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GOVERNO, CALENDA “NO ALLEANZA PD-M5S”

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“E’ chiaro che il Pd un’alleanza con il M5S ha difficoltà a farla, credo sia una constatazione semplice da fare. E’ difficile costruire con un Movimento che è stato estremamente aggressivo con gli ultimi governi, stessa cosa vale con la destra. Parlare è l’essenza della politica, ma se il Pd dovesse fare una alleanza con il M5S farà malissimo. Io ho detto che se questo accade me ne vado dal Pd, perchè cessa di esistere come un partito che ha un’idea da fare che è opposta ai Cinquestelle che non sono il male assoluto, ma c’è una distanza siderale”. Così il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ospite di Circo Massimo su Radio Capital. 

“Penso che la linea del partito sia una linea improntata al tatticismo che non va bene. Il fatto che si dica: stiamo all’opposizione non va bene, io ho fatto la campagna elettorale pur non essendo candidato contro i Cinquestelle. Questa parte del pensiero, se poi è il pensiero di Renzi, io non la condivido, il Pd deve fare una proposta e la deve fare a viso aperto ma compatibile con il nostro impegno con gli elettori. Una alleanza politica con il M5S non è plausibile perchè siamo alternativi, ma facciamo una proposta di natura diversa”, ha aggiunto.

MARTINA: “PASSI AVANTI, DECIDE DIREZIONE PD”

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“Abbiamo deciso con il presidente Orfini di convocare la direzione del Partito Democratico il 3 maggio. Nella direzione decideremo, come sappiamo fare, come partito, come comunità, se e come accedere a questo confronto. Siamo un partito, siamo una comunità, discutiamo e poi insieme deliberiamo. Dobbiamo provare a dare una mano a questo Paese in una fase particolare. Se siamo arrivati fin qui è perché altri hanno fallito, facciamo questo lavoro con lo spirito di servizio, nel solco degli indirizzi dati dal presidente Mattarella”. Lo ha detto il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, al termine delle consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico.

“Abbiamo fatto presente al presidente Fico le nostre valutazioni in ordine a quanto accaduto in questi giorni:  riconosciamo e registriamo i passi avanti fatti, importanti, in particolare rispetto ad alcune richieste. Tra queste la più importante la necessità di chiudere definitivamente una fase, chiudere con centrodestra e Lega”, ha aggiunto. “Riconosciamo le difficoltà e le differenze che animano questo confronto tra di noi. Abbiamo grande rispetto del dibattito che si è aperto nei nostri movimenti, è vero che siamo forze diverse. Questo non esclude la possibilità di riconoscere passi in avanti”, ha concluso.

DI MAIO: “SENZA ACCORDO CON PD SI TORNA AL VOTO”

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“Dobbiamo abbandonare il vocabolario della prima e della seconda Repubblica,  questa è la terza Repubblica, qui non ci sono alleanze tra le forze politiche, le forze politiche fanno un passo indietro e fanno un passo avanti i cittadini ”. Lo ha detto il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni, con il presidente della Camera, Roberto Fico.

“Quello che stiamo provando a fare è risolvere i problemi che non sono stati affrontati per 30 anni”, ha aggiunto Di Maio.

“Abbiamo il 32%, non siamo autonomi e quindi stiamo cercando di portare a casa un buon contratto di governo a rialzo, non un compromesso al ribasso”, ha sottolineato l’ex vicepresidente della Camera, che ha proseguito: “Io capisco chi dice tra i nostri ‘Mai con il Pd’, e capisco chi tra il Pd dice ‘Mai con i cinquestelle’, ma qui non si è mai trattato di andare con la Lega in passato, qui si sta parlando non di negare le differenze, le divergenze, stiamo cominciando a ragionare in un’ottica di cominciare a dire che abbiamo questa opportunità, se si riescono a fare le cose bene, se non si riesce si torna al voto. Chiedo uno sforzo al Pd”.

“Spero possa prevalere il buon senso per mettersi a lavoro sulle questioni venute fuori dal 4 marzo, anche sull’informazione, ed è chiaro che dobbiamo fare qualcosa sia sulla Rai sia sulle tv private – ha poi evidenziato Di Maio -. Le tv di Berlusconi lanciano minacce velate a Salvini nell’eventualità che lui si stacchi da Berlusconi. Credo sia arrivato il momento di mettere mano al continuo conflitto d’interesse, un politico non può possedere delle televisioni”.

 

GOVERNO, FICO: “AVVIATO DIALOGO PD-M5S”

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“Il mandato esplorativo ha avuto un esito positivo, si conclude oggi. Il dialogo tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle è avviato”. Lo ha detto Roberto Fico, dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull’esito del mandato esplorativo per la formazione di un nuovo governo.

“In questi giorni ci sarà un dialogo nelle forze politiche, anche aspettando la direzione del Pd che si terrà la settimana prossima”, ha spiegato Fico, che ha aggiunto: “Credo sia importante, ragionevole e responsabile rimanere sui temi”.

STORICO INCONTRO TRA I LEADER DELLE DUE COREE

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Storico incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in. I due capi di Stato si sono stretti la mano alla frontiera tra le Coree, nel villaggio di confine di Panmunjom, e poi hanno avuto un colloquio di circa due ore, con al centro i temi della denuclearizzazione. “Il cuore mi batte forte”, ha detto Kim Jong Un rivolgendosi a Moon, e ha aggiunto: “Questa frontiera è solo un piccolo gradino, sarebbe bello se la nostra gente passandoci sopra lo consumasse”.

“Non ci sarà più guerra nella penisola coreana”, si legge in un passaggio della dichiarazione congiunta firmata dal Kim Jong Un e da Moon Jae-in dopo lo storico vertice.

 

SALVINI: “NON TRADISCO IL CENTRODESTRA”

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“Non capisco come i Cinque Stelle possano dialogare una settimana con la Lega e una settimana con la sinistra, per me la coerenza è un valore che nella vita come in  politica significa ancora qualcosa. Sono stato eletto per la Lega e il centrodestra ed evidentemente gli italiani mi ritengono alternativo alla sinistra e mi dicono di fare il contrario di quello che ha fatto la sinistra”. Così il leader della Lega Matteo Salvini, in un video su Facebook a Gradisca d’Isonzo.

“Rispetto alle elezioni non cambio di un millimetro: coerenza, lealtà. Non si tradisce, senza passare da destra a sinistra a giorni alterni. O si tiene fede al patto con gli elettori o si vota”, ha aggiunto.

FRANCESCHINI “TENTARE CON M5S SENZA PREGIUDIZIALI”

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“Il Paese si è salvato da un governo populista e sovranista. L’incarico a Fico, allora, pone una domanda nuova al Pd. L’obiettivo di questo incarico è quello di esplorare le possibilità di un’intesa tra noi e il Movimento 5 Stelle. In questo mi richiamo proprio al documento approvato all’ultima direzione che ci collocava all’opposizione di un esecutivo centrodestra-M5S. Ma nello stesso tempo garantiva – leggo testualmente – ‘al Presidente della Repubblica il proprio apporto nell’interesse generale’. È allora possibile nel Pd discutere di una prospettiva politica senza veleni, senza sospetti, senza accuse di coltivare ambizioni personali?”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il ministro ed esponente del Pd Dario Franceschini, per il quale “bisogna tentare questa strada senza pregiudiziali. Mettiamo in campo le proposte del Pd come ha iniziato a fare Martina. Vediamo se c’è uno spazio di confronto basato sui programmi. Certo, se ci rivolgiamo solo alle spalle, è chiaro che la collaborazione è impensabile. Ma dobbiamo guardare avanti”.

Per Franceschini “non possiamo non occuparci anche dello sviluppo del sistema politico. Dobbiamo essere interessati al fatto che una forza politica che rappresenta un terzo degli elettori non si faccia trascinare dal fronte populista ma sia attratto da quello riformista”. Quindi, un invito al Pd: “fermiamoci e parliamo. Ci si ascolti reciprocamente. Il bivio non è più teorico, ora è urgente e pratico. Verifichiamo dove svoltare sui contenuti e senza pregiudiziali” e se Renzi dicesse no “sarò rispettoso delle decisioni della maggioranza. Ma serve un confronto aperto e civile. Se ne discuta in direzione e nei gruppi parlamentari”.

 

TRATTATIVA, DI MATTEO “NESSUNA DIFESA ANM E CSM”

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“Credo che questo momento debba essere vissuto senza rancore nei confronti di nessuno”. Lo ha detto Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, ospite di Lucia Annunziata a “In mezz’ora in piu'”. “Quello che mi ha fatto piu’ male – aggiunge –  e’ stato il silenzio assordante da parte di chi, come l’Anm e Csm, avrebbe dovuto difenderci, ma non e’ il momento della rivalsa”. “Spero – aggiunge – che la sentenza non sia punto di arrivo ma di ripartenza”. Trattare con la mafia non è neutro, ma la rafforza”.

Replica dell’Associazione Nazionale Magistrati che, in una nota, sottolinea di avere “sempre difeso dagli attacchi l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati. Lo ha fatto a favore dei colleghi di Palermo e continuerà  sempre a difendere tutti i magistrati attaccati, pur non entrando mai nel merito delle vicende giudiziarie”.