Home Politica Pagina 770

Politica

CONTE: “PRESENTEREMO RIFORMA DUBLINO”

0

“Con il presidente abbiamo condiviso l’idea di lavorare insieme alle principali sfide dell’Unione Europea, la migrazione, in particolare, e la governance economica, saranno al centro del consiglio europeo di fine giugno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine dell’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron all’Eliseo. “La posta in gioco è un’Europa più forte e più equa”, ha aggiunto Conte.

“L’Italia è contraria all’attuale proposta di riforma del regolamento di Dublino, stiamo lavorando a una propria proposta che sottoporremo agli amici francesi e agli altri partner europei”, ha sottolineato Conte.

“Proponiamo un radicale cambio di paradigma: bisogna rafforzare a livello il rapporto con i paesi di origine e di transito dei migranti, dobbiamo prevenire i viaggi della morte – ha evidenziato il premier -. Dobbiamo creare centri di protezione europea nei paesi di origine. Anche per velocizzare le procedure, poi dobbiamo consolidare il concetto di frontiera europea: chi mette piede in Italia mette piede in Europa”.

“La Francia e l’Italia devono affrontare insieme la questione migranti e dare delle risposte insieme”, ha detto Macron. “C’è una volontà comune di agire, avere un approccio cooperativo e avere risposte europee, ma quella attuale non è idonea – ha aggiunto – in questi ultimi anni non c’è stata solidarietà dell’Europa nei confronti dell’Italia. Abbiamo così deciso di rafforzare il lavoro di partnership con gli altri stati, dobbiamo dare una vera e propria risposta umanitaria che inizia prima che uomini e donne prendano il mare”.

 

SALVINI “NO IN ITALIA ALTRE NAVI ONG”

0

“Mentre la nave della Ong Aquarius naviga verso la Spagna (arrivo previsto domani mattina), altre due navi di Ong con bandiera dell’Olanda (Lifeline e Seefuchs) sono arrivate al largo delle coste della Libia, in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti. Sappiano questi signori che l’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina, quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi. Da ministro e da papà, possono attaccarmi e minacciarmi quanto vogliono, ma io non mollo e lo faccio per il bene di tutti”. Così, in un post su Facebook, il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

 

FONDI UE, SALA “LOMBARDIA PRIMA IN ITALIA PER UTILIZZO”

“Siamo i migliori in Italia nell’utilizzo dei fondi europei, questo significa che abbiamo investito sui nostri cittadini, sulle nostre imprese, sulle nostre attivita’, su Ricerca e Innovazione, significa che stiamo facendo un buon lavoro. Non ci fermiamo, e’ un grande risultato per il bene della Lombardia e soprattutto dei lombardi”. Lo ha detto il vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Universita’, Export e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, commentando gli ultimi dati Ue relativi al Por (Programma Operativo Regionale) Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020. Nel caso di programmi multifondo (che coinvolgono, benche’ in minima parte, anche il Fondo Sociale Europeo), la Lombardia si conferma la prima regione italiana nell’utilizzo di Fondi Europei. Entro la fine del 2018 infatti dovra’ ‘assorbire’ 24,5 milioni che rappresentano il 21,9% delle risorse. In altre parole, la Lombardia e’ una delle due regioni, insieme all’Emilia (che e’ in seconda posizione per utilizzo fondi Ue in quanto deve trovare destinazione a 16,4 milioni pari al 26,7% del target 2018) che deve certificare alla Commissione Ue meno del 30% dell’obiettivo fissato per il 2018.

A livello nazionale, il dato complessivo indica che entro l’anno l’Italia deve assorbire quasi 2,8 miliardi, il 47,4% dei 5,9 concordati per i 30 programmi nazionali e regionali che usano soldi Fesr. 

 

MIGRANTI, SALVINI: “FRANCIA FACCIA LA SUA PARTE”

0

“La Francia dice che siamo cinici? Dal primo gennaio al 31 maggio i respingimenti alla frontiera Italia-Francia hanno visto rispedire a casa nostra 10.249 esseri umani, compresi donne, bambini e disabili”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, riferendo in Senato sul caso Aquarius. “La Francia in tre anni invece di 9 mila immigrati, come doveva accogliere da accordi, ne ha accolti 640. Chiedo al presidente Macron di passare dalle parole ai fatti e accogliere domani mattina 9 mila immigrati che si erano impegnati ad accogliere”, ha aggiunto. “Il primo intervento che ho chiesto da padre di famiglia è stato di comunicare con la nave per mettere subito in sicurezza le donne e bambini, non abbiamo avuto risposta, quindi non era emergenza. In questo momento la nave Aquarius sta navigando serenamente verso le acque della Spagna”, ha sottolineato Salvini.

“Sono stufo di questi morti di stato, non si dica che non voglio salvare i bambini, non voglio che questi bambini vengano messi su un gommone”, ha detto ancora il titolare del Viminale.

“Se qualcuno preferisce il business si accomodi in una cooperativa”, ha aggiunto Salvini. “Cercheremo di portare i costi di questa immigrazione, per noi difficilmente sostenibili, ai livelli degli altri paesi europei. Si devono poi accelerare i tempi di distinzione tra i richiedenti asilo, i rifugiati e quelli che rifugiati non sono. Dietro c’è un business degli avvocati di ufficio, anche su questo occorre fare qualcosa”.

 

 

DI MAIO: “SENZA SCUSE FRANCIA NON INDIETREGGIAMO”

0

“Non si può sopportare che chi ci fa la morale ci ha abbandonato, e respinge alla frontiera i migranti, non credo che la Francia possa darci lezioni”. Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ospite di Rtl 102.5. “Sulla vicenda francese, finchè non arriveranno le scuse, noi non intendiamo indietreggiare, e questo vale anche per i prossimi tavoli, poi se arrivano si può iniziare un nuovo percorso – ha aggiunto Di Maio -, deve finire l’era in cui si pensa che l’Italia si può sempre abbindolare”.

Nella tarda serata di mercoledì 13 giugno il presidente francese Emmanuel Macron ha telefonato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. È stato un colloquio “cordiale”, ha spiegato il ministro francese agli Affari europei, Nathalie Loiseau, alla radio Europa 1.

“La notte ha portato consiglio, lo reputo un primo segnale di disgelo”, ha commentato la notizia Di Maio.

NO A SMARTPHONE E TABLET PRIMA DEI 2 ANNI

0

No a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima di andare a dormire. Limitare l’uso a massimo 1 ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e al massimo 2 ore al giorno per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni: sono le principali raccomandazioni della Società Italiana di Pediatria che per la prima volta si esprime con un documento ufficiale sull’uso dei media device nei bambini da 0 a 8 anni di età. Il Position Statement dei pediatri italiani, pubblicato sulla rivista Italian Journal of Pediatrics viene presentato a Roma in occasione del 74° Congresso Italiano di Pediatria ed è il frutto di un’approfondita analisi della letteratura scientifica che ha indagato sia gli effetti positivi sia quelli negativi sulla salute fisica e mentale dei bambini al fine di stabilire l’età più appropriata per l’esposizione ai media device e le corrette modalità.

Il documento dei pediatri sconsiglia inoltre programmi con contenuti violenti e soprattutto l’uso di telefonini e tablet per calmare o distrarre i bambini. No al cellulare “pacificatore”. Sì, invece, all’utilizzazione di applicazioni di qualità da usare insieme ai genitori. I bambini cominciano sempre prima a cimentarsi con i dispositivi digitali. Il dato più eclatante arriva dagli Stati Uniti: il 92% dei bambini inizia a usarli già nel primo anno di vita e all’età di due anni li utilizza giornalmente. In Italia 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori. E mamma e papà sono troppo spesso permissivi: il 30% dei genitori usa lo smartphone per distrarli o calmarli già durante il primo anno di vita, il 70% al secondo anno. Ma i genitori sono davvero consapevoli dei rischi per la salute psicofisica di un utilizzo precoce dei dispositivi digitali? In realtà se ne parla ancora troppo poco.

Solo il 29% dei genitori chiede consiglio ai pediatri. “Nessuna criminalizzazione delle tecnologie digitali, anzi alcune applicazioni hanno mostrato di avere un impatto positivo sull’apprendimento in età prescolare, purché usate insieme ai genitori. Ma come pediatri che hanno a cuore la salute psicofisica dei bambini non possiamo trascurare i rischi documentati di un’esposizione precoce e prolungata a smartphone e tablet”, spiega il presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani. Numerose infatti sono le evidenze scientifiche sulle interazioni con lo sviluppo neuro-cognitivo, il sonno, la vista, l’udito, le funzioni metaboliche, le relazioni genitori-figli e lo sviluppo emotivo in età evolutiva. Secondo Elena Bozzola, Segretaria Nazionale SIP, è importante “porre ai bambini dei limiti e trovare dei modi alternativi per intrattenerli e calmarli, così come si rivela preziosa la partecipazione educativa dei genitori all’esperienza digitale dei figli. Ma – aggiunge – soprattutto i genitori dovrebbero dare il buon esempio, limitando l’utilizzo dei media device perché i bambini sono grandi imitatori”.

 

DISGELO ITALIA-FRANCIA, CONTE ANDRÀ DA MACRON

0

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto ieri sera un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica francese Emanuel Macron durante il quale hanno potuto discutere la situazione della nave Aquarius e avere uno scambio di vedute. “Il presidente Macron ha sottolineato di non aver pronunciato alcuna espressione volta ad offendere l’Italia e il popolo italiano – si legge in una nota di Palazzo Chigi -. Il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio hanno confermato l’impegno della Francia e dell’Italia a prestare i soccorsi nel quadro delle regole di protezione umanitaria delle persone in pericolo”.

“Il Presidente della Repubblica ha ricordato di aver sempre difeso la necessità di una solidarietà europea accresciuta nei confronti dell’Italia – prosegue la nota -. L’Italia e la Francia devono approfondire la loro cooperazione bilaterale ed europea per una politica migratoria efficace con i paesi di origine e di transito attraverso una migliore gestione europea delle frontiere e un meccanismo di solidarietà nella presa in carico dei rifugiati. Macron e Conte hanno convenuto che, in vista del Consiglio Europeo di fine giugno, sono necessarie delle nuove iniziative da discutere insieme. Per evocare questi temi e i numerosi dossier di comune interesse, il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro Conte si incontreranno a Parigi venerdì per pranzo di lavoro seguito da una conferenza stampa”.

“Bisogna lavorare alla riforma del regolamento di Dublino”, ha detto Conte ai giornalisti, arrivando alla presentazione della relazione annuale dell’Anac. “Ieri sera ho ricevuto una telefonata dal presidente francese, Macron, che tenuto a precisare che le dichiarazioni contro l’Italia non sono a lui attribuibili – ha proseguito il presidente del Consiglio -. È stata una conversazione con toni molto cordiali, dopo un chiarimento iniziale abbiamo concordato sulla necessità di cooperare in modo stretto, non solo tra Italia e Francia, ma con tutta l’Europa, perché la questione immigrazione non può essere demandata solo all’Italia”.

“Abbiamo concordato anche che la mia a visita di domani rimane confermata, lui ci teneva molto a mantenere l’invito e sarà da me raccolto”, ha proseguito Conte.

SCONTRO ITALIA-FRANCIA SUI MIGRANTI

0

“Il mio primo pensiero è alle 629 persone che sono a bordo della nave. Considero la linea del governo italiano su questa vicenda vomitevole. È inammissibile giocare alla politica con delle vite umane, lo reputo immondo”. Lo ha detto in un’intervista televisiva Gabriel Attal, portavoce de La Republique En Marche, il partito del presidente francese Emmanuel Macron.

“Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo”, replica in una nota Palazzo Chigi.

“L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte. Il governo italiano non ha mai abbandonato o lasciato sole le quasi 700 persone a bordo dell’Aquarius. La nave è stata sin da subito affiancata da 2 motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario. L’Italia ha anche offerto la possibilità di far scendere dalla nave le donne in stato di gravidanza, i bambini e chiunque avesse bisogno di cure, ma da Aquarius è arrivato un rifiuto a conferma del fatto che a bordo non era in corso alcuna emergenza – prosegue la nota della Presidenza del Consiglio -. Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone a bordo dell’Aquarius, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna”.

“Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza. Si ricorda che due navi italiane si sono occupate del trasbordo dei migranti dall’Aquarius e le stesse li accompagneranno in tutta sicurezza a Valencia. L’Italia ancora una volta si è assunta le sue responsabilità e ha garantito la sicurezza di uomini, donne e bambini mettendo in campo azioni concrete. Agli altri nostri alleati lasciamo le parole”, conclude Palazzo Chigi.