Home Qui Europa Pagina 108

Qui Europa

Nel secondo trimestre Pil -11,8% nell’Eurozona

ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre del 2020 l’emergenza coronavirus ha fatto pagare un conto salato all’economia europea. Il Prodotto Interno Lordo è diminuito infatti dell’11,8% nell’area dell’euro e dell’11,4% nell’Unione Europea rispetto al trimestre precedente. Lo stima l’Eurostat, spiegando che si tratta dei cali più netti osservati dall’inizio delle serie storiche, nel 1995. Nel primo trimestre del 2020 il Pil era diminuito del 3,7% nell’area dell’euro e del 3,3% nell’Ue. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil è diminuito del 14,7% nell’eurozona e del 13,9% nell’Unione Europea.
(ITALPRESS).

Unicredit e Bei, 200 milioni per Pmi e Midcap italiane

MILANO (ITALPRESS) – UniCredit e Banca europea per gli investimenti (BEI) mettono a disposizione nuove risorse per stimolare la ripresa dell’economia colpita dagli effetti della pandemia.
Un accordo appena siglato prevede infatti risorse per 200 milioni di euro messi a disposizione di UniCredit da BEI e dedicati a Pmi (imprese fino a 250 dipendenti) e Midcap (fino a 3 mila dipendenti).
“La nuova linea di credito, finalizzata a fronteggiare l’emergenza in corso, prevede sia il finanziamento di nuovi progetti d’investimento, con durata massima di cinque anni, che la copertura del fabbisogno di capitale circolante, in considerazione della fase eccezionale che il tessuto economico italiano sta vivendo – si legge in una nota -. Gli interventi sono destinati ad aziende localizzate in tutta Italia e attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi. I fondi BEI potranno essere utilizzati per il finanziamento di progetti che abbiano un costo individuale massimo di 25 milioni di euro e potranno coprire il 100% del finanziamento per un importo non superiore a 12,5 milioni di euro per ciascun progetto”.
“BEI e UniCredit hanno concordato per questa linea di credito criteri di ammissibilità straordinari a favore delle imprese – prosegue la nota -. In particolare, è ammissibile il finanziamento del capitale circolante, comprese le retribuzioni, gli oneri fiscali, i contributi previdenziali, le spese amministrative e altri costi operativi nonchè le linee di credito multifunzionali, anche se si tratta di proroga o rinnovo di prestiti di capitale circolante. Rimangono escluse le sole operazioni puramente finanziarie e/o immobiliari.
La linea di credito si integra con le misure agevolative del Decreto Liquidità, prevedendo la possibilità di abbinare ai fondi BEI, laddove vi siano i requisiti, anche la garanzia diretta del Fondo di Garanzia per le PMI o di SACE (società assicurativo-finanziaria a partecipazione pubblica specializzata nel sostegno a export e internazionalizzazione), con evidenti benefici in termini di pricing finale dei prestiti – conclude la nota -. Il nuovo accordo tra UniCredit e BEI si aggiunge alle altre intese siglate congiuntamente di recente e dedicate a PMI, Midcap e imprese agricole italiane. Negli ultimi cinque anni le risorse BEI che UniCredit ha destinato alle imprese in Italia ammontano a circa cinque miliardi, con più di 4.000 progetti finanziati”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Sassoli “Servono regole comuni tra gli Stati Ue”

ROMA (ITALPRESS) – “C’è troppa confusione. Ogni Stato membro fa da sè. I cittadini e le imprese invece si aspettano modalità di intervento comuni su come definire le zone a rischio e le regole di comportamento. La situazione è seria e solo un’opera di coordinamento da parte della Commissione europea può consentire di uniformare le disposizioni e gli interventi, evitare discriminazioni e rispondere all’esigenza dei cittadini europei di avere un quadro di riferimento ben definito”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. “Dobbiamo evitare il caos – ha proseguito -, e per farlo è urgente che i governi nazionali, titolari della politica sanitaria, chiedano alla Commissione europea di svolgere un ruolo attivo di coordinamento. Sono sorpreso che questo non sia già avvenuto e per questo rivolgo un invito ai governi dei nostri Stati membri perchè chiedano alla Commissione europea di svolgere un’attività di coordinamento per definire regole comuni. I cittadini se lo aspettano. Siamo ancora dentro l’emergenza e solo regole europee possono consentire risposte efficaci di contrasto alla ripresa della diffusione del Covid-19”, ha concluso.
(ITALPRESS).

Gentiloni “Recovery Fund serve alle riforme, non è un catalogo spese”

ROMA (ITALPRESS) – “Non siamo di fronte a una ripresa a V, siamo di fronte a una fase di rilancio delle nostre economie che è caratterizzata da un clima di incertezza. Anche l’Italia che ha reagito bene all’emergenza sanitaria, è alle prese con questa incertezza”. Così il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund.
Gentiloni ha individuato tre priorità comuni: transizione ambientale, resilienza e sostenibilità sociale, transizione digitale, innovazione e competitività, ricordando che i piani nazionali “non saranno redatti a Bruxelles o imposti dalle autorità europee, a differenza di quanto accadde nella crisi finanziaria del decennio scorso. I piani saranno proposti dai 27 Paesi, ma al tempo stesso deve essere molto chiaro che la Commissione non è un intermediario finanziario che raccoglie risorse per trasferirle a scatola chiusa, ha l’obbligo di garantire sia le priorità comuni sia quel mix di riforme e investimenti. Usare questi fondi per questioni fiscali? Io direi in maniera molto molto mirata e limitata. Guai a pensare che usiamo questi 200 miliardi per ridurre le tasse, sarebbe davvero un messaggio sbagliato”.
Il commissario ha sottolineato come non vada varato “un catalogo di spesa, ma prendere quelle decisioni di riforma e investimento della cui necessità ci occupiamo da molto tempo”.
(ITALPRESS).

Ue, nel 2019 prodotte 3,7 milioni di tonnellate di cioccolato

ROMA (ITALPRESS) – Tre milioni e settecentomila tonnellate di cioccolato sono state prodotte nell’Unione europea nel 2019. Secondo i dati Eurostat, Germania, Italia e Francia sono stati i principali produttori, rappresentando insieme quasi i due terzi della produzione totale di cioccolato dell’UE nel 2019, attestandosi al 64%. Seguono i Paesi Bassi con il 9%, Belgio e Polonia con il 7% ciascuno.
(ITALPRESS).

Lampedusa, interviene l’Ue “Rispettare le leggi sull’asilo”

ROMA (ITALPRESS) – Per quanto riguarda Lampedusa, “seguiamo la situazione da vicino e restiamo in contatto con le autorità italiane, ma qualsiasi azione deve rispettare pienamente le leggi Ue sull’asilo”. Così il portavoce della Commissione Europea per le Migrazioni, durante il briefing on line con la stampa a Bruxelles. “La Commissione lavora a stretto contatto con le autorità italiane sulle questioni migratorie”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).

Sassoli “A settembre nuovo patto europeo su migrazioni e asilo”

ROMA (ITALPRESS) – Il 23 settembre la Commissione europea presenterà il nuovo patto su immigrazione e asilo. “Ci aspettiamo un cambio di passo e il Parlamento europeo è già al lavoro: vuol dire che le istituzioni europee si stanno ponendo il problema, anche se i Governi diranno di no, le istituzioni europee stanno dicendo di sì”, ha affermato il presidente del Parlamento Europeo ad Assisi, intervenendo alla Scuola politica della Rosa Bianca sul tema del Mediterraneo.
Per Sassoli una politica comune sull’immigrazione e sull’asilo è nell’interesse di tutti: “Con la pandemia abbiamo capito quanto non siamo autosufficienti, quanto i nostri Paesi dell’Unione non avrebbero possibilità di sviluppare soluzioni rispetto a dinamiche globali che entrano in casa senza bussare. Così siamo riusciti a far tornare a parlare di Mediterraneo il Parlamento Europeo, stiamo tornando a parlare di noi stessi: è uno degli effetti della nuova crisi e del cambio di passo che impone”.
“Siamo riusciti ad avere una risposta comune con risorse importanti perchè tutti hanno capito che da soli non erano autosufficienti – ha aggiunto -: e questa consapevolezza ha prodotto un punto di svolta. La stessa cosa vale per l’immigrazione: la convenienza accorcia le distanze. Perchè la difesa di 1200 km di frontiera della Finlandia con la Russia riguarda l’Italia, così come il problema dell’immigrazione deve essere considerato un problema per i cittadini finlandesi – ha detto ancora il presidente dell’Europarlamento -. Abbiamo bisogno di una politica delle migrazioni europea: come potremmo continuare a dichiararci difensori della dignità delle persone se con tutti i governi europei non avessimo questa capacità di esprimere una politica comune su un fenomeno che bussa alle nostre porte ma ha dimensioni globali, e riguarda il nostro modello economico e di sviluppo”.
(ITALPRESS).

Amendola “Saremo puntuali con i progetti del Recovery Fund”

ROMA (ITALPRESS) – “Arriveremo alla data proposta dalla Commissione che è il 15 ottobre, quando si presenteranno i progetti. Non sono progetti in cui si indicano solo le sfide, quelle le conosciamo, ma sono sfide in cui si deve indicare il come, quando, costi e cronoprogramma. La Commissione chiederà a tutti i governi di presentare il piani tra il 15 ottobre e aprile 2021, ma l’Italia ha deciso di lavorare già da agosto in modo da arrivare non dico primi ma con senso di responsabilità”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola a Radio Anch’io su Rai Radio1. “Molti progetti sono stati presentati ma molti si sommeranno, molti progetti sono per il bilancio europeo. Tutto questo lavoro – ha spiegato – sarà utile non solo per il Next Generation Eu ma anche per i bilanci. Si dice sempre che l’Italia arriva in ritardo per i Fondi europei, questa volta vogliamo essere puntuali, seri ed efficaci”.
(ITALPRESS).