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GOVERNO, PROVE D’INTESA FRA SALVINI E DI MAIO

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“Stiamo lavorando. Sono contento perchè si parla di temi, non di nomi, non di cognomi, non di ministri ma della Fornero, di infrastrutture. Entro poche ore vogliamo chiudere tutto, anche perché il presidente della Repubblica giustamente aspetta una risposta, quindi si lavora adesso, domani mattina, a pranzo, nel pomeriggio, anche domani sera. Noi siamo qua e andiamo avanti a lavorare”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, uscendo dal Pirellone dopo l’incontro con Luigi Di Maio. “Si sta lavorando, su molti punti c’è accordo, su altri c’è ancora da lavorare. Ci sono ancora posizioni diverse – ha aggiunto – d’altronde siamo due forze politiche diverse che avevano programmi diversi. Il lavoro che stiamo facendo è vedere se c’è un’idea simile con cui governare nei prossimi mesi per evitare le elezioni domani mattina o governi tecnici. Se la compatibilità arriverà all’80% si parte, se invece ci saranno ancora punti di disaccordo quantomeno ci abbiamo provato, ma sono fiducioso”.

Anche il leader del M5S è sembrato ottimista. “C’e’ un’intesa su tante cose, stiamo discutendo su altre sulle quali non siamo d’accordo, è normale che sia così altrimenti non eravamo due forze politiche alternative e restiamo tali che in questo momento stanno mettendo insieme temi in un contratto di governo per silvere delle questioni”, ha spiegato. “Tutto mi fa ben sperare perche’ molti di quelli che fanno parte della vecchia politica attaccano questo governo che ancora deve nascere: piu’ ci attaccano e ci snobbano e piu’ vuol dire che siamo sulla buona strada. Quindi – ha aggiunto – non solo sono ottimista per come stanno andando le discussioni al tavolo sul programma, ma lo sono anche perchè coloro che temono per il potere che hanno gestito in malo modo ci stanno attaccando”. Di Maio ha poi precisato che “stiamo ancora discutendo su una parte del contratto e domani ci sarà un’altra riunione qui negli uffici del M5S al Pirellone e cercheremo di portare il più possibile al termine il lavoro in modo tale che la prossima settimana si possa presentare il prima possibile un programma articolato e concluso. In questo momento stiamo discutendo del futuro dell’Italia e quindi è normale che si facciano le cose con attenzione. Lo stiamo facendo con enorme scrupolo perchè abbiamo a cuore il migliore risultato che si possa ottenere, altrimenti non avrebbe neanche senso andare al governo. Se non ci si riesce si torna al voto, se ci si riesce allora vuol dire che è un contratto all’altezza della situazione. Presto sarà possibile avere in Italia un governo che possa davvero cambiare le cose in favore degli italiani e non delle solite lobby”, ha concluso.

CASALEGGIO: “CONTRATTO GOVERNO SARÀ VOTATO ONLINE”

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“Chiederemo agli iscritti al M5S di votare il contratto di governo on line”. Così Davide Casaleggio, presidente Associazione Rousseau, nel corso della presentazione della funzione “Scudo della Rete”.

“Come è sempre stato il ruolo degli iscritti, si tratta dell’indirizzo principale da cui Movimento prende le sue decisioni, in tutti i contesti – sottolinea -, abbiamo sempre visto come il sistema di voto su Rousseau sia sempre stato determinante. Sulla certificazione stiamo lavorando in diverse direzioni, sarà un voto blindato e assicurato a tutti gli iscritti”.

RENZI: “FAREMO OPPOSIZIONE DURISSIMA”

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“Oggi tanti dicono: il governo Lega-CinqueStelle non piace all’Europa. Probabile, dico io. Aggiungo: non piace nemmeno a me, nemmeno a molti di noi. Ma dobbiamo parlarci chiaramente, amici: quello che conta non è ciò che piace a noi o alla Commissione Europea, ma ciò che piace agli italiani. Il 4 marzo il popolo ha parlato. E se la democrazia è una cosa seria, adesso tocca a loro; altrimenti tanto varrebbe non votare”. Così su Facebook il senatore del Pd Matteo Renzi.

“Salvini e Di Maio hanno la maggioranza in Parlamento, con buona pace di chi diceva che il Movimento Cinque Stelle è un partito di sinistra. Devono rispettare le promesse folli e irrealizzabili che hanno lanciato e rilanciato sui social e nelle piazze – prosegue l’ex segretario del Pd -: riusciranno a fare una sola aliquota al 15% (flat tax) e dare 1.680 euro netti al mese alle famiglie senza lavoro con due figli? Cosa racconteranno a chi farà la fila per il reddito di cittadinanza? Proveranno davvero a rimpatriare 600.000 persone e chiudere Ilva, bloccare Tav e Tap, fermare le grandi Opere? Avranno la forza di cancellare Jobs Act, Buona Scuola, le nostre leggi sui diritti civili e sociali?”.

“Hanno promesso tante cose. E su quelle promesse hanno vinto: chiederemo conto delle loro bugie elettorali, ogni giorno. Perché la democrazia non è uno scherzo e dopo questa esperienza di governo giallo-verde sarà chiara a tutti la differenza tra l’estremismo delle promesse a vuoto e il buon senso delle riforme. Sto ricevendo tante email di persone che hanno voglia di non arrendersi, di ripartire, di darci una mano – conclude Renzi -. Teniamoci in contatto, amici, perché non sarà uno scherzo nemmeno la nostra opposizione, durissima. Diremo con forza NO quando si tratterà di dare la fiducia al Governo. Ma a differenza di altri lo faremo rispettando sempre le Istituzioni e il Governo della Repubblica. Perché noi siamo diversi da chi insulta, da chi odia, da chi illude. E lo dimostreremo anche dall’opposizione. Coraggio amici. Ci aspetta una strada lunga, facciamola insieme”.

DI MAIO-SALVINI: “PASSI AVANTI PER IL GOVERNO”

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“Si è svolto questa mattina presto alla Camera l’incontro tra Matteo Salvini e Luigi di Maio. Presenti anche Vincenzo Spadafora e Giancarlo Giorgetti. Clima positivo per definire il programma e le priorità di governo. Già oggi pomeriggio la prima riunione con i responsabili tecnici dei diversi settori MoVimento 5 stelle e Lega. Sulla composizione dell’esecutivo e del premier sono stati fatti significativi passi in avanti nell’ottica di una costruttiva collaborazione tra le parti con l’obiettivo di definire tutto in tempi brevi per dare presto una risposta e un governo politico al Paese”. È quanto si legge in una nota congiunta del capo politico del M5S Luigi Di Maio e del segretario della Lega Matteo Salvini.

CALENDA: “PRIMA LE RIFORME, POI IL VOTO”

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“In Italia serve uno Stato forte, non pervasivo, che sappia proteggere, investire e soprattutto implementare le decisioni. Serve nel nostro ordinamento una clausola di supremazia che tuteli l’interesse nazionale dai veti locali. Proviamo a concentrarci in questa legislatura su un governo istituzionale e un parlamento che chiudano la seconda repubblica e aprano la terza in modo ordinato con tre punti: legge elettorale a doppio turno, clausola di supremazia e allora sì un po’ più di federalismo. Poi si vota”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda.

L’esecutivo di cui parla Calenda durerebbe “un anno e mezzo. Di Maio e Salvini dovrebbero capire che è anche nel loro interesse un sistema che funziona, perché alla prova del governo si soccombe facilmente se non si hanno strumenti adeguati”.

L’intesa Pd-M5S sarebbe per il ministro “sbagliata, perché le loro proposte sono fondate su una fuga dalla realtà e dalla responsabilità. Il rischio è di finire come su Ilva dove Emiliano insegue i 5 Stelle per chiuderla senza dare valide alternative e lasciando il conto ai cittadini. Fare la ruota di scorta a un governo Di Maio mi sembra fuori dalla realtà. Renzi ha avuto ragione”. E approva la scelta dell’intervista da Fazio: “È meglio che Renzi parli direttamente, piuttosto che per interposta persona. Anzi, per il Pd credo proprio ci voglia una segreteria costituente della quale Renzi faccia parte insieme a Paolo Gentiloni, a Enrico Letta e agli altri ex segretari del Pd. Che ci si confronti in una sede ristretta e poi si esca con una posizione unica”.

 

LUNEDÌ NUOVE CONSULTAZIONI DI MATTARELLA

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, svolgerà lunedì prossimo, in un’unica giornata, nuove consultazioni per verificare se i partiti abbiano altre prospettive di maggioranza di governo. Lo riferisce il Quirinale.

“A distanza di due mesi – si sottolinea al Colle – le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste immutate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo. Nei giorni scorsi è tramontata anche la possibilità di un’intesa tra il Movimento 5 Stelle e il Pd”.

Ecco il calendario delle consultazioni reso noto dal Colle

 

10.00 “Movimento 5 Stelle”

11.00 “Fratelli d’Italia”

          “Forza Italia – Berlusconi Presidente”

           “Lega – Salvini Premier”

12.00 “Partito Democratico”

16.00 “Liberi e Uguali”

16.20 Gruppo Parlamentare per le Autonomie (SVP-PATT,UV) del Senato della Repubblica, Partito SVP (Südtiroler Volkspartei) e (UV – Union Valdôtain)

16.40 Gruppo Misto del Senato della Repubblica

17.00 Gruppo Misto della Camera dei Deputati

17.30 Roberto Fico, presidente della Camera

18.00 Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato

DI MAIO: “NO A GOVERNO DI SCOPO”

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“Berlusconi e Renzi sono d’accordo. Ora sarà Salvini a decidere se aiutarli o meno a fare un governo contro di noi. Stanno già cercando il pretesto, le riforme o una nuova legge elettorale. Ma una nuova legge non si può fare, ci infileremmo in un inferno. Bisogna tornare al voto, il 24 giugno”. Lo afferma il capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, in un’intervista al Fatto Quotidiano.

“Noi diciamo no a un nuovo Nazareno, magari con Giorgetti premier come ho letto oggi sul Corriere della Sera. E sarebbe ancora peggio un governo di scopo, di tregua o con qualsiasi altra formula – aggiunge Di Maio -: se con 120 parlamentari abbiamo fatto perdere la metà dei voti al partito di governo, con 338 eletti non gli faremmo passare neanche un provvedimento”.

Sulla regola dei due mandati Di Maio sottolinea: “Su questo dovrà decidere il garante, Beppe Grillo, perchè io sono in chiaro conflitto d’interessi. Ma io auspico che la regola possa rimanere”.

 

SALVINI: “GOVERNO A TEMPO MA SENZA IL PD”

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“Chiediamo un Governo a tempo che si faccia carico di fare in fretta poche cose e di farle bene”, a cominciare da “una legge elettorale sul modello delle Regionali, che mandi al governo chi prende un voto in più”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito a Milano.

“La nostra proposta è fare in fretta e fare bene partendo dal centrodestra, e a seguire con la seconda forza, il M5S. Le traversie del Pd le seguiamo con interesse pari a zero e riteniamo che non debbano riguardare il governo. Se ci fosse invece un’invenzione a tavolino il voto della Lega lo vedrebbero col binocolo. Non vado a farmi proporre un Monti bis”, ha chiarito il leader del Carroccio.