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Ciocca “Bce sbaglia, alzare i tassi ha strozzato l’economia”

MILANO (ITALPRESS) – “Non dobbiamo perdere di vista che il 40% dell’inquinamento mondiale è fatto da Cina e India. Se continui a mettere nello zaino dei cittadini europei mattoni ambientali ma quei mattoni non li porti anche nell’altra parte del mondo che realmente inquina, crei una concorrenza sleale. Così si avvantaggia lo spostamento di produzioni dall’Europa alla Cina e all’India. Per abbassare l’inquinamento dobbiamo riportare le produzioni in Europa”. Lo ha detto Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
Recentemente, per protesta, Ciocca ha tirato fuori un cappio davanti alla presidente della Bce, Christine Lagarde. “Il cappio – ha affermato – è la cosa più semplice per spiegare l’effetto di queste politiche monetarie nei confronti di cittadini, famiglie e imprese. L’aumento dei tassi d’interesse sta strozzando le famiglie e l’economia, come il cappio che ho mostrato alla presidente della Bce. Sono sbagliate perchè ci hanno raccontato che l’aumento dei tassi d’interesse serviva per calmierare l’inflazione. Gli aumenti di tassi d’interesse – ha continuato – agiscono solo sulla domanda ma l’aumento dell’inflazione non è dettato dalla domanda. Cosa fa oggi alzare il valore di un prodotto? La carenza di forniture. Sono le politiche europee che in questi anni hanno ridotto le forniture. Se con una domanda in riduzione agisci sul costo del denaro, come ha fatto la Bce, strozzi la gente”.
In conseguenza della protesta, Lagarde “ha chiesto un provvedimento disciplinare alla presidente del Parlamento europeo nei miei confronti”, ha detto Ciocca. “Anche se mi dovessero multare o sospendere – ha poi aggiunto -, lo rifarei. Ho rappresentato un malessere di molti cittadini che non riescono a pagare il mutuo”.
“Una campagna anti-Lagarde? Noi – ha evidenziato – siamo anti-status quo. Questi personaggi devono assolutamente essere sostituiti. I cittadini stanno bene o male? La nostra agricoltura sta bene o male? Le nostre imprese stanno bene o male? Purtroppo stanno male. L’unico modo per ottenere un risultato diverso è cambiare gli attori protagonisti della prossima Europa”.
L’europarlamentare ha anche regalato una piccola riproduzione di un trattore alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Durante uno dei presidi di protesta degli agricoltori – ha raccontato – ho ricevuto in dono il trattore. Von der Leyen è venuta a parlare al Parlamento europeo e durante il suo discorso ha tenuto più volte a lanciare messaggi nei confronti dell’agricoltura dicendo che in questi cinque anni la sua Commissione avrebbe totalmente sbagliato le politiche agricole. A 90 giorni dal voto non è credibile. E’ possibile che uno sbaglia per 5 anni e poi se ne accorge quando deve andare dai cittadini a chiedere il voto? Da parte di von der Leyen ho visto l’obbligo di prendere questo trattore, perchè non poteva respingerlo, ma subito dopo con fastidio se ne è sbarazzata”.
Per quanto riguarda il Mar Rosso, l’Italia è impegnata nella missione europea Aspides. “L’operazione per ripristinare la tranquillità nell’area è fondamentale”, ha affermato l’eurodeputato. “Da lì – ha proseguito – transita il 17% del traffico navale mondiale e 6 miliardi di esportazioni italiane. L’Italia fa bene a essere protagonista”.
“Sul tema dell’esercito europeo – ha aggiunto – non sono contrario ma mai darei le chiavi di casa a un ladro. Vorrei un’Europa alleata ma ogni volta che vado a Bruxelles e Strasburgo devo cantare vittoria se riesco a evitare un provvedimento che danneggia i cittadini. Prima – ha spiegato – dobbiamo fare in modo che ci sia una rivoluzione europea. Sono convinto che alle elezioni di giugno si passerà da un voto che è sempre stato posizionato a sinistra, con un becero ambientalismo, a un voto di centrodestra, nei 27 paesi. Quando avremo un’Europa amica e alleata dei nostri interessi, è chiaro che se metteremo assieme le forze di tutti i paesi e le risorse messe singolarmente nell’azione militare otterremo un risultato maggiore”.
Ciocca guarda alle elezioni europee di giugno. “Il partito ha già espresso questo indirizzo: gli uscenti sono ricandidati”, ha detto in riferimento alla Lega. “Come deve cambiare l’Europa? In questo momento è importante avere un’azione di ascolto. Non bisogna dire come cambierà – ha affermato – ma avere la capacità di ascoltare cittadini, imprese e portatori di interesse”.
Per quanto riguarda le forze che compongono la maggioranza al governo in Italia, per Ciocca, “Forza Italia in questo momento deve dire che sta con von der Leyen perchè fisicamente al Parlamento europeo sta con questa maggioranza. Fratelli d’Italia – ha continuato – con Meloni che è presidente del Consiglio in Italia non può fare altro che cercare di non litigare con l’attuale presidente della Commissione. L’unica forza di maggioranza realmente libera che può proporre un progetto alternativo – ha aggiunto – è la Lega. La Lega ha questa grande responsabilità: chiedere il consenso degli elettori per poter essere in condizioni di mettere sul tavolo un progetto con figure diverse dalle attuali sul quale chiedere il voto del centrodestra europeo. Sono certo che la Lega sarà in grado di mettere sul tavolo un progetto alternativo a von der Leyen sul quale – ha concluso – anche Forza Italia e Fratelli d’Italia convergeranno”.

– Foto Italpress –

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Ue, Gentiloni “Invertire rotta Green Deal sarebbe miope”

ROMA (ITALPRESS) – “La visione del Green Deal è stata certamente giusta, oggi invertire la rotta sarebbe miope dal punto di vista ambientale, economico e geopolitico”. Così il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nel corso dell’incontro “Impact Now. Un altro capitalismo è possibile” promosso da Human Foundation. “Il Green deal per noi è un progetto di crescita economica, dobbiamo insistere su questo approccio strategico tenendo insieme il pilastro sociale e ambientale”, aggiunge.
“Ciò che più frena la crescita è l’incertezza, non possiamo avere l’Europa di Penelope e che fa e disfa le regole ad ogni ciclo elettorale – sottolinea Gentiloni -. Dobbiamo accertarci che la transizione verde sia davvero giusta, serve un equilibrio. L’Ue deve mantenere la propria ambizione a lungo termine ma deve anche essere combinata con buonsenso e solidarietà sociale”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Pse candida Schmit a guida Commissione Ue, Schlein “Insieme per scelta”

ROMA (ITALPRESS) – L’attuale commissario al Lavoro dell’Unione europea, Nicolas Schmit, è stato eletto spitzenkandidat (candidato di punta per la guida della Commissione Ue) del Partito Socialista Europeo all’unanimità in vista delle prossime elezioni europee di giugno. L’elezione dell’esponente politico lussemburghese è avvenuta nel corso del Congresso del Pse a Roma.
Inoltre il congresso ha approvato per acclamazione il manifesto programmatico per le elezioni europee.
“E’ fondamentale sapere che non siamo soli nella battaglia contro l’estrema destra. Viviamo in più di 27 paesi, parliamo lingue diverse ma lottiamo per gli stessi obiettivi, condividiamo i valori e la visione del futuro dell’Europa. Siamo uniti per scelta”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, nel suo intervento al congresso del Pse.
“Ci battiamo per la giustizia sociale, contro le disuguaglianze, per salari equi, per l’uguaglianza di genere e i diritti umani”, ha aggiunto.
“Voglio ringraziare Alessandra Todde e tutti i partiti della coalizione che abbiamo composto per vincere” in Sardegna. “Vediamo una finestra di cambiamento che inizia ad aprirsi nel Paese. Il cambiamento è possibile, l’abbiamo già dimostrato e lo dimostreremo il 9 giugno in Europa con Nicolas Schmit”, ha proseguito la segretaria dem.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Ue, Von der Leyen “Dobbiamo stare in guardia, serve difesa comune”

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Dobbiamo iniziare a lavorare sul futuro dell’architettura di sicurezza europea. In tutte le sue dimensioni e con tutta la rapidità e la volontà politica necessarie. Perchè la verità è che non conviviamo con il conflitto solo dal 2022, ma da molto più tempo”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, intervenendo al Parlamento Ue riunito in sessione plenaria a Strasburgo.
“Le minacce alla nostra sicurezza, alla nostra prosperità e al nostro modo di vivere si presentano in molte forme diverse e le conosciamo tutti. Alcune di esse sono evidenti, altri sono più confusi in superficie – ha proseguito Von der Leyen -. Che si tratti di affrontare le interferenze politiche riducendo le nostre pericolose dipendenze – una politica che ho chiamato riduzione dei rischi – o di eliminare attori ostili dalle nostre infrastrutture critiche. Noi europei dobbiamo stare in guardia. Non si tratta solo di sconfiggere i bulli sul campo di battaglia, ma in tutta la nostra società”.
“La buona notizia è: abbiamo già iniziato gran parte di questo lavoro. In effetti, gli ultimi anni non sono serviti solo a mandare in frantumi alcune illusioni europee. Ma hanno anche infranto molte illusioni sull’Europa. Che la nostra unità non reggerebbe di fronte a una guerra nel nostro continente. O che le nostre regole e divisioni ci impedirebbero di fornire un massiccio sostegno finanziario, militare e politico – ha detto la presidente della Commissione Ue -. Ebbene, negli ultimi due anni l’Europa ha dimostrato e dimostrato che sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessario. E abbiamo anche dimostrato e dimostrato che un’Europa più sovrana non è solo un pio desiderio. A questo punto vorrei essere chiara: la sovranità europea renderà più forti i nostri partenariati. Ciò non influenzerà mai l’importanza e la necessità della nostra alleanza NATO. In effetti, un’Europa più sovrana, in particolare nel campo della difesa, è vitale per rafforzare la NATO. Ecco perchè sono lieta della notizia che la Svezia diventerà presto un alleato della NATO”.

– Foto: Ipa Agency –

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Confagricoltura a Bruxelles lancia manifesto per nuovo modello settore

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Oggi siamo qui per presentare un documento programmatico alle istituzioni europee, a tutela della produttività e della competitività delle nostre imprese. Gli agricoltori europei soffrono il costo del denaro, i gravosi adempimenti legati agli ecoschemi, una situazione geopolitica instabile. Serve una modifica profonda della PAC, serve multilateralismo, serve la salvaguardia dei prezzi per i produttori e i consumatori”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’apertura dell’assemblea con i delegati regionali e provinciali della Confederazione giunti dall’Italia nella sede del Copa Cogeca, dove sono intervenuti anche i due presidenti, la francese Christiane Lambert (Copa) e lo svedese Lennart Nilsson (Svezia). “Questa è la casa degli agricoltori. Questi momenti di confronto sono il modello perfetto per arrivare a una proposta unitaria che tuteli gli agricoltori e la sicurezza alimentare europea”.
L’assemblea vede la partecipazione di numerosi europarlamentari ed esponenti delle istituzioni. Prima della riunione, stamani, Giansanti, in qualità di vicepresidente del Copa, insieme ai presidenti Lambert e Nilsson, ha incontrato il ministro all’agricoltura belga, David Clarinval, presidente del Consiglio Agrifish, al quale è stato consegnato un documento condiviso sulle proposte del Copa Cogeca per il futuro del settore.
Il Copa ha chiesto per il prossimo Commissario UE all’agricoltura la vicepresidenza esecutiva, in modo da rimettere al centro delle politiche europee il settore primario. Per l’Italia, inoltre, sarebbe importante esprimere il Commissario. Concetto che è stato ribadito all’assemblea in corso a Bruxelles, dove sono state presentate le dieci priorità di Confagricoltura a livello europeo. Ecco l manifesto.

1. Nuovo allargamento della UE. Aumentare in termini reali il bilancio destinato all’agricoltura. Rimodulare gli aiuti diretti della PAC in funzione dell’evoluzione dei prezzi all’origine e della stabilità dei redditi.
2. Cambiamento climatico. Varare il “terzo pilastro” della PAC per la gestione comune dei rischi e dei danni provocati dagli eventi climatici estremi. Aumentare la dotazione finanziaria e rivedere le modalità di funzionamento della vigente riserva di crisi.
3. Sicurezza alimentare. Sospendere l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti discussi nel corso della legislatura in scadenza, in attesa delle conclusioni del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura promosso dalla Commissione europea. La sospensione deve riguardare le proposte di regolamento sul ripristino della natura e sulle emissioni industriali. Va anche rivista la “Direttiva Nitrati” che risale al1991.
4. Riformulare la proposta sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggi secondo il principio della neutralità tecnologica e tenendo conto della specificità dei prodotti destinati all’alimentazione.
5. Eliminare dalla normativa sulla PAC gli obblighi relativi alla rotazione obbligatoria e alla destinazione non produttiva dei terreni. In via immediata, vanno sospese le sanzioni.
6. Semplificazione amministrativa. Ridurre in misura incisiva gli adempimenti burocratici per gli aiuti diretti della PAC, compresi gli “ecoschemi”.
7. Reciprocità e controlli sulle importazioni. Assicurare il rispetto delle regole dell’Unione in materia di sicurezza alimentare, biodiversità, tutela del lavoro e del benessere degli animali.
8. Inserire grano e semi di girasole nella lista dei prodotti sensibili prevista nella proposta di regolamento riguardante la proroga della sospensione dei dazi sulle importazioni agroalimentari dall’Ucraina.
9. Moratoria sui crediti per migliorare la condizione di liquidità delle imprese. L’eccezionale aumento dei tassi ha coinciso, a partire dallo scorso anno, con la contrazione dei prezzi all’origine.
10. Sostenere la diffusione delle innovazioni per la competitività delle imprese e per l’affermazione di processi produttivi sempre più sostenibili.

– Foto ufficio stampa Confagricoltura –

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Pnrr, Fitto “Clima positivo con Ue, impegnati per sesta e settima rata”

ROMA (ITALPRESS) – “Il nostro Paese è quello che ha ottenuto il maggior numero di risultati nell’attuazione del Piano. Il clima è molto positivo e costruttivo con la Commissione Europea. Il piano è in totale avanzamento, siamo impegnati per il 2024 per la sesta e settima rata”. Così il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
La relazione sull’attuazione del Pnrr “consente di poter evidenziare l’elemento collegato alla spesa. Il dato complessivo è pari a 45,6 miliardi di euro, al 31 dicembre 2022 la spesa era pari a 24,4 miliardi di euro. C’è quindi un rilevante incremento di 21,2 miliardi di euro in più per il 2023”, ha spiegato il ministro.
“Abbiamo superato la fase della progettazione e delle gare di appalto, siamo nella realizzazione di tutti gli interventi. Questo è un elemento rilevante che inciderà molto positivamente sui numeri complessivi della spesa”, ha sottolineato Fitto, che ha chiarito: “Con Giorgetti lavoriamo da sempre in modo positivo, c’è una interlocuzione attenta. I tempi del decreto Pnrr non saranno lunghi, stiamo lavorando bene. Il decreto non ha una scadenza, è necessario fare bene e velocemente ma non in fretta”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Next Generation Eu, erogati agli Stati membri 225 miliardi

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Ad oggi sono già stati erogati agli Stati membri quasi 225 miliardi di euro di fondi nell’ambito del Next Generation Eu. Lo ha reso noto la Commissione Europea.
“Gli Stati membri e la Commissione, insieme al Parlamento europeo e al Consiglio, hanno lavorato a stretto contatto per raggiungere questi risultati”, sottolinea la Commissione Europea, che alla fine del 2023 aveva valutato come raggiunti “in modo soddisfacente” oltre 1.150 obiettivi e tappe fondamentali. “Il raggiungimento di questi passi nell’attuazione delle riforme e degli investimenti ha portato a cambiamenti positivi e risultati tangibili sul campo”, spiegano da Bruxelles.
“Abbiamo istituito il piano di ripresa Next Generation Eu da 800 miliardi di euro come risposta potente alle ricadute economiche e sociali della pandemia – spiega la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen -. A tre anni dalla sua nascita, Next Generation Eu continua a sostenere la nostra ripresa economica e a promuovere cambiamenti positivi in tutta l’Unione. Abbiamo visto finanziamenti per progetti di efficienza energetica, energie rinnovabili e digitalizzazione come mai prima d’ora. Con una combinazione unica di riforme e investimenti, Next Generation Eu sta affrontando le sfide nazionali e accelerando le nostre priorità comuni per un’Unione Europea verde, inclusiva, digitale, resiliente e competitiva. La valutazione intermedia odierna illustra questi risultati e apre la strada al 2026”.
“A metà del ciclo di vita del Next Generation Eu, possiamo evidenziare una serie di risultati chiave – ha detto il commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni -. Nei mesi più bui della pandemia, l’annuncio ha contribuito a calmare i mercati ed evitare una grande frammentazione tra le economie dell’Unione. Poi, quando i fondi hanno iniziato ad affluire, ha dato impulso alla ripresa economica, sostenendo gli investimenti pubblici e accelerando la riduzione della disoccupazione. Nei due anni trascorsi dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, ha aiutato le nostre economie a navigare in acque incredibilmente agitate. E nei prossimi anni, man mano che gli investimenti procedono e i benefici delle riforme si manifestano gradualmente, l’impatto sulla crescita dell’UE è destinato ad aumentare ulteriormente. La Commissione continuerà a lavorare duramente per aiutare i nostri Stati membri a sfruttare con successo questa opportunità unica”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Il Corriere dell’Umbria celebra 40 anni con una mostra a Bruxelles

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Oggi non festeggiamo solo i 40 anni del Corriere dell’Umbria, ma celebriamo la nostra regione e i suoi legami con l’Unione europea e con il Belgio”. Lo ha detto il direttore del Corriere dell’Umbria e dei quotidiani del Gruppo Corriere, Sergio Casagrande, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Europa & Umbria – I 40 anni del Corriere dell’Umbria e una Regione nel cuore dell’Europa”, allestita all’Istituto italiano di Cultura a Bruxelles.
L’esposizione racconta la storia dei grandi eventi che hanno dato risalto alla regione nel mondo attraverso le prime pagine del Corriere dell’Umbria. Un tema ricorrente all’interno della mostra è il rapporto tra Umbria e Bruxelles, nella quale si iscrive anche il fenomeno dell’emigrazione della popolazione umbra, tra le più massicce specialmente all’inizio del Novecento.
“Oltre ai valori di pace, ci sono anche ragioni economiche e occupazionali che uniscono Umbria e Belgio: sono stati ben 60 mila gli umbri che hanno lasciato la nostra regione per venire qui in Belgio a lavorare”, ha ricordato Casagrande.
Ad accogliere l’iniziativa del quotidiano è stata Allegra Iafrate, addetta reggente dell’Istituto italiano della Cultura a Bruxelles, che spiega il valore della mostra: “Rende possibile mettere in luce i rapporti storici tra l’Umbria e l’Europa, a partire dal patrono dell’Europa, ovvero San Benedetto da Norcia, oltre a tante figure importanti per la storia e gli ideali europei. E poi c’è anche un aspetto legato all’emigrazione verso il Belgio messo in luce grazie alle informazioni e il materiale del polo museale dedicato al tema che si trova nel comune di Gualdo Tadino”.
Il lavoro del Corriere dell’Umbria “permette di ridurre le distanze tra i piccoli territori e le grandi realtà come l’Unione Europea, questo è merito della sua informazione corretta. Ci auguriamo questo successo per almeno altri quarant’anni”, ha dichiarato l’eurodeputata Francesca Peppucci.

– Foto xf4/Italpress –

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