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Schlein “La sicurezza dei lavoratori è una priorità assoluta”

FIRENZE (ITALPRESS) – “La sicurezza sul lavoro per noi è una priorità assoluta. Questo vuol dire che bisogna insistere per mettere più risorse, fare assunzioni, per permettere controlli più adeguati, investire sulla formazione, sulla responsabilizzazione delle aziende. Naturalmente ci batteremo, come abbiamo detto in queste settimane, per far valere anche negli appalti privati le tutele previste nel codice degli appalti per gli appalti pubblici”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein a margine di un’iniziativa elettorale a Firenze a sostegno della candidata sindaco Sara Funaro. Schlein ha fatto una visita al cantiere di via Mariti a Firenze dove il 16 febbraio scorso è avvenuto un crollo per le cui conseguenze sono morti cinque operai.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Moro, Piantedosi “Il 16 marzo fu attacco al cuore della democrazia”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 16 marzo del 1978 in via Fani le brigate rosse assassinarono Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, gli agenti della scorta di Aldo Moro, servitori dello Stato uccisi nel compimento del loro dovere. In quell’agguato fu rapito il presidente della Democrazia Cristiana. Il 9 maggio successivo la mano omicida dei terroristi pose fine alla vita dello statista, il cui corpo venne fatto ritrovare in via Caetani”. Lo afferma, in una nota, il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi che aggiunge: “Sei uomini rimasero vittime di una violenza cieca, perpetrata nel tentativo, fallito, di destabilizzare la nostra Repubblica.
Fu un attacco al cuore della democrazia, una ferita che lasciò cicatrici profonde nella storia del Paese. L’Italia tutta ne fu segnata ma le solide fondamenta, su cui poggiano le nostre istituzioni democratiche, seppero resistere al peso della barbarie grazie alla forza di coesione che tutte le forze politiche e la società civile misero in campo per difendere i valori consacrati nella nostra Costituzione. E’ nostro dovere oggi ricordare e onorare coloro che, 46 anni fa, pagarono con la vita il folle disegno brigatista. A tutti i loro familiari va la mia commossa vicinanza”.
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Ucraina, Crosetto “No fughe in avanti, serve unità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il problema è fare le cose giuste tutti insieme. Noi facciamo tante riunioni al mese al livello Ue e Nato, non riesco davvero a capire queste fughe in avanti”. Così, in un’intervista a Repubblica, il ministro della Difesa Guido Crosetto. La Nato e l’Europa, piuttosto che dare risposte burocratiche, dovrebbero risolvere subito “il problema numero uno” dell’Ucraina: fornire la quantita’ di armi e munizioni necessarie per difendersi dalla Russia.
Per Crosetto l’Occidente “intanto dovrebbe evitare dichiarazioni a effetto, come quella di mandare la Nato in Ucraina cercando di fare più bella figura. O evitare di dividersi in incontri a due o tre quando in Europa siamo in 27. Dovrebbe evitare dichiarazioni come quella fatta da Macron due giorni fa o quella del ministro degli Esteri polacco (ha detto che militari della Nato sono già presenti in Ucraina, ndr). Ritengo che la contrapposizione con un monolite come quello russo, in cui c’è un uomo solo al comando, presupporrebbe da questa parte una strategia chiara, non contraddittoria, e magari costruita tutti insieme come coalizione».
“Siamo tutti preoccupati e molti sono spaventati. Siamo solo 60 milioni e di questi 60 milioni quelli che sarebbero pronti a combattere sono pochissimi, diciamocelo. Proprio per questo il nostro interesse è quello di ristabilire un ordine mondiale in cui il diritto internazionale viene rispettato e nessuno debba temere di essere attaccato e invaso brutalmente. In ogni caso posso assicurare che truppe italiane non andranno mai in Ucraina».
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Politiche del mare, Musumeci “Speriamo in nuove sensibilità dell’Europa”

CATANIA (ITALPRESS) – “Ringrazio i vertici nazionali e le persone presenti per avere scelto Catania. Questa è un’opportunità di crescita e di confronto e per me da rappresentante del governo è importante sentire la voce degli operatori del settore”. Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine del convegno “La sfida europea della pesca e delle politiche del mare nel nuovo contesto della blu economy e del green deal”, alla Biblioteca Ursino Recupero di Catania.
“Io non traggo conclusioni, ma dico che noi abbiamo la necessità di sperare che dal nuovo Parlamento Europeo possano emergere sensibilità diverse che tengano conto della nostra pesca e della nostra tradizione – ha aggiunto -. Ci sono sempre meno pescatori, i giovani guardano alle attività marinaresche con molta diffidenza. Si è convinti che il gioco non valga la candela per il ricambio anagrafico”.
“Alcune potenze economiche europee – ha sottolineato Musumeci – guardano l’Italia con sentimento di ostilità e questo potrebbe fare del male al nuovo motore economico. Il regolamento dei controlli è un’offesa al lavoro del nostro personale addetto alla pesca. La pesca mantiene intatti i contorni di una tradizione che si tramanda di padre in figlio. Il mare oggi torna al centro della politica come elemento di risorsa e di risoluzione di controversie internazionali. Si sintetizza in un Piano del Mare voluto dalla Meloni e coordinato da me. La crocieristica, la nautica, la biologia, la geologia, lo sport, la pesca e la movimentazione delle merci devono assicurare un orizzonte di crescita. Ci vuole programmazione e da un anno a questa parte abbiamo creato il luogo in cui le diverse filiere devono confrontarsi”.
“L’Italia – ha ricordato Musumeci – ha pochi posti barca e si deve partire dai porti commerciali per crearne altri 20 mila e per creare interconnessione. Noi siamo al terzo posto in Italia per il traffico di persone, ma dobbiamo capire come attrezzarci. Abbiamo la necessità di farlo con una commissione europea che non ha dimostrato di essere particolarmente sensibile. Il mare può diventare la nostra Fiat e sono convinto che puntare sulla risorsa mare sia importante, ma servono risorse umane. I ragazzi non hanno una sufficiente preparazione e io invoglio l’incremento di personale. E’ triste assistere al fenomeno di emigrazione e dover chiedersi come alimentare questa economia crescente senza risorsa umana. L’impegno politico deve mettere assieme pubblico e privato. Io sono convinto che incontri come questi servano a confrontarci. Farlo in vista delle elezioni europee significa avere ulteriori argomenti per essere pronti”.
All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Corazza, direttore dell’ufficio del Parlamento europeo in Italia, Antonio Parenti, direttore della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ed il parlamentare europeo Dino Giarrusso.
“Non possiamo permetterci di perdere delle occasioni per sfruttare la ricchezza che dà il mare qui in Sicilia”, ha sottolineato il sindaco di Catania, Enrico Trantino.
Nel corso dell’incontro si è parlato della partecipazione attiva nella condivisione di scelte in Europa per mantenere un equilibrio tra sostenibilità sociale, ambientale ed economica, della sostenibilità ambientale è bilanciamento, della pesca selettiva, di infrastrutture, di comunità scientifica, dello stereotipo del pescatore che aggredisce il mare ormai superato, del coinvolgimento del Parlamento, dell’intenzione di rafforzare gli uffici a Bruxelles perchè ci sia condivisione di scelte politiche europee, con un manifesto europeo, e dell’avviamento di un progetto comune. Le strutture di coordinamento territoriali per l’acquacoltura sono state considerate fondamentali, così come la relazioni con le imprese turistico-balneari. La nautica da diporto nelle emissioni di CO2 ha un impatto davvero minimo, è stato sottolineato.
– foto xo1 Italpress –
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Mattarella “La giustizia amministrativa rafforza la democrazia”

ROMA (ITALPRESS) – “Lo sviluppo e il completamento del sistema della giustizia amministrativa, via via assicurati dalla Repubblica, ha segnato un progressivo rafforzamento della democrazia, attraverso la sottoposizione, in maniera sempre più penetrante, del potere pubblico al controllo di legittimità del giudice amministrativo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale i vincitori dei concorsi per consigliere di stato e per referendario dei Tar.
“Per il tramite del giudice amministrativo il cittadino fa valere la responsabilità dell’Amministrazione e vede assicurata la piena tutela delle sue posizioni giuridiche soggettive incise dall’esercizio dei pubblici poteri – ha aggiunto il capo dello Stato -. Il processo evolutivo della giustizia amministrativa si è articolato per tappe fondamentali rappresentate, in particolare, dagli interventi volti all’aumento delle materie di giurisdizione esclusiva e da quelli volti all’ampliamento degli strumenti processuali”.
“L’obiettivo di assicurare effettivamente la pienezza della tutela giurisdizionale ha, inoltre, gradualmente modulato in maniera più compiuta l’oggetto del giudizio amministrativo, che si è incentrato sul rapporto tra amministrazione e cittadino, al fine di consentire a chi agisce di conseguire il bene della vita che lo aveva indotto a rivolgersi al giudice – ha proseguito Mattarella -. Desidero sottolineare come, nel 2023, il Consiglio di Stato e i Tribunali amministrativi regionali abbiano raggiunto, con grande anticipo, l’obiettivo di riduzione dell’arretrato che il PNRR richiede che venga conseguito entro il 2026. Il funzionamento della giustizia amministrativa è evidenziato anche dalla circostanza che i Tribunali amministrativi definiscono in primo grado la maggior parte delle controversie, risultando molto limitato il numero degli appelli e facendo inoltre registrare un alto tasso di conferma. Appare opportuno porre in evidenza come i riflessi delle pronunce del giudice amministrativo su rilevanti settori economici richiedano particolare impegno e responsabilità. Nel misurarsi con interessi che attengono al benessere della collettività è necessario dare prova di grande equilibrio. L’obiettivo di garantire la certezza del diritto, la legittimità e la legalità dell’azione amministrativa, deve accompagnarsi alla compatibile considerazione – penso in particolare all’esercizio dei poteri cautelari – delle conseguenze che gli effetti delle pronunce comportano sulla vita di tanti cittadini”.
“Occorre avere sempre ben presente che interessi dei singoli si contrappongono all’interesse pubblico perseguito dalle Amministrazioni. Il potere pubblico, nell’ottica della sussidiarietà, non è espressione della sola “autorità” ma anche della “comunità” e di una pluralità di soggetti. Anche qui soccorre la ricerca del punto di equilibrio, giuridicamente fondato, a garanzia di ogni parte. Riveste grande rilievo anche l’attività consultiva del Consiglio di Stato – ha aggiunto il capo dello Stato -. In questo ambito i ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica rappresentano il principale strumento di deflazione del contenzioso giurisdizionale. E’ peraltro auspicabile che venga superata e modificata la obsoleta denominazione di questo istituto – di cui, per altri profili si valutano esigenze di aggiornamento – considerato che la relativa disciplina legislativa ha opportunamente reso il Presidente della Repubblica totalmente estraneo alla decisione. Con l’attività consultiva rispetto agli atti normativi e con i pareri di altra natura, si esercita una funzione che trova puntuale fondamento costituzionale; e che rappresenta un importante contributo alla qualità della normazione e all’attuazione dei principi di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione.
La complessità della legislazione, l’evoluzione non sempre lineare del sistema delle fonti, gli obiettivi di efficienza e di semplificazione dell’attività amministrativa suggeriscono di riservare costante attenzione a questo ambito di competenze”.
“Abbiamo di recente celebrato l’8 marzo. La presenza femminile nella magistratura amministrativa è ancora sensibilmente inferiore rispetto a quella raggiunta nella magistratura ordinaria. Mi auguro che la tendenza alla crescita della componente femminile trovi conferma negli anni a venire – ha concluso Mattarella -. Sono certo che voi, nuovi Consiglieri e Referendari, saprete interpretare il vostro ruolo animati da ideali elevati, all’insegna del coraggio e della responsabilità, contribuendo al costante processo di adeguamento della giustizia amministrativa all’evoluzione della realtà istituzionale e sociale. Sono altrettanto certo che terrete sempre ben presente che la funzione del magistrato va esercitata in modo autonomo e imparziale, adottando decisioni con un saldo fondamento normativo; che sappiano tenere nel debito conto la condizione delle persone e la realtà amministrativa ed economica sulle quali sono destinate ad incidere. Auguri a tutti voi: la Repubblica vi esprime fiducia e conta sul vostro impegno”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Mattarella a Cassino “Far cessare ovunque il fuoco delle armi”

ROMA (ITALPRESS) – “Contavamo che l’Europa, fondata su una promessa di pace, non dovesse più conoscere guerre. Ai confini d’Europa, invece, anzi dobbiamo dire dentro il suo spazio di vita, guerre terribili stanno spargendo altro sangue e distruggendo ogni remora posta a tutela della dignità degli esseri umani. Bisogna interrompere il ciclo drammatico di terrorismo, di violenza, di sopraffazione, che si autoalimenta e vorrebbe perpetuarsi. Questo è l’impegno della Repubblica Italiana”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Cassino per la cerimonia commemorativa dell’ottantesimo anniversario della distruzione della città.
“Far memoria di tragedia, una battaglia così sanguinosa, come quella di Cassino – che ha inciso nelle carni e nelle coscienze del nostro popolo e di popoli divenuti nostri fratelli – è anche un richiamo a far cessare, ovunque, il fuoco delle armi, a riaprire una speranza di pace, di ripristino del diritto violato, della dignità riconosciuta a ogni comunità – prosegue Mattarella – Cassino esprime un ricordo doloroso di quanto la guerra possa essere devastante e distruttiva ma è anche un monito a non dimenticare mai le conseguenze dell’odio, del cinismo, della volontà di potenza che si manifesta nel mondo. Cassino città martire. Cassino città della pace. Questo il messaggio forte, intenso, che oggi viene da qui. E’ questo il traguardo a cui ambire. E’ questa la natura dell’Europa, la sua vocazione, la sua identità. E’ questa la lezione che dobbiamo tenere viva, custodire, trasmettere”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Piantedosi “Preoccupante recrudescenza del sentimento anti-israeliano”

ROMA (ITALPRESS) – “Dopo il 7 ottobre ho immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo, riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio, e nella seduta del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato d’urgenza il 10 ottobre, con la partecipazione delle agenzie di Intelligence, sono state approfondite le possibili minacce e gli strumenti di prevenzione e contrasto. E’ stata effettuata una ricognizione degli obiettivi sensibili in Italia, che sono stati quantificati in oltre 28.000, 205 dei quali riconducibili ad Israele, in prevalenza sedi diplomatiche o centri religiosi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nel corso del Question Time al Senato.
“La minaccia terroristica, inoltre, è sempre oggetto di approfondimento nell’ambito del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, anche in un quadro di collaborazione operativa con gli apparati antiterrorismo dei Paesi europei ed extra UE. La strategia di prevenzione messa in campo a più livelli non ha mancato di considerare il monitoraggio delle piazze digitali, dal quale emerge una preoccupante recrudescenza del sentimento anti-israeliano, una particolare attenzione rivolta anche ai possibili profili di rischio di infiltrazione terroristica nei flussi migratori”, ha aggiunto.
“Sono state pertanto potenziate le attività interforze per i controlli delle frontiere marittime nelle principali aree di sbarco e negli hot spot nazionali, nonchè delle frontiere terrestri, anche grazie al ripristino temporaneo dei controlli degli ingressi dalla Slovenia – ha proseguito il ministro -. L’impegno delle Forze dell’ordine è testimoniato dai risultati conseguiti dall’attività di contrasto, che dal 2023 a oggi ha portato all’arresto di 26 soggetti per terrorismo internazionale. La stessa attività di contrasto ha anche consentito, nello stesso periodo, di eseguire provvedimenti finalizzati all’allontanamento dal territorio nazionale di 95 soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza, 45 dei quali proprio dal 7 ottobre scorso. Circa le pianificazioni di emergenza, lo scorso 18 settembre è stato approvato il nuovo piano nazionale di emergenza per la gestione di gravi turbative dell’ordine pubblico e di eventi di matrice terroristica. Alla pianificazione nazionale è seguita la rivisitazione dei piani di livello territoriale a cura delle autorità provinciali di pubblica sicurezza per la ricognizione di tutti gli obiettivi sensibili presenti nei singoli territori, per verificarne il grado di esposizione a rischio, nonchè per ogni altra possibile attività di prevenzione. E’ proprio in tale ultimo ambito che gli istituti scolastici potranno essere oggetto di indicazioni di dettaglio da parte delle stesse autorità provinciali”.

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Fitto “Primi e unici a chiedere la quinta rata”

ROMA (ITALPRESS) – “Nel lavoro portato avanti abbiamo raggiunto gli obiettivi della quinta rata, siamo stati il primo e unico Paese a richiederla e in questi giorni sono in corso di verifica il raggiungimento degli obiettivi” da parte della Commissione europea. Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, nel corso delle comunicazioni alla Camera.

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