BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Queste vacanze saranno diverse. Non vogliamo cancellare il Natale ma renderlo più sicuro per tutti”. Così la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides al termine della videoconferenza dei Ministri della Salute.
Le feste natalizie “non rendono la situazione meno seria”, ha aggiunto Kyriakides. “Ogni 17 secondi una persona perde la vita a causa del coronavirus in Europa e ogni giorno più di 5.000 famiglie perdono un loro caro”, ha spiegato la commissaria alla Salute.
“I nostri medici combattono una durissima battaglia” e le misure restrittive dovranno continuare “fino a quando un vaccino sicuro non verrà messo a disposizione”, ha sottolineato.
“Non dobbiamo allentare le restrizioni altrimenti metteremo a repentaglio i progressi fatti negli ultimi mesi. La sicurezza dei vaccini è una priorità” e per questo “i cittadini devono essere fiduciosi nel momento della somministrazione”. La vaccinazione infatti sarà l’elemento fondamentale per il 2021.
Kyriakides ha ricordato i cinque contratti firmati dalla Commissione europea con le aziende farmaceutiche. “Ci sono anche speranze perchè ci potrebbe essere luce alla fine del tunnel”, ha continuato.
“Non si tratta di arrivare primi ma si tratta di avere vaccini sicuri ed efficaci”, ha aggiunto Jens Spahn, ministro tedesco della Sanità, per il quale “è bene ridurre al più possibile i contatti tra i parenti. Se continuiamo a portare la mascherina, evitare spazi affollati e contatti stretti potremo tenere a bada il virus”.
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Covid, Commissione Ue “Rendere Natale più sicuro, non cancellarlo”
Ue, Costa “Tre priorità per la presidenza portoghese”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Siamo tutti d’accordo nel dire che il prossimo mese sarà decisivo e abbiamo fiducia nella presidenza tedesca”. Lo ha detto Antonio Costa, primo ministro portoghese, durante la conferenza stampa per illustrare le priorità della presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione europea che inizierà a gennaio 2021.
La presidenza portoghese ha tre priorità: cooperazione economica, pilastro sociale e rafforzamento dell’autonomia strategica dell’Europa, restando però aperti a nuove relazioni transatlantiche.
Il pilastro sociale dell’Unione europea è il più importante, in quanto “è fondamentale che tutti si sentano sicuri nel processo digitale e climatico”.
“Dobbiamo investire nell’innovazione”, ha continuato Costa. Per l’Unione europea è fondamentale “avere relazioni anche con l’America latina e l’India e avviare nuovi collegamenti con Australia e Nuova Zelanda”.
In merito alla cooperazione economica Costa ha ricordato l’importanza di un accordo sul Quadro finanziario pluriennale e sul Recovery Fund.
“Un accordo concluso non può essere aperto di nuovo”, ha specificato il primo ministro portoghese.
“Il dialogo tra la presidenza tedesca con Ungheria e Polonia deve consentire di arrivare ad un accordo”, ha ricordato il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, che si è mostrato d’accordo con le parole di Costa.
“Questo è un mese cruciale per l’Europa. Siamo in attesa dell’accordo finale sul QFP e sul fondo di ripresa nel Consiglio europeo e stiamo lavorando per raggiungere un accordo di libero scambio con il Regno Unito”, ha sottolineato Sassoli.
“Per quanto riguarda il QFP e il fondo di ripresa, sono in stretto contatto con la Presidenza tedesca sullo stato attuale dei colloqui con i governi polacco e ungherese. Il mese scorso abbiamo raggiunto un ambizioso accordo sul pacchetto, che garantisce più finanziamenti per i programmi chiave dell’UE e un meccanismo vincolante per il rispetto dello stato di diritto – ha aggiunto -. Per il Parlamento quanto concordato in questo pacchetto non sarà ulteriormente oggetto di discussione. Non esiste un piano B. Confidiamo che la Presidenza tedesca risolva al più presto le questioni in sospeso in seno al Consiglio, in modo che i fondi siano disponibili a partire dall’inizio del 2021”.
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Il centrodestra si ricompatta e dice no alla riforma del Mes
ROMA (ITALPRESS) – “Il 9 dicembre non sosterremo in Parlamento la riforma del MES perchè non riteniamo che la modifica del Meccanismo di Stabilità approvata dall’eurogruppo sia soddisfacente per l’Italia e non va neppure nella direzione proposta dal Parlamento europeo”. Lo afferma in una nota il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.
“Due sono i motivi che principalmente ci preoccupano – prosegue -. Il primo: le decisioni sull’utilizzo del fondo verranno prese a maggioranza dagli Stati. Il che vuol dire che i soldi versati dall’Italia potranno essere utilizzati altrove anche contro la volontà italiana. Il secondo: il Fondo sarà europeo solo nella forma perchè il Parlamento europeo non avrà alcun potere di controllo e la Commissione europea sarà chiamata a svolgere un ruolo puramente notarile”.
“Purtroppo sono state ignorate le nostre proposte per una indispensabile riforma del MES che sono state confermate dal voto del Parlamento europeo. E questo non rappresenta certamente un fatto positivo. Per queste ragioni quindi Forza Italia non voterà in Parlamento per questa riforma del MES – conclude Berlusconi -.
La riforma in questione non ha nulla a che vedere con l’utilizzo dei 37 miliardi destinati alla lotta contro il COVID”.
“Fratelli d’Italia ringrazia gli alleati di Forza Italia, e in particolare Silvio Berlusconi, per averci seguito sul tema del MES e aver deciso di votare no insieme a noi il 9 dicembre in Parlamento – commenta Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia -. E’ una battaglia di cui Fratelli d’Italia si è fatto promotore fin da subito, che da sempre condividiamo con Matteo Salvini e la Lega e che siamo felici oggi raccolga la posizione del centrodestra unito. Il 9 dicembre scriveremo insieme una pagina di storia per difendere la sovranità nazionale dal cappio che l’eurosistema vorrebbe stringere al collo dell’Italia. Sarà l’ennesima prova di unità e di compattezza di un centrodestra che la maggioranza sperava inutilmente di riuscire a dividere”.
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Eurogruppo, raggiunto l’accordo sulla riforma del Mes
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Abbiamo raggiunto un accordo sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità”. Così Pascal Donohoe, presidente dell’Eurogruppo, al termine della video conferenza tra i ministri della zona euro. La riforma prevede che il Mes fornirà un backstop al Fondo di risoluzione unico (SRF) qualora dovesse finire le risorse a disposizione.
I ministri hanno inoltre deciso l’introduzione anticipata del sostegno comune entro l’inizio del 2022.
Il backstop è l’ultima risorsa, “un ulteriore meccanismo di sicurezza al quale ricorreremo solo qualora dovessimo averne bisogno”, ha spiegato il presidente dell’Eurogruppo.
Tra gli obiettivi della riforma, c’è il rafforzamento delle linee di credito precauzionali – strumenti a disposizione del Mes prima del salvataggio di un Paese – nel caso in cui un Paese venga colpito da uno shock economico. Inoltre la riforma elimina il cosiddetto Memorandum, ovvero le condizioni per ricevere i prestiti fatti di tagli alla spesa pubblica, e l’introduzione di una lettera d’intenti che assicura il rispetto delle regole del Patto di stabilità. Il nuovo Mes, inoltre, rafforzerà il pilastro della risoluzione dell’unione bancaria e contribuirà a garantire che un fallimento bancario non danneggi l’economia o provochi instabilità finanziaria.
Ora bisogna firmare il trattato a gennaio 2021 “e avviare le procedure di ratifica a livello nazionale”, ha ricordato il commissario per l’Economia Paolo Gentiloni.
“Ora che abbiamo raggiunto un accordo sulla riforma del MES, siamo in una buona posizione per andare avanti in altri settori”, ha concluso Donohoe.
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Recovery Fund, Di Maio “Preoccupante il veto di alcuni Paesi Ue”
ROMA (ITALPRESS) – “Mi preoccupa il veto di alcuni Paesi Ue sul Recovery, mi preoccupano i contagi, mi preoccupano le imprese che chiedono, giustamente, risposte, mi preoccupa l’incertezza delle famiglie, i consumi, lo sfrenato bisogno di visibilità di qualcuno che improvvisa una proposta di patrimoniale in questo momento. Le pare normale? Praticamente vogliono tassare il ceto medio”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Per Di Maio “non si può tassare in questo momento chi crea posti di lavoro, ma non solo, con questo approccio si finirebbe per colpire soprattutto il ceto medio-basso. Guardi che la patrimoniale, quanto a prelievo, non è diversa dall’imposta sul reddito. Gran parte della ricchezza degli italiani è investita in immobili e altre attività finanziarie e una tassa sui risparmi produrrebbe un crollo del valore delle case. Il M5S non sosterrà mai una simile iniziativa”.
Il ministro chiude poi ogni spiraglio sul Mes: “Non ci sono i numeri in Parlamento, finchè il M5S sarà al governo il Mes non metterà piede in Italia. Nell’Ue, peraltro, non lo ha chiesto nessuno, questo è un dibattito solo italiano. Concentriamoci sul Recovery, lo stesso premier Conte ha ribadito più volte che è il Recovery lo strumento su cui l’Italia e molti altri Paesi Ue stanno puntando”.
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Mes, Gualtieri “Lo scenario è mutato, si ridimensionano i dubbi”
ROMA (ITALPRESS) – “Per quanto riguarda il Mes, lo scenario che si presenta oggi ai nostri occhi oggi è sicuramente profondamente mutato rispetto a quello di un anno fa, il che consente di ridimensionare critiche e dubbi che sono stati posti in passato. La crisi dovuta sanitaria al Covid si è rapidamente trasformata in crisi economica e sociale, l’Ue è stata messa a dura prova ma possiamo dire che ne sta uscendo rafforzata e con una risposta comune senza precedenti”. Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, in audizione presso le Commissioni Riunite Camera e Senato, in merito alla riforma del Mes.
“Il pacchetto che verrà discusso oggi all’Eurogruppo riguarda tre elementi: la riforma del Mes, l’introduzione del dispositivo di sostegno al Fondo di risoluzione unico, il Common Backstop, e l’accordo sulla valutazione della riduzione rischi unione bancaria. Questa seconda parte del pacchetto rappresenta una vera novità e un valore aggiunto – ha sottolineato il ministro -. Il raggiungimento dell’accordo è di importanza strategica per il rafforzamento dell’Unione bancaria, il meccanismo di supporto del fondo di risoluzione unica rappresenterebbe il secondo elemento di condivisione dei rischi”.
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Impianti sciistici, Ue “No regole uguali per tutti”
ROMA (ITALPRESS) – Bloccare lo sci? “Non c’è una formula valida per tutti, perché gli Stati hanno situazioni epidemiologiche diverse”, spiega, in un’intervista al Corriere della Sera, la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides. «Natale – dice – è importante per tutti noi, ma niente nel 2020 è stato lo stesso di sempre. In aprile abbiamo pubblicato una road map per uscire gradualmente dalle misure di contenimento della prima ondata. Vale anche ora”. “Fino a quando i vaccini non saranno disponibili e una grossa massa critica di persone non sarà vaccinata – aggiunge – raccomandiamo agli Stati membri di continuare nei loro sforzi per mitigare la pandemia».
«Stiamo lavorando – prosegue – su come rafforzare il coordinamento in vista delle festività: presto presenteremo le nostre linee guida per poter stare al più sicuro possibile. Il messaggio deve essere chiaro: vediamo la luce in fondo al tunnel dopo le notizie sui vaccini, ma togliere le restrizioni troppo presto aumenta di rischio di crescita dei contagi. Non dobbiamo ripetere l’errore fatto in passato, rischiamo un’altra ondata di contagi dopo Natale».
Per Kyriakides “dobbiamo fare in modo che i cittadini abbiano accesso ai farmaci in ogni momento e sostenere l’industria farmaceutica perché continui a innovare e resti tra i leader mondiali. L’11 novembre abbiamo presentato l’Unione della salute che prevede il rafforzamento dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr) e dell’Ema (Agenzia europea per i medicinali). Era il primo mattone, ora mettiamo il secondo».
«Ogni Stato membro – spiega – avrà un numero di dosi a disposizione in proporzione alla popolazione. Se tutti i vaccini avranno successo potremo acquistare fino a quasi 2 miliardi di euro di dosi di futuri vaccini sicuri ed efficaci. Tutti gli Stati Ue vi avranno accesso nello stesso momento».
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Ue, nuovo contratto con Moderna sui vaccini
Bruxelles (ITALPRESS) – “Sono lieta di annunciare che domani firmeremo un nuovo contratto per un altro vaccino sicuro contro il Covid”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante una conferenza stampa. Il contratto consentirà di acquistare da Moderna 160 milioni di dosi di vaccino contro il covid-19. “Una volta che si sarà effettivamente dimostrato sicuro ed efficace – spiega la presidente Ursula von der Leyen- ogni Stato membro riceverà il vaccino contemporaneamente, su base proporzionale, alle stesse condizioni.
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