Home Politica Pagina 779

Politica

GOVERNO, DI MAIO: “SE LO FACCIAMO SARÀ BOMBA”

0

“Noi abbiamo un obiettivo molto importante, portare a casa in questa legislatura i risultati per i cittadini italiani. Nella nostra storia siamo sempre stati una forza politica che correva da sola e lo abbiamo sempre fatto perche’ delle altre forze politiche non ci fidavamo e abbiamo subito proposto un contratto e non un’alleanza, perche’ degli altri non ci siamo mai fidati. Abbiamo sempre utilizzato il contratto per potere sottoscrive, insieme a un’altra forza politica, gli obiettivi che volevamo potare a termine perchè è quel contratto che potremo rivendicare nel momento in cui non ci sono piu’ i presupposti per andare avanti”. Così, in una video su Facebook, il leader del M5S Luigi Di Maio. “Vedo tante persone, tanti opinionisti, tanti esperti di politica ironizzare su questo contratto, ma se ne facciano una ragione, per noi e’ una cosa seria, e’ il perno di qualsiasi governo si stia per costituire e lo stiamo costruendo insieme alla Lega. Noi abbiamo quasi concluso questo lavoro in sei giorni, in Germania ci hanno messo sei mesi. Molti dicono che stiamo perdendo tempo? Ma come si puo’ dire?”, aggiunge. Di Maio spiega come “abbiamo già ottenuto un reddito di cittadinanza che non è assistenzialismo, una flat tax equa, il taglio delle pensioni d’oro, che le opere pubbliche non costino più il doppio o il triplo, i vincoli europei che vanno rivisti dialogando con gli altri Paesi, ma vanno cambiati”.

“Questo è il nucleo di quello che vogliamo portare a casa, i nomi o i ministri vengono dopo. Sono importanti, ma sono quelli che dovranno mettere mano al programma che stiamo firmando. Non c’è un solo giornale che non tifi per il fallimento, oggi ci sono eurocrati che parlano, il Financial Times che dice che ‘Roma apre la porta ai nuovi barbari’: ma come si permettono?”.
Comunque, per il leader del M5S “più riceviamo attacchi, più io sono motivato, perché vuol dire che l’establishment ha paura del cambiamento e che la strada è giusta. Questo è il momento di avere coraggio, di andare fino in fondo e cambiare veramente le cose. I presupposti ci sono? Dipende se riusciamo a chiudere il contratto e fare partire questo governo. Se ce la facciamo sarà una bomba, in senso positivo. Se riusciamo sarà la strada del cambiamento, vogliamo andare fino in fondo. Potremmo avere l’occasione per cambiare veramente tutto. Noi vogliamo andare fino in fondo, vogliamo fare una rivoluzione gentile”, chiosa Di Maio.

TOTI: “LEGA FACCIA CHIAREZZA”

0

“L’ipotesi di votare tra pochi mesi è pericolosa, e quella di andare alle urne addirittura in estate era grottesca”. Lo ribadisce Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi, in un’intervista al Corriere della Sera.

Per Toti “è il momento di essere chiari su alcuni punti. Il primo è il programma: Lega e M5S partono da posizioni molto lontane, che non sono compatibili o lo sono molto difficilmente. Noi siamo per le grandi opere, la defiscalizzazione, il salvataggio della siderurgia, la banda larga, una giustizia più veloce, loro fanno tintinnare le manette sul fisco, hanno una furia iconoclasta verso opere pubbliche che servono al Paese, pensano alla decrescita felice. Vedremo quale sarà la sintesi, e anche come sarà presentata. La narrazione di questo governo deve essere chiara da parte della Lega. Si deve dire che è un governo di traghettamento, che nasce da uno stato di necessità, che servirà un nuovo voto e una nuova legge elettorale per poi ripartire con la coalizione di centrodestra. Non si deve dare l’impressione che sia nato un nuovo asse politico, che ci sia una sorta d infatuazione per un nuovo scenario”, prosegue il governatore toscano, che alla domanda se chieda un governo a tempo risponde: “No a date di scadenza. Ci sono cose da fare e si vedrà in quali tempi, ma ripeto: questo non è un governo nato dalle urne, e la nostra benevolenza critica può esistere solo nella chiarezza”.

 

MARTINA: “RIPROGETTARE IL PD”

0

“Mai immaginato che si devono fare passi indietro o andare oltre il Pd. Credo tantissimo nella riprogettazione del partito, so benissimo che dobbiamo cambiare, abbiamo commesso tanti errori”.
Lo ha detto il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, ospite di Rtl 102.5. “Quando immagino il Pd, lo immagino ancora come partito di combattimento. Per me la chiave per la sinistra è la comunità”, ha aggiunto.

Quanto ai rapporti con Renzi, “non si tratta di sudditanza psicologica; Matteo ha una personalità di primo piano, io ho sempre lavorato per cercare punti di equilibrio, non è una battaglia di posizionamento, ora la questione fondamentale è riprendere il lavoro verso il Paese, e farlo tutti insieme”. Inoltre, “non credo a questo scenario di un soggetto politico fuori dal Pd organizzato da Renzi, lo ha già smentito. Lo conosco, non ci credo e non è questo il tema. Noi abbiamo avuto punti di vista diversi in queste settimane, come sui M5S. Non penso di essere Goldrake e non voglio diventarlo. Sono una persona normale che, con altri, vuole fare un percorso. Adesso la questione fondamentale è riprendere il lavoro verso il Paese dopo un risultato elettorale molto negativo, farlo tutti insieme. Poi arriverà il tempo di una discussione più aperta tra di noi”. 

Tornando al percorso per ricostruire il Pd, “io ho detto una cosa semplice: l’assemblea dovrà decidere se fare un congresso subito o eleggere un segretario. Ritengo che serva un lavoro dal basso per arrivare al congresso e non esasperare il contesto e rimettere in gioco i fondamentali delle nostre idee. Ho bisogno di costruire risposte con tanti su temi decisivi, come sull’immigrazione. Bisogna ricostruire le idee, cosa che non può essere semplificata con una conta sulle idee. In questi anni abbiamo fatto scelte di cambiamento importanti e democratiche, come il reddito di inclusione, poi si può dire si puo fare di più”.

Quanto al nuovo governo che sembra prendere forma, Vediamo cosa succede in queste ore, sono le ore cruciali. Penso che il messaggio debba essere semplice: dicano se sono nelle condizioni di avanzare una forza di governo, questo tira e molla ha stancato, ora è il tempo della chiarezza. È chiaro che adesso sono al dunque, capiremo oggi se sono in grado di fare un a proposta e quale sarà. A me interessa contrastare una deriva su scelte che considero pericolose per il Paese e pronti alla sfida. Se si vuole parlare di cose concrete allora miusuriamoci e confrontiamoci. Quello che  ho visto è un racconto di grandi cose di propaganda, ma molto più modestamente dicano cosa vogliono fare per l’Italia e poi vediamo”.

SALVINI: “ANCORA NON C’È ACCORDO SUL GOVERNO”

0

“Stiamo facendo uno sforzo enorme, e non per interessi personali. Se dovessimo ragionare per interessi personali e in base ai sondaggi sarebbe meglio per noi tornare a votare. Non stiamo questionando sui nomi”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, dopo le consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Se troviamo la quadra si parte, ma l’ultima cosa che vogliamo fare è prendere in giro il presidente e gli italiani dicendo che c’è l’accordo quando su qualche tema importante, come le infrastrutture, l’accordo ancora non c’è. Gli accordi un tanto al chilo non fanno per me”, ha sottolineato Salvini.

“Abbiamo aggiornato il Presidente della Repubblica su come stiano avanzando le varie interlocuzioni tra MoVimento 5 Stelle e Lega su quello che è il contratto di governo. Un accordo che è il cuore di questo governo di cambiamento che siamo intenzionati a far partire il prima possibile. Abbiamo chiesto a Mattarella qualche altro giorno per poter chiudere definitivamente la discussione sui temi. Se parte questo governo, parte la Terza Repubblica”, aveva detto in precedenza Luigi Di Maio, capo politico del M5S, dopo l’incontro con Mattarella.

“Stanno cambiando i riti della politica. Si discute prima delle questioni che riguardano gli italiani e solo dopo chi saranno gli esecutori. Sia io che Salvini siamo d’accordo sul fatto che nomi pubblicamente non ne facciamo – aggiunge -. Siamo consapevoli che ci sono scadenze internazionali che ci impongono di fare presto e noi vogliamo fare presto. Ma siccome stiamo scrivendo il programma di governo dei prossimi 5 anni, per noi è molto importante farlo nel migliore dei modi. Si tratta di un contratto di governo sul modello tedesco che mette insieme i punti programmatici dei due movimenti. Noi lo sottoporremo ai nostri iscritti con un voto online che deciderà se far partire questo governo. Sono molto orgoglioso delle interlocuzioni e soddisfatti del clima che si respira, ma soprattutto dei punti che si stanno portando a casa su temi come la legge Fornero, la lotta agli sprechi, la lotta alla corruzione, il carcere per chi evade il fisco”.

SALVINI: “PREMIER? UN SOLO NOME AL COLLE”

0

Mattarella? “Verrà chiamato entro stasera”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini al termine dell’incontro con Luigi Di Maio. A chi gli chiedeva se verra’ presentato al Capo dello Stato un nome o una rosa di nomi per il futuro premier, Salvini ha risposto: “No, e che portiamo una squadra di calcio?”.

MELONI: “MAI SOSTEGNO FDI A PREMIER M5S”

0

“Entrare nel governo? Se avessi una serie di garanzie se ne può parlare, ma con una guida della Lega, un premier del centrodestra”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ospite di “Mezz’ora in più”. “Impossibile per Fdi far parte di un governo a guida cinquestelle” ha aggiunto Meloni “con una figura terza? Dipende dal nome. Poi ho chiesto di avere alcune garanzie: no all’aumento  delle tasse e patrimoniale, no allo Ius Soli, abbiamo detto sì alla Flat Tax, si al blocco dei flussi migratori, e poi c’è il tema delle infrastrutture nel Mezzogiorno”.

“Fdi – aggiunge – è stata votata dagli italiani nell’ambito della coalizione del centrodestra, arrivata prima alle elezioni,  bisognava contestare con maggior decisione la scelta di Mattarella, noi abbiamo proposto l’incarico, gli abbiamo portato una soluzione”.

 

 

UE: GENTILONI “GUAI A DIVIDERLA”

0

“Mi ostino a considerare l’Ue uno straordinario fattore di pace nel contesto internazionale attuale. Qualcuno l’ha definita una superpotenza tranquilla. Guai a far prevalere l’egoismo, guai a dividere l’Europa, guai a rinunciare agli accordi di pace e di disarmo nucleare. Dobbiamo rispondere ora ai giovani, giustamente esigenti, perchè non hanno avuto lo stesso percorso di conquiste per decenni dell’Unione Europea e chiedono a tutti noi di rispondere alle incertezze del futuro, che forse sono maggiori che nei decenni che abbiamo trascorso”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, oggi a Assisi, alla cerimonia di consegna della Lampada della Pace alla Cancelliera tedesca Angela Merkel.

“Visto che sono anche per me gli ultimi giorni del mio mandato di presidente del Consiglio, fatemi ringraziare oltre al presidente Santos, in modo particolare Angela Merkel per la collaborazione che c’è stata tra i nostri Paesi in questo periodo. Una collaborazione che mi auguro possa continuare nell’interesse dei nostri due grandi paesi”, ha aggiunto.

BERLUSCONI RIABILITATO, SI PUÒ CANDIDARE

0

Silvio Berlusconi potrà di nuovo candidarsi alle elezioni. Cancellati gli effetti della legge Severino per il leader di Forza Italia. Il provvedimento, che potrà essere appellato dalla Procura di Milano, è già esecutivo.

La decisione di concedere la riabilitazione all’ex presidente del Consiglio, come scrive il Corriere della Sera, è stata presa nel tardo pomeriggio di ieri dal Tribunale di Sorveglianza in camera di consiglio, cioè senza la presenza della difesa e del rappresentante della Procura Generale, dopo che il 12 marzo i legali di Berlusconi, gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini, avevano depositato nella cancelleria al settimo piano del palazzo di giustizia l’istanza con la richiesta firmata dal loro assistito.