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Recovery Fund, Salvini “L’austerità non è un rischio ma una certezza”

ROMA (ITALPRESS) – L’austerità “non è un rischio ma una certezza”. E’ questo il pensiero del leader della Lega, Matteo Salvini, dopo l’accordo del Consiglio europeo sul Recovery Fund.
Il segretario del Carroccio ha tenuto una conferenza stampa nella sede della Camera, con il responsabile del Dipartimento Economia della Lega Alberto Bagnai, proprio per parlare delle decisioni assunte in Europa sul fondo per la ripresa. “Non c’è nessun regalo per nessuno, è un prestito”, ha detto Salvini aggiungendo che, a suo parere, si tratta di “una resa mani e piedi senza condizioni alle scelte che in Grecia erano della Troika, qui sono della Commissione”. Il leader della Lega ha spiegato che l’incontro è stato convocato anche per “spiegare di cosa, come Lega, ci occuperemo – ha detto – per evitare una fregatura che si vede grossa come una casa in fondo al tunnel di questa operazione”.
“Stiamo parlando – ha continuato – di soldi sulla carta prestati che arriveranno fra un anno, se va bene. Arriveranno solo se l’Italia farà le riforme nel campo delle pensioni, di lavoro, giustizia, sanità e istruzione richieste dall’Europa. Tradotto: ‘ti presto dei soldi se torni alla legge Fornero e se metti una patrimoniale sulla casa e sui risparmì. Come Lega – ha sottolineato – vigileremo perchè così non sia”.
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Accordo Ue sul Recovery Fund, Conte “Giornata storica”

BRUXELLES (ITALPRESS) – Poco prima dell’alba, dopo quattro giorni di trattative, i capi di Stato e di governo dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sul fondo per la ripresa e sul quadro finanzario pluriennale. L’annuncio arriva via Twitter dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Ce l’abbiamo fatta. Abbiamo raggiunto un accordo sul pacchetto di risanamento e sul bilancio europeo per il 2021-2027. Questo è un accotrdo forte. E, soprattutto, l’accordo giusto per l’Europa in questo momento”, scandisce dopo che ieri sera aveva proposto una nuova bozza di accordo che alla fine ha messo d’accordo tutti.
La proposta conferma i 750 miliardi del Recovery Fund, ma dei 500 miliardi a fondo perduto 110 si trasformano in prestiti, dietro espressa richiesta dei paesi cosiddetti “frugali”, che ottengono anche un aumento degli sconti ai versamenti al bilancio comune 2021-2027. Quindi la consistenza del Recovery Fund è di 390 miliardi di sovvenzioni da non rimborsare e 360 miliardi di prestiti. All’Italia andranno alla fine 209 miliardi: 82 miliardi di aiuti diretti e 127 di prestiti. Soddisfatto al termine della lunga maratona il premier Giuseppe Conte che, in conferenza stampa, dice: “Siamo soddisfatti. Abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso. E’ un momento storico per l’Europa e per l’Italia”. Per il presidente del Consiglio “abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro Paese e l’autonomia delle istituzioni comunitarie. Il governo italiano è forte: la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo italiano. Ora avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre”. Per la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, “oggi abbiamo fatto un passo storico, di cui tutti possiamo essere orgogliosi. Ma restano altri passi importanti. Primo e più importante: ottenere il sostegno del Parlamento europeo. Nessuno dovrebbe dare per scontata la nostra Unione Europea”.
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Ue, Michel “Ultimi passi i più difficili ma l’accordo è possibile”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel si appresta a presentare alla plenaria dei capi di Stato e di governo una nuova proposta per sbloccare lo stallo sul Recovery Fund. “Abbiamo lavorato molto duramente e questa proposta è il frutto del lavoro collettivo – ha detto Michel -. Sono consapevole del fatto che gli ultimi passi sono i più difficili ma sono anche convinto che un accordo sia possibile”.
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Ue, Conte “Clima cambiato, sono cautamente ottimista”

“Questa notte abbiamo lavorato fino all’alba, direi che c’è stata una svolta, dobbiamo essere ancora cauti fino alla fine, fino a quando non c’è la stretta finale, non valutiamo tutti gli aggiornamenti dobbiamo essere cauti. Direi che sono cautamente ottimista”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, a Bruxelles a margine del Consiglio europeo.
“Qui non stiamo scherzando, non possiamo guardare a l’ombelico nazionale, stiamo offrendo una risposta europea. Da questo punto di vista non c’è da scherzare più. Lo dobbiamo per i nostri cittadini, la gravità delle conseguenze di questa crisi. Non è più tempo di tergiversare”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, che ha aggiunto: “Mi sembra che il clima sia cambiato anche perchè ieri sera, dopo questa posizione molto più dura da parte di Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania e Grecia, c’è stato un fronte, c’è stata una svolta perchè abbiamo fatto comprendere chiaramente che non si può portare avanti un negoziato che porti tutto al ribasso”.
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Consiglio Ue, Sassoli “Parlamento pronto a non dare il consenso”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Dopo giorni di discussioni, i cittadini europei si aspettano una conclusione all’altezza di questa fase storica. Siamo preoccupati per un futuro che mortifichi la solidarietà europea e il metodo comunitario. Il Parlamento europeo ha indicato le proprie priorità e si aspetta che vengano rispettate. Il Quadro finanziario pluriennale deve assicurare nel medio periodo la copertura adeguata delle principali sfide europee, come il Green Deal europeo, la digitalizzazione, la resilienza e la lotta alle disuguaglianze”. Lo afferma in una nota il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.
“Occorrono subito nuove risorse proprie e una efficace difesa dei principi dello stato di diritto. Inoltre, il Parlamento ha più volte chiesto la soppressione dei rebates. Senza queste condizioni il Parlamento non darà il proprio consenso. Il Covid-19 non si è esaurito e ci sono nuovi focolai in Europa. E’ più che mai necessario agire presto e con coraggio”, aggiunge.
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Si tratta ancora sul Recovery Fund

Dopo una maratona notturna di incontri al vertice Ue di Bruxelles non c’è ancora l’accordo su Recovery Fund e bilancio pluriennale. La plenaria del Consiglio Europeo è stata riconvocata alle 16 di lunedì 20 luglio, come annuncia su Twitter Barend Leyts, portavoce del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.
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Ue, Di Maio “l’Italia si vuole far rispettare”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono ore concitate, a Bruxelles c’è una trattativa che va avanti ormai da giorni. E l’Italia si vuole far rispettare, consapevole dei propri diritti, ma anche dei suoi doveri. Il presidente Conte sta tenendo il punto con determinazione e va sostenuto”. Così, sul suo profilo Facebook, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
“In Ue, oggi, non chiediamo nient’altro che rispetto – aggiunge -. Rispetto non solo per chi non ce l’ha fatta, a causa del virus; rispetto soprattutto per il futuro che da qui ai prossimi anni i nostri popoli condivideranno. Mai come oggi tutti dobbiamo tifare Italia, perchè in ballo c’è il futuro del nostro Paese e dell’Europa stessa. Siamo più forti degli egoismi. Siamo per un’Europa vera e solidale. Non molliamo e andiamo avanti a testa alta”.
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Ue, Conte “Negoziato più complicato del previsto”

“Siamo in una fase di stallo, si sta rivelando più complicato del previsto”. Parole di Giuseppe Conte, in una diretta Facebook durante una pausa dei lavori del difficile Consiglio Europeo in corso a Bruxelles. “Ci sono tante questioni su cui stiamo discutendo che non riusciamo a sciogliere. Sto invitando tutti a convergere verso un obiettivo comune, quello di approvare Next Generation EU che è un programma per la ripresa europea – ha spiegato Conte -. E poi stiamo ragionando sul quadro finanziario pluriennale, sarebbe il bilancio dei prossimi sette anni – ha spiegato, entrando poi nel dettaglio – Le partite in discussione sono molteplici, questo rende più complicato questo passaggio. Per esempio si sta discutendo per l’ammontare di Next Generation Eu. Alcuni stati, non tutti, mettono in discussione l’ammontare totale. Poi ci sono degli aspetti procedurali che riguardano l’esecuzione del programma, la distribuzione di competenze tra Commissione, Consiglio, Parlamento. E ancora, il quadro finanziario pluriennale con tutti gli aspetti che riguardano i famosi rebates e poste in gioco su cui stiamo cercando di trovare una sintesi”.

E la sintesi per Conte è più che mai necessaria: “Dobbiamo trovarla perché è nell’interesse di tutti. Di certo dobbiamo farlo mantenendo bene le coordinate più importanti e un principio fondamentale. Gli strumenti devono essere adeguati, proporzionali ed effettivi: non serve a nessuno approvarli se poi non si rivelano efficaci – ha rimarcato -. La nostra risposta dev’essere pronta, collettiva e robusta dal punto di vista della consistenza economica. Ci stiamo confrontando duramente con l’Olanda e i Paesi frugali che non condividono necessità di una risposta così consistente dei sussidi e mettono in discussione anche i prestiti. Stiamo cercando di coinvolgere tutti in questa prospettiva europea: tutti devono comprendere che Italia, Spagna e Portogallo e i paesi più colpiti a giovarne ma l’intera Europa. In un’economia integrata dobbiamo risollevarci per ripartire insieme competitivi e resilienti. Dobbiamo competere nello spazio globale con Cina e Stati Uniti e al più presto. Le lacerazioni del tessuto sociale produttivo meritano un pronto rimedio”.

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