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Telefonata Meloni-Michel in vista del Consiglio Ue dell’1 febbraio

ROMA (ITALPRESS) – Il premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, in vista del Consiglio Europeo straordinario del primo febbraio.
“Oltre alle prospettive di approvazione della revisione del bilancio pluriennale UE 2021-27, sono stati discussi i principali temi dell’agenda internazionale, a partire dall’aggressione russa dell’Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente e nel Mar Rosso”, spiega Palazzo Chigi in una nota.

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Ue, Gentiloni “Sul Patto di Stabilità serve accordo in tempi rapidi”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Nel negoziato che comincia tra Parlamento e Consiglio la Commissione farà ogni sforzo per raggiungere un’intesa. Serve un accordo in poche settimane se vogliamo dare un quadro di regole per i bilanci dei nostri Paesi che garantisca in un momento molto difficile stabilità, investimenti e crescita sostenibile”. Lo dice il commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, in merito alla riforma del Patto di Stabilità.

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Von der Leyen con Meloni a Forlì “Ue al fianco dell’Emilia Romagna”

FORLI’ (ITALPRESS) – “E’ toccante tornare qui in Emilia-Romagna, non dimenticherò mai le devastazioni provocate dalle terribili alluvioni. Ricordo fango ovunque”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, a Forlì, nel corso delle dichiarazioni alla stampa con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo aver incontrato, tra gli altri, anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il commissario alla Ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo.
“Ma quello che ricordo anche così vividamente è l’enorme solidarietà, l’aiuto vicendevole tra le persone, che cucinavano anche l’una per l’altra. Mi è stata consegnata anche una piadina, di cui ricordo ancora l’odore”, ha aggiunto. “L’Unione Europea è stata al vostro fianco fin dal primo giorno e continueremo ad esserlo”, ha aggiunto.
“L’Italia è assolutamente in linea con la tabella di marcia per l’attuazione del Pnrr. Metà dei fondi sono stati erogati”, ha ricordato Von der Leyen, che ha concluso: “Staremo al vostro fianco fin quando servirà: ‘Tin botà, l’Europa rimane con voi”.
“La presidente Von der Leyen aveva preso un impegno, e la sua presenza qui oggi è un simbolo di grande serietà e concretezza. Abbiamo lavorato molto insieme in questi mesi e in modo molto proficuo”, ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Abbiamo dimostrato che la revisione del Pnrr era non solo possibile ma anche doverosa”, e “ha portato a 1,2 miliardi aggiuntivi per l’Emilia Romagna”, “risorse che servono anche per la prevenzione”. “Il sostegno dell’Unione Europea non si limita al Pnrr, si estende alle risorse del Fondo di Solidarietà, con un contributo aggiuntivo di oltre 500 milioni di euro”, ha sottolineato Von der Leyen.

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Meloni “L’Italia diventi un modello nell’utilizzo dei fondi Ue”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “E’ stato fatto un lavoro silenzioso, difficile da raccontare, che non trova tanto spazio nel racconto quotidiano, ma del quale io vado particolarmente fiera, per superare alcuni limiti che l’Italia ha avuto fino oggi: il nostro obiettivo è trasformare l’Italia da nazione che spesso è stata considerata fanalino di coda nell’utilizzo dei fondi europei a una nazione che possa diventare modello nell’utilizzo dei fondi europei e questo lo possiamo fare solo se lavoriamo insieme”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Bologna, alla cerimonia di firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Emilia-Romagna.
“Nonostante il tentativo di dire che l’Italia e il governo italiano avrebbero avuto enormi problemi sul Pnrr – ha sottolineato Meloni -, nel 2023 abbiamo ottenuto il pagamento della terza rata risolvendo i problemi che c’erano, abbiamo ottenuto il pagamento della quarta rata e siamo la prima nazione in Europa che ha chiesto il pagamento della quinta rata”.
Il premier ha parlato anche dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna: “Più tardi a Forlì torna la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che, con me e Stefano Bonaccini, era stata su questi territori pochi giorni dopo l’alluvione e si era presa delle responsabilità e degli impegni anche dal punto di vista europeo: quelle risposte sono arrivate con questa revisione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza che ci consente di investire un miliardo e 200 milioni sul ripristino della viabilità e delle infrastrutture stradali, del patrimonio edilizio residenziale e pubblico, delle strutture socio-sanitarie pubbliche, delle scuole e infrastrutture sportive”.

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Von der Leyen “Lavoriamo alle riforme per Ue a oltre 30 Stati”

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – “I cuori di milioni di ucraini si sono riempiti di speranza e di gioia quando abbiamo annunciato l’apertura dei negoziati di adesione. Il popolo ucraino ha combattuto duramente per raggiungere questo obiettivo, non solo sul campo di battaglia ma anche attraverso il lavoro delle sue istituzioni democratiche. Nel giro di pochi mesi hanno approvato nuove leggi per ampliare i diritti delle minoranze nazionali, migliorare il sistema giudiziario e garantire controlli ed equilibri al potere”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, intervenendo al Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo.
“La scorsa settimana il Parlamento ucraino ha approvato in prima lettura il disegno di legge sulle lobby che ridurrà il potere degli oligarchi. Questi sono risultati significativi – ha aggiunto Von der Leyen -. Le istituzioni democratiche ucraine stanno dando seguito non solo alle nostre raccomandazioni, ma anche alle aspirazioni del loro popolo. Un’intera nazione ci sta dimostrando quanto l’Europa significhi per loro. E sono orgoglioso che la nostra Unione abbia risposto all’appello dell’Ucraina”.
“Adesso dobbiamo dare seguito alla decisione politica che abbiamo preso al Consiglio europeo. In preparazione ai colloqui di adesione, stiamo avviando il processo di screening e mettendo insieme il quadro negoziale. E nel frattempo inizieremo anche a lavorare sulle nostre riforme, per preparare un’Unione di oltre 30 Stati membri. All’ultimo Consiglio europeo abbiamo anche deciso di avviare i negoziati di adesione con la Moldavia e con la Bosnia-Erzegovina, una volta soddisfatti i criteri necessari. Abbiamo concesso lo status di candidato alla Georgia – ha proseguito la presidente della Commissione -. E abbiamo confermato il nostro impegno collettivo per un futuro in cui tutti e sei i partner dei Balcani occidentali facciano parte della nostra Unione. Ma come funzionerà nella pratica un’Unione composta da oltre 30 paesi? Solo noi, all’interno dell’Unione Europea, possiamo rispondere a questa domanda. Quest’Aula ha già avanzato idee coraggiose per una riforma dei nostri Trattati. Il mese prossimo la Commissione esporrà le sue idee in una comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio, prima dell’approvazione dei leader”.
“L’ultimo Consiglio europeo ha dimostrato la volontà politica di restare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Ma dobbiamo sostenere questa decisione con finanziamenti adeguati. Abbiamo proposto di garantire finanziamenti stabili e consistenti all’Ucraina nei prossimi quattro anni per sostenere il funzionamento quotidiano dello Stato, stabilizzare l’economia e avvicinarla alla nostra Unione – ha detto ancora Von der Leyen -. E tutto ciò richiede un bilancio UE aggiornato. Non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta di competitività; riguarda la migrazione; riguarda il nostro sostegno ai Balcani occidentali; si tratta di solidarietà quando colpiscono disastri naturali, come inondazioni e incendi. Queste sono priorità che condividiamo collettivamente. E sono fiducioso che una soluzione a 27 sia possibile”.

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Ucraina, Von der Leyen “Kiev può prevalere, ma va sostenuta ancora”

DAVOS (SVIZZERA) (ITALPRESS) – “Come in tutte le democrazie, la nostra libertà comporta dei rischi. Ci sarà sempre chi cercherà di sfruttare la nostra apertura, sia dall’interno che dall’esterno. Ci saranno sempre tentativi di portarci fuori strada, ad esempio con la disinformazione. E da nessuna parte se ne è parlato tanto quanto sulla questione dell’Ucraina. Permettetemi quindi di fornire alcune informazioni reali. La Russia non riesce a raggiungere gli obiettivi strategici. E’ innanzitutto un fallimento militare”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, alla 54^ edizione del World Economic Forum a Davos.
“Quando la Russia invase l’Ucraina, molti temevano che Kiev sarebbe caduta in pochi giorni e il resto del paese nel giro di poche settimane. Ciò non è accaduto – ha aggiunto -. Invece, la Russia ha perso circa la metà delle sue capacità militari. L’Ucraina ha cacciato la Russia dalla metà dei territori che aveva conquistato. L’Ucraina ha respinto la flotta russa del Mar Nero e ha riaperto un corridoio marittimo per fornire grano al mondo. E l’Ucraina ha mantenuto la sua libertà e indipendenza”.
“Il fallimento della Russia è anche economico. Le sanzioni hanno disaccoppiato la sua economia dalla tecnologia moderna e dall’innovazione. Ora dipende dalla Cina. E, infine, il fallimento della Russia è anche diplomatico. La Finlandia ha aderito alla NATO. La Svezia seguirà presto. E l’Ucraina è più vicina che mai all’Unione Europea – ha sottolineato Von der Leyen -. Tutto ciò ci dice che l’Ucraina può prevalere in questa guerra. Ma dobbiamo continuare a rafforzare la loro resistenza. Gli ucraini hanno bisogno di finanziamenti prevedibili per tutto il 2024 e oltre. Hanno bisogno di una fornitura di armi sufficiente e prolungata per difendere l’Ucraina e riconquistare il suo legittimo territorio. Hanno bisogno di capacità per scoraggiare futuri attacchi da parte della Russia. E hanno bisogno anche di speranza. Hanno bisogno di sapere che, con la loro lotta, guadagneranno un futuro migliore per i loro figli. E il futuro migliore dell’Ucraina si chiama Europa. E’ con immensa gioia che il mese scorso abbiamo deciso di avviare i negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’UE. Questo sarà il risultato storico dell’Ucraina. E sarà l’Europa a rispondere al richiamo della storia”.

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Bce “Tassi su livelli restrittivi finchè sarà necessario”

FRANCOFORTE (GERMANI) (ITALPRESS) – “L’inflazione, pur essendo diminuita negli ultimi mesi, tornerà probabilmente a registrare un temporaneo incremento nel breve periodo”. Lo evidenzia la Banca Centrale Europea nel Bollettino Economico.
“Secondo le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate a dicembre 2023 dagli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione si ridurrebbe gradualmente nel corso del 2024, per poi avvicinarsi nel 2025 all’obiettivo del 2 per cento perseguito dal Consiglio direttivo – prosegue la Bce -. Nell’insieme gli esperti dell’Eurosistema si attendono che l’inflazione complessiva si collochi, in media, al 5,4 per cento nel 2023, al 2,7 nel 2024, al 2,1 nel 2025 e all’1,9 nel 2026. Rispetto all’esercizio condotto a settembre scorso dagli esperti della BCE, pertanto, le proiezioni per l’area dell’euro sono state riviste al ribasso per il 2023 e soprattutto per il 2024”.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea “è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine”, si legge ancora nel Bollettino.
“Sulla base della valutazione corrente, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE si
collochino su livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finchè sarà necessario”, prosegue la Banca Centrale Europea.
“I rischi per la crescita economica restano orientati al ribasso. L’espansione economica potrebbe risultare inferiore se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più forti delle attese”, sottolinea la Bce.
“Un indebolimento dell’economia mondiale o un ulteriore rallentamento del commercio internazionale graverebbero inoltre sulla crescita dell’area dell’euro – spiega la Banca Centrale Europea -. La guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente sono significative fonti di rischio geopolitico. Ciò potrebbe indurre, nelle imprese e nelle famiglie, una perdita di fiducia riguardo al futuro. L’espansione economica potrebbe rivelarsi più elevata se, grazie all’incremento dei redditi reali, la spesa aumentasse in misura superiore al previsto, oppure se l’economia mondiale crescesse più di quanto atteso”.
Per la Bce “tra i rischi al rialzo per l’inflazione figurano le accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero determinare un aumento dei prezzi dell’energia nel breve periodo, ed eventi meteorologici estremi, che potrebbero sospingere al rialzo i prezzi dei beni alimentari. Inoltre l’inflazione potrebbe collocarsi su livelli più elevati del previsto se le aspettative dovessero portarsi al di sopra dell’obiettivo del Consiglio direttivo oppure se retribuzioni o margini di profitto aumentassero più di quanto atteso – si legge ancora nel Bollettino Economico -. Al contrario, l’inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse la domanda in misura maggiore rispetto al previsto o nel caso di un deterioramento inaspettato del contesto economico nel resto del mondo, per l’eventuale effetto, tra l’altro, del recente aumento dei rischi geopolitici”.

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Telefonata Meloni-Scholz in vista del Consiglio Europeo

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il cancelliere della Repubblica federale di Germania, Olaf Scholz. Secondo quanto rende noto Palazzo Chigi, i due capi di Governo hanno discusso delle principali questioni internazionali ed europee in vista del Consiglio Europeo straordinario del prossimo primo febbraio, concentrandosi in particolare sul sostegno militare e finanziario all’Ucraina. Meloni ha inoltre presentato le priorità della Presidenza italiana del G7.

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