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IL 12 GIUGNO L’INCONTRO TRUMP-KIM JONG UN

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“Il tanto atteso incontro tra Kim Jong Un e me avrà luogo a Singapore il 12 giugno”. Lo annuncia su Twitter il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“Proveremo entrambi a renderlo un momento molto speciale per la pace nel mondo”, prosegue Trump.

INCONTRO BERLUSCONI-SALVINI “INSIEME UNITI”

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Incontro tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini in un bar in centro a Trieste, nella tarda serata di ieri, in chiusura della campagna elettorale per il Friuli Venezia Giulia.

“Il centrodestra è unito e nessuno lo dividerà”, sono state le parole del leader di Fi, Silvio Berlusconi, secondo quanto si apprende.

MARTINA “GIUSTO CONSULTARE BASE SE INTESA CON M5S”

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“Se la direzione del 3 maggio dara’ il via libera al confronto con i Cinque Stelle, penso sia giusto che cio’ venga valutato anche con una consultazione della nostra base nei territori. Siamo forze molto diverse e la strada e’ in salita Ma i presunti vincitori del voto del 4 marzo non hanno offerto prospettive e ipotesi concrete per il Paese. Credo che, arrivati a questo punto, sia giusto capire se esiste la possibilita’ di un confronto”. Lo ha detto il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, nel corso dell’Intervista di Maria Latella su Sky TG24.
“Io difendero’ sempre il lavoro fatto dai governi Pd di questi anni che hanno portato l’Italia fuori da una grande crisi. Ci sono tante cose da fare ancora – ha aggiunto -. Ora il tema è quello di sfidare i 5 stelle sui nostri temi e capire se esiste la possibilita’ di un’agenda condivisa di impegni per l’Italia su alcune priorita’ essenziali”.
Martina si è quindi detto “molto preoccupato sia di un Governo con Salvini come socio di riferimento sia di un ritorno al voto anticipato nei prossimi mesi. L’Italia non puo’ permettersi questi scenari”.
(ITALPRESS).

TAJANI: “MERCATI E UE TEMONO GOVERNO POPULISTA”

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“Macron e Merkel aspettano di vedere cosa succede in Italia. Se ci sarà un governo populista si spaventeranno”. Lo ha detto il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani durante il faccia a faccia di Giovanni Minoli in onda su La7. Inoltre, afferma Tajani, “se ci sarà un governo populista il rischio che i mercati reagiscano negativamente ci sarà. Credo che la crescita avrà un rallentamento. Siamo usciti dalla crisi, c’è stata una ripresa, ci sarà uno stop credo fra un anno e quindi bisogna stare molto attenti a prevenire gli scossoni negativi che potranno esserci”.

SALVINI: “NOI NON CAMBIAMO PROGRAMMI IN CORSA”

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“Noi i programmi non li cambiamo in corsa: abolire l’infame legge Fornero sarà la nostra priorità. Voglio andare al governo con chi ci darà una mano per FARE, per realizzare il programma premiato dagli elettori. Gli italiani meritano RISPETTO, altro che governi col Pd”. Lo scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.

DI MAIO, APPELLO AL PD: “ECCO I PUNTI IN COMUNE”

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“Per tre mesi ho girato l’Italia e ho sempre ripetuto che qualora non avessimo ottenuto la maggioranza assoluta avrei proposto ai partiti un contratto vincolante sul programma. Avevo anche ribadito più volte che non avevamo un interlocutore preferito, ma che avremmo parlato con tutti. È quello che stiamo facendo. Il prossimo sarà il governo dei cittadini, non dei partiti. Il contratto alla tedesca servirà a mettere nero su bianco le azioni immediate per migliorare la qualità della vita degli italiani per interpretare al massimo lo spirito della terza repubblica. Non si tratta di alleanze. Un’alleanza è uno scambio di poltrone, un do ut des di potere. Non ci interessa. Siamo nati per fare altro”. Lo scrive in una lettera aperta al Corriere della Sera il leader Cinquestelle Luigi Di Maio, di fatto un appello al Pd con il quale mette nero su bianco i punti in comune dei programmi delle due forze politiche.

“Lo studio del professor Della Cananea – scrive Di Maio – ha individuato i punti in comune tra il nostro programma e quello del Pd e oggi vorrei passare in rassegna i principali e lanciare un appello: realizziamoli per il bene superiore degli italiani. Sono fiducioso perché sulla carta — la carta dei programmi — ci sono tanti punti di convergenza che vanno nella direzione di soddisfare le esigenze dei cittadini, nostro unico interesse. Non ci illudiamo che i programmi elettorali abbiano sempre una valenza ma adesso è il momento di mettere alla prova la politica affinché dimostri che non si tratta solo di parole, ma di obiettivi concreti che si possono tradurre in fatti, con tempi e procedure concordate”.

Il leader Cinquestelle elenca poi i punti del programma che un eventuale governo Pd-CinqueStelle potrebbe condurre in porto. Tra questi la reintroduzione dell’articolo 18, la lotta alla mafia e alla corruzione, la riduzione delle aliquote Irpef, il dimezzamento dell’Irap per le imprese, i tagli degli sprechi e dei costi della politica.

 

RENZI: “NON VOTO FIDUCIA A DI MAIO”

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“Siamo seri, chi ha perso le elezioni non può andare al governo”. Lo ha detto Matteo Renzi, ospite di “Che tempo che fa” su Rai1.

“Credo che incontrarsi sia un bene, incontrare Di Maio o altri leader sia naturale, e andrebbe fatto in streaming. Incontrare Di Maio sì, ma votare la fiducia a un governo Di Maio no. Loro hanno vinto, loro facciano un governo”, ha aggiunto l’ex segretario del Pd. 

“Io ho iniziato a fare politica contro il partito-azienda, era il partito azienda di Berlusconi, vorrei evitare che il finale del Pd sia quello di diventare socio di minoranza di un altro partito-azienda la Casaleggio associati. Se posso dare un suggerimento ai 5 Stelle, stracciate quel contratto incostituzionale che avete firmato con una azienda privata”, ha sottolineato Renzi, che ha proseguito: “Mi rifiuto di pensare che l’unico obiettivo di un movimento sia o a Palazzo Chigi o niente. O loro si mettono d’accordo, oppure riscriviamo le regole insieme. L’Italia rischia di perdere colpi. Apertura totale al fatto di scrivere le regole insieme”.

DI MAIO: “TORNARE A VOTARE A GIUGNO”

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“A questo punto per me non c’è altra soluzione: bisogna tornare al voto il prima possibile”. Così il leader del M5S, Luigi Di Maio in una diretta Facebook. “Poi, ovviamente, deciderà il presidente Mattarella. Tutti parlano di inserire un ballottaggio nella legge elettorale, ma il ballottaggio sono le prossime elezioni, quindi oggi dico a Salvini: andiamo insieme a chiedere di andare a votare e facciamo finalmente questo secondo turno a giugno visto che i partiti hanno paura del cambiamento allora facciamo scegliere ai cittadini fra rivoluzione e restaurazione”, ha aggiunto.

“E’ evidente che di fronte a una possibilità di cambiamento, questi partiti resistono con tutte le forze. Deve essere chiaro che qui stanno cercando di fermare un governo del cambiamento per mantenere i loro sporchi interessi – ha sottolineato Di Maio -. In queste settimana alcuni ci hanno criticato per aver tentato di firmare un contratto di governo o con gli uni o con gli altri. Io questa azione la rivendico, il M5S è post ideologico, per me le idee non sono nè di destra nè di sinistra, o sono buone o sono cattive. Abbiamo dimostrato concentrando il dibattito sui temi e non sulle maledette poltrone, che avevamo tutte le intenzioni di portare a casa il risultato. Mentre questi qua ci hanno fatto perdere quasi 2 mesi, in Italia ci sono milioni di persone con milioni di problemi a cui non frega niente del centrodestra unito o del ‘senza di me’. Gli interessa che le questioni che pongono vengano affrontate”.