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Ue, Schlein “Riformare i trattati e superare l’unanimità”

ROMA (ITALPRESS) – “Riformare i trattati, superare l’unanimità perchè è impossibile pensare di fare avanzamenti sociali fondamentali finchè qualunque Paese può mettere un veto per interessi nazionali come abbiamo visto fare a Orban”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein alla kermesse “L’Europa che vogliamo”.
“Siccome è difficile partire subito con il cantiere della riscrittura dei trattati – ha continuato – dobbiamo esplorare anche l’idea di cooperazioni rafforzate che sono spesso state nella storia d’Europa l’incipit di una politica che poi si è allargata, ha convinto anche i più scettici ed è diventata pilastro dell’Unione”. Per Schlein “l’allargamento deve essere accompagnato dall’approfondimento”.
“L’Europa non è qualcosa di remoto, lontano, vago, distante, una mera espressione geografica o un club di tecnocrati come qualcuno ci ha voluto fare credere. L’Unione è lo spazio della politica, ci riguarda quotidianamente. Incide nelle scelte di lungo respiro come quelle quotidiane – ha poi detto la leader del Pd in apertura dell’Assemblea Nazionale del partito -. E’ il nostro continente, necessario per essere protagonisti in questo mondo e allo stesso tempo è la nostra politica interna. E’ l’unico strumento per affrontare e risolvere le grandi questioni del nostro tempo. Siamo convintamente federalisti europei. Sappiamo che non c’è una sola sfida per la quale siano sufficienti i ristretti confini nazionali”.
Per Schlein “senza le istituzioni europee i singoli Stati sono inadeguati a dare risposte a problemi e bisogni delle persone”.

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Ue, Meloni “Sul Patto di Stabilità accordo possibile”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Non siamo riusciti a trovare una soluzione sulla revisione del bilancio pluriennale, anche se non sono pessimista sul fatto che si possa raggiungere nel prossimo Consiglio Europeo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo. “Siamo in ogni caso soddisfatti del testo del draft di negoziazione dove ci sono tutte le priorità che l’Italia aveva posto, dalla flessibilità dei fondi esistenti” al “tema delle migrazioni: c’è stato un punto di questa trattativa in cui per le migrazioni non era previsto niente e adesso siamo arrivati quasi a 10 miliardi di euro, da spendere particolarmente sulla dimensione esterna. Quindi un grande risultato”.
Sul Patto di Stabilità “le posizioni sono ancora abbastanza distanti” ma “non penso che sia impossibile trovare un accordo”, ha spiegato Meloni. “Penso che un accordo alla fine si possa e si debba trovare ma non potrei dire che lo abbiamo già trovato”, ha sottolineato il premier. “L’unica cosa che non posso fare è dare il mio ok a un patto che non io, ma nessun governo italiano potrebbe rispettare, perchè sarebbe ingiusto e non sarebbe utile”, ha aggiunto Meloni.
“Non chiediamo una modifica del Patto per gettare i soldi dalla finestra però chiediamo una modifica che ci consenta di fare quello che riteniamo giusto fare e che l’Europa si è data come strategia – parlo degli investimenti – senza essere per questo colpiti, perchè sarebbe una strategia miope non per l’Italia, ma per l’Europa. Su questo cerchiamo di coinvolgere più Paesi possibile”, ha sottolineato Meloni.
“Una cosa così importante come la riforma del Patto non la possiamo decidere in videoconferenza, quello che ho imparato delle trattative da queste parti è che le interlocuzioni a margine sono molto più utili di quello che poi si dice formalmente”, ha proseguito.

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Ue, l’Ungheria ferma il via libera al nuovo bilancio pluriennale

ROMA (ITALPRESS) – “La revisione del QFP (quadro finanziario pluriennale), in tutte le sue componenti e priorità – ossia sostegno all’Ucraina, migrazione e dimensione esterna, piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa, pagamenti degli interessi di NGEU (NextGenerationEU), strumenti speciali, nuove risorse proprie ed elementi che riducono l’incidenza sui bilanci nazionali – è sostenuta con fermezza da 26 capi di Stato o di governo. Torneremo sulla questione all’inizio del prossimo anno”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. L’Ungheria non ha dato ancora il via libera alla revisione del QFP.

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Il Consiglio Ue avvia i negoziati per l’adesione di Ucraina e Moldavia

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio Europeo ha deciso di avviare i negoziati per l’adesione di Ucraina e la Moldavia. Lo annuncia su X il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.
Inoltre il Consiglio “ha concesso lo status di candidato alla Georgia – spiega Michel -. E l’Ue avvierà i negoziati con la Bosnia-Erzegovina una volta raggiunto il necessario grado di conformità ai criteri di adesione e ha invitato la Commissione a riferire entro marzo per prendere una tale decisione. Un chiaro segnale di speranza per la loro gente e per il nostro continente”, conclude.

“Questa è una vittoria per l’Ucraina. Una vittoria per tutta l’Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza”, commenta su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Parlamento Ue “Frontex rispetti i diritti fondamentali”

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che conclude l’indagine conoscitiva del Gruppo di lavoro sul controllo di Frontex, con 366 voti a favore, 154 contro e 15 astensioni.
Secondo la risoluzione “Frontex potrebbe fare di più per sostenere la capacità dell’UE e degli Stati membri di effettuare operazioni di ricerca e soccorso in mare, ad esempio investendo in risorse adeguate per tali operazioni, sottolineano i deputati. Per quanto riguarda il naufragio al largo delle coste della Grecia del 14 giugno 2023, i deputati si aspettano la piena cooperazione di Frontex per la conduzione dell’indagine”.
I deputati esprimono “grande preoccupazione per le gravi e persistenti accuse mosse contro le autorità greche in relazione a respingimenti e violenze contro i migranti”. Frontex dovrebbe limitare le sue operazioni al mero monitoraggio e alla presenza sul campo nei casi in cui uno Stato membro non sia in grado di rispettare i principi e i valori dell’UE.
Il Parlamento Europeo accoglie con favore la riduzione delle attività di Frontex in Lituania a seguito di una sentenza della Corte di giustizia, e raccomanda un approccio più proattivo per la protezione dei principi e dei valori dell’UE. Afferma poi che il sostegno alle operazioni di rimpatrio dall’Ungheria dovrebbe essere immediatamente sospeso.
I deputati elogiano “il ruolo positivo svolto dall’Agenzia nell’aiutare gli Stati membri a far fronte all’elevato numero di persone che hanno attraversato le frontiere esterne dell’Unione, a seguito dell’attacco russo contro l’Ucraina, incluso il dispiegamento di circa 500 agenti del corpo permanente lungo il confine orientale dalla Finlandia alla Romania, e di altri 50 agenti in Moldavia”.
“La cultura del lavoro di Frontex, per quanto riguarda il rispetto dei principi e dei valori dell’UE, compresi i diritti fondamentali, la trasparenza e l’efficienza delle procedure interne e la responsabilità nei confronti del Parlamento, devono cambiare”, affermano i deputati.
Riconoscono “gli sforzi compiuti per attuare 36 delle 42 raccomandazioni formulate dal Gruppo di lavoro sul controllo di Frontex e propongono ulteriori azioni specifiche, compresa la consultazione del responsabile dei diritti fondamentali all’inizio dell’elaborazione dei piani operativi, nonchè garanzie più ampie per gli informatori (whistleblower)”.

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Bce, i tassi di interesse restano invariati

FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – I tassi di interesse dell’Eurozona restano invariati. Nell’ultima riunione del 2023, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di non intervenire. L’inflazione, pur essendo diminuita negli ultimi mesi, tornerà probabilmente a registrare un temporaneo incremento nel breve periodo, secondo la Bce. In base alle ultime proiezioni formulate dagli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione dovrebbe ridursi gradualmente nel corso del prossimo anno, per poi avvicinarsi all’obiettivo del Consiglio direttivo del 2% nel 2025. Si stima un’inflazione complessiva in media al 5,4% nel 2023, al 2,7% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e all’1,9% nel 2026.
Sono state riviste al ribasso le proiezioni per il 2023 e soprattutto per il 2024.
L’inflazione di fondo ha registrato un’ulteriore flessione. Ma le pressioni interne sui prezzi rimangono elevate, principalmente per effetto della forte crescita del costo del lavoro per unità di prodotto. Gli esperti dell’Eurosistema si attendono che l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porti in media al 5,0% nel 2023, al 2,7% nel 2024, al 2,3% nel 2025 e al 2,1% nel 2026.
Il Consiglio direttivo ha l’obiettivo di assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al 2% a medio termine. In base alla sua attuale valutazione, ritiene che i tassi di interesse di riferimento siano su livelli che forniranno un contributo sostanziale all’obiettivo. I tassi resteranno su livelli restrittivi “finchè necessario”, sottolinea la Bce.

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Ucraina, Tajani “L’Ungheria permetta l’avvio dei negoziati”

BRUXELLES (ITALPRESS) – “L’Ungheria deve rendersi conto che è importante trovare unità all’interno dell’Unione europea e permettere di avviare i negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Ue. Sono positivi i passi in avanti di Kiev sulle minoranze ungheresi”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani a margine del pre-vertice organizzato dai leader del Partito popolare europeo che si è svolto a Bruxelles prima dell’inizio della riunione del Consiglio europeo. “L’Italia è favorevole all’avvio dei colloqui nei tempi previsti e nel rispetto dei criteri per l’adesione, e deve essere chiaro che questo non è alternativo al processo di integrazione dei Balcani”, ha aggiunto.
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Meloni “Nostra politica di bilancio seria e credibile in Europa”

ROMA (ITALPRESS) – “La posizione negoziale dell’Italia parte da una base di credibilità, se nonostante una trattativa difficilissima la partita è ancora aperta, è perchè tutti risconoscono che la posizione italiana è sostenuta da una politica di bilancio seria che voglio rivendicare. L’Italia è una Nazione virtuosa”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo, parlando della riforma del Patto di Stabilità.
“Negli ultimi mesi siamo intervenuti per ridurre le spese improduttive, abbiamo avviato un’azione di razionalizzazione della spesa che riguarda tutto il settore pubblico, abbiamo avviato un importante piano di privatizzazioni che non diventeranno con questo governo delle svendite – ha sottolineato Meloni -. Il tutto accompagnato da dati macroeconomici soddisfacenti e stabili, da un mercato del lavoro che sta facendo registrare risultati record sul fronte dell’occupazione, da una Borsa che nel 2023 sta facendo registrare la migliore performance d’Europa, con uno spread sotto controllo, con le agenzie di rating che hanno dato fiducia al Governo e all’economia italiana”.
“Grazie all’impegno encomiabile di tutto il governo, e del ministro Fitto in particolare, abbiamo registrato risultati straordinari sulla rimodulazione e l’attuazione del Pnrr, che oggi ci vengono riconosciuti dalla Commissione europea, dal Consiglio e da tutti gli analisti economici”, ha detto ancora Meloni.
“Ricordo ancora quando, nei mesi della campagna elettorale, la nostra annunciata volontà di intervenire per revisionare un Piano nato in un quadro economico e geopolitico completamente diverso da quello attuale veniva derisa, derubricata ad annuncio velleitario o addirittura bollata come una scelta irresponsabile che avrebbe portato l’Italia con un piede fuori dall’Europa, messo a rischio la nostra credibilità internazionale e con essa i nostri conti pubblici. Con tenacia e perseveranza abbiamo dimostrato che si poteva fare, anzi permettetemelo, si doveva fare ed è stato fatto”, ha aggiunto.

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