ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta la riunione dei Ministri della Difesa UE, avvenuta in videoconferenza, alla presenza dell’Alto Rappresentante Josep Borrell, che ha aperto il vertice ringraziando la collega tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer, francese Florence Parly, spagnola Margarita Robles, e il Ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini per essersi fatti promotori, lo scorso fine maggio, di una lettera a firma congiunta al fine di sensibilizzare tutti gli Stati membri sull’importanza della solidarietà e della coesione. Il documento – che indica le linee guida da perseguire per il rafforzamento della dimensione della Sicurezza e della Difesa in ambito europeo – come ha sottolineato lo stesso Borrell, ribadisce consapevolezza delle proprie ambizioni e ridà slancio alle iniziative europee in atto, in un momento particolarmente delicato.
Nel corso della riunione dal Ministro Guerini è giunto l’auspicio che, “in considerazione delle conseguenze della crisi sanitaria, anche nelle aree d’interesse e che ci vedono presenti con il nostro personale”, si rinvigoriscano gli sforzi “sia nella maggiore condivisione di responsabilità nella partecipazione alle missioni ed operazioni dell’Unione, che per mezzo dello sviluppo di strumenti a supporto dello sviluppo delle capacità militari dei Paesi interessati, anche attraverso adeguati meccanismi di finanziamento”.
Nel suo intervento il ministro Guerini ha quindi rivolto l’invito a mantenere alta l’attenzione al bacino del Mediterraneo, area di interessi securitari ed energetici vitali per l’Europa: “A tal proposito sottolineo l’importanza del lancio dell’operazione EUNAVFORMED Irini quale contributo imparziale alla soluzione della crisi libica”. Operazione che a brevissimo ora passerà al vaglio del Parlamento per l’avvio della partecipazione degli assetti nazionali, ha aggiunto Guerini.
Riguardo il complesso delle iniziative dell’Unione Europea, Guerini ha spiegato che “solo attraverso una loro piena armonizzazione e una efficace sincronizzazione con i processi di sviluppo capacitivo della NATO, si possano conseguire risultati concreti ed in linea con il nostro livello di ambizione”.
“Sotto questo aspetto – ha aggiunto – sono convinto che lo Strategic Compass possa rappresentare un valido strumento per sfruttare appieno il potenziale di tutte le iniziative di Sicurezza e Difesa dell’Unione. La definizione condivisa dello scenario di sicurezza attuale e futuro potrà orientare con maggiore efficacia la politica estera e di Sicurezza e Difesa sia in termini capacitivi che operativi. A tal scopo ritengo opportuno non disperdere l’esperienza e le valutazioni che emergono nel contesto di sicurezza prefigurato in ambito NATO”.
(ITALPRESS).
Ue, Guerini “Più sforzi per la difesa comune”
Brexit, Johnson incontra vertici Ue “Dare nuovo impulso a negoziati”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha incontrato in videoconferenza il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli per fare il punto sui progressi realizzati finora nella trattativa sulle relazioni future tra l’UE e il Regno Unito e, concordare le prossime azioni da intraprendere per l’avanzamento dei negoziati.
“Le parti – si legge in una nota congiunta – hanno preso atto della decisione del Regno Unito di non chiedere alcuna proroga del periodo di transizione che terminerà quindi il 31 dicembre 2020, così come stabilito nelle disposizioni dell’Accordo di recesso. Le parti hanno accolto favorevolmente la notizia di un avanzamento costruttivo delle discussioni sotto la guida dei due Capi Negoziatori David Frost e Michel Barnier, permettendo di chiarire e comprendere ulteriormente quelle che sono le posizioni reciproche. Fino a questo momento, sono stati completati quattro cicli di negoziati e, nonostante le sfide poste dalla pandemia COVID-19, è stata possibile la circolazione dei testi”.
“Le parti hanno tuttavia convenuto che adesso è necessario dare un ulteriore impulso ai negoziati. Hanno sostenuto i piani concordati dai Capi Negoziatori con l’obiettivo di intensificare i colloqui a luglio e creare le condizioni migliori per la conclusione e la ratifica un accordo prima della fine del 2020. Ciò dovrebbe includere, se possibile, la ricerca di un’intesa preliminare dei principi alla base di qualsiasi accordo – prosegue la nota -. Le parti hanno riaffermato la loro intenzione di lavorare sodo per la realizzazione di un rapporto che funzioni nell’interesse dei cittadini sia dell’Unione che del Regno Unito. Hanno inoltre confermato il loro impegno per attuare l’Accordo di recesso nel minor tempo possibile”.
(ITALPRESS).
Amendola “Sarebbe un delitto sprecare la svolta europea”
ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia vuole partire subito con le riforme, sarebbe un delitto sprecare la svolta Ue”. Lo dice al quotidiano La Stampa il ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola.
Secondo Amendola “i prossimi mesi saranno decisivi. Idee chiare e scelte pragmatiche vanno di pari passo. Sarebbe un delitto imperdonabile sprecare l’occasione della svolta europea coi soliti battibecchi italiani. Non c’è alternativa a questo governo e a questa maggioranza. Noi lo ripetiamo da tempo senza tatticismo”.
“Ora che la trattativa è in dirittura d’arrivo – aggiunge il ministro -, si toglie di mezzo questo dibattito falso tra paesi frugali e paesi spendaccioni. Il nostro messaggio ai vertici europei, come ai 27 Paesi Ue, è che noi dopo questa tragedia vogliamo cambiare l’Italia e farlo da subito”.
“Il Piano italiano sarà presentato mesi prima della scadenza dei termini, in coordinamento con la Nota di aggiornamento al Def – sottolinea Amendola -. Le consultazioni di queste ore sono un gesto di fiducia e di condivisione, ma finalizzato a scelte rapide. Dopo due decreti da 80 miliardi, c’è ancora bisogno di garantire protezione sociale e, parallelamente, di spingere sulla ripresa con programmi di investimento”.
(ITALPRESS).
Ue, Sassoli “Cambiamento di portata storica”
ROMA (ITALPRESS) – “E’ importante che i governi nazionali in questo momento si concentrino sulle strategie da adottare per rendere concreti gli strumenti che l’Unione ha reso già disponibili o intende sviluppare”. Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo, David Sassol,i durante un intervento agli Stati Generali che si sono aperti a Villa Phampili.
“In Europa – continua Sassoli – c’è grande fiducia nel governo italiano e nella comunità nazionale che ha dato prova di coraggio, disciplina, solidarietà. A Bruxelles, la prima fase della pandemia ci ha spinto a riflettere sulla necessità di un’Europa diversa. Avevamo capito che stavamo entrando in una fase nuova e le scelte sono state molto diverse dal passato. I cittadini giorno dopo giorno hanno capito che non eravamo di fronte alla solita Europa, vista spesso lontana dalla vita reale. L’Unione ha prodotto in poche settimane un cambiamento di portata storica e non coglierlo sarebbe un errore politico”.
Poi, rivolgendosi al premier, ha detto: “Caro presidente Conte, bisogna fare in fretta. Tutti gli indicatori ci riferiscono che la crisi colpirà duramente. Servono riforme strutturali e interventi di sostegno diretto alle persone”.
Secondo Sassoli “la proposta del recovery fund modifica radicalmente le dinamiche fra Governi nazionali e Bruxelles. Se prima era la Commissione ad indicare ai Governi come utilizzare i fondi, oggi i termini del meccanismo si sono invertiti. Saranno i Governi a indicare le riforme che intendono promuovere. Ora i governi sono chiamati ad una maggiore responsabilità dando prova della loro capacità di programmazione”.
(ITALPRESS).
Von der Leyen “Grazie Italia, l’Europa s’è desta”
ROMA (ITALPRESS) – “Grazie Italia, l’Europa s’è desta”. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, pronunuciando queste parole in italiano nel suo intervento agli Stati generali organizzati dal Governo italiano a Villa Pamphili.
“Grazie Italia. Il tuo Governo ha preso misure coraggiose (per l’emergenza Covid, ndr), chiedendo al popolo di restare a casa per lunghe settimane e mesi. Questo richiedeva coraggio ma ha funzionato e hai aperto la strada per gli altri stati membri”, ha aggiunto. “Sono state prese anche misure coraggiose per il lavoro, protetto le aziende e limitato i danni all’economia e dopo la profonda caduta dei mesi passasti l’attività economica sta gradualmente riprendendo. Sappiamo che la ripresa sarà una sfida generazionale, non solo per l’Italia ma per l’intera Europa. Oggi posso dire: lo spirito dei fondatori è tornato. L’Europa è tornata”, ha concluso.
(ITALPRESS).
Recovery fund, Gentiloni “Fiducioso su un accordo in tempi brevi”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Ci sono diversi punti di vista sulla proposta della Commissione, ma è naturale a questo punto della discussione. Quello che conta è che la discussione sia costruttiva e sono pienamente fiducioso che riusciremo a trovare un accordo nelle prossime settimane”. Lo ha affermato Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia, al termine dell’Eurogruppo. Un Eurogruppo che si è aperto con la comunicazione del presidente Mario Centeno che ha annunciato ai ministri dell’economia e delle finanze dell’eurozona che non si ricandiderà per il secondo mandato. Da metà luglio, quindi, verrà eletto un nuovo coordinatore dell’Eurogruppo. Entrando nel vivo della riunione, i ministri si sono scambiati opinioni sulla situazione economica e sulle esigenze di ripresa, concentrandosi sulla complementarità tra le politiche nazionali ed europee. I ministri hanno inoltre riflettuto sulle implicazioni dei vari membri dell’Eurozona per i piani di risanamento e di sostenibilità, compreso l’eventuale collegamento tra le varie raccomandazioni e l’organizzazione del lavoro dell’Eurogruppo a tale riguardo.
(ITALPRESS).
Ue, Lagarde “Nuovo budget e next generation decisivi per rilancio”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “La proposta della Commissione europea per una revisione del Budget pluriennale e il Next Generation Eu sono decisivi. Sarà importante adottare velocemente questo pacchetto, qualsiasi ritardo rischia di generare effetti negativi e far salire i costi, e quindi le necessità di finanziamento, di questa crisi”. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente della Bce, in video conferenza in commissione economia e affari finanziari del Parlamento europeo. “Affinchè il mercato unico funzioni come motore per la convergenza, le aziende europee devono competere su condizioni simili. A beneficio di tutti, la spesa europea dovrebbe puntare a ristabilire parità di condizioni e sostenere i più colpiti dalla crisi”, ha continuato la Lagarde. “La pandemia del coronavirus e le misure per contenerne la diffusione hanno causato una contrazione senza precedenti dell’attività economica nell’area dell’euro. Dopo una contrazione del Pil del 3,8% nel primo trimestre dell’anno, le nostre nuove proiezioni vedono una riduzione del 13% nel secondo trimestre – ha spiegato la Lagarde – Ma le misure di politica monetaria adottate dalla Bce a marzo sono state fondamentali per fronteggiare la crisi economica e continueranno ad esserlo per garantire un rilancio dell’economia europea”.
“Nel loro insieme, sono due i fattori principali che hanno richiesto un ulteriore allentamento della politica monetaria – ha sottolineato la presidente della Bce -. Il peggioramento delle prospettive di inflazione che minaccia il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi a medio termine e l’inasprimento delle condizioni finanziarie”. Secondo la Lagarde, inoltre, il Pepp, ovvero il programma di acquisto titoli della Bce per l’emergenza pandemica, rappresenta “lo strumento più adeguato nel nostro arsenale per rafforzare l’impulso di politica monetaria”. “Rimaniamo totalmente impegnati al nostro mandato, su questo non c’è alcun dubbio. La Bce può deviare dalla capital key, ha deviato dalla capital key e devierà – ha proseguito facendo riferimento alla facoltà del nuovo programma Pepp di acquistare debito dei Paesi in misura diversa rispetto alla quota di ciascun Paese nel capitale della Bce -. La capital key fornisce una indicazione generale per gli acquisti, ma non deve essere applicata ogni volta, possono esserci deviazioni”.
(ITALPRESS).
Ue, nel 2019 aumentata la durata della vita lavorativa
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Nel 2019 la durata media della vita lavorativa nell’Unione Europea era di 35,9 anni, in aumento di 0,2 anni rispetto alla media del 2018 e di 3,6 anni in più rispetto al 2000. Lo rende noto Eurostat.
Gli uomini hanno lavorato 7,1 anni in più rispetto alle donne nel 2000, ma nel 2019 il divario di genere si è ridotto a 4,9 anni.
Tra gli Stati membri dell’UE, nel 2019 Svezia e Paesi Bassi hanno avuto la durata più lunga della vita lavorativa, rispettivamente 42 e 41 anni. La più breve in Italia, 32 anni, seguita dai 32,5 anni della Croazia e i 33,2 della Grecia.
(ITALPRESS).









