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Gentiloni “Ue non può essere unico erbivoro in un mondo di carnivori”

MILANO (ITALPRESS) – Uno dei passi in avanti fatti dall’Unione Europea negli ultimi anni è stata “la difesa e la promozione dei propri valori. I recenti risultati elettorali in Polonia dicono che tenersi stretto il modello del pluralismo e dello stato di diritto è qualcosa che merita di essere fatto e può portare dei risultati. C’è un orizzonte comune per il futuro? Io penso di sì: l’assunzione di una maggiore responsabilità per un’Europa protagonista. A Bruxelles la chiamiamo ‘autonomia strategicà come orizzonte di lavoro, non vuol dire derive protezionistiche e concorrenza alla Nato ma piuttosto consapevolezza che l’Europa non può essere l’unico erbivoro in un mondo di carnivori”. Lo ha detto Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia dell’Unione europea, durante la lezione aperta all’Università Cattolica di Milano. “Questa è l’esigenza a cui l’Unione Europea deve rispondere”, ha proseguito, aggiungendo che i passi in avanti dell’Ue nell’assunzione di responsabilità “hanno provocato diversi effetti. Ad esempio, hanno prosciugato l’acqua in cui navigavano i nemici dell’Ue. Ma questa assunzione di responsabilità ha anche aumentato le aspettative”. “Dovremmo fare i conti con questa accresciuta domanda per evitare che l’invocazione di più Europa lasci spazio alla demonizzazione se non riusciamo a rispondere”. E poi ha rilanciato la necessità di “trovare un accordo sul patto di stabilità”. “Per l’oggi e per i prossimi mesi sappiamo che dobbiamo fare i conti con un contesto di rallentamento dell’economia ma non di recessione”, ha sottolineato ancora. Mentre sul Green Deal “non dobbiamo abbandonare l’ambizione di avere un ruolo di leadership globale ma va gestita con pragmatismo e buon senso. Senza buonsenso l’ambizione di essere all’avanguardia non garantisce un buon esito della transizione climatica”, ha concluso Gentiloni.

– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Ue, il Premio Sacharov a Mahsa Amini e movimento “Donna, Vita e Libertà”

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Gli eurodeputati hanno assegnato il Premio Sacharov 2023 per la libertà di pensiero a Jina Mahsa Amini e al movimento di protesta iraniano “Donna, vita e libertà”.
La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha annunciato la vincitrice 2023 giovedì durante la sessione plenaria a Strasburgo, a seguito della decisione presa dalla Conferenza dei presidenti (presidente Metsola e leader dei gruppi politici).
“Il 16 settembre ricorre l’anniversario dell’omicidio di Jina Mahsa Amini in Iran – ha detto Metsola -. Il Parlamento europeo è fiero delle donne coraggiose e audaci che continuano a lottare per l’uguaglianza, la dignità e la libertà in Iran. Siamo con coloro che, anche dal carcere, continuano a mantenere in vita il movimento “Donna, vita e libertà”. Scegliendole come vincitrici del Premio Sacharov per la libertà di pensiero 2023, questa Camera ricorda la loro lotta e continua a onorare tutte coloro che hanno pagato il prezzo finale per la libertà”.
Jina Mahsa Amini era una donna curda iraniana di 22 anni. E’ stata arrestata dalla polizia a Teheran il 13 settembre scorso per aver ignorato le rigide leggi iraniane sull’uso del velo, ed è morta in un ospedale di Teheran tre giorni dopo a seguito di abusi fisici subiti durante la detenzione. La sua morte ha scatenato massicce proteste guidate da donne in Iran. Con lo slogan “Donna, vita, libertà”, hanno protestato contro la legge dell’hijab e altre leggi discriminatorie.
A seguito della brutale repressione delle proteste da parte del regime iraniano, il Parlamento europeo ha ripetutamente condannato la situazione dei diritti umani nel Paese.
Nell’ottobre 2022, i deputati hanno chiesto sanzioni contro i funzionari iraniani coinvolti sia nella morte di Jina Mahsa Amini che nella repressione del regime, e hanno espresso il loro sostegno al movimento di protesta pacifico in Iran. Nel gennaio 2023, i deputati hanno chiesto ulteriori sanzioni contro il regime iraniano e l’UE per inserire il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche nella sua lista terroristica.
La cerimonia di premiazione si svolgerà il 13 dicembre 2023 nell’emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo.
Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero viene assegnato ogni anno dal Parlamento europeo. E’ stato istituito nel 1988 per onorare le persone e le organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali. E’ chiamato così in onore del fisico sovietico e dissidente politico Andrei Sacharov e il premio in denaro è di 50.000 euro.
L’anno scorso, il Parlamento ha assegnato il premio al popolo dell’Ucraina, rappresentato dal loro presidente, dai leader eletti e dalla società civile.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Mattarella “No a polemiche sterili, completare la costruzione europea”

ROMA (ITALPRESS) – “Se l’Europa, talvolta, stenta a dispiegare la forza del suo insieme, la sua massa critica di risorse materiali e morali, di tecnologia e di creatività, di civiltà e di capacità, ciò è dovuto a una costruzione ancora incompleta, all’attardarsi in polemiche sterili sulla necessità di essere coesi e tempestivi, e non lenti e separati, a fronte dei problemi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro”.
“Le imprese sanno, meglio di ogni altro, come la sfida europea non sia altro da noi. Come l’Italia non sia un passeggero del treno Europa del quale controllare i titoli di viaggio, ma ne sia uno dei conduttori, un artefice insostituibile”, prosegue il capo dello Stato.
“La storia ci chiama a un’ora di responsabilità – sottolinea Mattarella -. L’aggressione russa in Ucraina, il barbaro attacco di Hamas contro Israele con la spirale di violenze che si è perseguita, la destabilizzazione che rischia di coinvolgere l’intero Medio Oriente – per restare solo nell’area del Mediterraneo allargato – reclamano un’Europa capace di esercitare la propria positiva influenza. Un Continente capace di testimoniare con convinzione i propri valori di pace, cooperazione, rispetto dei diritti delle persone e dei popoli”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Medio Oriente, Consiglio Ue “Uniti nel condannare Hamas”

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha preso parte alla videoconferenza straordinaria dei membri del Consiglio Europeo, convocata dal presidente Charles Michel per discutere dell’attacco di Hamas subito da Israele e delle implicazioni del conflitto in corso, con riferimento anche alla situazione umanitaria di Gaza. In linea con la Dichiarazione a 27 adottata già domenica 15 ottobre, la videoconferenza ha confermato “la forte unità europea nel condannare Hamas e nel sostenere il diritto di Israele a difendersi nel rispetto del diritto internazionale umanitario – si legge in una nota di Palazzo Chigi -. E’ stato inoltre ribadito l’impegno diplomatico europeo a favore della liberazione degli ostaggi e della protezione dei civili palestinesi nonchè stranieri nella Striscia di Gaza”.
Il presidente del Consiglio ha inoltre espresso ai primi ministri belga De Croo e svedese Kristersson “il più profondo cordoglio dell’Italia e suo personale per il grave attentato compiuto ieri sera a Bruxelles”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Consiglio Europeo “Prevenire l’escalation in Medio Oriente”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “L’Unione europea condanna con la massima fermezza Hamas e i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutta Israele e deplora profondamente la perdita di vite umane”. È quanto si legge in una dichiarazione congiunta dei 27 Stati membri dell’Unione Europea.
“Non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo – proseguono i 27 -. Sottolineiamo con forza il diritto di Israele di difendersi, in linea con il diritto umanitario e internazionale, di fronte a tali attacchi violenti e indiscriminati. Ribadiamo l’importanza di garantire, in ogni momento, la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario. Esortiamo Hamas a liberare immediatamente tutti gli ostaggi senza alcuna precondizione. Ribadiamo l’importanza di fornire aiuti umanitari urgenti e siamo pronti a continuare a sostenere i civili più bisognosi a Gaza in coordinamento con i partner, facendo in modo che tale assistenza non sia oggetto di abusi da parte delle organizzazioni terroristiche. È fondamentale prevenire un’escalation regionale”.
“Manteniamo il nostro impegno a favore di una pace duratura e sostenibile sulla base della soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati, attraverso l’intensificazione degli sforzi nell’ambito del processo di pace in Medio Oriente – conclude il Consiglio Europeo -. Sottolineiamo la necessità di un ampio dialogo con le legittime autorità palestinesi nonché con i partner regionali e internazionali che potrebbero svolgere un ruolo positivo nella prevenzione di un’ulteriore escalation”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Bce, dal Parlamento Ue via libera a Piero Cipollone nel board

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo ha votato a favore della nomina di Piero Cipollone a membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea. I voti favorevoli sono stati 30, i contrari 3 e gli astenuti 2.
Cipollone, attuale vicedirettore generale della Banca d’Italia, sostituirà Fabio Panetta, che ha rassegnato le dimissioni con effetto dal 31 ottobre prossimo per assumere la carica di Governatore proprio della Banca d’Italia.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Ue, da Granada i leader ribadiscono il sostegno all’Ucraina

GRANADA (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Sotto la minaccia del ricatto energetico, abbiamo significativamente ridotto le nostre dipendenze e diversificato le nostre fonti. Di fronte alle tensioni nelle catene di approvvigionamento e all’inasprimento della concorrenza internazionale, abbiamo rafforzato la nostra base economica. Determinati ad assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza e difesa e per prestare assistenza all’Ucraina, abbiamo potenziato le capacità dell’Europa. Continueremo a sostenere l’Ucraina e il suo popolo per tutto il tempo necessario. Abbiamo anche confermato che il futuro dei nostri aspiranti membri e dei loro cittadini è nell’Unione europea”. E’ un passaggio della dichiarazione finale del Consiglio Europeo informale che si è svolto a Granada.
“Occorre fare di più. Oggi, a Granada, abbiamo discusso delle priorità e delle azioni fondamentali necessarie per un’Europa forte, dinamica, competitiva e coesa in un mondo che cambia – prosegue la dichiarazione -. Sulla scorta della bussola strategica per la sicurezza e la difesa rafforzeremo la nostra prontezza alla difesa e investiremo nelle capacità sviluppando la nostra base tecnologica e industriale. Ci concentreremo altresì sulla mobilità militare, sulla resilienza nello spazio e sulla lotta contro le minacce informatiche e ibride e la manipolazione delle informazioni da parte di attori stranieri in tutta l’Unione. La guerra di aggressione russa ha inoltre evidenziato ulteriormente la forza delle relazioni transatlantiche”.
“Lavoreremo per la nostra resilienza e la nostra competitività mondiale a lungo termine, facendo sì che l’UE disponga di tutti gli strumenti necessari per conseguire una crescita sostenibile e inclusiva e un ruolo di leader globale in questo decennio cruciale – spiegano i capi di Stato e di Governo -. Affronteremo le vulnerabilità e rafforzeremo la nostra preparazione alle crisi, tanto più nel contesto dell’aggravarsi dei rischi climatici e ambientali e delle tensioni geopolitiche. Anticiperemo le possibili sfide e coglieremo le opportunità offerte alla nostra Unione dalle transizioni verde e digitale, al fine di garantire la sostenibilità del nostro modello economico, senza lasciare indietro nessuno. Ci concentreremo in particolare sull’efficienza energetica e delle risorse, sulla circolarità, sulla decarbonizzazione, sulla resilienza alle catastrofi naturali e sull’adattamento ai cambiamenti climatici. Proseguiremo i nostri sforzi per costruire un mercato unico più coeso, orientato all’innovazione e interconnesso, preservando l’integrità, le quattro libertà, la dimensione sociale e l’apertura che lo contraddistinguono, garantendo condizioni di parità e riducendo gli oneri amministrativi segnatamente per le PMI. Assicureremo l’accesso all’energia a prezzi abbordabili, rafforzeremo la nostra sovranità energetica e ridurremo le dipendenze esterne in altri settori chiave nei quali l’UE deve sviluppare un livello sufficiente di capacità per garantire il suo benessere economico e sociale, quali le tecnologie digitali e a zero emissioni nette, i medicinali e le materie prime critici, nonchè l’agricoltura sostenibile. Investiremo nella ricerca e nell’istruzione così come nelle competenze del futuro e affronteremo le sfide demografiche. Rafforzeremo la nostra posizione di potenza industriale, tecnologica e commerciale, prestando particolare attenzione ai settori ad elevato valore aggiunto nei quali disponiamo già di un vantaggio competitivo o possiamo porci all’avanguardia”.

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Ue, Meloni “Il vecchio Patto di Stabilità sarebbe un problema per molti”

ROMA (ITALPRESS) – Il Mes “richiama i parametri del vecchio Patto di Stabilità. Se tornassero per noi e per la stragrande maggioranza dei Paesi sarebbe un problema”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista a Sky Tg24. “Penso che se non considerassimo nelle regole il valore che hanno gli investimenti che le nazioni fanno sugli obiettivi che l’Ue si è data, sarebbe un atteggiamento miope. Credo che questa sia la grande materia e la trattativa del Patto di Stabilità. Sento convergenza, sicuramente ci sono molte nazioni che si sono assunte la responsabilità di portare avanti queste transizioni e portano avanti questi investimenti e avrebbero un problema”, aggiunge.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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