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NASCE IL GOVERNO M5S-LEGA

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Giuseppe Conte l’incarico di formare il governo. Conte ha accettato l’incarico e ha presentato la lista dei ministri. Il giuramento avrà luogo l’1 giugno alle ore 16 al Quirinale. Lo ha reso noto il segretario generale della Presidenza del Consiglio, Ugo Zampetti.

Questa la lista dei ministri letta dal presidente del Consiglio: Lavoro, Politiche Sociali, Sviluppo Economico e vicepremier, Luigi Di Maio; Interno e vicepremier, Matteo Salvini; Rapporti con il Parlamento e Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro; Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno; Affari regionali e Autonomie, Erika Stefani; Sud: Barbara Lezzi; Famiglia e Disabilità, Lorenzo Fontana; Affari Esteri e Cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi; Difesa, Elisabetta Trenta; Economia e Finanze, Giovanni Tria; Affari europei, Paolo Savona; Giustizia, Alfonso Bonafede; Ambiente, Sergio Costa; Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli; Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio; Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti; Beni Culturali e Turismo, Alberto Bonisoli; Salute, Giulia Grillo; sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.

“Lavoreremo intensamente e con determinazione per realizzare gli obiettivi politici del contratto di governo e per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani”, ha detto il neo premier, che rivolgendosi ai giornalisti al Quirinale aveva esordito con “Ben ritrovati”.

“Soltanto poche parole, grazie per il vostro lavoro e buon lavoro per il futuro”, ha detto poco dopo il capo dello Stato Mattarella. Un breve saluto seguito da un applauso di molti dei cronisti presenti.

“Grazie davvero a tutti. Il Governo del Cambiamento è realtà! Dedichiamo tutto questo a Gianroberto Casaleggio. Vi abbraccio tutti! Ci vediamo domani!”, ha commentato il leader del M5S Luigi Di Maio su Facebook.

Da un comizio a Sondrio le prime parole di ministro di Matteo Salvini: “Il mio impegno sarà quello di garantire la sicurezza di 60 milioni di italiani, vedremo di lasciare più a lungo in galera i balordi che entrano ed escono di prigione e prendono in giro le forze dell’ordine che rischiano la vita per 1200 euro al mese”. E sull’immigrazione il leader della Lega ha spiegato: “‘A casa loro’ sarà la nostra priorità. Porte aperte alla gente per bene, un biglietto di sola andata per chi viene a far casino, piano piano ci riusciremo”.

 

 

 

IL GOVERNO CONTE HA GIURATO

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Il Governo di Giuseppe Conte ha giurato al Quirinale. Il presidente del Consiglio e i ministri hanno giurato nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella, pronunciando la formula di rito: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”.

A seguire il passaggio di consegne a Palazzo Chigi, con la consegna della campanella a Conte da parte del suo predecessore Paolo Gentiloni, e il primo Consiglio dei Ministri, con la nomina di Giancarlo Giorgetti a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

In apertura del Cdm, Conte ha rivolto un “sentito ringraziamento” a Mattarella.

“Un ringraziamento al Presidente Gentiloni. Ora al lavoro per il Paese”, aveva twittato poco prima il neo premier.

MATTARELLA: “NAZIONE UNITA RISOLVE TENSIONI”

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“Cari Prefetti, in occasione della ricorrenza della scelta repubblicana, rivolgo il mio saluto a voi e a quanti svolgono pubbliche funzioni nelle diverse aree del Paese. Nel vostro impegno al servizio della comunità, nel rapporto con le persone e le formazioni sociali, con le istituzioni locali, nell’azione quotidiana volta a garantire la serenità della convivenza, si rinnovano i valori di libertà, democrazia e solidarietà cui si ispira la Repubblica”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, nel messaggio inviato un messaggio ai prefetti d’Italia, affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno.

“La testimonianza viva di quei valori e della loro attualità percorre le celebrazioni del 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, che nei vari territori – anche su iniziativa delle Prefetture – ripropongono a vecchie e nuove generazioni il significato di essere parte di una comunità – aggiunge -. L’impegno volto a garantire il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione e a rafforzare la fiducia dei cittadini nell’operato delle istituzioni, è essenziale ed è condizione per favorire la più ampia partecipazione democratica alla vita del Paese contro le tentazioni dell’indifferenza e del disimpegno”.

“Il bene della coesione sociale, alla cui tutela si rivolge una parte importante della vostra attività, si consolida con le scelte di corresponsabilità e di cittadinanza attiva che ciascuno è chiamato a operare nell’interesse generale. Tensioni e prove trovano nel quadro delle istituzioni repubblicane piena possibilità di espressione e composizione, in una nazione unita e solidale – sottolinea il capo dello Stato -. L’attenzione – declinata dai Prefetti nel dialogo costante con i Sindaci e le collettività locali – verso i fattori di disagio e disuguaglianza rende la nostra società più forte, grazie a interventi coordinati sui temi delle periferie, delle marginalità, delle nuove povertà, e la promozione di forme più avanzate di solidarietà verso le fasce deboli della popolazione, le famiglie in difficoltà, i giovani senza lavoro, gli anziani. Allo stesso modo, la costante e leale collaborazione fra tutte le componenti istituzionali e sociali chiamate a confrontarsi con il fenomeno delle migrazioni consente di affrontare l’individuazione di soluzioni in grado di garantire legalità, accoglienza e integrazione. Le prospettive di progresso e benessere si rafforzano grazie all’efficace contrasto alle pervicaci forme di criminalità organizzata, malaffare e corruttela che impoveriscono la collettività e pregiudicano la libera concorrenza fra le imprese. Strumenti di prevenzione amministrativa e protocolli sempre più avanzati consentono di intervenire contro i tentativi di infiltrazione ed a tutela della libertà e trasparenza delle attività economiche e contrattuali di pubblico interesse – aggiunge Mattarella -. Il bene della sicurezza è responsabilità comune e tutti abbiamo il dovere di contribuirvi, con comportamenti ispirati alla piena legalità, contro ogni forma di violenza e intolleranza”.

“Efficaci strategie di prevenzione sono in campo, volte a garantire la sicurezza dei cittadini rispetto alle minacce del terrorismo interno e internazionale, che si alimentano nella cultura dell’odio e della violenza. Va arrestato con fermezza ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia e in questa nostra Europa, affermando un costume di reciproco rispetto, mettendo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo dei nostri concittadini – conclude il capo dello Stato -. Con l’auspicio che il 2 giugno possa essere in ogni territorio l’occasione di una rinnovata condivisione dei principi e degli ideali repubblicani, rinnovo gli auguri di buon lavoro a voi Prefetti e a quanti con voi celebrano la Festa della Repubblica”.

MATTARELLA “GRATITUDINE A FORZE ARMATE”

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, il seguente messaggio: “Celebriamo oggi il 72^ anniversario della nascita della Repubblica. Da quel 2 giugno 1946, in cui si espressero i cittadini italiani, abbiamo vissuto anni intensi verso una profonda coesione del popolo italiano, in un cammino ispirato dalla nostra Carta Costituzionale, architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti. Valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell’Europa.

“Dalla condivisione di essi – aggiunge il Capo dello Stato – nasce il contributo che il nostro Paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale. Trova conferma in questo quadro il rilevante apporto garantito dalle Forze Armate, alle quali esprimo forte e convinto apprezzamento. La preziosa opera che svolgono al fianco dei cittadini in Patria, e in tante travagliate regioni del mondo a sostegno della stabilità e per l’assistenza alle popolazioni gravate dai conflitti, è la migliore testimonianza del contributo che recano alla costruzione di una cornice di sicurezza per il nostro Paese”.

“Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado ed in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono impegnati lontano dalle proprie case ed affetti, giungano un fervido augurio e la gratitudine del popolo italiano e mia personale. Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!”, conclude Mattarella.

FONTANA “FAMIGLIE GAY NON ESISTONO”

Non ho nulla contro i gay, sono “contro un modello culturale relativista. Un modello della globalizzazione fatto dai poteri finanziari che disegna un mondo dove non esistono le comunità, e quindi la famiglia che è la prima e più importante comunità della nostra società”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il neo ministro della Famiglia e della Disabilità, Lorenzo Fontana, che puntualizza: “Ho tanti amici omosessuali, del resto ho vissuto a Bruxelles tanti anni dove ci sono anche nelle istituzioni. E poi la questione non è nel contratto di governo, non me ne occuperò”.

Il primo punto all’ordine del giorno del dicastero, sarà “la natalità – spiega -. Voglio lavorare per invertire la curva della crescita che nel nostro Paese sta diventando davvero un problema. Lo ha detto anche Cottarelli”. “Lo ha scritto nel suo libro che questa demografia in Italia fa calare il Pil – aggiunge -. Bisogna intervenire”.

“Ci sono in agenda tanti provvedimenti, prima però bisogna verificare le coperture – sottolinea -. L’idea è di abbassare l’Iva per tutti i prodotti che riguardano l’infanzia. Ma metterò in atto anche delle politiche per cercare di ridurre il numero degli aborti. Hanno detto anche che io avrei dichiarato che le donne non possono abortire”. Invece, “non l’ho mai detto”.

“Voglio intervenire – aggiunge – per potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne ad abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà”.

Alla domanda che in Italia ci sono tante famiglie diverse e che diversi tribunali hanno riconosciuto genitori omosessuali, risponde: “Alcuni tribunali hanno riconosciuto, altri no”. Ma anche le anagrafi adesso registrano i bambini figli di genitori dello stesso sesso. A Roma addirittura hanno registrato la bimba di due padri senza nemmeno aspettare l’intimazione del tribunale… “Si, ma una legge in proposito non esiste. Se non esiste una legge dobbiamo decodificare cosa significa quello che sta succedendo”.

“Verso i bambini non ci sarà mai nessun tipo di discriminazione. Quando verranno presi provvedimenti in favore dell’infanzia saranno estesi a tutti i bambini, indistintamente e indipendentemente dai genitori”. E alla domanda su come pensa di comportarsi nei confronti delle famiglie arcobaleno, risponde: “Perché esistono le famiglie arcobaleno? Per la legge non esistono in questo momento”.

 

MATTARELLA “LIBERTÀ E UGUAGLIANZA PILASTRI SOCIETÀ”

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica, per i 72 anni dalla fondazione.

Con il Presidente Mattarella le più alte cariche dello Stato, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la neo ministra alla Difesa, Elisabetta Trenta, i presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati, il capo dello Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano. Presente anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Il tradizionale passaggio delle frecce tricolori ha concluso la solenne cerimonia che ha aperto le celebrazioni della Festa della Repubblica.

“Celebriamo il 72^ anniversario della nascita della Repubblica. Da quel 2 giugno 1946, in cui si espressero i cittadini italiani, abbiamo vissuto anni intensi verso una profonda coesione del popolo italiano, in un cammino ispirato dalla nostra Carta Costituzionale, architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti. Valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell’Europa”, si legge nel messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano.

“Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro Paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale. Trova conferma in questo quadro il rilevante apporto garantito dalle Forze Armate, alle quali esprimo forte e convinto apprezzamento. La preziosa opera che svolgono al fianco dei cittadini in Patria, e in tante travagliate regioni del mondo a sostegno della stabilità e per l’assistenza alle popolazioni gravate dai conflitti, è la migliore testimonianza del contributo che recano alla costruzione di una cornice di sicurezza per il nostro Paese. Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri – ha aggiunto Mattarella – , di ogni ordine e grado ed in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono impegnati lontano dalle proprie case ed affetti, giungano un fervido augurio e la gratitudine del popolo italiano e mia personale. Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!” .

 

SALVINI “ITALIA NON È UN CAMPO PROFUGHI”

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“L’Italia e la Sicilia non possono essere il campo profughi d’Europa”, ma “la nostra linea sarà quella del buonsenso”. Matteo Salvini, a Catania, prima tappa del suo tour in Sicilia, è tormato sul tema dei migranti.

“Lavoreremo con i paesi di origine per fermare le partenze”, ha detto il neo ministro dell’Interno. L’obiettivo, ha spiegato, è quello di “limitare gli sbarchi e aumentare i rimpatri che significa salvare le vite. Voglio dire basta al business che porta denaro alla criminalità organizzata”.

Salvini ha anche risposto ai giornalisti sul rapporto fra Lega e Cinquestelle: “Quello che non è scritto nel contratto non sarà in discussione, così eviteremo di litigare” ma”il centrodestra non è finito”, ha precisato. “Il programma del centrodestra è nel contratto”.

 

 

DI MAIO “PRIORITÀ AL REDDITO DI CITTADINANZA”

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“Per ripagare tutto il consenso che abbiamo avuto al Sud ma anche in tante regioni del Nord era d’obbligo pretendere il ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico. Faremo dei provvedimenti per aiutare chi è povero, molti di questi sono nel Sud. Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza sono due provvedimenti che conto di  portare prima possibile in aula per l’approvazione”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, a Marina di Ragusa.

“Priorità – ha ribadito Di Maio – anche al lavoro e alla riforma della legge Fornero”. E poi “faremo una legge che renda veramente impignorabile la prima casa”. Con la Lega, risponde ai giornalisti “non abbiamo fatto un’alleanza elettorale”, ma “un contratto”, per questo “ci siamo presentati divisi alle Amministrative, e ci presenteremo divisi alle prossime Europee e immagino anche alle prossime Politiche”.

Ma Cinquestelle e Lega dove prenderanno i soldi per mettere a punto le misure contenute nel contratto? “Li prenderemo ai tavoli europei, dove pretenderemo che l’Italia venga trattata come vengono trattati gli altri Paesi europei”, ha detto il vicepremier.