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SALVINI: “GOVERNO HA UNA SOLA VOCE”

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“Grazie alla linea della fermezza sono sbarcati 21 mila immigrati in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Meno partenze vuol dire meno morti. Sono ottimista, il governo ragiona e agisce con una sola voce e una sola testa”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti all’uscita da Palazzo Chigi dopo un incontro con il premier Giuseppe Conte.

“Il Governo lavora in maniera compatta, parlano i numeri. Sento più Toninelli e Di Maio dei miei genitori. Leggo sui giornali cose divertenti ma parlano i numeri”, ha detto ancora Salvini, che ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è un’immigrazione controllata, limitata e qualificata. L’immigrazione alla Renzi, alla seicentomila sbarchi porta alle tendopoli come quelle di San Ferdinando”.

 

MIGRANTI, SALVINI: “MODELLO ITALIA PER L’UE”

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“Esprimo grande soddisfazione perchè le proposte italiane potranno diventare proposte europee: riduzione delle partenze, degli sbarchi, dei morti e quindi dei problemi ma anche dei costi economici e sociali di un’immigrazione che non siamo più in grado di sostenere. Se il modello italiano diventerà europeo, sarà per noi motivo di orgoglio”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in conferenza stampa con i colleghi ministri austriaco e tedesco, Kickl e Seehofer. “Chiederemo alle autorità libiche sostegno per fare sempre meglio il loro lavoro, alle missioni internazionali di evitare di usare l’Italia come unico punto di arrivo. Se si riduce il problema a monte – ha aggiunto – ci saranno meno problemi a valle, quindi penso che questo nucleo di amicizia e di intervento serio, concreto ed efficiente Austria, Germania e Italia potrà dare un impulso positivo a tutta l’Europa per riconoscere il diritto d’asilo a quella minoranza di persone che scappano davvero dalla guerra, ma per evitare l’arrivo e la morte di altre decine di migliaia di persone che non scappano da nessuna guerra. I fattori che ci uniscono e ci uniranno al tavolo sono la maggioranza rispetto a quelli che saranno oggetto di discussione di un lavoro che inizia già la settimana prossima. Contiamo che l’Ue ritorni a difendere i suoi confini e il diritto alla sicurezza di 500 milioni di cittadini europei”, ha concluso Salvini.

 

LA CAMERA TAGLIA I VITALIZI

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L’ufficio di presidenza della Camera ha approvato la delibera che taglia i vitalizi degli ex deputati. La notizia è stata festeggiata da numerosi parlamentari, membri del governo e attivisti del MoVimento 5 Stelle in piazza Montecitorio.

“Per la prima volta l’autodichia va contro i privilegi”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti in piazza Montecitorio durante la manifestazione del M5S.

Di Maio ha dedicato questo risultato “alle vittime della legge Fornero”, e ha detto di non essere preoccupato per eventuali ricorsi da parte di ex parlamentari. “Tutti hanno votato a favore, tranne due astenuti”, ha spiegato il vicepremier, che ha aggiunto: “Il Senato prenda esempio”. Prossimo obiettivo “le pensioni d’oro, sono sicuro che riusciremo a tagliarle”.

 

CASO DICIOTTI, DI MAIO: “RISPETTARE IL COLLE”

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“Se il presidente della Repubblica è intervenuto in questa vicenda bisogna rispettarlo e soprattutto fare in modo che quando ci sono delle questioni del genere le procedure siano più veloci. Perché noi avevamo la stessa preoccupazione (di Salvini ndr): cioè fare in modo che chi aveva in qualche modo aggredito l’equipaggio del rimorchiatore, e per questo aveva causato l’intervento della nostra nave militare, dovesse essere perseguito”. Questa la risposta di Luigi Di Maio, vice premier e ministro dello Sviluppo Economico, ad Agorà Estate, condotto su Rai Tre da Monica Giandotti, alla domanda se abbia condiviso lo stupore del ministro dell’Interno Matteo Salvini relativamente all’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella questione della nave Diciotti, sbarcata a Trapani.

“Non mi scontro con nessuno. Se il presidente Mattarella vuole capire cosa ho fatto e cosa farò sono a disposizione, ma nessuno mi farà cambiare idea sul fatto che la lotta ai trafficanti di uomini per me è una priorità del Paese”, ha detto Salvini ai microfoni di Rtl 102.5.

“Io non ho niente da chiarire, se servono informazioni sono a disposizione. Mi farebbe arrabbiare però se tutti gli sbarcati finissero a piede libero. Se ci sono state violenze qualcuno deve pagare, deve valere la certezza della pena, mi auguro che la procura faccia bene e in fretta. L’unica cosa che non permetterò è che finisca a tarallucci e vino”, ha sottolineato Salvini rispondendo alla domanda se ci sarà un incontro con il capo dello Stato per eventuali chiarimenti sul caso.

“Continuerò a fare quello che sto facendo finché gli scafisti non cambieranno mestiere”, ha aggiunto il ministro.

GOVERNO, BERLUSCONI “AZIONE CONFUSA”

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“Credo che l’eccezionalità della situazione politica nazionale non debba compromettere la coesione dei programmi e dei contenuti della nostra coalizione. Sta piuttosto a chi ha voluto dare vita al governo Conte riuscire a far valere quelle stesse idee e quegli stessi contenuti nell’azione di governo nazionale. Un’azione che appare ancora confusa e contraddittoria, caratterizzata da provvedimenti disastrosi per le aziende e i lavoratori come il cosiddetto Decreto Dignità”. Così il leader di Fi, Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente agli Stati generali del partito a Pescara.

“Il Movimento Cinque Stelle conferma non soltanto di essere del tutto inadatto a governare, ma anche prigioniero di vecchie ideologie di sinistra ormai abbandonate anche dalla parte più matura del sindacato. Di tutto l’Italia avrebbe bisogno meno che di politiche vetero-comuniste, giustizialiste, illiberali, che già stanno determinando effetti preoccupanti. Forza Italia combatterà una dura battaglia in Parlamento sui temi economici e del lavoro: speriamo, con l’aiuto di tutto il centrodestra, di riuscire a correggere la rotta dell’Esecutivo”, ha aggiunto. 

DL DIGNITÀ, DI MAIO “FALSO 80MILA POSTI IN MENO”

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“Leggo sui giornali che il decreto dignità farebbe perdere 80mila posti di lavoro: mi faccio una risata, perche’ 80mila non sta da nessuna parte. Invece c’è un altro numero, 8mila, perchè nella relazione c’è scritto che questo decreto farà perdere 8mila posti di lavoro in un anno. Ci tengo a dirvi che quel numero e’ apparso nella relazione tecnica al decreto la notte prima che venisse inviato al presidente della Repubblica. Non è una cosa che ci hanno messo i miei ministeri, non è una cosa che hanno chiesto, e soprattutto non è una cosa chiesta dai ministri perche’ qualcuno potrebbe cominciare a dire che sto andando contro altri ministri”. Così, in un video postato su Facebook, il ministro e leade del M5S, Luigi Di Maio respingendo le critiche sul dl dignità. “Il tema è: c’è un tot di contratti a tempo determinato e la relazione dice che in Italia su quel tot per effetto del decreto se ne perderanno 8mila. Perchè, invece, nella relazione non c’è scritto quanti contratti a tempo indeterminato nasceranno, visto che aumenteremo gli incentivi sull’indeterminato? Questo decreto dignità – ha aggiunto – ha contro lobby di tutti i tipi. Il mio sospetto è che questo numero sia stato un modo per iniziare a indebolire il decreto e per dare modo di fare un pò di caciara. Questo non mi spaventa, ma si deve sapere che non abbiamo fatto il decreto per aumentare la disoccupazione. Il tempo ci darà ragione”, ha concluso Di Maio.

 

IMMIGRAZIONE, CONTE “ITALIA ASCOLTATA”

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“Francia e Malta prenderanno rispettivamente 50 dei 450 migranti trasbordati sulle due navi militari. A breve arriveranno anche le adesioni di altri Paesi europei”. Cosi’, sul suo profilo Facebook, in merito alle due navi militari cariche di migranti ferme al largo delle coste siciliane, il premier Giuseppe Conte, che aggiunge: “È un risultato importante ottenuto dopo una giornata di scambi telefonici e scritti che ho avuto con tutti i 27 leader europei. Ho ricordato loro la logica e lo spirito di condivisione che sono contenuti nelle conclusioni del consiglio europeo di fine giugno e che prevedono il pieno coinvolgimento di tutti i paesi dell’Ue. È proprio rifacendomi a questi principi, che ho chiesto loro di farsi carico di una parte di questi migranti”.

“Le stesse cose – sottolinea – le ho ribadite anche nella lettera che, come annunciato, ho inviato proprio oggi al Presidente della Commissione europea Juncker e al Presidente del Consiglio europeo Tusk, sollecitando una attuazione immediata delle conclusioni del Consiglio europeo”. “Finalmente l’Italia inizia ad essere ascoltata davvero”, conclude il presidente del Consiglio.

SALVINI: “ITALIA NON È PIÙ PAESE COLABRODO”

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“Sono al Viminale da un mese e mezzo e sono sbarcate 3.716 persone. Nello stesso periodo dell’anno scorso erano state 31.421”. Lo scrive il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una lettera al Corriere della Sera in risposta a un editoriale di Antonio Polito.

“Polito sostiene che il sottoscritto abbia subìto ‘il primo smacco della campagna d’estate’ nell’affaire della nave Diciotti. Non sono d’accordo: in un primo momento due immigrati sono stati indagati e tutti gli altri interrogati. D’altronde, le violenze a bordo non sono tollerabili – spiega Salvini -. Per questo avevo chiesto l’immediato accertamento delle responsabilità. E ieri sono scattati dei fermi. Avrei preferito delle misure più severe fin da subito? Certo. Ma non dipendevano, come è noto, dal ministro dell’Interno. Di sicuro non siamo più un Paese colabrodo. Lo stesso Polito mi riconosce ‘l’indiscutibile merito’ di aver scosso l’ipocrisia europea. L’ultimo risultato sono i cento immigrati che volevano arrivare in Sicilia e che Francia e Malta hanno accettato di accogliere. Non era mai successo. Eppure non mi basta: voglio invertire la rotta rispetto ai disastrosi anni del Pd”.

“Intensificheremo il monitoraggio sui centri di accoglienza: chiuderemo quelli con i gestori coinvolti in inchieste giudiziarie. E proprio per tenere alla larga i furbetti, ridurremo le spese per l’accoglienza – prosegue il ministro dell’Interno -. Lo faremo in collaborazione con l’Autorità nazionale anticorruzione. Nessun intento disumano: semplicemente, vogliamo uniformarci ad altri Paesi europei e togliere ossigeno a chi utilizza l’immigrazione come business. Da 35 euro al giorno per immigrato scenderemo a circa 25 – senza ridurre i servizi – con un risparmio di 500 milioni l’anno e che investiremo in sicurezza”.

“Polito sostiene che non si parla di espulsioni. Forse non se ne parla abbastanza, ma ci sto lavorando dal primo giorno – aggiunge Salvini -. L’obiettivo a medio termine è aumentare i rimpatri volontari assistiti, tanto che il 16 luglio sarà sottoscritto con la Commissione europea il primo progetto da 6 milioni. A breve ne seguiranno altri tre. Proprio per moltiplicare le espulsioni e bloccare le partenze (e quindi evitare i morti in mare) abbiamo un piano di aiuti. In particolare per la Libia”.

“Per Polito, qualcuno si chiede ‘se c’è un pilota ai comandi’. Dato che c’è una rotta chiara, mi pare proprio di sì. I cittadini, poi, giudicheranno la qualità delle scelte”, conclude il vicepremier.