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IL CONSIGLIO UE RINVIA LE NOMINE

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Nulla di fatto nel Consiglio europeo per le nomine dei nuovi vertici dell’Ue. I capi di Stato e di Governo non hanno trovato la quadra e hanno rinviato le decisioni a un nuovo vertice, che si terrà probabilmente a fine giugno.

Il Consiglio europeo ha adottato una nuova agenda strategica 2019-2024, e riguardo al quadro finanziario pluriennale si è compiaciuto “del lavoro svolto durante la presidenza rumena e ha

preso atto dei vari elementi del pacchetto QFP – si legge nel comunicato diffuso dopo la riunione -. Ha invitato la presidenza finlandese a proseguire i lavori e a sviluppare lo schema di negoziato. Su tale base il Consiglio europeo procederà a uno scambio di opinioni nell’ottobre 2019, con l’obiettivo di raggiungere un accordo prima della fine dell’anno”.

Il punto tre del documento è dedicato al tema dei cambiamenti climatici. Viene ribadita l’adesione all’accordo di Parigi per l’abbattimento delle emissioni di CO2, ma ha generato polemiche la decisione di inserire solo in una nota a margine la frase “Per un’ampia maggioranza di Stati membri, la neutralità climatica deve essere raggiunta entro il 2050”. Il riferimento è all’opposizione avanzata dai Paesi del blocco di Visegrad nei confronti di questa scadenza temporale.

 

 

CONTE “UE NON SIA DIVISIVA SUI CONTI PUBBLICI”

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Sulla possibile procedura di infrazione nei confronti dell’Italia e il completamento dell’Unione economica e monetaria “riteniamo che l’Eurosummit del 21 giugno debba assumere decisioni non divisive e con un’adeguata base politica e tecnica”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in Aula alla Camera durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

Per Conte “è di fondamentale importanza che da tale confronto emerga un segnale per i cittadini circa la capacità di tenere conto della domanda di cambiamento emersa il 26 maggio”.

“La crescita non sia più considerata come antitetica alla stabilità e la solidarietà venga tutelata quanto la responsabilità”, ha spiegato il presidente del Consiglio, che ha ribadito: “L’Italia intende rispettare le regole europee, senza che ciò impedisca che come paese fondatore ci facciamo anche portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinchè l’Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie e sistemiche e globali, e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita”.

 

UE, JUNCKER “ITALIA PROBLEMA SERIO”

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L’Italia rappresenta un “problema serio” sui conti pubblici. Lo ha detto il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, intervistato durante un’iniziativa organizzato da Politico.eu a Bruxelles.

Alla domanda se l’Italia sia un pericolo per la stabilità finanziaria dell’Europa, Juncker ha risposto “Non ancora”, ma ha sottolineato: “Non voglio umiliare la Repubblica Italiana con dichiarazioni pubbliche, perché ho il massimo rispetto dell’Italia, per molte ragioni”. E ha anche affermato che “l’Italia rischia di restare nella procedura di infrazione per anni. Riteniamo che l’Italia si stia muovendo in una direzione instabile”.

 

MOAVERO “EUROPA HA PERSO ANIMO COOPERATIVO”

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“Italia isolata in Europa? Il tema dell’isolamento in Europa è complesso, l’Unione Europea sembra un arcipelago di isole, il termine isolato potrebbe valere per tutti i paesi dell’Unione”. Lo ha detto il ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ospite di “Mezz’ora in più” su Rai Tre. “L’Europa ha perduto quell’animo cooperativo, quella capacità di essere solidale”, ha aggiunto Moavero Milanesi.

“Molti Stati europei sono stati in procedura d’infrazione, anche la Germania e la Francia, noi, la Spagna. La maggior parte delle procedure riguardava l’indebitamento annuale, in questo caso non è stata aperta formalmente la procedura, si deve riunire la commissione, la decisione potrebbe avvenire o prima dell’estate o dopo”, ha sottolineato il ministro.

“Questa procedura riguarderebbe il debito pubblico, non il deficit annuale”, ha aggiunto.

 

BOCCIA “ALL’ITALIA SERVE COMMISSARIO UE DI RANGO”

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“Evitiamo di scambiare qualche decimale di flessibilità per rinunciare a qualche commissario di rango in chiave italiana”. Così il presidente di Confindustria,  Vincenzo Boccia, a margine dell’assemblea Innovation Mindset. 

“Ci sono delle priorità davanti a noi, come agenda del governo, su quale commissario pensiamo di avere in chiave europea. Quali dirigenti pensiamo di inviare in Europa e quale futuro per la Bce oltre Draghi. Oltre, chiaramente, alla prossima manovra finanziaria che è essenziale”, ha aggiunto. Poi, sul totonomi dei commissari precisa: “più che di nomi, noi abbiamo chiarito che occorrerebbe puntare a un commissario all’industria, alla concorrenza, al mercato interno. Sarebbero commissari importanti, strategici in chiave italiana ed europea”.

 

TREGUA UE-USA SUI DAZI

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E’ tregua tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi commerciali. Il presidente Usa Donald Trump e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker si sono incontrati a Washington e al termine del faccia a faccia hanno diffuso una dichiarazione congiunta che annuncia “l’avvio di una nuova fase nel rapporto tra Stati Uniti e Unione europea, una fase di stretta amicizia, di forti relazioni commerciali”.

“Già oggi, gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno un rapporto commerciale bilaterale da 1 trilione di dollari, il più grande rapporto economico nel mondo – spiegano Trump e Juncker -. Vogliamo rafforzare ulteriormente questo rapporto commerciale a vantaggio di tutti i cittadini americani ed europei. Questo è il motivo per cui oggi abbiamo concordato, in primo luogo, di lavorare insieme per l’obiettivo di zero tariffe, zero barriere e zero sussidi per beni industriali non auto. Lavoreremo anche per ridurre gli ostacoli e aumentare il commercio di servizi, prodotti chimici, prodotti farmaceutici, prodotti medici e soia.

In secondo luogo, abbiamo concordato oggi di rafforzare la nostra cooperazione strategica in materia di energia”.

“L’Unione europea intende importare più gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti per diversificare il proprio approvvigionamento energetico – prosegue la dichiarazione congiunta -. In terzo luogo, abbiamo convenuto oggi di avviare uno stretto dialogo sugli standard al fine di facilitare gli scambi, ridurre gli ostacoli burocratici e tagliare i costi. In quarto luogo, abbiamo concordato di unire le forze per proteggere meglio le società americane ed europee dalle pratiche commerciali sleali globali. Lavoreremo quindi a stretto contatto con partner affini per riformare l’Organizzazione Mondiale del Commercio e affrontare pratiche commerciali sleali, tra cui il furto di proprietà intellettuale, il trasferimento forzato di tecnologia, distorsioni create da imprese statali e sovraccapacità”.

CONTE: “NON C’È FUTURO FUORI DA UE”

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“L’Italia è molto a suo agio nell’Unione Europea, non c’è futuro in altre direzioni”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, intervistato dalla trasmissione “Special Report” su Fox News.

“Staremo in Europa, ma lo vogliamo fare secondo la nostra visione, portando avanti la nostra chiara posizione su temi come l’immigrazione e la politica economica e provando a convincere i nostri partner europei”, ha proseguito Conte, che in merito all’incontro con il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato: “C’è un buon feeling tra me e Trump, siamo entrambi molto attenti ai bisogni delle persone. Spero che anche grazie a questo potremo migliorare ancora le relazioni tra i nostri Paesi”.

MIGRANTI, SALVINI “UE FACCIA LA SUA PARTE”

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“O l’Europa inizia a fare sul serio DIFENDENDO i suoi confini e ricollocando gli immigrati, oppure inizieremo a riportarli nei porti da dove sono partiti. L’Italia ha già fatto la sua parte, e quando è troppo, è troppo”. Lo scrive su Twitter il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.