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Meloni “Marsilio motivo di orgoglio, non tradiremo fiducia”

ROMA (ITALPRESS) – “Marco Marsilio è il primo Presidente nella storia dell’Abruzzo ad essere riconfermato dagli elettori per un secondo mandato. Ed è per noi motivo di grande orgoglio che i cittadini abruzzesi abbiano voluto continuare a dargli fiducia, e con lui a dare fiducia al Centrodestra, che si conferma maggioritario. E’ una fiducia che, come sempre, non tradiremo. Continueremo a lavorare per restituire all’Abruzzo e all’Italia il posto che meritano.Grazie!”. Così su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Papa “A Gaza guerra tra irresponsabili” e all’Ucraina “bandiera bianca non è resa”

ROMA (ITALPRESS) – A Gaza è in corso una guerra “tra due irresponsabili”, ed anche in Ucraina è venuto il momento di dire che “la bandiera bianca non è una resa”. E’ quanto dichiara Papa Francesco a Lorenzo Buccella, giornalista della Radio Televisione Svizzera (RSI), che l’emittente elvetica trasmetterà il prossimo 20 marzo.
“Tutti i giorni alle sette del pomeriggio chiamo la parrocchia di Gaza – sottolinea il Pontefice -. Seicento persone vivono lì e raccontano cosa vedono: è una guerra. E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra. Poi non c’è solo la guerra militare, c’è la ‘guerra-guerriglierà, diciamo così, di Hamas per esempio, un movimento che non è un esercito. E’ una brutta cosa”.
E poi sull’Ucraina, aggiunge: “E’ più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. E oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia da mediatore. Oggi, per esempio nella guerra in Ucraina, ci sono tanti che vogliono fare da mediatore. La Turchia, si è offerta per questo. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore”.
Dichiarazioni che hanno suscitato immediate reazioni e che hanno indotto il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, a intervenire e precisare: “Il Papa con le sue parole sull’Ucraina ha inteso chiedere il cessate il fuoco e rilanciare il coraggio del negoziato”. Il direttore della Sala Stampa vaticana spiega che l’auspicio di Francesco per il Paese, da sempre definito “martoriato”, è tutto racchiuso nelle parole già espresse all’Angelus del 25 febbraio, all’indomani del drammatico doppio anniversario dello scoppio del conflitto, in cui ribadiva il suo “vivissimo affetto” alla popolazione. E cioè di “creare le condizioni di una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duratura”. “Il Papa – specifica Bruni – usa il termine bandiera bianca, e risponde riprendendo l’immagine proposta dall’intervistatore, per indicare con essa la cessazione delle ostilità, la tregua raggiunta con il coraggio del negoziato. Altrove nell’intervista, parlando di un’altra situazione di conflitto, ma riferendosi a ogni situazione di guerra, il Papa ha affermato chiaramente: ‘Il negoziato non è mai una resà”.
“L’auspicio del Papa – ribadisce infatti il portavoce vaticano – è e resta quello sempre ripetuto in questi anni, e ripetuto recentemente in occasione del secondo anniversario del conflitto: ‘Mentre rinnovo il mio vivissimo affetto al martoriato popolo ucraino e prego per tutti, in particolare per le numerosissime vittime innocenti, supplico che si ritrovi quel pò di umanità che permetta di creare le condizioni di una soluzione diplomatica alla ricerca di una pace giusta e duraturà”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Europee, Alemanno “Ringrazio De Luca ma troppo timida la sua proposta”

ROMA (ITALPRESS) – “La maggioranza di Governo, con un colpo di mano, ha introdotto nel decreto elettorale un emendamento che limita fortemente le possibilità di derogare alla raccolta di firme per la presentazione di nuove liste elettorali. Tutto questo è anticostituzionale e contrario alle Direttive europee perchè cambia le regole quando sono già trascorsi due terzi del tempo concesso per la raccolta di firme. Per questo vogliamo lanciare un appello formale al Presidente della Repubblica, per fermare la promulgazione della legge di conversione del decreto elettorale se conterrà ancora questo emendamento.In questo quadro ringraziamo Cateno De Luca che, rappresentando l’unica forza politica emergente a cui è stato concesso di derogare alla raccolta di firme, ci ha offerto un’alleanza per partecipare alle elezioni europee. Ma la nostra Direzione nazionale ha deciso di rifiutare questa proposta perchè, almeno fino ad ora, ci appare troppo timida politicamente, non trasmettendo un messaggio di autentica opposizione all’Unione europea e un modello economico-sociale alternativo all’ideologia neo-liberista che ispira i Trattati europei. Noi vogliamo lanciare prima della campagna elettorale un “Manifesto per l’Europa dei popoli” che sia un punto di riferimento per tutti coloro che, a prescindere dalla loro provenienza ideologica, vogliono l’Indipendenza dell’Italia e delle altre nazioni europee da ogni forma di sudditanza, un nuovo modello economico e sociale ispirato all’identità europea e quindi alternativo al capitalismo neo-liberista, l’immediato cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina, una vera apertura dell’Italia al Mondo multipolare che sta crescendo fuori e contro l’unipolarismo americano. Solo in questo quadro politico, potremo verificare nuove proposte di alleanza per partecipare alle elezioni europee”.
Così ha dichiarato Gianni Alemanno, Segretario nazionale del Movimento Indipendenza, nella sua relazione introduttiva alla Direzione nazionale del Movimento. La Direzione nazionale si è aperta oggi a Roma, presso il Centro congressi Cavour (Via Cavour 50A), sotto la presidenza di Massimo Arlechino e con la partecipazione di 167 componenti provenienti da tutta Italia. Entro le ore 18 è prevista la votazione della Direzione sulla proposta di alleanza elettorale di Cateno De Luca.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Alemanno

Ucraina, Bonaccini “Resa drammatica per valori occidentali”

MILANO (ITALPRESS) – “Penso che tutti ci auguriamo la pace perchè vediamo troppe sofferenze, una pace giusta, non può però arrivare un messaggio nel quale” ci si arrende a “chi ha responsabilità drammatiche ingiustificate e ingiustificabili, la Russia come paese aggressore di uno stato democratico e sovrano. Perchè la resa dell’Ucraina sarebbe drammatica anche per i valori occidentali, democratici e di libertà che l’Europa vuole incarnare”. Così il presidente del Pd, Stefano Bonaccini, commentando le parole del Papa sulla necessità di una resa dell’Ucraina, a margine del convegno ‘L’Europa che vogliamò, promosso da ‘Energia popolarè. (ITALPRESS).

Foto: xm4

Europee, Renzi “Puntiamo al 5%”

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FIRENZE (ITALPRESS) – ”Il centro che proponiamo per le prossime elezioni europee non è solo il partito dei diritti ma anche dei doveri. Doveri non è il contrario di diritto, ma lo è storto”. Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, intervenendo alla kermesse della Leopolda in svolgimento a Firenze. “Accettiamo di essere al 3%” nei sondaggi in vista delle prossime Europee, “di avere 750 mila voti-ha aggiunto Renzi-. Ce ne mancano 250 mila per il quorum del 4%. Se lo prendessimo non ne sarei contento, voglio il 5%. Venticinquemila persone sono iscritti ad Italia viva, a loro voglio dire grazie sperando di essere all’altezza della vostra passione. Se ciascuno di loro trovasse dieci persone che voteranno Italia viva, è fatta”. “+Europa ha chiesto la lista unitaria-ha proseguito Matteo Renzi-. Noi ci stiamo. Quando qualcuno dirà che non si è fatta la lista per colpa nostra, resti agli atti che noi sugli Stati d’Europa ci stiamo. Se c’è da fare un passo indietro mio e dei parlamentari in carica, io ci sto. Da oggi siamo in partita per andare a fare il risultato che non serve al nostro ego, al nostro partito, ma che serve all’Italia e all’Europa. Non posso garantire un paracadute, posso garantire che ci metto la faccia. Se qualcuno non se la sente io lo capisco bene, e avrà il mio rispetto profondo”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Meloni “Investiti 12 miliardi sul tessuto produttivo”

PERUGIA (ITALPRESS) – “A dispetto di chi temeva ripercussioni in caso di richiesta di modifica del Pnrr nel 2023 l’Italia ha completato gli obiettivi della terza e quarta rata, ottenendo i finanziamenti, ed è stato il primo paese europeo a completare gli obiettivi della quinta; nel frattempo abbiamo anche rinegoziato il piano e trovato diverse fonti di finanziamento che ci hanno permesso di liberare 21 miliardi, di cui 12 sono stati investiti sul tessuto produttivo”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in Umbria per la firma dell’Accordo tra governo e Regione per lo sviluppo e la coesione. “I dati economici sono molto incoraggianti – continua Meloni – Oggi abbiamo il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi anni e record negli ambiti di occupazione, numero di occupati, contratti stabili e aumento dell’occupazione femminile; la vera parità è consentire alle donne di non essere costrette a scegliere tra diverse forme di realizzazione, come essere madre e avere un posto di lavoro. In Italia, secondo l’Ocse, il reddito delle famiglie è cresciuto dell’1,4% del 2023 e i salari del 3%: questo ci dimostra quando chi produce ricchezza non viene disturbato lo Stato ne beneficia, purchè vi sia un approccio collaborativo con i contribuenti”.

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Conte “Meloni non dura e il M5S da solo non vince”

ROMA (ITALPRESS) – “Dopo 17 mesi di governo Meloni, 17 mesi di promesse tradite, il vento sta cambiando direzione. Verso le elezioni nazionali? Sì: Meloni 5 anni così non può pensare di governare”. Lo dice Giuseppe Conte, leader dei 5stelle in un colloquio con “La Repubblica”. Poi aggiunge: “Governeremo col Pd? Beh, da soli non siamo autosufficienti. Siamo ambiziosi, sì, ma il 50,1% non credo che lo prenderemo. Le alleanze servono e il Pd è un protagonista del nostro campo, quello progressista”. Il leader dei pentastellati alla domanda se le elezioni sono più vicine, risponde: “Anche in Abruzzo noto che il vento è cambiato. I cittadini si rendono conto di essere stati amministrati male. Si stanno svegliando da un atteggiamento di torpore acquiescente. Sono consapevoli del malgoverno e questa è la ragione della grande rimonta che stiamo facendo”. E il vento, sostiene Conte, non soffia solo tra la Marsica e l’Adriatico. “Parliamoci chiaro: Meloni da 17 mesi è al governo nazionale. E che ha fatto? Promesse tradite, ricette insufficienti. Non si rendono conto che la situazione va affrontata, non riescono a portare soluzioni su nulla: per le imprese, per gli investimenti, per le politiche del lavoro. Niente”. “Non puoi pensare di governare 5 anni così. Solo con lo specchietto per le allodole del premierato o dell’autonomia differenziata. Riforme peraltro molto problematiche. Quindi pian piano, anche a livello nazionale si sta realizzando una consapevolezza, che farà virare il vento in un’altra direzione. Verso le elezioni? Sì”. Conte si sente pronto per tutte le sfide. “Se si costruiscono coalizioni coese, cioè con un programma serio e con interpreti affidabili, si può competere a qualsiasi livello, dal Comune, alla Regione, a livello nazionale”.

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Donne, Mattarella “Pregiudizi e stereotipi riaffiorano ancora”

ROMA (ITALPRESS) – “Pregiudizi e stereotipi sulle donne tuttora riaffiorano anche nelle società che si ritengono più avanzate”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna.
“Sono ancora frequenti, inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato. Senza perdere memoria delle violenze”, ha proseguito il presidente.
“Come non ricordare le vittime nei tanti femminicidi, anche in giorni recenti? Come non ricordare, per tutte, Gulia Cecchettin, la cui tragedia ha coinvolto nell’orrore e nel dolore l’intera Italia? Si è detto tante volte – anche in quei giorni – che occorre una profonda azione culturale per far acquisire a tutti l’autentico senso del rapporto tra donna e uomo: l’arte è un veicolo efficace e trainante di formazione e di trasmissione di valori della vita. Per questo, oggi, rendiamo omaggio ed esprimiamo riconoscenza al protagonismo artistico delle donne”, ha detto ancora Mattarella.
“Abbiamo ripercorso insieme – grazie ai filmati di Rai Cultura – le antiche vicende di Lavinia Fontana e di Artemisia Gentileschi, abbiamo ascoltato le parole – più recenti – di Virginia Woolf e di Carla Accardi: quanto abbiamo visto e ascoltato conferma che le donne – nell’arte come in tanti altri campi – per esprimersi e realizzarsi abbiano dovuto affrontare un supplemento di fatica, un di più di impegno, quasi un onere occulto e inspiegabile sulla loro attività – ha sottolineato il capo dello Stato -. Come se a loro fossero richiesti obblighi ulteriori e dovessero superare continuamente esami e giudizi più rigorosi. Che dovessero sempre dimostrare il valore e la capacità espressiva alla base della loro arte”.
“E’ questo un fenomeno purtroppo ben noto, ampiamente studiato, che affonda le radici in pregiudizi e stereotipi sulle donne che tuttora riaffiorano anche nelle società che si ritengono più avanzate”, ha osservato.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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