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STORICA STRETTA DI MANO TRUMP-KIM

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Storica stretta di mano a Singapore tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il leader della Nord Corea Kim Jong Un. Al termine di un vertice durato circa 40 minuti, i due capi di Stato hanno firmato un documento sulla denuclearizzazione.

“E’ stato un incontro storico, abbiamo deciso di lasciarci il passato alle spalle, il mondo vedrà un importante cambiamento”, ha detto Kim Jong Un, che ha espresso “gratitudine al presidente Trump per aver fatto accadere questo incontro”.

“La nostra relazione con la Corea del Nord sarà qualcosa di molto diverso rispetto al passato, abbiamo sviluppato un legame speciale”, ha sottolineato Trump, che ha definito “importante e complessivo” il documento firmato. “Inviterò Kim alla Casa Bianca – ha detto Trump al termine del summit -. Il processo di denuclearizzazione della Corea del Nord inizierà molto velocemente”.

“Sono un emissario del popolo americano e consegno un messaggio di pace”, ha poi detto Trump nel corso della conferenza stampa dopo il vertice con il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un.

Trump ha parlato di “incontro storico, un primo passo verso un futuro più brillante e roseo per tutti. Il cambiamento è possibile e questo incontro lo dimostra. Con Kim possiamo conoscerci bene nei prossimi mesi, nelle circostanze giuste, siamo pronti a scrivere un nuovo capitolo nelle relazioni tra i nostri Paesi – ha aggiunto -. Kim ha un’opportunità unica, quella di essere il leader ricordato per aver assicurato un futuro di prosperità al suo popolo. Abbiamo firmato un accordo per la denuclearizzazione della penisola coreana”.

“Kim ha detto che è pronto a smantellare un sito per i test missilistici”, ha annunciato il presidente Usa, che ha sottolineato: “Tutti possono fare la guerra, ma solo i più coraggiosi possono fare la pace”.

 

SPAGNA ACCOGLIE LA NAVE AQUARIUS

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Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che darà il via libera allo sbarco della nave Aquarius, che ha a bordo oltre 600 migranti, al porto di Valencia.

“E’ nostro obbligo aiutare a evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone, rispettando così il diritto internazionale”, ha spiegato Sanchez in un comunicato.

Italia e Malta erano in una profonda spaccatura diplomatica poiché entrambi i Paesi avevano rifiutato lo sbarco dei migranti. L’Unione Europea e l’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite avevano fatto appello ad entrambi i governi per porre fine allo stallo diplomatico.

AMMINISTRATIVE, CENTRODESTRA SI RAFFORZA

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Alle ore 23 di ieri si sono chiusi i seggi per le votazioni delle amministrative che interessavano 623 comuni. La percentuale degli elettori che si sono recati alle urne per le elezioni comunali è stata del 61,19%. Il voto interessava comunque 761 comuni totali. Infatti i dati che riguardano la Sicilia, vedono l’affluenza che è stata del 58,66%.
Il centrodestra si rafforza, il centrosinistra tiene ma è costretto ai ballottaggi in diversi comuni, mentre il M5S sembra in affanno. Il Pd riconquista Brescia dove l’uscente Emilio Delbono è stato riconfermato con il 53,86% delle preferenze avendo la meglio sul candidato del centrodestra Paola Vilardi che si ferma al 38,10% e Guido Ghidini del M5S al 5,45%.

Il centrosinistra è avanti ad Ancona, unico capoluogo di regione dove si è votato per eleggere il sindaco e il Consiglio comunale. La sindaca Pd uscente Valeria Mancinelli è in vantaggio, con il 47,86%  e se la vedrà al ballottaggio con il candidato civico sostenuto dal centrodestra Stefano Tombolini che conquista il 28,37%. A Terni il centrosinistra dice però addio a una delle sue roccaforte. Il candidato sindaco del centrodestra Leonardo Latini, è in netto vantaggio con oltre il doppio dei consensi (49,23%) sullo sfidante Paolo Angeletti (14,97%), ex dirigente del Pci sostenuto dai dem e da una civica. Possibile ballottaggio con il candidato del M5s, Thomas De Luca che è al 25,09%. Nelle città toscane il centrosinistra è in vantaggio sugli avversari, ma tutto è rimandato al secondo turno: a Siena il ballottaggio vedrà scontrarsi il sindaco uscente Bruno Valentini (Pd) e Luigi De Mossi del centrodestra. 

Per la poltrona di Massa, Alessandro Volpi sfiderà Sergio Menchini di M5s, mentre a Pisa è testa a testa tra Andrea Serfogli (Pd) e Michele Conti (centrodestra). L’ex ministro Claudio Scajola, che si è presentato con una coalizione di liste civiche di centrodestra, è primo nelle preferenze degli elettori di Imperia: al ballottaggio sfiderà Luca Lanteri, sostenuto da Lega e FdI. Centrodestra in  vantaggio a Teramo con Giandonato Morra (36%) che ha un vantaggio  di 15 punti su Gianguido D’Alberto, candidato del Pd. Marco Scaramellini, candidato di centrodestra alla poltrona di primo cittadino a Sondrio, ha preso più del 40% e al ballottaggio sfiderà Nicola Giugni del centrosinistra. A Brindisi il candidato di centrodestra Roberto Cavalera, con più del 33% delle preferenze, si batterà con Riccardo Rossi candidato del Pd.

La “rossa” Imola per la prima volta andrà al ballottaggio e lo farà con una sfida fra donne. Carmen Cappello, sostenuta dal Pd e dagli alleati, si è fermata al 42% e dovrà contendersi la poltrona di sindaco con Manuela Sangiorgi del M5S, che ha preso il 29,2%. In Sicilia erano chiamati alle urne cinque capoluoghi di provincia: Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani. Lo spoglio procede a rilento, ma i dati sono già indicativi.  A Catania il centrodestra di Salvatore Pogliese si aggiudica già al primo turno la poltrona battendo il sindaco uscente Enzo Bianco con il 51,93% delle preferenze contro il 26,62%, dato non definitivo (294 sezioni su 336). 
A Messina è in vantaggio il candidato del centrodestra Placido Bramanti, davanti a Cateno De Luca e Saitta del centrosinisyra. Poco dietro il sindaco uscente Accorinti e il candidato del M5S Sciacca. A Ragusa è in vantaggio il candidato M5S Tringali, che precede di poco Cassì sostenuto da FdI, mentre più staccati Calabrese del centrosinistra e Tumino sostenuto da Fi. A Siracusa è avanti il candidato del centrodestra Reale, mentre a Trapani vince il centrosinistra con Giacomo Tranchida che conquista il 70,77% delle preferenze. Da segnalare Pantelleria, dove dopo lo scrutinio di 5 sezioni su 7 appare certa l’elezione del candidato sindaco del M5s Vincenzo Campo col 33,88%. Il candidato di Forza Italia, Santoro Genova, si è fermato al 29,87%.

Il voto interessava anche due Municipi a Roma: il III del Nomentano e l’VIII della Garbatella. In testa nelle preferenze i due candidati civici del centrosinistra. Nell’VIII Amedeo Ciaccheri ha vinto con il 54% dei voti seguito dal candidato di centrodestra Simone Foglio (25,3%) e il pentastellato Enrico Lupardini (13,1%). Nel III, in testa c’è Giovanni Caudo con il 42%, seguito da Francesco Maria Bova, di area Lega in corsa per il centrodestra (33,8%), e a distanza da Roberta Capoccioni del M5S con 19,1%.

CONTE: “ITALIA NON È PIÙ SOLA”

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“La Spagna ha deciso di accogliere la nave Aquarius, che era stata assistita temporaneamente da due motovedette italiane. Le richieste dell’Italia cominciano ad essere ascoltate. Avevamo chiesto un’Europa più solidale e che il nostro Paese non fosse lasciato solo nella gestione dei flussi migratori. L’iniziativa della Spagna va proprio in questa direzione”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti ad Accumoli, in merito alla vicenda della nave Aquarius con a bordo oltre 600 migranti.

“Ringrazio i ministri Salvini e Toninelli, è grazie al loro lavoro se abbiamo raggiunto questo primo prezioso risultato. È una svolta importante: da oggi l’Italia non è più sola. Ora continuiamo a lavorare per cambiare davvero il Regolamento di Dublino – ha proseguito Conte -. Questa sera ho convocato a Palazzo Chigi un vertice con i ministri competenti per affrontare il tema dell’emergenza immigrazione. E questo sarà il primo punto che affronterò venerdì nel mio incontro con il Presidente Macron e lunedì con la Cancelliera Merkel. Vogliamo portare a casa una riforma del Regolamento di Dublino davvero più giusta ed equa per tutti”.

Per il ministro dell’Interno Matteo Salvini “alzare garbatamente la voce paga, cosa che il governo italiano non faceva da anni. Abbiamo aperto un tema di discussione a livello continentale. Non si chiude oggi la partita, ma è un primo e importante segnale che l’Italia non può sostenere da sola questo onere”.

“Avevo dato disposizione di trasbordare donne e bambini, alla faccia di chi ci accusa di cattivismo, il nostro obiettivo è salvare vite umane – ha aggiunto il leader della Lega dopo il Consiglio federale del partito -. La nave Aquarius non ci aveva risposto, ma il problema si è risolto grazie al buon cuore del governo spagnolo. L’Unione Europea non può andare avanti a buon cuore, contiamo su un nuovo inizio”.

“Il governo è compatto alla faccia di chi cercava spaccature tra Lega e Cinque Stelle. Abbiamo segnato un punto a nostro favore, ma non è la fine di nulla, c’è un’altra nave di una Ong pronta a ricevere un nuovo ricco carico, se lo facesse continueremo sulla nostra linea di buon senso e condivisione – ha sottolineato Salvini -. Tutte queste ong non hanno la bandiera italiana, non capisco perché deve essere solo l’Italia ad accogliere. Ringrazio il presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri, il ministro dei Trasporti, domani avrò dei contatti telefonici con i miei omologhi degli altri Paesi per avere una nuova Europa”. E ha aggiunto: “Abbiamo aperto il fronte a Bruxelles, la Commissione Europea adempia a doveri che nei confronti dell’Italia non sono mai stati rispettati”.

Sulle prossime iniziative Salvini ha annunciato: “Lavoriamo su costi e tempi a garanzia dei rifugiati veri. Lo spreco di tempo e denaro ha come prime vittime i rifugiati veri”.

“Il nostro governo ha deciso, visto che non c’era nessuna emergenza, di non far sbarcare la nave e di fare appello agli altri Paesi europei affinché non lasciassero ancora una volta da sola l’Italia nella gestione dei flussi migratori che è un fenomeno che riguarda tutta l’Europa”, scrive il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio sul Blog delle Stelle. 

“Abbiamo chiesto quello su cui a parole tutti i Paesi europei sono d accordo: aiuto, solidarietà, suddivisione equa dei migranti che arrivano – aggiunge Di Maio -. Poche ore fa il Presidente spagnolo Sanchez ha annunciato che la Spagna accoglierà la nave Aquarius. È una notizia importante perché segna un punto di svolta. E’ bastato fare ciò che avrebbero dovuto fare i governi precedenti, cioè dire ‘l’Italia non può più farsi carico da sola di questa fenomeno globale’ che finalmente si è attivato un altro Paese. Da oggi l’Italia non è più sola e ci auguriamo che gli altri leader europei seguano l’esempio di Sanchez. Questa è la dimostrazione che se si vuole si può fare. Ora speriamo che questo non rimanga un gesto isolato ma che dia il via ad un approccio strutturale. Che deve passare prima di tutto per la modifica del Regolamento di Dublino”.

“Ne sentite spesso parlare in queste ore, e noi lo chiediamo da sempre. Qual è il problema di questo regolamento? Che obbliga il primo Paese che accoglie i migranti a gestirli. E il primo Paese negli ultimi anni è sempre stato l’Italia. E ‘questo che ha creato il business dell’immigrazione, e che fa dire a certi gestori di cooperative che l’immigrazione rende più della droga (ve lo ricordate Buzzi, dell’inchiesta Mafia Capitale?). Questo tema per me è molto importante, perché qui sono in ballo diritti umani di persone che vengono sfruttate per fare business, mentre l’Italia spende ogni anno miliardi delle tasse dei cittadini per gestire da sola una serie di emergenze che si susseguono senza sosta – prosegue il vicepremier -. E’ ora di dire basta. Vedete, non è facile dire basta al business dell’immigrazione, perché si rischia subito di essere bollati come razzisti, xenofobi e altri insulti simili. In realtà vogliamo fare solo cose di buon senso che vanno a vantaggio sia degli italiani che dei migranti. Un anno fa avevo denunciato il fenomeno, avendo il coraggio di dire che alcune ONG facevano trasporto di migranti e non salvataggio, che sono due cose ben diverse! Un anno fa sono poi andato a Bruxelles, per parlare con il Direttore del Programma Frontex. Se non sapete cos’è, vi spiego subito di cosa si tratta: è il programma con cui si gestiva l’emergenza immigrazione. Ero stato a Ventimiglia, a vedere coi miei occhi cosa succede alla frontiera tra Italia e Francia, dove ogni giorno le autorità francesi ci rimandano indietro migranti che vorrebbero magari ricongiungersi ai loro famigliari in Francia”.

“Ora è chiaro che tutto questo deve cambiare, nell’interesse di tutti. Diritti, doveri e anche la solidarietà vanno condivisi. Stiamo cambiando l’Italia e stiamo cambiando l’Europa. Da oggi l’immigrazione non è più un business su cui lucrano scafisti e professionisti dell’accoglienza, ma diventa una questione che deve essere affrontata da tutti i Paesi europei per garantire gli interessi sia dei cittadini sia dei rifugiati che davvero scappano dalle guerre – conclude Di Maio -. Chi invece voleva solo fare profitti, dovrà cercarsi un’altra occupazione. La fine del business dell’immigrazione è nei nostri venti punti. E oggi abbiamo messo la prima pietra”.

SALVINI “AQUARIUS A MALTA”, MUSCAT “RISPETTIAMO REGOLE”

Dopo le parole il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sembra essere passato ai fatti e oggi ha fatto sapere che il Viminale non autorizzerà l’ingresso in nessun porto italiano della nave Aquarius, che si trova in navigazione nel Mediterraneo con 629 migranti a bordo. L’imbarcazione si trova a 43 miglia da Malta. Il ministro Salvini ha scritto una lettera urgente alle autorità de La Valletta proprio per comunicare che quello è il “porto più sicuro”, dunque spetta a loro concedere il via libera all’attracco.  In una prima reazione, un portavoce del governo maltese ha dichiarato: “Il salvataggio è avvenuto nell’area di ricerca e soccorso libica ed è stato coordinato dal centro di coordinamento di soccorso a Roma, Malta non è né l’autorità coordinatrice né competente in questo caso”. Anche Malta, dunque, non pare intenzionata a far attraccare Aquarius con il suo carico di migranti. Intanto il premier maltese Muscat prova a disinnescare la tensione con l’Italia. “Malta – ha detto in una intervista radiofonica – intende costruire buone relazioni con l’Italia, nella convinzione che gli interessi di Roma e La Valletta siano simili”. 

“Il mio paese – ha proseguito- ha sempre agito in accordo con le regole internazionali sull’immigrazione e lo dimostrano fatti documentati. Per La Valletta, la priorità resta quella di salvare le vite dei migranti ma è importante che regole e convenzioni internazionali sul salvataggio vengano seguite da tutti”

Sulla posizione dell’Italia interviene, dopo ore di tensione con Malta, anche l’Onu. “Il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo” dice la portavoce dell’Unchr per i rifugiati per il sud Europa Carlotta Sami.

 

TRIA “NESSUNA USCITA DALL’EURO”

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«La posizione del governo è netta e unanime. Non è in discussione alcun proposito di uscire dall’euro”. Lo ha detto il neo ministro dell’Economia, Giovani Tria, intervistato dal Corriere della Sera. “Il governo – aggiunge – è determinato a impedire in ogni modo che si materializzino condizioni di mercato che spingano all’uscita. Non è solo che noi non vogliamo uscire: agiremo in modo tale che non si avvicinino condizioni che possano mettere in discussione la nostra presenza nell’euro. Come ministro dell’Economia ho la responsabilità di garantire, su mandato del governo, che queste condizioni non si verifichino. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio sono su questa linea e il governo nel complesso è responsabile verso il Paese».

ELEZIONI COMUNALI, ALLE 19 AFFLUENZA AL 44.05%

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Alle 19 l’affluenza rilevata in 623 comuni dei 760 chiamati alle urne per le elezioni comunali, sulla base dei dati raccolti dal Viminale, è del 44.05%.

I seggi resteranno aperti fino alle 23. Tra i comuni dove si vota ci sono 20 capoluoghi di provincia (Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Vicenza e Viterbo), sette dei quali (Ancona, Brescia, Catania, Messina, Siracusa, Terni e Vicenza) hanno più di centomila abitanti e uno è anche capoluogo di regione (Ancona).

DI MAIO: “NO MANUALE CENCELLI SU DELEGHE”

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“Nessun accordo da manuale Cencelli, cercheremo di individuare le persone con le sensibilita’ piu’ appropriate”. Lo ha detto Luigi Di Maio, vicepremier, ospite a “In mezz’ora in piu”, a proposito delle deleghe in materia di telecomunicazioni, editoria e Servizi. “Il nostro obiettivo e’ un governo del cambiamento, con un atteggiamento diverso”, aggiunge. “Oggi – prosegue – si riunisce il vertice di coalizione con il premier per individuare quelle che saranno le figure da approvare successivamente in Consiglio dei ministri”.