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UE, ROSSI “PIANO PER ACCESSO FINANZIAMENTI”

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Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, è stato eletto vicepresidente del gruppo socialista nel Comitato delle Regioni con una delega politica nei rapporti con il Partito Socialista europeo (Pse) e con la Fondation for European Progressive Studies (Feps). “Questo ruolo mi onora e mi impegnerò per ottenere dei risultati”, ha commentato Rossi. Il presidente della Regione Toscana ha affermato che presenterà a breve il suo “piano operativo per l’accesso ai finanziamenti europei” nel quale terrà conto le “priorità per il settennato”, le quali puntando su un’Europa più verde, contrastando il cambio climatico e andando verso un’economia circolare. Inoltre il nuovo vicepresidente del gruppo socialista ha ribadito che “di fondi europei c’è bisogno, anche per il lavoro, per l’occupazione e per rispondere alle domande di cambiamento che ci rivolgono i giovani”, Rossi, ha concluso confermando che “la vera sfida è quella di riuscire a connettere il tema sociale con il tema ambientale”.

(ITALPRESS).

UE, GENTILONI “FLESSIBILITÀ PER GLI INVESTIMENTI”

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“Supervisionerò l’applicazione del Patto di Stabilità e crescita per assicurare la sostenibilità dei conti, farò uso della flessibilità quando necessaria, per consentire alle politiche di bilancio di giocare un ruolo di stabilizzazione e promuovere gli investimenti”. Lo ha detto il commissario europeo designato all’Economia, Paolo Gentiloni, durante l’audizione dinanzi alle commissioni del Parlamento Europeo per la conferma della nomina.

“Nell’applicare le regole del patto di stabilità centrerò l’attenzione sulla riduzione del debito pubblico come qualcuno che si preoccupa molto dell’impatto potenzialmente destabilizzante dell’alto debito pubblico quando l’economia va male”, ha aggiunto Gentiloni, per il quale è necessario “un uso adeguato dello spazio fiscale per far fronte al rischio di un rallentamento nell’economia”.

“Da parte mia farò ogni sforzo per promuovere soluzioni condivise. Comprendo le differenze, ma è interesse di tutti evitare che queste differenze si cristallizzino”.

 

BCE “I PAESI CON DEBITO ALTO SIANO PRUDENTI”

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“L’orientamento complessivo delle politiche di bilancio nell’area dell’euro dovrebbe mantenersi moderatamente espansivo, fornendo un certo sostegno all’attività economica. Nei prossimi due anni, l’intonazione delle politiche di bilancio continuerà a essere moderatamente espansiva, principalmente per via di ulteriori riduzioni di imposte dirette e contributi previdenziali nella maggior parte dei paesi più grandi dell’area”. Lo spiega la Banca Centrale Europea nel Bollettino Economico.

“Alla luce dell’indebolimento delle prospettive economiche e di rischi al ribasso ancora pronunciati, i governi che dispongono di margini per interventi di bilancio dovrebbero agire in maniera efficace e tempestiva – prosegue la Bce -. I governi dei paesi con un debito pubblico elevato devono perseguire politiche prudenti che creino le condizioni affinché gli stabilizzatori automatici operino liberamente”.

“Le informazioni che si sono rese disponibili dopo la scorsa riunione del Consiglio direttivo indicano una più protratta debolezza dell’economia nell’area dell’euro, la persistenza di pronunciati rischi al ribasso e pressioni inflazionistiche contenute – sottolinea l’Eurotower -. Ciò trova riscontro nelle proiezioni formulate dagli esperti nel mese di settembre, che mostrano un ulteriore ridimensionamento delle prospettive di inflazione”.

 

SASSOLI “L’INTESA DI MALTA VA ALLARGATA”

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“Finalmente si va nel senso indicato dal Parlamento europeo”. Questo il primo commento del presidente dell’Europarlamento David Sassoli all’accordo raggiunto a La Valletta tra i quattro paesi UE: Francia, Germania, Italia e Malta. “Chi sbarca in un paese europeo sbarca in Europa – continua il presidente – e tutti debbono partecipare alla redistribuzione in modo regolato e non più soltanto su base volontaria: sono i principi fondamentali che proprio il Parlamento europeo aveva indicato nella sua proposta di Riforma del Regolamento di Dublino”.

“L’accordo di oggi – conclude Sassoli – dimostra che l’Europa può andare avanti solo quando rispetta la dignità umana e il principio di solidarietà coniugandolo con la responsabilità. Sono sicuro che il Parlamento e la Commissione Europea lavoreranno per allargare l’accordo agli altri paesi dell’Unione Europea”.

 

SASSOLI “DIFENDERE L’EUROPA E CAMBIARNE LE POLITICHE”

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La scelta della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è stata raggiunta con “un consenso così ampio, siamo contenti di questo e che abbia trovato delle solidarietà da parte del M5S ed è stato fatto tutto con grande trasparenza. Chi pensa di essere autosufficiente non è utile nè all’Europa, nè all’Italia”. Così il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, dal Meeting di Rimini.

“Chi pensava di dividere l’Europa, in realtà si è accorto che gli antieuropeisti
hanno diviso i loro fronti, pensavano con le elezioni di dividerci e non è andata così. Questo è quello che è successo in questi tre mesi e ora dobbiamo far partire la legislatura perchè tutti vogliono che noi si sia responsabili di scelte di discontinuità. Noi – afferma – dobbiamo difendere l’Europa ma anche cambiarne le politiche e dobbiamo fare in fretta. Chi può pensare nel mondo di oggi di fare da solo? L’Europa – prosegue – è un pò l’assicurazione sulla vita di tutti i nostri paesi”.

Un’Europa che, secondo Sassoli, “abbraccia tutti coloro che vogliono lavorare con noi” ma anche “i paesi in via di adesione che proseguano nel loro iter. Le nostre valutazioni sono positive. Ci sono meccanismi che anche loro devono cambiare, ma noi abbracciamo tutti coloro che vogliono lavorare con noi”.

UE, SASSOLI “SERVONO POLITICHE DI SVOLTA”

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“Servono politiche di svolta che in qualche modo lascino alle spalle un’Europa che non cresce”. Lo ha detto il presidente del parlamento europeo David Sassoli, a margine della Festa Pd di Ravenna. “Abbiamo bisogno – ha aggiunto – di mettere coraggio in politiche di discontinuità sia per quanto riguarda la nuova guerra sui dazi che per i rapporti che abbiamo coi colossi che producono tanto e vogliono vendere da noi”. 

 

SASSOLI “EMARGINATO CHI VOLEVA DISTRUGGERE UE”

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«Il ritorno dell’Italia a un ruolo da protagonista spiana il campo affinché la nuova legislatura delle istituzioni Ue sia pienamente europeista e segnata dall’unità rispetto al pericolo sovranista”. Lo dice il presidente del Parlamento europeo David Sassoli in un’intervista a Repubblica.
“Chi voleva distruggere l’Unione – aggiunge – si è trovato emarginato. Di questo ne sono consapevoli le Cancellerie, le istituzioni Ue e anche da Washington ho avvertito interesse alla stabilità italiana e alla ripresa di una sua attitudine costruttiva in Europa». Per Sassoli “un’Europa forte sulla scena globale è l’assicurazione sulla vita per tutti i Paesi che la compongono. Oggi non c’è nessuna questione che un governo può affrontare da solo».

UE, LAGARDE “RIFORME STRUTTURALI INCOMPIUTE”

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“In molti paesi le riforme strutturali sono una missione incompiuta”. Lo ha detto la presidente designata della Bce, Christine Lagarde, in audizione al Parlamento Europeo.

Secondo Lagarde “i paesi che non hanno spazio fiscale oggi devono ripensare la loro miscela fiscale per aiutare la crescita e usare lo strumento delle riforme strutturali ora che abbiamo un po’ di crescita”. Poi ha citato una frase di John Fitzgerald Kennedy (“Riparate il tetto fino a quando il sole splende”) per rafforzare il concetto e ha chiarito: “La stabilità dei prezzi rimarrà la principale ancora della Banca centrale europea”.

“Ero presente quando Mario Draghi ha pronunciato la celebre frase ‘Whatever it takes’ – ha ricordato la presidente designata della Bce -, spero di non dover pronunciare quella frase ancora perché significa che i politici non fanno il loro lavoro”.