreto certo non conosce l’economia reale come chi lavora e chi fa impresa. Un milione di contratti che stanno per essere rinnovati ora sono a rischio e per quasi la metà si tratta di giovani. Secondo le stime, in Italia i contratti regolari a tempo determinato sono 3 milioni, e 3 milioni quelli in nero. Il «decreto dignità» colpisce i primi e finirà con l’aumentare i secondi”.
Per Berlusconi “è certamente un male per le imprese, per i lavoratori, per l’occupazione, per i veri e propri drammi sociali che l’Italia deve affrontare: 15 milioni di italiani in condizioni di povertà, dei quali quasi 5 milioni in povertà assoluta, tre milioni di giovani che non studiano e non lavorano, tre milioni di anziani che rinunciano a cure mediche indispensabili perché non se le possono permettere”.

DL DIGNITA’, DI MAIO “NON SERVIRA’ FIDUCIA”

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“Col decreto ho inserito una norma che d’ora in poi appena diventerà Legge dello Stato, che vieterà la pubblicità del gioco d’azzardo. E’ questo che fa arrabbiare Berlusconi, perché ha televisioni e mondo del gioco del calcio che prendono soldi dai concessionari del gioco d’azzardo. Le pubblicità non si potranno più fare perché padri e madri di famiglia stanno precipitando nella spirale del gioco d’azzardo, tentati da pubblicità che a volte sono con personaggi famosi. La legge la si può migliorare anche con una stretta sulle concessioni e non solo sulla pubblicità”.
Luigi Di Maio, Vicepresidente del Consiglio, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Economico, ai microfoni di ‘6 su Radio 1’ risponde alle critiche mosse da Silvio Berlusconi sul Decreto Dignità e sull’ipotesi di porre la fiducia sullo stesso, Di Maio precisa: “Non credo ce ne sia bisogno. Credo che il parlamento debba avere la possibilità di discuterlo e di migliorarlo. Non arretreremo sulle norme che abbiamo fatto; quindi migliorarlo significa aggiungere a quello che già c’è ma se si vuole annacquare ad esempio le norme su precariato, la sburocratizzazione  e le norme sulla delocalizzazione, noi non arretreremo”.

LEGA, CALDEROLI “FONDI NON SPARITI”

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«Come si fa a dire che quei soldi sono spariti? È tutto certificato, pubblicato sul nostro sito. Non c’è un solo euro che non sia stato speso in politica. È una grande presa per il c… Noi siamo parte lesa». Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Roberto Calderoli.
«Se qualcuno ha sottratto ai fondi della Lega 500 mila euro, o 800 mila -aggiunge – come fai a contestarmi un finanziamento di 49 milioni, basato sul numero di voti presi? Non deve risponderne la Lega, ma gli interessati. E comunque ok, paghiamo i 500 mila… Ma perché 49 milioni?».
«Io sono peggio di San Tommaso – aggiunge – quindi ho voluto verificare tutti gli estratti conto della Sparkasse di Bolzano. Vi assicuro che non c’è un euro in entrata o in uscita che non sia certificato e giustificato. Le uscite sono tutte fatturate a soggetti per noi storici. Sondaggi, stampa, manifesti, affissioni…».

TONINELLI “A RISCHIO EQUIPAGGIO VOS THALASSA”

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“Orgoglioso della Guardia Costiera italiana che con nave Diciotti ha preso a bordo 60 migranti che stavano mettendo in pericolo di vita l’equipaggio dell’incrociatore italiano Vos Thalassa. Ora avanti con indagini per punire i facinorosi”. Così, su Twitter, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in merito alla vicenda del rimorchiatore italiano che ieri è intervenuto in acque libiche per salvare i migranti dopo aver intercettato un Sos. Sull’episodio si era aperto un contenzioso, dopo che il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva fatto sapere che la nave non avrebbe avuto il permesso per attraccare in porti italiani.
Il Viminale ha quindi reso noto che il rimorchiatore ha trasferito i migranti a una nave della guardia costiera italiana, la Diciotti, che pure era piu’ lontana dei libici che stavano entrando in azione, anche se fonti del Viminale ribadiscono che la posizione del ministro dell’Interno non cambia.

MATTARELLA VISITA FONDAZIONI ROMA E TERZO PILASTRO

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto visita alle sedi della Fondazione Roma e della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, site rispettivamente a Palazzo Sciarra e Palazzo Cipolla, in via del Corso a Roma. Rispondendo a un invito del professore Emmanuele F. M. Emanuele, presidente di entrambe le Fondazioni, il capo dello Stato ha visitato la mostra di acquerelli dal titolo “Sicilia, il Grand Tour”, che è stata inaugurata lo scorso maggio e ed è attualmente in corso al Museo di Palazzo Cipolla (fino al 22 luglio prossimo).

Mattarella ha percorso le sale del museo guidato dallo stesso Emanuele, ispiratore della mostra, il quale ha voluto illustrargli personalmente le circa 400 opere realizzate da Fabrice Moireau, il “pittore dei tetti di Parigi”, uno dei più grandi acquerellisti contemporanei. Le opere, infatti, offrono un’interpretazione poetica, singolare e di sapore quasi intimista dei luoghi e dei paesaggi più significativi della Sicilia, da quelli noti ai meno conosciuti, gli stessi raccontati al mondo intero da illustri viaggiatori stranieri a fine Ottocento e primi del Novecento in quel fenomeno europeo che assunse – giustappunto – la denominazione di “Grand Tour”. La visita si è conclusa con il dono al Capo dello Stato, da parte del professore Emanuele, del bel volume che raccoglie i disegni “siciliani” di Moireau, edito dalla Fondazione Tommaso Dragotto e arricchito dal racconto del magistrato scrittore Lorenzo Matassa, e con la firma da parte del presidente Mattarella su una pergamena al termine del percorso espositivo.

Nell’occasione, il presidente della Repubblica ha visitato anche, presso l’antistante Palazzo Sciarra, la Collezione Permanente d’Arte della Fondazione Roma, composta da un cospicuo e originale corpus di opere che vanno dal Quattrocento ad oggi. Basata su un modesto nucleo originario proveniente dalle raccolte del Monte di Pietà e della Cassa di Risparmio di Roma, è stata notevolmente incrementata nel corso degli anni con una campagna acquisti voluta e promossa da Emanuele stesso, il quale ha avuto anche l’idea di raccogliere e rendere fruibili le opere in uno spazio espositivo permanente, creato presso Palazzo Sciarra, e da novembre scorso dotato di un moderno e funzionale sistema didattico multimediale che consente di “toccare con mano” le opere e conoscerne in dettaglio storia, caratteristiche e curiosità. La Collezione è peraltro arricchita da una selezione di quattrocento pezzi del prezioso patrimonio numismatico della Fondazione Roma: degna di particolare nota è la serie di medaglie papali, che vanno da Martino V Colonna a Papa Francesco, seconda solo – per numero e qualità degli esemplari – al Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana.