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A maggio torna a crescere la produzione industriale in Europa

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – A maggio la produzione industriale è aumentata su base mensile del 12,4% nell’area dell’euro e dell’11,4% nell’Unione Europea. Lo rende noto Eurostat. Ad aprile c’era stato un calo del 18,2% sia nell’eurozona che nell’Ue.
Su base annua la produzione industriale a maggio è diminuita del 20,9% nell’area dell’euro e del 20,5% nell’Unione Europea.
Nell’eurozona, rispetto ad aprile 2020, la produzione di beni di consumo durevoli è aumentata del 54,2%,
beni strumentali del 25,4%, beni intermedi del 10%, beni di consumo non durevoli del 2,8% ed energia del 2,3%.
Nell’UE la produzione di beni di consumo durevoli è aumentata del 47,7%, i beni strumentali del 24,8%, i beni intermedi del
8,7%, energia del 2,5% e beni di consumo non durevoli dell’1,8%.
Gli incrementi mensili più elevati si sono registrati in Italia (+42,1%), Francia (+20%) e Slovacchia (+19,6%).
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Ue, Conte “Negoziato in salita, ma non cedo su nulla”

ROMA (ITALPRESS) – “Io non voglio cedere su nulla”. Lo afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un colloquio con il Corriere della Sera dopo l’incontro di ieri con la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Per il premier il negoziato sul Recovery Fund non si può ridurre a una discussione “su qualche miliardo in più o in meno”. “Se l’Europa non si riprende subito e non recupera competitività, resterà schiacciata sul piano globale”, sottolinea Conte. “Il negoziato è molto difficile”, dice ancora il premier, secondo il quale “ci sono molte resistenze”. La proposta di Conte è di uscire “dalla logica di una negoziazione a 27, sennò finiremo con un compromesso al ribasso, sia sul Recovery Fund che sul bilancio pluriennale europeo. I due tavoli non si possono separare. Se ci riduciamo a cercare un accordo tra tutti i Paesi finisce che dovremo gettare a mare quel che ne viene fuori”. Il rischio è “fare una figuraccia davanti al mondo”, e per questo “chi ha maggiore visione in questo momento storico deve portare tutti ad avere lungimiranza”.
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KLM, dall’Ue ok ad aiuti per 3,4 mld

ROMA (ITALPRESS) – Via libera della Commissione europea ad aiuti di Stato per 3,4 miliardi destinati alla compagnia aerea KLM.
L’intervento consiste in garanzie e prestiti che, a determinate condizioni, saranno concessi dallo Stato olandese ed è necessario, spiega la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager per assicurare “quella liquidità di cui KLM ha urgentemente bisogno per affrontare l’impatto della crisi”.
KLM è la seconda azienda privata dei Paesi Bassi per numero di dipendenti. Attualmente impiega circa 37 mila lavoratori.
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Green Deal, l’Europarlamento promuove lo stoccaggio delle rinnovabili

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Parlamento Europeo ha approvato con 556 voti contro 22 e 110 astensioni una relazione non legislativa che promuove lo stoccaggio dell’energia, che “svolgerà un ruolo cruciale per conseguire gli obiettivi dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici”. Poichè l’energia rinnovabile fa sempre più parte del mix energetico europeo, i deputati propongono modalità per aumentare le soluzioni di stoccaggio come l’idrogeno o le batterie domestiche. Claudia Gamon, relatore (Renew Europe, At) ha detto: “L’immagazzinamento dell’energia sarà essenziale per la transizione verso un’economia decarbonizzata basata su fonti di energia rinnovabili – si legge nella relazione -. Poichè l’elettricità generata dall’energia eolica o solare non è sempre disponibile nelle quantità necessarie, dovremo immagazzinarne maggiori quantità. Oltre alle tecnologie che già sappiamo funzionare bene, come lo stoccaggio d’acqua per pompaggio, anche altre tecnologie ricopriranno un ruolo fondamentale in futuro, come le tecnologie per le batterie, lo stoccaggio termico e l’idrogeno verde. Queste tecnologie dovranno avere accesso al mercato per garantire una fornitura costante di energia ai cittadini europei”. Il Parlamento invita così la Commissione europea e gli Stati membri a rimuovere le barriere normative che ostacolano lo sviluppo dei progetti di stoccaggio energetico, come la doppia imposizione o le carenze nei codici di rete dell’UE. Secondo i deputati occorre rivedere anche le reti transeuropee nel settore dell’energia per migliorare i criteri di ammissibilità per chi desidera sviluppare impianti di stoccaggio dell’energia.
Nel documento, si sottolinea inoltre “il potenziale dell’idrogeno generato da fonti rinnovabili (il cosiddetto “idrogeno verde”) e si invita la Commissione a continuare a sostenere le attività di ricerca e sviluppo per un’economia dell’idrogeno. Le misure di sostegno potrebbero aiutare a ridurre il costo dell’idrogeno verde e renderlo economicamente sostenibile. La Commissione dovrebbe inoltre valutare la possibilità di ammodernare le infrastrutture del gas per il trasporto dell’idrogeno, poichè l’uso del gas naturale è solo temporaneo e dovrebbe gradualmente diminuire”. Il Parlamento, inoltre, sostiene gli sforzi della Commissione volti a stabilire norme europee per le batterie e a ridurre la dipendenza dalla produzione fuori dall’Europa. “L’Ue dipende in larga misura dalle importazioni di materie prime la cui estrazione da fonti naturali comporta un degrado ambientale. Una soluzione potrebbe essere il rafforzamento dei sistemi di riciclaggio e un approvvigionamento sostenibile di materie prime, possibilmente nell’Ue”. Infine, i deputati hanno presentato proposte per incentivare altre possibilità di stoccaggio, come quello meccanico e termico, nonchè lo sviluppo dello stoccaggio decentralizzato attraverso le batterie domestiche, lo stoccaggio termico domestico, la tecnologia vehicle-to-grid (V2G) e i sistemi energetici per le case intelligenti.
Per conseguire gli obiettivi del Green Deal e dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, il sistema energetico europeo dovrà diventare neutro in termini di emissioni di carbonio entro la seconda metà di questo secolo. Tuttavia, anche se le fonti energetiche rinnovabili sono fondamentali per raggiungere questo traguardo, alcune delle principali fonti rinnovabili non sono sempre affidabili: la produzione di energia solare ed eolica dipende dall’ora del giorno, dalle stagioni e dal tempo. Con l’aumentare della percentuale delle energie rinnovabili variabili, lo stoccaggio energetico ricopre un ruolo sempre più importante nel riempire l’intervallo tra la produzione e il consumo di energia. Secondo le stime della Commissione, al fine di azzerare le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050, l’Ue dovrà essere in grado di immagazzinare sei volte più energia di quanto non faccia oggi.
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Armao confermato presidente gruppo Insularità Comitato Regioni

ROMA (ITALPRESS) – Il Comitato europeo delle Regioni (CdR) a Bruxelles ha confermato per il nuovo mandato (2020-2025) il Gruppo interregionale per l’Insularità, confermando come suo Presidente Gaetano Armao, vicepresidente e assessore all’Economia della Regione Siciliana, come vicepresidente Nanette Maupertuis, componente dell’esecutivo regionale della Corsica, e come segretario organizzativo Leonardo Di Giovanna, funzionario della Regione Siciliana.
Il Gruppo interregionale per l’Insularità raccoglie i membri del Comitato europeo che provengono da Regioni insulari e si prefigge l’obiettivo di difendere gli interessi dei 17 milioni di abitanti che vivono nelle duemila isole che fanno parte di Paesi aderenti all’Unione Europea e di garantire l’attuazione del terzo comma dell’articolo 174 del TFUE (Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea) che prevede che vada assicurata un’attenzione particolare alle regioni insulari.
A chiusura del precedente mandato il Gruppo interregionale per le insularità, presieduto da Gaetano Armao ha approvato il Manifesto per le Isole Europee, un documento in 10 punti contenente le proposte principali per garantire i diritti dei cittadini che abitano nelle isole e per assicurare le adeguate compensazioni atte a superare gli svantaggi determinati dalla condizione di insularità. Tale documento ha suscitato vivo interesse nelle istituzioni europee e su esso hanno assicurato la loro attenzione, con lettera di impegno personale al Presidente Armao, sia la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, sia la Commissaria europea alla Coesione Elisa Ferreira.
“Convocherò il Gruppo interregionale per l’Insularità già per la prossima sessione plenaria – ha dichiarato il Presidente Gaetano Armao – occorre definire con tempestività il ruolo che la nuova programmazione deve riconoscere alle Regioni insulari e le compensazioni che vanno ad esse attribuite. Già nelle prossime settimane chiederò un incontro al Commissario europeo Ferreira sul punto ed un confronto con il gruppo interregionale omologo del Parlamento europeo (SEARICA). Non si può più rinviare l’adozione delle necessarie forme compensative, a partire dalla fiscalità di sviluppo, per i territori insulari per superare gli svantaggi determinati dalla condizione di insularità e per garantire ai cittadini delle isole pari diritti rispetto al resto dei cittadini dell’Unione Europea” conclude Armao.
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Ue, Sassoli “L’Italia non agisca come prima del Covid”

ROMA (ITALPRESS) – “Michel si è impegnato a presentare una bozza di accordo in tempi strettissimi. Lui ha la necessità di trovare l’unanimità dei governi. Non vorremmo che ciò diminuisse il livello di ambizione”. Lo dice in un’intervista al Corriere della sera il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, in merito al Recovery Fund.
“Il piano punta molto sulla quota dei trasferimenti diretti e questo mette in secondo piano la questione dei prestiti. Ora, non basta dire che ci saranno i trasferimenti – sottolinea il presidente del Parlamento Ue -. Il punto è: per cosa? Io credo che debbano esserci dei giudizi sui piani nazionali perchè, se non si allineano con le priorità europee, diventerebbero incompatibili. Si tratta di armonizzare le politiche dei 27 sulle sfide europee: digitalizzazione, Green Deal, con quel che comporta, Resilienza. Abbiamo bisogno di essere più autosufficienti, dobbiamo riportare molte produzioni in Europa e esprimere una vera presenza sulla scena internazionale. C’è un prima e un dopo il Covid, non so se tutti se ne sono resi conto…”.
“Non voglio entrare in questioni italiane. Mi chiedo solo dove sono i dibattiti sulle grandi riforme di cui anche l’Italia ha bisogno – aggiunge -. Dov’è il dibattito sul sistema regionale, sul mercato del lavoro, sulla lotta alla povertà, sul green deal nazionale, sulla ristrutturazione del servizio sanitario, sulla lotta all’evasione? Ecco, credo che la concentrazione del Paese in questo momento debba essere sulle sfide che il Covid ci mette di fronte”. In teoria gli Stati generali erano su questo. “Un governo che ascolta secondo me in questo momento è anche utile – afferma Sassoli -. Il problema è che dopo bisogna rimboccarsi le maniche. A leggere i giornali si ha l’impressione di un Paese che fa tutto per tornare a quello che era prima del Covid. Questo mette un pò di preoccupazione”.
“In questo momento, devo dire, in Europa c’è grande fiducia verso l’Italia, perchè l’Italia è davvero il termometro di ogni sforzo di ripresa dell’economia europea – prosegue -. Il governo riscuote fiducia. Quel che ci si aspetta è anche una velocità di interventi. E su questo forse una concentrazione maggiore servirebbe”.
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Sanità, il Parlamento Ue chiede un ruolo più forte per l’Europa

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – In un dibattito sulla strategia UE per la sanità pubblica, gli eurodeputati hanno affermato che il COVID-19 dimostra come l’UE abbia bisogno “di più strumenti per affrontare le emergenze sanitarie”.
Una risoluzione sulla strategia dell’UE per la salute pubblica dopo il COVID-19 sarà messa ai voti venerdì pomeriggio, i risultati saranno resi noti alle 18.
Nel dibattito in plenaria con la commissaria per la Salute Stella Kyriakides e il Consiglio, i deputati hanno sottolineato la necessità di trarre le giuste lezioni dalla pandemia. Molti hanno sostenuto la necessità di dare all’UE un ruolo molto più forte nel settore della salute.
Pur sottolineando che l’attuale pandemia è ancora lontana dall’essere superata, i deputati hanno affermato la necessità di garantire che i sistemi sanitari in tutta l’UE siano meglio attrezzati e coordinati per affrontare future minacce sanitarie, poichè nessuno Stato membro può far fronte a una pandemia da solo.
Diversi deputati hanno inoltre affermato che un ruolo più forte dell’UE nell’area della salute pubblica deve includere misure per affrontare la carenza di farmaci e di attrezzature protettive a prezzi accessibili, nonchè il sostegno alla ricerca.
Infine, alcuni deputati hanno chiesto che le agenzie sanitarie europee ECDC e EMA siano rafforzate, mentre altri hanno sostenuto la necessità di un’Unione europea della Salute con standard minimi comuni.
La responsabilità primaria della salute pubblica e, in particolare, dei sistemi sanitari, spetta agli Stati membri. Tuttavia, l’UE ha un ruolo importante da svolgere per migliorare la salute pubblica, per prevenire e gestire le malattie, mitigare le fonti di pericolo per la salute umana e armonizzare le strategie sanitarie tra Stati membri.
Il Parlamento ha costantemente promosso l’istituzione di una politica UE coerente sulla sanità. In una risoluzione sulla revisione del bilancio dell’UE post 2020 e sul Piano di ripresa economica, i deputati hanno ribadito la necessità di creare un nuovo programma sanitario europeo.
Da allora, la Commissione ha presentato una proposta di 9,4 miliardi di euro per il programma EU4Health 2021-2027, come parte del Piano di ripresa Next Generation EU.
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Hong Kong, Sassoli “Le autorità rispettino gli impegni internazionali”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Come sapete, a Hong Kong la settimana scorsa è entrata in vigore la nuova legge sulla sicurezza nazionale. La situazione sta diventando sempre più drammatica e ogni giorno che passa porta con sè notizie di ulteriori incarcerazioni, arresti, violenze. Non c’è più libertà di assemblea nè di parola, nelle biblioteche e nelle scuole sono stati tolti addirittura i libri. Questi sono sviluppi estremamente preoccupanti, che ci riguardano”. Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, durante la sessione plenaria sulla situazione a Hong Kong.
“Ammiro e ammiriamo tutti il coraggio e la determinazione dei cittadini di Hong Kong, molti dei quali stanno rischiando la loro libertà personale in difesa del mantenimento di una società democratica, libera e aperta – ha aggiunto -. Quello che un tempo era una realtà democratica dove lo stato di diritto, le libertà fondamentali e un alto grado di autonomia facevano parte della vita quotidiana, ora rischia di essere mortificata”.
“Come parlamentari dobbiamo dar prova di solidarietà e prendere posizione contro l’erosione della libertà e il crescente autoritarismo di cui siamo testimoni. Credo di interpretare il sentimento di tutte le colleghe e tutti i colleghi nell’esortare le autorità competenti al rispetto degli impegni internazionali e delle libertà fondamentali”, ha concluso Sassoli.
(ITALPRESS).