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Dossieraggio, Nordio “Necessaria commissione d’inchiesta”

MILANO (ITALPRESS) – “Ieri ho avuto un incontro con il ministro della Difesa Crosetto, con un informale scambio di opinioni. Credo che a questo punto si possa e si debba riflettere sulla necessità dell’istituzione di una Commissione parlamentare d’Inchiesta con potere inquirente, per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara e che adesso, proprio per le parole di Cantone, è diventata ancora più seria”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a una domanda sull’inchiesta di Perugia sulle presunte attività di dossieraggio, a Milano a margine della sottoscrizione del protocollo alloggi Aler in housing sociale che per il personale dell’amministrazione giudiziaria.
“Quanto sta emergendo è oggetto di indagine giudiziaria. Ovviamente, il ministero della Giustizia è estremamente attento a quanto è stato riferito in questi giorni, soprattutto nelle audizioni – ha proseguito il ministro Nordio -. Le parole usate da Cantone sono state estremamente forti e, dopo queste valutazioni estremamente severe, io credo che sia necessario fare una riflessione molto molto profonda su quelle che sono le violazioni dei diritti individuali alla riservatezza. Queste violazioni sono già state fatte in passato”. Per questo, “credo che adesso abbiamo raggiunto il punto cruciale, forse un punto di non ritorno e che quindi sia necessaria una profonda riflessione che a mio avviso potrebbe e dovrebbe essere non solo normativa, ma anche politica”, ha concluso.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Dossieraggio, Meloni “Fatto gravissimo, bisogna trovare mandanti”

ROMA (ITALPRESS) – “Da qualche parte qualcuno ha messo in piedi dei metodi che di solito si usano nei regimi illegali, per cercare di gettare fango a chi non gli stava simpatico: penso che questa sia una cosa gravissima, penso che sia molto più ampia di quello che stiamo vedendo perchè ci sono i politici” ma anche “tantissime persone normali e bisogna capire per quali interessi siano state fatte oggetto di dossieraggio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a “Dritto e rovescio” su Retequattro. “Voglio ringraziare il procuratore Melillo e il procuratore Cantone per il lavoro che stanno facendo, perchè bisogna anche capire quali erano i mandanti, perchè questi metodi in uno stato di diritto non sono previsti”. Quello che “mi indigna più del fatto in sè è che qualcuno provi a difendere quello che è accaduto trincerandosi dietro la libertà di stampa che è sacra, ma proprio per questo non prevede che si usino metodi illegali per gettare fango su chi non ci fa simpatia”.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Minardo “Mediterraneo sarà sfida per la difesa europea”

ROMA (ITALPRESS) – “La situazione nel Mediterraneo impone all’Europa una nuova linea d’azione perchè la gestione delle crisi in questo teatro diventerà sempre più un’incombenza europea” lo afferma il Presidente della Commissione Difesa della Camera Nino Minardo. “In questo scenario – continua Minardo – lo sviluppo di una concreta Difesa europea non potrà prescindere da diversi punti fermi tra cui la costante attenzione al fianco Sud della Nato che fa diventare prioritario il nostro impegno a rafforzare la nostra Marina Militare, fornendole mezzi sempre più evoluti e con tecnologie competitive” conclude.

Foto: ufficio stampa Minardo

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Dossieraggio, Cantone “Vicenda inquietante, non è una bolla di sapone”

ROMA (ITALPRESS) – “Condivido integralmente quanto ha detto il procuratore nazionale sul fatto che i numeri di questa vicenda lascino pensare che ci sia altro. I numeri sono molto più preoccupanti di quelli ad oggi emersi. Sono numeri che inquietano perchè sono davvero mostruosi”. Lo ha detto Raffaele Cantone, procuratore di Perugia, in audizione alla Commissione parlamentare antimafia sull’inchiesta relativa a presunte attività di dossieraggio.
“In questi mesi, da quando è uscita la prima notizia, anzi già prima – ha affermato Cantone -, alla Procura di Perugia abbiamo fatto una serie di atti delicatissimi con personaggi di primo piano sentiti, di cui nessuno ha avuto notizia. Per esempio abbiamo sentito per due volte il ministro della Difesa. Credo che il ministro vada ringraziato per la sua scelta di rivolgersi all’autorità giudiziaria che ha consentito di fare uscire questo verminaio e anche per la disponibilità che ha manifestato e le cose che ha riferito”.
“Non mi occupo di bolle di sapone, non me ne sono mai occupato neanche da bambino”, ha evidenziato Cantone nel corso del suo intervento. “Chi parla di bolle di sapone – ha aggiunto – ne risponderà nelle sedi giuste perchè ho grande rispetto per la libertà di manifestazione del pensiero e per l’età di chi lo manifesta ma esiste un limite a tutto: chi non conosce gli atti non può esprimere giudizi”.
“Credo che ci sia l’esigenza di ripristinare la verità sui fatti che sono stati detti in questa fase anche perchè molti fatti sono stati riportati in modo generico, come era giusto non avendo conosciuto gli atti – ha sottolineato il procuratore di Perugia -. C’era soprattutto l’esigenza, ed è la ragione per cui abbiamo preparato la nota insieme al procuratore nazionale antimafia, di intervenire a tutela di un’istituzione che per quanto mi riguarda è sacra: la Procura nazionale antimafia, che è stata istituita da Giovanni Falcone”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Dossieraggio, Renzi “Punta dell’iceberg ed è solo l’inizio”

ROMA (ITALPRESS) – “Quello che sta emergendo dallo scandalo dossieraggio è solo la punta dell’iceberg. Avevo scritto su questo ne “Il Mostro” ma finchè lo dicevo solo io tutti stavano zitti. Per paura o magari per interesse. Adesso sta emergendo un quadro molto più ingarbugliato. Ed è solo l’inizio. Spero che sia la volta buona per riportare la legalità e rispettare finalmente la Costituzione”. Così su X il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Schillaci “Accesso più facile per pazienti a farmaci”

ROMA (ITALPRESS) – “Siamo dinanzi ad un cambiamento atteso e per tanti versi radicale e che va monitorato con attenzione. Per tale ragione è stata prevista l’istituzione presso il Ministero della Salute di un tavolo tecnico che sarà responsabile di monitorare gli effetti finanziari di questo provvedimento, a garanzia della sostenibilità del servizio sanitario. Auspico, inoltre, che l’attività del tavolo si orienti ad analizzare oltre all’impatto economico, anche i reali effetti del provvedimento sull’incremento dell’aderenza e il miglioramento delle condizioni di accesso alle prestazioni farmaceutiche che, non dimentichiamolo, sono un pilastro fondamentale dei Livelli essenziali di assistenza”. Lo ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto in occasione della conferenza stampa “Farmaco accessibile: novità legislative, cosa cambia per il cittadino”, dedicato alle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2024 sulla distribuzione dei farmaci e la dispensazione di alcune specialità, fino ad oggi reperibili solo nelle strutture ospedaliere, nelle farmacie del territorio.
“Con la manovra finanziaria 2024” ha ricordato Schillaci “abbiamo voluto rafforzare la tutela della garanzia dei cittadini ad accedere più facilmente al farmaco; abbiamo voluto dare ascolto e andare incontro alle necessità dei nostri cittadini, soprattutto degli over 65, dei disabili, dei malati oncologici che costituiscono i maggiori fruitori della distribuzione diretta e che chiedono un sistema sanitario sempre più di prossimità.
Nè vanno dimenticati quanti vivono in aree interne e in Comuni che non disponendo di farmacie ospedaliere devono percorrere lunghe distanze per poter raggiungere strutture che spesso osservano orari e giorni di apertura che possono essere limitanti per i pazienti. La sanità di prossimità che stiamo implementando si costruisce attraverso ogni norma che avvicina il Servizio Sanitario Nazionale al cittadino e penso anche alla messa a regime della ricetta elettronica e all’estensione della sua validità che abbiamo previsto nel decreto Semplificazione”.
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Dossieraggio, Melillo “Intollerabili strumentalizzazioni”

ROMA (ITALPRESS) – “La collaborazione istituzionale è doverosa nell’ottica del controllo democratico e della corretta amministrazione delle forme della giustizia, ma sempre nel rispetto dell’autonomia della magistratura: questi valori pongono verifiche stringenti, ma non tollerano il gioco di insinuazioni e manovre strumentali”. Ad affermarlo è il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo nel corso di un’audizione in Commissione parlamentare antimafia sull’inchiesta di Perugia su presunte attività di dossieraggio.
“Quest’audizione è fondamentale per venire incontro a un’esigenza di interesse pubblico e allontanare il pericolo di disinformazione, speculazione e strumentalizzazione su vicende delicate – prosegue Melillo -. Le punte di scomposta polemica sembrano voler incrinare un’immagine del mio ufficio e delegittimare l’idea stessa di istituzioni neutrali e di garanzia, come appunto la Procura nazionale antimafia: Governo e Parlamento hanno sempre riconosciuto la trasparenza dell’ufficio che dirigo, in particolare riconoscendomi le funzioni di impulso investigativo anche in materia di sicurezza cibernetica, che peraltro include ciò che riguarda le indagini di Perugia”.

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Papa “Orrore guerra in Ucraina e Terra Santa, preghiamo per la pace”

CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Ancora una volta, fratelli e sorelle, rinnovo il mio invito a pregare per le popolazioni che soffrono l’orrore della guerra in Ucraina e in Terra Santa, come pure in altre parti del mondo. Preghiamo per la pace! Chiediamo al Signore il dono della pace!”. Così Papa Francesco nel corso dell’Udienza Generale in Vaticano.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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