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Migranti, Von der Leyen “Nuove regole e oneri condivisi in Europa”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ interesse di tutti i governi trovare un approccio europeo sulle migrazioni umano ed efficace, penso che ogni Stato membro possa sottoscriverlo”. Lo afferma la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, in un’intervista con un gruppo di quotidiani, pubblicata in Italia da La Repubblica.
“La nostra comune esperienza è che il sistema attualmente in vigore non funziona più, ha raggiunto i suoi limiti e per questo presenteremo una proposta che sarà più completa, più europea e conterrà nuove regole su asilo, integrazione, rimpatri e gestione dei confini – sottolinea Von der Leyen -. Il principio alla base della riforma è il ribilanciamento tra solidarietà e responsabilità, la condivisione degli oneri su tutta la catena migratoria. Daremo una risposta completa ai flussi”.
“A luglio i governi hanno toccato con mano (sul Recovery Fund, ndr) che le grandi proposte politiche della Commissione sono preparate con un lavoro molto profondo e con un esaustivo dialogo con le capitali – prosegue la presidente della Commissione -. La vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, e la commissaria Ylva Johannson parlano con i ministri degli Interni per trovare un punto di caduta condiviso in modo da arrivare ad un approccio europeo completo. Il nostro è un progetto enorme che deve essere ben preparato con l’obiettivo poi di sederci tutti insieme, discutere e trovare una soluzione comune”.
“Tutti concordano che l’attuale sistema non funziona più, è interesse di tutti i governi trovare un approccio europeo umano ed efficace, penso che ogni Stato membro possa sottoscriverlo. Mi aspetto che i governi si siedano seriamente al tavolo e negozino un nuovo approccio europeo alle migrazioni”, evidenzia la Von der Leyen.
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Recovery Fund, la Commissione Ue fissa le tappe

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Sostenibilità ambientale, produttività, equità e stabilità macroeconomica: sono questi i quattro punti da cui deve partire la ripresa, secondo la Commissione europea. L’esecutivo comunitario ha presentato questa mattina il funzionamento del Recovery and Resilience Facility, lo strumento più importante del Next Generation EU: 672 miliardi di euro in totale, suddivisi fra prestiti e sovvenzioni.
L’obiettivo rimane sempre quello di una “ripresa verde, digitale e sostenibile”, si legge su una nota ufficiale della Commissione. Per beneficiare di questo ‘serbatoiò europeo, gli Stati dovranno presentare – entro il 30 aprile 2021 – un accorato piano di riforme che rispetti le indicazioni giunte dalle istituzioni europee nelle raccomandazioni del 2019 e del 2020. Gli obiettivi, segnala la Commissione, sono la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la resilienza economica e sociale.
La Commissione ha indicato sette “progetti faro” verso cui gli Stati dovrebbero virare nei loro programmi di ripresa economica: l’utilizzo di energie più pulite, il rinnovamento di edifici pubblici e privati, la promozione di ricarica e rifornimento per sistemi di trasporto sostenibili, l’estensione di reti a banda larga, la digitalizzazione della pubblica amministrazione, l’espansione delle capacità digitali europee e la promozione delle competenze digitali.
A controllare l’effettivo rispetto di questi obiettivi e il corretto utilizzo delle risorse del fondo sarà la Commissione per la ripresa e la resilienza insieme alla Direzione generale sugli Affari economici e finanziari. Per rendere operativo il Recovery and Resilience Facility serve l’approvazione sia del Parlamento europeo che del Consiglio: la Commissione spera che il dispositivo diventi operativo “a partire dal 1 gennaio 2021”.
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Von der Leyen “Salario minimo e svolta su green e migrazioni”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Il dumping salariale danneggia i lavoratori, ma anche gli imprenditori onesti e mette a repentaglio la concorrenza sul mercato del lavoro. Faremo una proposta per salario minimo in tutti gli Stati dell’Unione”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, nel suo discorso al Parlamento Europeo di Bruxelles sullo stato dell’Unione.
“La dignità del lavoro è un principio da preservare, è arrivato il momento che il lavoro venga pagato nel modo giusto”, ha aggiunto Von der Leyen, che sul coronavirus ha spiegato: “Noi non diciamo mai ‘Europe First’, ma l’Europa deve essere la prima a rispondere agli appelli e ad affrontare le sfide”. Alla crisi “c’è chi ha risposto chiudendosi, chi destabilizzando il sistema, l’Europa invece tende la mano. L’Europa ha deciso di guidare la risposta a livello mondiale per il vaccino. Abbiamo raccolto 40 paesi e 16 miliardi di euro per la ricerca su un vaccino e una cura che saranno a disposizione del mondo. Questo è il potere dell’Europa, e non ha pari del mondo. Non basta che si trovi il vaccino, bisogna essere sicuri che tutti abbiano accesso al vaccino”. La Von der Leyen ha anche annunciato che il prossimo Global Health Summit, il vertice globale sulla sanità, “sarà ospitato in Italia nel 2021”.

Ambiente e digitale sono stati tra i temi principali del discorso sullo Stato dell’Unione di Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione ha analizzato come è stata affrontata la pandemia e ha prospettato le vie future per l’Unione europea. Un settore dove l’Europa ha provato a spingere sull’acceleratore è quello climatico. E Von der Leyen ha proposto nuove misure, in particolare un taglio netto delle emissioni (-55%) entro il 2030. Annunciata la quota del Next Generation Eu riservata al Green Deal: “Il 37% dei fondi sarà dedicato alla lotta al surriscaldamento globale. L’altro grande tema del discorso sullo Stato dell’Unione è stato il digitale, che riceverà circa il 20% dei fondi provenienti da Next Generation Eu. L’Unione europea non può più permettersi di essere indietro, e deve quindi lavorare su tre concetti base: la gestione dei dati industriali, la creazione di una identità digitale europea sicura per tutti i cittadini e infine un potenziamento di tutte le infrastrutture, in particolare della banda larga per le zone che ancora non ne usufruiscono”.

In attesa di presentare, la settimana prossima, un nuovo Patto sulle migrazioni, von der Leyen ha preannunciato alcuni punti: rinforzo dei salvataggi in mare, migliori politiche di asilo e di rimpatrio, richiesta di più solidarietà agli Stati che sono al confine dell’Europa. “Tutta l’Unione deve fare la sua parte, dobbiamo migliorare la fiducia che abbiamo nei confronti degli altri Paesi”, ha spiegato la presidente, che ha infine sottolineato l’importanza di non dimenticarsi di chi si trova già in territorio europeo: “hanno capacità e talenti, dobbiamo aiutarli ad integrarsi”.

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Gualtieri “Il Recovery Fund un’occasione irripetibile”

ROMA (ITALPRESS) – “Non è esagerato definire” il Next Generation Eu “un punto di svolta, non solo per il rilancio dell’economia in chiave di sostenibilità e competitività, ma per lo stesso processo di integrazione europea. Rappresenta, per l’Europa e per l’Italia, una occasione irripetibile per uscire da un lungo periodo di stagnazione e per uscire dalla crisi senza precedenti causata della pandemia”. Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio e Finanze sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund.
“Durante il negoziato che ha portato all’accordo – ha spiegato – non sono mancate discussioni e differenze di vedute, in particolare tra i paesi frugali e i sostenitori di una maggiore espansione, il risultato finale è di grande rilevanza. Siamo pervenuti a questo anche grazie allo sforzo propositivo e diplomatico del governo italiano e alla serietà e alla coesione che il nostro Paese ha dimostrato durante la crisi. Questo successo ci impone di essere all’altezza”.
Il titolare del Mef ha annunciato che oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, invierà le linee guida del Piano al Parlamento. “L’obiettivo del governo è quello di presentare alla Commissione europea non solo le priorità, ma le linee principali del Piano il 15 ottobre, questo unitamente al consueto documento programmatico di bilancio”.
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Ue, a luglio produzione industriale +4,1%

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – A luglio 2020, un mese caratterizzato da un allentamento delle misure di contenimento del COVID-19 in molti Stati membri, la produzione industriale aumentata del 4,1% sia nell’area dell’euro che nell’Unione Europea rispetto al mese precedente, secondo le stime di Eurostat. A giugno l’aumento rispetto a maggio era stato del 9,5% nell’eurozona e del 9,6% nell’Ue. Su base annua, la produzione industriale a luglio è diminuita del 7,7% nell’area dell’euro e del 7,3% nell’Unione Europea.
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Gualtieri “In Europa si lavora per rifinire la riforma del Mes”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Mes? Abbiamo convenuto sull’opportunità di lavorare per avere l’introduzione anticipata del backstop da fine anno prossimo. Ciò richiede alcuni passaggi e ci permetterà in Italia di affrontare questo tema che era stato un pò congelato”. Così Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, al termine dell’Ecofin informale di Berlino.
Quanto al quadro economico generale, “c’è una ripresa superiore alle aspettative, anche la Bce ha rivisto i dati sul Pil ma si parte da una pesante riduzione nel secondo trimestre in tutti i Paesi – ha spiegato Gualtieri -. Perciò abbiamo sottolineato l’esigenza di non interrompere la politica espansiva di sostegno all’economia da mantenere anche l’anno prossimo. L’Italia è stata determinata a sostenere questa analisi”.
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Ue, nel 2018 persi 140 miliardi di entrate Iva

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla Commissione europea, i Paesi dell’UE hanno perso circa 140 miliardi di euro di entrate provenienti dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) nel 2018. Sebbene sia ancora elevata, la differenza tra le entrate previste negli Stati membri dell’UE e le entrate effettivamente riscosse è comunque diminuita di circa 1 miliardo di euro rispetto all’anno precedente. Tuttavia, si prevede un’inversione di tendenza, con una potenziale perdita di 164 miliardi di euro nel 2020 a causa degli effetti della pandemia di Covid-19 sull’economia. Secondo la Commissione europea tali dati mettono in evidenza la necessità di una riforma globale delle norme sull’IVA nell’UE per una maggiore cooperazione tra gli Stati membri al fine di promuovere la riscossione dell’IVA, proteggendo le imprese che rispettano le norme.
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Bce mantiene i tassi invariati, prosegue il piano anti-Covid

FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE “si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finchè non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà coerentemente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo”.
La Bce proseguirà gli acquisti nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP) con una dotazione finanziaria totale di 1.350 miliardi di euro. “Tali acquisti – si legge in una nota – concorrono ad allentare l’orientamento complessivo della politica monetaria, contribuendo così a compensare l’effetto al ribasso della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione. Gli acquisti continueranno a essere effettuati in maniera flessibile nel corso del tempo, fra le varie classi di attività e i vari paesi. Ciò consente al Consiglio direttivo di contrastare efficacemente i rischi per l’ordinata trasmissione della politica monetaria”.
Il Consiglio direttivo condurrà gli acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP almeno sino alla fine di giugno 2021 “e, in ogni caso, finchè non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus”.
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