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Conte “La proposta del Recovery Fund non va smontata”

ROMA (ITALPRESS) – “Di voci se ne rincorrono tante e altre ne sentiremo a pochi giorni dall’appuntamento a Bruxelles. Ma attenzione: c’è una proposta, che è quella della Commissione Von der Leyen (da 750 miliardi, 172 dei quali destinati all’Italia, ndr), che è stata costruita con equilibrio e ragionevolezza. Andarla a smontare vorrebbe dire aprire un vaso di Pandora dalle conseguenze imprevedibili”. Lo dice in un colloquio con il quotidiano La Repubblica il premier Giuseppe Conte, in merito al Recovery Fund.
“Si potrebbe bloccare l’intero negoziato, interrompendo il percorso avviato”. L’Italia non intende far valere il veto sul bilancio pluriennale come deterrente, “ma il rischio è tale che tutti i leader europei, ne sono certo – avverte il presidente del Consiglio – sapranno condividere la necessità di portare a termine il negoziato sulla proposta della Commissione”.
“Non credo che Angela Merkel abbia abbassato le sue pretese. Confido nel suo coraggio e nella sua visione politica. Ho l’ottimismo della ragione”, sottolinea Conte.
E sul Mes ribadisce: “Sarebbe ideologico dire ora che lo prendiamo o meno. Quando sarà chiuso il negoziato europeo valuteremo ciò che conviene o meno all’Italia: a quel punto, porteremo una proposta in Parlamento”.
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Ue, Merkel “Germania pronta a dimostrare straordinaria solidarietà”

BRUXELLES (ITALPRESS) – All’insegna del motto “Insieme per la ripresa dell’Europa”, la presidenza tedesca è determinata ad affrontare l’enorme sfida posta dalla pandemia. Lo ha dichiarato la cancelliera Angela Merkel, che in plenaria al Parlamento europeo ha presentato la presidenza tedesca del Consiglio europeo. Merkel ha sottolineato cinque aree su cui l’Europa deve lavorare se vuole uscire unita e forte dalla crisi attuale: diritti fondamentali, solidarietà e coesione, cambiamento climatico, digitalizzazione e ruolo dell’Europa nel mondo.
“La Germania è pronta a dimostrare una straordinaria solidarietà”, ha sottolineato, per costruire un’Europa verde, innovativa, sostenibile, più digitale e competitiva. “L’Europa è in grado di fare grandi cose se lavoriamo insieme e siamo uniti nella solidarietà”, ha aggiunto. Secondo Merkel l’Europa “uscirà da questa crisi più forte che mai se rafforziamo la coesione e la solidarietà: nessuno oltrepasserà questa crisi da solo. Siamo tutti vulnerabili. La solidarietà europea non è solo un gesto umanitario, è anche un investimento sostenibile. La solidarietà europea non è solo un imperativo politico, ne vale davvero la pena: produrrà benefici”. Per questo “non abbiamo tempo da perdere: spero che entro l’estate si arrivi ad un accordo, anche se necessiterà di compromessi. Vogliamo una svolta per l’Europa e ciò ha anche ispirato la proposta franco-tedesca sul Recovery Fund. Su questa base, stiamo discutendo al Consiglio europeo”, ha detto la cancelliera. “Viviamo in un momento di sconvolgimento globale dove i rapporti di forza si spostano e l’Europa deve sempre più far affidamento sulle proprie forze. Abbiamo bisogno di una politica estera e di sicurezza forte”, ha insistito.
“La sfida che ci attende non potrebbe essere più straordinaria”, ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. “Ma possiamo emergere più forti grazie a ‘Next Generation EU’. La Germania ha scelto la parola: insieme. Questo è il motore della nostra unione”, ha aggiunto, sottolineando che l’Europa ha bisogno di entrambi, di un nuovo bilancio a lungo termine dell’UE e del programma Next Generation EU. “La Commissione farà tutto il possibile per assicurare che si raggiunga un accordo”, ha detto.
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Sassoli “Proposta Commissione Ue base per la ripresa”

BRUXELLES (ITALPRESS) – Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha incontrato la cancelliera tedesca, Angela Merkel, prima dell’inizio della sessione plenaria del Parlamento a Bruxelles, durante la quale la cancelliera presenterà le priorità della Presidenza tedesca del Consiglio europeo. Prima dell’incontro bilaterale Sassoli ha detto: “Voglio dare un caloroso benvenuto alla Cancelliera Angela Merkel. Ritengo di particolare rilievo e di grande valore il suo gesto, signora Cancelliera, di scegliere il Parlamento europeo per il suo primo atto formale da Presidente di turno della Unione Europea. Siamo alla vigilia di appuntamenti importanti che non possiamo fallire. Guardano a noi milioni e milioni di cittadini europei che hanno sofferto e continuano a soffrire per le gravi conseguenze economiche e sociali della pandemia. Nulla può tornare come prima. Ma soprattutto nessuno deve essere lasciato solo in questa tragedia. E’ l’occasione per le nostre Istituzioni di tornare ad essere quello per cui sono nate: un bene comune degli europei.
Per questo – ha aggiunto – stanno per essere messi in campo strumenti poderosi: il bilancio pluriennale e il Next Generation Fund per aiutare la ricostruzione su nuove basi economiche e sociali. Per il Parlamento la proposta della Commissione europea non è un punto d’arrivo, ma la base minima dalla quale partire. Non si può e non si deve tornare indietro. Noi combatteremo per il successo di questa proposta con tutti i mezzi a nostra disposizione. La Germania ha capito bene l’importanza della solidarietà europea. Per questo siamo sicuri che sotto la sua leadership il Consiglio saprà rispondere alle sfide davanti a noi. Le priorità della presidenza tedesca, che lei illustrerà tra poco in Parlamento, vanno nella giusta direzione. Insieme per la ripresa dell’Europa”, ha concluso Sassoli.
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Turchia, Guerini “Dialogo e cooperazione su dossier più importanti”

ANKARA (TURCHIA) (ITALPRESS) – Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, si è recato oggi in Turchia per una bilaterale con il collega turco Hulusi Akar. La missione ad Ankara, programmata da tempo e rimandata a causa dell’emergenza sanitaria globale, è la prima di Guerini all’estero dopo i mesi di lockdown.
Sulla Libia Guerini ha invitato alla moderazione, confermando la posizione italiana: “è assolutamente necessario raggiungere un accordo per il cessate il fuoco duraturo che dia spazio e nuovo impulso al dialogo intra-libico, cosi come concordato alla conferenza di Berlino lo scorso gennaio”.
La posizione del governo italiano al riguardo è chiara ed è stata più volte ribadita in tutte le sedi internazionali. “Non esiste una soluzione militare alla crisi libica, non esiste una soluzione che veda una Libia divisa”. Serve avviare, dunque, “un coordinamento strutturato tra i nostri assetti in Libia”.
Come sta avvenendo per le attività di sminamento dei centri abitati, un supporto urgente richiesto dalle Autorità libiche e “necessario per consentire alle numerose famiglie sfollate di rientrare in sicurezza nelle proprie case”, ha dichiarato Guerini. Nel corso dell’incontro è stato anche affrontato il tema della Missione Irini. Operazione “equidistante e bilanciata tra le parti in causa”, come sottolineato dal ministro Guerini, rappresenta un “contributo fondamentale da parte dell’UE per la pacificazione in Libia”, su cui non sono consentite provocazioni.
I due ministri si sono confrontati inoltre sulla questione del Mediterraneo Orientale, area strategica di convergenza dei reciproci interessi nazionali. “Auspico che si compia ogni sforzo per una soluzione bilanciata delle contese emerse”, ha affermato Guerini. In tal senso è stato rinnovato lo spirito di dialogo e di collaborazione efficace tra tutti gli attori coinvolti, ribadendo allo stesso tempo che ogni eventuale violazione del rispetto delle norme di diritto internazionale in quell’area verrà registrata. Sulla comune appartenenza alla Nato Guerini ha ribadito la “profonda convinzione dell’importanza della solidarietà tra Stati membri”, sottolineando come l’Italia da sempre è stata contraria ad ogni atteggiamento centrifugo anzi, il ministro si è dichiarato “fautore di una spinta ulteriore che rafforzi la coesione dell’Alleanza, auspicando in tal senso un impegno comune”. Anche in questa sede il ministro Guerini ha rinnovato l’attenzione al Fianco Sud dell’Alleanza come area di crescente instabilità, richiamando anche un analogo supporto da parte turca in tale prospettiva, “che necessita di un approccio efficace e programmatico”.
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Coronavirus, Gentiloni “Drastico calo del Pil in Italia”

BRUXELLES (ITALPRESS) – “In Italia la pandemia di coronavirus ha spinto l’economia in una grave recessione, ma l’attività economica è ripartita in maggio e si è confermata anche nello scorso mese di giugno. Ci sarà un’ulteriore ripresa nei prossimi mesi, ma si registrerà comunque un calo del Pil dell’11,2%, con un aumento del 6,1% previsto poi per il 2021”. Così Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia, nel corso della presentazione delle previsioni economiche estive della Commissione europea. L’Italia occupa così l’ultimo posto, a seguire poi Spagna (-10,9), Croazia (-10,8) e Francia (-10,6), mentre la Germania registra un -6,3%, uno dei Paesi migliori.
“In questa situazione particolare, l’Italia è stato il Paese con il periodo di lockdown più lungo, avendolo annunciato per primo. Siccome abbiamo visto l’impatto devastante delle misure di confinamento sulle economie, ciò ha avuto un forte peso all’interno delle nostre previsioni. Le previsioni di ripresa dell’Italia – ha spiegato Gentiloni – si basano su vari fattori, uno dei quali, ad esempio, è legato al fatto che una delle zone trainanti dell’economia italiana è stata tra le più colpite dalla pandemia”. “Le divergenze tra Paesi rimangono comunque innegabili e dipendono anche dalla tempistica e dalla severità dei provvedimenti di confinamento attuati, ma anche dalla struttura economica e dall’importanza di alcuni settori chiave, come il turismo. Queste differenze aumenteranno e non diminuiranno con la ripresa del prossimo anno, al netto di massicci interventi politici”, ha sottolineato il commissario europeo. “La strada della ripresa è ancora piena di incertezze – ha ribadito Gentiloni – La pandemia ha colpito l’economa più duramente rispetto alle nostre prospettive e, in generale, prevediamo una contrazione del Pil dell’Eurozona del 8,7%, con una crescita nel 2021 che dovrebbe essere del 6,1%, ma sarà meno robusta rispetto alle proiezioni primaverili”. Comiunque, “l’economia europea sta però iniziando a spostarsi da uno stato di paralisi ad una nuova normalità. Dopo il lockdown, è tornata a muoversi, anche se ben al di sotto rispetto agli standard e alle nostre previsioni passate. Anche se, come detto, rimangono forti differenze tra uno Stato e l’altro”, ha evidenziato Gentiloni.
“L’incertezza è alla base di queste nostre previsioni estive. La durata della pandemia è ancora incerta e per questo non possono essere dati sicuri, che comunque sono rivolti verso il basso. In assenza di un vaccino o di una cura – ha proseguito -, un aumento dei conteggi influirebbe inevitabilmente e negativamente sull’economia europea. In questo senso, è fondamentale che venga trovato al più presto un accordo su Next Generation EU e QFP per dare nuovi finanziamenti alle nostre economie ed evitare un aumento delle divergenze fra Stati europei”, ha concluso il commissario europeo.
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Dopo il collasso Covid l’Eurozona avrà una ripresa lenta

ROMA (ITALPRESS / Alliance News) – La produzione economica nell’area dell’euro ha subìto un forte calo nel secondo trimestre, a cui ora fa seguito una ripresa più lenta. Questa è l’aspettativa dell’istituto ifo di Monaco e del KOF di Zurigo nel loro outlook economico per l’Eurozona – EZEO.
“Le previsioni generali sono incerte perchè nessuno sa come continuerà la pandemia di coronavirus, come si svilupperanno le situazioni di liquidità delle aziende e come si comporteranno i consumatori”, spiegano i due istituti di ricerca economica.
I redattori del report stimano che il secondo trimestre vedrà un calo del Prodotto Interno Lordo del 12% rispetto al primo trimestre, che era già sceso del 3,6%. Nel terzo trimestre, l’economia crescerà dell’8,3% e, nel quarto, di un ulteriore 2,8%. Tuttavia, ciò si traduce in una contrazione di tutti i beni e servizi prodotti dell’8,1% per l’intero anno.
Nel secondo trimestre “tutte le cifre chiave sono in rosso: la produzione industriale è data in calo del 19% a causa dei lockdown legati al coronavirus, i consumi privati sono attesi giù ??del 12% e gli investimenti sono previsti in diminuzione del 15% su base trimestrale”.
Nel terzo trimestre, dopo il riavvio dell’economia, la produzione industriale aumenterà del 15% secondo le stime e nel quarto trimestre del 2,7%; a conti fatti, questo ammonta a un calo dell’11% per l’intero anno. Le altre figure chiave sono simili.
I prezzi scenderanno dello 0,9% nel terzo trimestre ma aumenteranno dello 0,3% nel quarto trimestre, pari a una variazione nulla per l’intero anno.
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Arretra ancora il settore dei servizi nell’area Euro

ROMA (ITALPRESS / Alliance News) – Il settore dei servizi dell’Eurozona ha registrato un miglioramento dell’attività nel mese di giugno, seppur questa resta ancora negativa, come reso noto da IHS Markit.
Il PMI dei servizi è cresciuto a 48,3 a giugno da 47,3 della stima flash e da 30,5 di maggio.
Il PMI composito, invece, è salito a 48,5 a giugno da 47,5 della stima iniziale e da 31,9 di maggio.
Come spiega il think tank nella sua nota, “malgrado il considerevole miglioramento rispetto ai valori di maggio, l’indice ci ha mostrato le difficili condizioni economiche dei paesi dell’Eurozona. Dalle ultime rilevazioni, la produzione manifatturiera e l’attività terziaria hanno continuato a mostrare una contrazione dimostrando quanto la portata pandemica del Covid-19 abbia pesato sull’attività economica generale”.
Esaminando i dati nazionali di giugno, tutti i Paesi hanno registrato i migliori valori PMI compositi da febbraio. Da notare la Francia, che ha indicato la migliore crescita dell’Eurozona. La Spagna è vicina alla stabilizzazione, ma l’attività in Italia e in Germania ha continuato a contrarsi a forti ritmi. L’Irlanda ha indicato il valore peggiore.
Sul fronte dei servizi, invece, “nonostante l’allentamento delle restrizioni in tutta l’Eurozona, i livelli dei nuovi ordini hanno seguito un andamento simile all’attività, con la domanda che ha stentato a recuperare forza di trazione. E’ rimasta evidente inoltre la capacità in eccesso, dal momento che il lavoro inevaso ha continuato a ridursi anche se ad un ritmo più lento. Le aziende intervistate hanno reagito tagliando posti di lavoro per il quarto mese consecutivo, indicando una contrazione dell’occupazione storicamente rilevante, anche se in rallentamento rispetto a maggio”.
Ciononostante, con la riapertura dell’attività, le aziende hanno potuto richiamare alcuni dei lavoratori messi precedentemente in cassa integrazione e questo ha nondimeno contribuito al primo rialzo generale delle spese operative dallo scorso febbraio.
Ne è conseguita una pressione sui margini, visto che le aziende hanno adottato tariffe scontate per far fronte alle difficoltà del mercato e per incentivare le vendite.
“Concludendo, in merito alle prospettive per l’anno a venire, le
aziende del settore terziario hanno mostrato il livello di ottimismo migliore da febbraio, con la fiducia che nel corso del mese è tornata a posizionarsi in territorio positivo”, ha proseguito Markit.
Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit, ha dichiarato: “Dopo il collasso senza precedenti di aprile, dovuto alla generale chiusura delle aziende per contenere il contagio del virus, il PMI è risalito a un valore indicativo di contrazione trimestrale del PIL appena dello 0,2%, mostrando una forte ripresa mensile del PIL sia a maggio che a giugno. Allo stesso tempo, il miglioramento della fiducia aggiunge la speranza che nel terzo trimestre il PIL tornerà a crescere. Tuttavia, dopo questo repentino recupero, malgrado lo slancio delle riaperture dopo le serrate aziendali a causa del Covid-19, ci manteniamo cauti sulla forza di ripresa sul lungo termine. Nel mese di giugno, le aziende hanno continuato a segnalare un sotteso indebolimento della domanda. Sono molti coloro che continuano a segnalare un’avversione al rischio, mostrando reticenza a vincolarsi con piani di acquisto e assunzioni. Ciò è legato ad una forte incertezza sulle prospettive economiche future e in particolare al persistere della debole domanda di diversi beni e servizi causata dalla necessità di mantenere molte delle misure di distanziamento sociale”.
“Se l’ottimismo sulle aspettative future è migliorato – prosegue Williamson -, è comunque rimasto molto inferiore ai livelli di inizio anno, e questo rispecchia quanto molte aziende siano ancora lontane da un ritorno alla normalità”.
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Sassoli a Babis “Inaccettabili provocazioni contro Parlamento Ue”

BRUXELLES (ITALPRESS) – Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, ha inviato una lettera al primo ministro della Repubblica Ceca, Andrej Babiš, in seguito ad alcune sue dichiarazioni concernenti presunte interferenze dell’Europarlamento negli affari interni della Repubblica Ceca.
Nella lettera, Sassoli premette che “colgo l’occasione per ricordare che i trattati dell’Unione europea conferiscono al Parlamento europeo il potere e il dovere di dare o negare il discarico alla Commissione europea per l’esecuzione del bilancio dell’UE, nell’esercizio dei suoi poteri di autorità di bilancio e della sua funzione di controllo democratico. A tal fine, l’articolo 319, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea prevede che il Parlamento europeo esamini i conti, il bilancio finanziario e le altre relazioni di valutazione pertinenti, nonchè le relazioni speciali della Corte dei Conti. In questo contesto, i trattati stabiliscono che, per esercitare le sue competenze in materia di esecuzione di bilancio, il Parlamento europeo può chiedere alla Commissione di fornire elementi probatori sull’esecuzione delle spese o sul funzionamento dei sistemi di controllo finanziario. La risoluzione adottata dal Parlamento europeo deve quindi essere considerata come parte di questo processo e come un atto derivante dai suoi poteri di controllo di bilancio e di controllo democratico, che devono essere considerati da tutti gli attori dell’UE con il massimo rispetto”. Inoltre, continua Sassoli, “vorrei sottolineare che la Commissione per il controllo dei bilanci continuerà ad esercitare i suoi compiti secondo il suo mandato, anche per quanto riguarda la valutazione dei potenziali conflitti di interesse che ostacolano la buona e legittima esecuzione del bilancio europeo, insieme alle altre istituzioni comunitarie competenti”. Infine, il presidente dell’Europarlamento conclude: “A questo proposito, vorrei anche esprimere la mia grande preoccupazione per gli attacchi personali diretti ad alcuni membri della Commissione per il controllo dei bilanci di quest’Assemblea in relazione a questo caso. A seguito di inaccettabili provocazioni, un membro del Parlamento europeo e la sua famiglia sono ancora sotto la protezione della polizia. Come immaginerete, sto seguendo questi avvenimenti molto da vicino e sono pronto ad attivare tutte le procedure disponibili per proteggere l’integrità dei membri eletti di quest’Assemblea”.
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