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Covid, Meloni “Il popolo italiano ha trovato la forza di reagire”

ROMA (ITALPRESS) – “La pandemia da Covid-19 ha segnato la nostra storia recente. Più di quattro anni fa la crisi sanitaria si è abbattuta sul mondo e la nostra Nazione ha pagato un prezzo particolarmente alto. Oggi onoriamo la memoria dei nostri connazionali che non ci sono più e ci stringiamo alle loro famiglie e ai loro cari. Il dolore per le tantissime vite perse è una ferita ancora aperta”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della Giornata in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus.
“La crisi pandemica ha prodotto enormi conseguenze economiche, sociali e sanitarie e il cammino per uscirne è ancora, per diversi aspetti, lungo. Penso, ad esempio, all’impatto devastante che il Covid-19 ha avuto sui nostri bambini e sui nostri adolescenti. Servirà molto tempo e un complesso insieme di interventi per restituire alle nostre giovani generazioni ciò che la pandemia, e le regole sanitarie imposte all’epoca, hanno tolto loro – prosegue Meloni -. La pandemia ha sconvolto le nostre vite, ma il popolo italiano ha trovato la forza di reagire. E lo ha fatto con umanità, solidarietà, unità e abnegazione. Questa è l’eredità più preziosa di quella crisi, che dobbiamo saper ricordare e che ci può insegnare ancora molto”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Mattarella “Lo sforzo solidale delle istituzioni ha arginato il Covid”

ROMA (ITALPRESS) – “La Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus richiama l’attenzione della nostra comunità sulla terribile prova affrontata in occasione della pandemia e costituisce occasione di vicinanza ai familiari dei tanti deceduti a causa della pervasiva diffusione del Covid – 19”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Pagina dolorosa della storia recente del nostro Paese e del mondo intero, la crisi è suonata terribile esperienza delle sfide di fronte alle quali può trovarsi l’umanità e di come solo una risposta coordinata a livello globale sia stata in grado di farvi fronte, con l’accelerazione nella messa in opera delle più recenti scoperte della ricerca in cui protagonista è stata l’Unione Europea – conclude Mattarella -. La memoria collettiva ne è uscita segnata ed è giusto, tuttavia, ricordare come lo sforzo sinergico e solidale delle Istituzioni ad ogni livello, del personale sanitario, dei volontari e società civile, abbia consentito di arginare un nemico intangibile all’insegna di una rinascita globale. In questa Giornata la Repubblica commemora le vittime dell’epidemia e rinnova sentimenti di profondo cordoglio a tutti i familiari”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Pier Silvio Berlusconi “La politica? Non ci si può improvvisare”

ROMA (ITALPRESS) – “La politica è una cosa seria, non ci si può improvvisare. Certo, da cittadino e da imprenditore penso che il ruolo di Forza Italia nel portare avanti il pensiero di mio padre, liberale e moderato, sia fondamentale come parte di questo governo e per il futuro del nostro paese. Ma io faccio l’editore e ora ho un progetto europeo da portare avanti”. Lo dice Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e amministratore delegato del gruppo Mediaset, in un’intervista al Corriere della Sera, rispondendo a una domanda sulle voci riguardo a una sua possibile discesa in campo in politica.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Meloni “Aiutare l’Ucraina significa lavorare per la pace”

ROMA (ITALPRESS) – I fronti dell’Ucraina e del Medio Oriente “sono uno frutto dell’altro. Quello che ha aperto l’invasione russa dell’Ucraina è l’idea che il diritto internazionale non esistesse più, che potesse essere violato, che chi era militarmente più forte poteva invadere il suo vicino, che le regole non erano più le stesse. Quando si aprono questi fronti le crisi tendono a moltiplicarsi”. Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa a margine del vertice Ue-Egitto, al Cairo.
“Per questo continuo a ritenere che aiutare l’Ucraina significa lavorare per la pace – prosegue Meloni -. Ciò non toglie che bisogna lavorare per trovare delle soluzioni di pace. Ma deve essere una pace giusta. Per cui condivido pienamente le parole del presidente della Repubblica, e cerchiamo di lavorare per quello che l’Italia può fare. Può sicuramente fare la sua parte soprattutto per costruire pace”.
“L’Egitto su Gaza è un attore di primo piano, è prezioso anche su questo, come lo sono anche altri attori come il Qatar. Il lavoro per una de-escalation lo dimostra. Penso che occorra continuare a dialogare soprattutto con questi Paesi, con gli attori regionali e continuiamo anche noi a fare la nostra parte – sottolinea Meloni -. Io sto parlando con tutti per arrivare a una de-escalation, alla cessazione delle ostilità e al rilascio degli ostaggi. Sono cose molto complesse che si costruiscono con il contributo di tutti quanti per questo è importante essere qui”.
Quanto al caso Regeni, “l’Italia pone tendenzialmente sempre questa questione, c’è un processo in cui noi siamo andati avanti a fare quello che dobbiamo fare. Il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione sulla materia – afferma il premier -. C’è un procedimento giudiziario che sta andando avanti, per noi è importante. Continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più, ma penso che quello che dobbiamo fare noi è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia, ed è giusto il lavoro che sta facendo la magistratura”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Papa Francesco “Non dimentichiamo la Siria che soffre per una lunga guerra”

ROMA (ITALPRESS) – “Ho appreso con sollievo che ad Haiti sono stati liberati un’insegnante e quattro religiose della missione dell’E’cole Jean XXIII rapiti lo scorso 23 febbraio. Chiedo che siano liberati al più presto gli altri due religiosi e tutte le persone ancora sotto sequestro in quell’amato paese provato da tanta violenza”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus domenicale a Piazza San Pietro. “Invito tutti gli attori politici e sociali ad abbandonare ogni interesse particolare e a impegnarsi in spirito solidale nella ricerca del bene comune, sostenendo una transizione serena verso un Paese che con l’aiuto della comunità internazionale sia dotato di solide istituzioni capaci di riportare l’ordine e la tranquillità sui cittadini” ha proseguito il Santo Padre che ha poi rivolto il consueto invito a pregare “per le popolazioni martoriate dalla guerra: Ucraina, Palestina, Israele e Sudan e non dimentichiamo la Siria, un Paese che soffre tanto per la guerra che dura da tanto tempo”.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Unità Nazionale, Mattarella “Istituzioni sono chiamate a dare esempio”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 17 marzo celebriamo il 163° anniversario di nascita del nostro Paese, al quale le battaglie che vi fecero seguito in tutto l’arco del Risorgimento avrebbero consentito di essere finalmente unito. La ‘Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandierà, riassume i valori di indipendenza, sovranità popolare, libertà, giustizia, pace, coniugati in oltre un secolo e mezzo di percorso impervio e difficile e mirabilmente riassunti nella Costituzione repubblicana”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. “Generazioni generose furono protagoniste del nostro essere Italia, sino a quelle che, senza esitazioni, seppero scegliere la causa della Liberazione nella Seconda guerra mondiale. E, oggi, Costituzione, Inno degli Italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica Italiana”.
“Più vero sarà l’ideale della nostra unità, più ricco di opportunità sarà l’avvenire del popolo italiano. Le Istituzioni sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilità, di unione nel servizio al bene comune. I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l’Europa nei secoli scorsi, con le domande di democrazia e giustizia sociale che le hanno accompagnate, hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora. La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinchè si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo” conclude il Presidente Mattarella.

foto: Agenzia Fotogramma

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Meloni “Rinnoviamo il nostro impegno per un’Italia sempre più unita”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi 17 marzo celebriamo il Giorno dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, fondamenta della nostra identità nazionale. Un giorno per rinnovare il nostro impegno verso un’Italia sempre più unita, per guardare al futuro con fiducia, consapevoli che insieme possiamo superare qualsiasi sfida e liberare le migliori energie della nostra Nazione. Viva l’Italia unita, forte e fiera!”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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Tajani “Putin è molto aggressivo, ma non colpirà la Nato”

ROMA (ITALPRESS) – “In questo momento dobbiamo essere fermi nella difesa del diritto internazionale e determinati a dare all’Ucraina tutti gli aiuti possibili, ma la fermezza non significa fare fughe in avanti. E’ un grosso errore dividersi. Non comprendo quindi le dichiarazioni di Macron, forse dettate dalla campagna elettorale per le Europee. Lunedì ci sarà il consiglio dei ministri degli Esteri Ue, parleremo del Medio Oriente e dell’Ucraina e l’Europa dovrà essere unita. Se qualcuno ha un’idea, meglio parlarne con tutti e trovare una sintesi”. Lo afferma il ministro degli esteri Antonio Tajani in una intervista al “Quotidiano Nazionale” che poi smentisce un intervento diretto della Nato: “Ma figurarsi, in ambito Nato non se ne è mai parlato. Nessun impegno diretto è la linea condivisa da tutti”. Quindi alle voci che parlano del fatto che in Ucraina ci sarebbero da tempo soldati di Paesi Nato, aggiunge: “Io questo non lo so, ma dobbiamo assolutamente lavorare per distinguere i piani dell’aiuto militare da quella del coinvolgimento diretto E non a caso abbiamo deciso di non fare entrare l’Ucraina nella Nato fino a che il conflitto con la Russia sarà in corso”. Sulla possibilità che Putin attacchi un Paese Nato, e sul conseguente invio di truppe italine a difenderlo, dice: “Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia attaccare un Paese della Nato. E’ molto aggressivo ma sa anche lui che sarebbe un errore gravissimo e ritengo che non lo farà”. Tajani, poi, conferma la necessità di una difesa europea” “Bisogna accelerare i tempi, e già l’operazione Aspides è un passo in avanti, così come è un passo in avanti il piano presentato dalla presidente Von der Leyen. La difesa europea sarà per noi di Forza italia e per il PPE un punto essenziale, a maggiore ragion alla luce delle mosse russe. E servirà anche per far contare di più l’Europa all’interno della Nato”. Tornando a Putin che sarà riconfermato presidente dalle edizioni di oggi, Tajani si augura un presidente russo più propenso al dialogo: “”Io mi auguro che alla fine prevalga il buonsenso. Non credo che Putin abbia interesse a prolungare indefinitamente una guerra così costosa in termini di vittime e sforzo economico. Credo che alla fine debba prevalere il buonsenso e ci si debba sedere attorno ad un tavolo. Noi lavoriamo per quello”.

foto: Agenzia Fotogramma

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